Verso Natale arriva sempre per posta una o due di quelle email scritte da gente con la calcolatrice e troppo tempo libero che racconta di quanto tempo avrebbe bisogno Babbo Natale per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo, a quale velocità dovrebbero andare le renne, il tempo di permanenza in ogni singola casa, ecc. Ce n'è una versione che riguarda anche Holly e Benji, la lunghezza del loro campo da calcio, ecc.
Sdrammatizziamo un po' sull'argomento P2P, vi va? Una lettrice dell'Inquirer 8http://www.theinquirer.net/?article=107 33) ha preso in mano una calcolatrice e, partendo dall'ipotesi che sia esatto il dato della Electronic Frontier Foundation ( http://www.eff.org/IP/P2P/20030718_eff_p r.php) secondo cui sono 60 milioni gli americani che scambiano musica con il P2P, si è messa a contare quanto tempo ci vorrebbe alla RIAA per far causa a tutti. Considerando di poter trascinare in tribunale 75 persone al giorno, ci vorrebbero 2191.78 anni per arrivare all'ultima voce dell'elenco. Una cifra decisamente poco realistica, non trovate?
Supponiamo allora che la RIAA voglia far causa solo a qualche migliaio di "file sharer": per citarne in giudizio 5000 ci vorrebbero (5000/75) 66 giorni. Per 10000, 133 giorni, più o meno quattro mesi. E questo coinvolgerebbe solo una percentuale ridicola di persone. Per citarne almeno una su dieci ci vorrebbero due secoli. Con l'unico risultato che gli avvocati della RIAA farebbero tanti soldi quanti mai ne avrebbero sognati in vita loro (e si parla di avvocati), mentre c'è da scommettere che i musicisti non vedrebbero una lira.