Un paio di giorni fa Hillary Clinton ha proposto una nuova legge federale, la Family Entertainment Protection Act, che verrą sottoposta al Congresso nelle prossime settimane. In buona sostanza, La FEPA proibisce la vendita di giochi classificati M o AO (adults only) ai minori di diciassette anni, e prevede audit annuali presso i rivenditori per scoprire quanto sia facile per un minorenne entrare in possesso di un gioco vietato: questi risultati saranno riferiti al Congresso, e utilizzati per rivedere ed eventualmente modificare le classificazioni ESRB.
E adesso, via alle pagelle dei protagonisti di questo nuovo spettacolo, con link e approfondimenti!
Family Entertainment Protection Act - voto n.d.
Eccovi una pagina che spiega un po' pił in dettaglio la legge, comunque non ancora valutabile, servono altre informazioni. Ottima l'idea di utilizzare le classificazioni esistenti, invece di inventarne altre prive di senso (come ha fatto la California).
Hillary Clinton - voto 6.
Ha proposto una legge tutto sommato intelligente, non demonizzatrice come altre che si sono viste in questi mesi, che invece di bocciare in toto l'attuale sistema di rating, si appoggia in maniera determinante al lavoro dell'ESRB. Pecca di leggerezza quando non si accorge - come dice Doug Lowenstein - che un simile proponimento nasce gią incostituzionale. Avremmo inoltre gradito che tutto questo non fosse limitato solo ai videogiochi, ma anche al cinema (dove esiste una legge, ma pare non molto rispettata), ai libri e alla musica. Difficile non vedere le presidenziali del 2008 come l'obiettivo che si nasconde dietro questa iniziativa (e la raccolta del consenso dei repubblicani moderati), ma non č Hillary la prima a muoversi per calcolo politico, e non sarą certo l'ultima. Ci piace perņ la frase riportata nel suo comunicato stampa: «i videogiochi sono divertenti, e la legge non vuole in alcun modo limitarne la produzione o la vendita agli adulti. La legge nasce con lo scopo di proteggere i nostri figli».
Doug Lowenstein - voto 8.
Grande costanza nell'aver difeso in tutti questi mesi l'ESRB, di classe nell'appoggiare la legge evidenziandone al tempo stesso la palese incostituzionalitą: «i tribunali hanno espresso chiaramente il fatto che assegnare ad una parte privata (l'ESRB, in questo caso) poteri governativi č vietato dalla costituzione». Ottima anche la stoccata al National Institute on Media and the Family, che in un suo comunicato stampa ha bocciato il sistema di classificazione dell'ESRB nel giorno in cui Clinton l'ha di fatto "promossa" definendola «credibile e meritevole di fiducia».
National Institute on Media and the Family - voto 3.
Non riesce a scrollarsi di dosso l'impressione di continuare a dare addosso ai videogiochi per conservare i propri fondi. La figuraccia fatta, poi, non aiuta a dargli credibilitą.
Jack Thompson - voto 0.
Aveva anticipato nei mesi passati la proposta di legge, si era gią visto a fianco di Hillary nel giorno in cui sarebbe stata annunciata, ma dell'avvocato della Florida non c'era traccia, quel giorno a Washington. Dopo essere stato cacciato da un'aula di tribunale in Alabama, un altro passo falso.
Hot Coffee - voto 9.
Un mod che in qualunque altro momento della storia dell'umanitą sarebbe passato completamente inosservato, ma che ha dato uno scossone tale al sistema come non se ne vedevano da anni. Ci diverte anche scoprire che la legge proposta da Hillary nasce proprio dall'episodio di Hot Coffee, ma dei mod nella sua proposta non v'č traccia... Cosa cambierą in questo senso, insomma, č impossibile stabilirlo.