La giornata di ieri è stata dedicata a quello che mia madre mi chiede e implora da quando mi sono sposato: liberare il suo garage da tutta la fuffa che il sottoscritto ha accumulato in trent'anni di vita e che ha abbandonato il giorno delle nozze, lasciandole un box impraticabile.
Al termine della selezione delle cose da gettare, ho fatto tre viaggi con la macchina stracolma (station wagon con sedili posteriori abbattuti) per riuscire a liberarmi di tutto quanto. Sgomberare quel garage è stato come scorrere un lungo, interminabile film di ricordi: ho ritrovato foto, lettere, oggetti che credevo di non possedere più, e mi sono scoperto possessore di ricordi che credevo di aver rimosso, e che la vista di alcune cose ha fatto riaffiorare. Sepolto da una marea di altra carta, ho ritrovato persino il primo, storico numero di TGM, che non credevo neppure di avere! Quello l'ho messo da parte e me lo sono portato a casa. Molte altre cose che hanno caratterizzato la mia adolescenza, invece, quelle hanno compiuto il loro ultimo viaggio verso il centro di smaltimento rifiuti. Se vi dicessi cosa ho buttato via mi dareste del pazzo... Anzi, ve lo dico, così lo potete fare: il mitico, leggendario Commodore 64 con tanto di floppy, mouse, registratore e monitor; il C16, il NES, il Sega MegaDrive e l'Atari 2600. Con loro, una quantità smodata di cartucce e dischetti, manuali di "programmazione" e riviste dell'epoca (ebbene sì, anche diversi numeri di Zzap!, quelli con le magnifiche copertine di Oliver Frey).
Cosa volete che vi dica... Vi chiedo solo di non insultarmi troppo per questa - difficile, difficilissima - scelta di dare un taglio così drastico al passato. Sono certo che, se solo ve l'avessi chiesto, mille di voi si sarebbero offerti di "ospitare" in cantina (o persino in casa) l'hardware che io ho sconsideratamente gettato via.
Tanti, forti, intensi sono i ricordi legati a quegli oggetti, alla scatola di Last Ninja 2 e al mio primo Pentium 60. Ma è vero che gli oggetti in quanto tali hanno da anni perso la funzione per cui erano stati progettati, tant'è che vivevano rinchiusi in uno scatolone, abbandonati, nel box. I ricordi, quelli invece sono sempre lì, al loro posto. Per richiamarli, PRESS PLAY ON TAPE.