DreamPainter ha scritto sab, 03 dicembre 2005 alle 15:01
CX3200 ha scritto sab, 03 dicembre 2005 alle 10:31
se dei drogati considerano arte uno che si ficca la vernice nel deretamo e poi la spruzza su tela
perchè non considerare anche i videogichi arte? anche perchè un videogioco e meglio della metà delle opere d'arte che ci sono nei musei di tutto il mondo
Questa è un po' forte.
Considera comunque che una quantità enorme di videogiochi nasce con lo scopo primario di vendere (ma anche l'artista campa delle sue opere), in più ci sono generi che non prevedono alcun messaggio o comunicazione di stati d'animo o altro.
Ad esempio le simulazioni sportive (corsa, calcio, ecc...).
In più abbiamo il problema del gioco stesso: Se mettiamo troppi filmati, allora il gioco perde la sua identità di gioco.
Se ne mettiamo troppo pochi, allora è difficile introdurre una trama (non che la complicatezza della trama faccia l'arte, sia chiaro).
allora si cerca di miscelare gioco e "messaggi + emozioni + sentimenti del designer" e si ottengono risultati che spesso vengono trattati con grande apprezzamento dalle persone più mature, ma con grande disinteresse o semplice non apprezzamento dai ragazzi meno maturi.
L'era della Playstation ha "aperto le gabbie", ossia ha dato il videogioco in mano a qualunque bifolco. Questo ha NECESSARIAMENTE abbattuto ogni velleità di poter propinare al pubblico una dose elevata di giochi che cercano di lascarti qualcosa, perchè la maggior parte dei giocatori è refrattaria alle emozioni, cerca solo
- Musica truzza o rap
- f**a (quella cosa che assomiglia all'occhio di Sauron
)
- Bombarde, esplosioni e tric e tràc
Ciò non toglie che qualcosa è uscito, ed ha pure venduto tantissimo (e non dirò mai cosa, non voglio polemiche), ma ha ricevuto polemiche decisamente forti perchè la gente "non lo capiva" oppure semplicemente siccome non lo capiva, allora significava che quel gioco non voleva dire nulla.
Parliamo però, ormai, di una quantità di mercato molto bassa, nell'ordine di 1 gioco ogni 100.
I videogiochi sono cresciuti e sono nel contempo divenuti beceri? Evidentemente sì.