Originariamente Scritto da
cetra
Parto col dire che, per me, già dalla prima/seconda stagione aveva un taglio molto più alto che la semplice serie di fantascienza. Sin dall'inizio ci hanno parlato di fede, di libero arbitrio, di destino. Non ho mai visto Lost come una serie poggiata su basi completamente reali (o davvero credevate già alla terza puntata ad una spiegazione SCIENTIFICA per il miracolo di Locke?).
Sul discorso "Stagioni che non sono servite a niente" se ne potrebbe discutere all'infinito. Cosa serve in un'opera narrativa? La Monaca di Monza è davvero fondamentale per il matrimonio di Renzo e Lucia? Lo è l'Innominato? O è davvero fondamentale la scena dei bravi che aspettando Don Abbondio? Insomma, cosa serve? Ogni libro, ogni film può essere sintetizzato in una sinossi di 140 caratteri, e allora? Il viaggio conta tanto quanto il messaggio.
E poi, è vero, molte cose non sono state spiegate. Ma forse non c'era bisogno di spiegarle, semplicemente Lost racconta una realtà in cui c'è un isola speciale, una realtà in cui un uomo può essere immortale o, molto più semplicemente, una realtà in cui esistono sensitivi/medium. E allora? Non sono queste le basi di ogni opera fantascientifica?
La spiegazione che cercate la dovete trovare (non solo in Lost, beninteso, ma in tutte le opere di fantascienza) all'interno delle regole che creano quel mondo. È la motivazione a dettare la spiegazione, non il nostro universo.
In passato sono stato anche io molto critico verso questa serie tv, ma devo dire che - per me- col finale di ieri sera si sono fatti perdonare tutto. Certo, anche a me avrebbe fatto piacere rivedere Walt, capire perché era così speciale. Ma non ce l'hanno detto, e va bene così. La spiegazione è (troppo facile, dirà qualcuno) che è semplicemente un ragazzino speciale, con qualche potere particolare. Così come Miles, o come Hugo.
Se è per questo, non so nemmeno che cazzo ci fosse in quella dannata valigetta in Pulp Fiction. Ma non era quello che ci voleva raccontare Tarantino, quello era solo uno dei tanti misteri del film. Che, ricordiamolo, è sempre una visione parziale di una storia.