Le Nuove Regolamentazioni faranno ancora più Danni
26 Aprile 2010
Pubblichiamo la traduzione di questa lettera di Peter Schiff, un autore che come noi non solo aveva visto la crisi arrivare, ma ne aveva identificato correttamente le cause e le ragioni, all'incirca le stesse spiegate nel mio libro Prevedibile e Inevitabile e sempre riconducibili a un attento studio dell'economia come spiegata dalla Scuola Austriaca. Sotto i nostri video trovate gli interventi pubblici di Peter Schiff in TV sottotitolati, e contrapposti agli interventi di chi allora pompava bolle e distorsioni del mercato (soprattutto quello immobiliare) spacciandole per benessere.
Di Peter Schiff - 22 aprile 2010, traduzione di Paxtibi
In un discorso di oggi a Wall Street, il presidente Obama ha parlato di un “fallimento di responsabilità” a Washington e a Wall Street. Tuttavia in ambito economico il settore finanziario è quello più regolato di tutti, quindi la responsabilità non può che ricadere principalmente proprio su Washington. È stato il governo federale a creare l'assicurazione sui depositi, che ha rimosso i rischi (e quindi ogni tipo di cautele) legati ai depositi bancari. Sono sempre stati i funzionari federali a inventarsi il “troppo grande per fallire,” il nostro nuovo sistema di privatizzazione dei profitti e di socializzazione delle perdite. Per di più, le imposte federali e le regolamentazioni federali hanno indebolito la nostra capacità produttiva, rendendoci più fragili di fronte agli shock finanziari.
In questo discorso che castiga l'ingordigia privata, non è stata fatta menzione di Fannie, Freddie, o del ruolo della FHA nell'incoraggiare i prestiti sub-prime, né dei bassissimi tassi d'interesse della Fed che hanno reso possibile i cosiddetti tassi “teaser” offerti nei mutui. Il denigrato “mercato dei derivati senza regole” in gran parte si è sviluppato proprio intorno ai prestiti garantiti dal governo.
Obama afferma di volere stabilire “regole di buonsenso.” Tuttavia, la sua proposta di riforma è una sfida al buonsenso.
La nuova “autorità di risoluzione” è un tentativo di sostituire il sistema giuridico tradizionale della corte fallimentare con una burocrazia di prestiti che subordina la norma di legge alla convenienza politica. Il risultato di questa riforma sarà quella di aumentare l'incertezza per tutti gli attori onesti del mercato – e di generare una zona protetta per le imprese collegate al ramo esecutivo di carattere politico.
La “Regola di Volcker” per ridimensionare le grandi aziende tramite scorpori va in senso contrario rispetto all'incoraggiamento, sia di questa amministrazione che della passata, perché le banche acquisiscano le concorrenti più deboli. Ironicamente, le regolamentazioni supplementari richieste dalla nuova legge creeranno delle tremende barriere all'entrata per le nuove imprese, favorendo invece quelle che possono sfruttare le grandi economie di scala.
Fin tanto che la Fed continua a tenere i tassi d'interesse artificialmente troppo bassi e il governo continua a garantire i mutui, i prezzi degli immobili rimarranno distorti, il credito mal allocato, il moral hazard aumenterà e le sottostanti fondamenta della nostra economia continueranno a deteriorarsi. Contrariamente alle asserzioni del presidente, i salvataggi e lo stimolo del governo non hanno salvato le fondamenta della nostra economia, le hanno indebolite. Di conseguenza, la prossima crisi economica, che è probabile colpisca entro pochi anni, sarà molto peggiore. Non solo questa nuova regolamentazione non farà niente per impedire la seconda fase della crisi, molto probabilmente ne aumenterà la gravità.
Il presidente sembra dire di aver visto la crisi arrivare. Bene, io spiegavo il problema e avvertivo di un crollo imminente alla tv nazionale fin dal 2005. Questo quando ancora il senatore Obama votava a favore di quelle leggi che hanno contribuito a scatenare la crisi.