Jose Saramago, gloria imperitura a te :(

[Alfio]

MADRID
È morto lo scrittore portoghese Josè Saramago. Aveva 87 anni. Saramago è spirato nella sua casa di Lanzarote, a causa di una leucemia cronica. Il decesso è avvenuto oggi intorno alle ore 13. Al suo capezzale c'era la moglie Pilar del Rio. Aveva passato una notte tranquilla e fatto colazione. Poi si è sentito male.

Poeta, romanziere e giornalista, Saramago è stato l'unico autore di lingua portoghese ad avere ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura. Saramago nacque nel 1922 ad Azinhaga, primogenito di una povera famiglia contadina che tre anni dopo si trasferì a Lisbona: trascorse l'infanzia lavorando per mantenere al famiglia, dopo essere stato costretto ad abbandonare la scuola. Il suo primo romanzo - che non ebbe successo - fu "Terra do pecado", pubblicato nel 1947; dopo trent'anni di silenzio, segnato però dalla pubblicazione di alcuni libtri di poesie e dalla pratica del giornalismo, uscì "Manuale di pittura e calligrafia", vero inizio di una carriera letteraria riconociuita internazionalmente con "L'anno della morte di Ricardo Reis" (1984) e culminata nel Premio Nobel concessogli nel 1998.

Ateo confesso, ebbe problemi con il governo portoghese che rifiutò di presentare il suo "Vangelo secondo Gesù Cristo" al Premio Letterario Europeo, abbandonando per protesta il Paese e tarsferendosi a Lanzarote.

mi dispiace perchè aveva dimostrato una lucidità straordinaria anche alla sua età e poteva ancora dare molto alla letteratura.
per me è nell'olimpo dei grandissimi
riposa in pace

[Ken Shabby]

Grande.

[sava73]

oddio.
credevo fosse una recensione... poi ho notato il :(


RIP.

[Nevade]

Un lutto che tocca, personalmente, devo riconoscerlo.
Di Saramago ho letto poco ma quel poco che ho letto è stato straordinario.
Mancherà la sua lucida e feroce critica religiosa e sociale, sul serio.

[Antares]

[oas]

Figa, avevo letto che doveva essere a Milano alla feltrinelli il mese scorso tipo e c'era appunto scritto che rinviava per problemi di salute. Ma non pensavo fosse prossimo. Sembra fatto apposta ma quando mi affaccio a uno scrittore (ho appena letto Cecità) poco dopo muore. Porterò sfiga (mi era successo lo stesso con Foster Wallace).
A parte gli scherzi mi dispiace.

(proprio oggi ho sfogliato il Vangelo secondo gesù cristo in libreria )

[Caesar86]

Rip *

[The Keka]

Ho letto da poco Cecità, splendido...
RIP

[King Elessar]

Io i9nvece cecità lo stavo per leggere, me l'ha regalato un'amica da poco...


Nel frattempo, l'osservatore romano non ha perso un'ottima occasione per stare zitto.

[Caesar86]

che ha detto?

[sava73]

http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...824480787.html

[Nevade]

http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...824480787.html

Fa già tristezza leggere tante stronzate.
Ancora di più lo fa nel caso della dipartita di un autore così importante dimostrando un anti-carità cristiana priva di ogni tatto e egocentricamente piena di se.

[sava73]

si in effetti .. predicano bene e razzolano male

[TAFKAno2003]

mi fate un rapido vademecum sull'opera di saramago?

Figa, avevo letto che doveva essere a Milano alla feltrinelli il mese scorso tipo e c'era appunto scritto che rinviava per problemi di salute. Ma non pensavo fosse prossimo. Sembra fatto apposta ma quando mi affaccio a uno scrittore (ho appena letto Cecità) poco dopo muore. Porterò sfiga (mi era successo lo stesso con Foster Wallace).
A parte gli scherzi mi dispiace.

(proprio oggi ho sfogliato il Vangelo secondo gesù cristo in libreria )

ti consiglio baricco

[Lull@by]

Ho letto da poco Cecità, splendido...
RIP

concordo sul fatto che questo libro è spettacolare!

[Alfio]

mi fate un rapido vademecum sull'opera di saramago?

ti consiglio baricco

Io ho letto Oggetto quasi, Tutti i nomi, Saggio sulla lucidità e Il Vangelo secondo Gesù Cristo, tutti stupendi, ma l'ultimo è un capolavoro. I lavori più importanti penso comunque siano Cecità e L'anno della morte di Riccardo Reis (che leggerò a breve)
Ti avverto subito che lo stile non è semplicissimo da seguire, ma da ENORMI soddisfazioni.

[oas]

Il prossimo che volevo leggere è Il vangelo secondo Gesù Cristo. So che la versione Einaudi è stata censurata, mentre di quella nuova uscita per Feltrinelli (e che costa pure meno) che mi dite?

[paulvee]

Censurato? Io so che sono stati censurati i Quaderni di Lanzarote, ma del vangelo non ne so nulla.

[oas]

Potrei sbagliarmi io.

[Hellvis 2006]

http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...824480787.html

Aaah, adoro quando questa gentaglia mi dà ulteriori conferme di stare dalla parte giusta

Almeno mi hanno fatto venire voglia di leggere il vangelo secondo gesù. Che è però sta storia che è censurato?

[Caesar86]

dal messaggero:


Contro Saramago
l’attacco del Vaticano

di LEONARDO JATTARELLI
E VENNE il giorno del “giudizio”. A poche ore dalla sua scomparsa, lo scrittore ottantasettenne portoghese premio Nobel Josè Saramago, il comunista ed eretico (come lui stesso si è sempre dichiarato) autore dei controversi Caino e Il Vangelo secondo Gesù, è stato “impallinato” dal Vaticano che, in verità, non ha mai riconosciuto la validità filosofica e meno che mai politica e metafisica delle sue opere. Già ieri su “Avvenire.it”, l’online del quotidiano dei Vescovi, arrivava il primo, pesante giudizio “post mortem”, deflagrante fin dall’incipit: «Ci sono scrittori che per essere al centro dell’attenzione mediatica - scrive Fulvio Panzeri - e per distogliere il giudizio dalla poco rilevante qualità delle loro opere, amano mettersi al centro dell’attenzione attraverso polemiche ed attacchi mediatici. E’ il caso di Josè Saramago». E si cita il suo Premio Nobel del ’98 «vinto più per le sue controverse posizioni che per l’effettiva grandezza della sua opera» e ancora si parla di «sproporzionate» lauree Honoris causa fino all’attacco esplicito: «Con i suoi romanzi ha condotto una personale e blasfema campagna contro la tradizione cristiana e cattolica».

Oggi è la volta dell’Osservatore Romano che, sotto l’esplicativo titolo “L’onnipotenza (presunta) del narratore” sottolinea l’«ideologia» anti-religiosa di Saramago. «È stato - scrive il quotidiano del Papa - un uomo e un intellettuale di nessuna ammissione metafisica, fino all’ultimo inchiodato in una sua pervicace fiducia nel materialismo storico, alias marxismo. Lucidamente autocollocatosi dalla parte della zizzania nell’evangelico campo di grano, si dichiarava insonne al solo pensiero delle crociate, o dell’inquisizione, dimenticando il ricordo dei gulag, delle “purghe”, dei genocidi, dei samizdat culturali e religiosi». Poi continua mettendo sotto la lente d’ingrandimento l’atteggiamento dello scrittore portoghese nei confronti della religione: «Per quel che riguardava la religione, uncinata com’è stata sempre la sua mente da una destabilizzante banalizzazione del sacro e da un materialismo libertario che quanto più avanzava negli anni tanto più si radicalizzava, Saramago non si fece mai mancare il sostegno di uno sconfortante semplicismo teologico: se Dio è all’origine di tutto, Lui è la causa di ogni effetto e l’effetto di ogni causa» scrive il giornale Vaticano. Non può mancare, infine, l’osservazione sull’aspetto metafisico della filosofia di Saramago: «Un populista estremistico come lui, che si era fatto carico del perché‚ del male nel mondo, avrebbe dovuto anzitutto investire del problema tutte le storte strutture umane, da storico-politiche a socio-economiche - si legge ancora sull’Osservatore Romano - invece di saltare al per altro aborrito piano metafisico e incolpare, fin troppo comodamente, un Dio in cui non aveva mai creduto, per via della Sua onnipotenza, della Sua onniscienza, della Sua onniveggenza».

Anche oggi, probabilmente, Josè Saramago avrebbe risposto con le parole che pronunciò su “O Globo” dopo uno dei tanti attacchi della Chiesa: «Il Vaticano non deve pronunciarsi sui meriti letterari di chicchessia. Io non appartengo alla Chiesa, non sono credente, il mio lavoro è il mio lavoro».

[Hellvis 2006]

Ho un'edizione bompiani del vangelo, com'è?
Cristo, non c'è una linea di dialogo

[paulvee]

C'è ma non si vede

[Tyreal]

I dialoghi ci sono, ma non sono introdotti dalla classica punteggiatura del discorso diretto. Se non sbaglio una delle tante particolarità di questo autore.

[Alfio]

è quello che intendevo per stile ostico