Nightmare & Dreamscapes

Antologia di 8 episodi trasmessa dal canale TNT tra il luglio e l'agosto 2006. Le storie sono tratte dall'omonima collezione di racconti di Stephen King.

Battleground

Curioso episodio che ondeggia tra il grottesco ed il surreale. Protagonista un William Hurt inedito nei panni di un killer di alta classe che, dopo aver ucciso il direttore di una importante fabbrica di giocattoli, riceve a casa un pacco anonimo contenente una collezione di soldatini della stessa ditta.
Sfortunatamente per lui, i soldatini si animeranno di vita propria, mettendo a ferro e fuoco la casa di Hurt e tentandole tutte pur di farlo fuori: tra attacchi a bordo di mini-elicotteri con tanto di soggettiva, trincee sotto al divano ed un clamoroso attacco finale sferrato da un micro-Rambo incazzatissimo, si sghignazza parecchio e si apprezza l'ottima prova attoriale del buon William Hurt, che sta al gioco e regge benissimo la scena. Ancor di più se pensiamo che l'intero episodio è completamente privo di dialoghi.

Crouch End

Non faccio in tempo a godermi un bell'esordio ed ecco arrivare subito un pessimo esempio di adattamento televisivo.
Crouch End miscela citazioni lovecraftiane ad incubi classici e stereotipati, ma riesce soltanto a mostrare due pessime performance da parte della splendida ma insulsa Claire Forlani e del monoespressivo, noioso Eion Bailey.
Colpa soprattutto di una trama impalpabile e di una caratterizzazione degli stessi protagonisti prossima allo zero.
A ciò dobbiamo aggiungere una carrellata di dialoghi scolastici, ed una regia poco convincente, tra un montaggio in stile videoclip che rende ancor più pesante la fotografia e scelte cromatiche discutibili. Pessima anche la scenografia, una cittadina inglese che tutto sembra tranne che tale.
Le poche cartucce interessanti a disposizione le spara subito un tassista, raccontando di fatto a cosa andranno incontro i due sventurati con mezzora di anticipo rispetto al finale.
Come se non bastasse, c'è anche una CG plasticosa e decisamente mal realizzata a rendere Crouch End se possibile ancor più brutto.

Ah, lo ricordo quello dei soldatini, viene citato pure in un episodio di jojo :asd:

Sì, anche in un racconto di Stephen KIng :fag:

Visti tutti :sisi: I migliori sono L'Ultimo caso del detective Umney, e hanno una band dell'altro mondo e Autopsy Room Four (finale stupendo :asd:)

Umney's Last Case

Oltra ad essere un brillante showcase per il mitico William H. Macy, questo episodio è anche la trasposizione televisiva di una delle short-stories più interessanti (e difficili da trovare) di Stephen King.
Macy interpreta un doppio ruolo, quello del protagonista di un romanzo, un detective anni '30 simpatico tombeur de femmes ed infallibile poliziotto, e quello dello scrittore che lo ha creato e decide di prenderne il posto, stufo di una vita caratterizzata da un grave lutto (la morte del figlio, uno stupido incidente in piscina durante un party) e da problemi matrimoniali difficili da risolvere.
Inutile dire che alla fine l'idea non sarà delle migliori.
Al di là della grande performance di Macy e di una fotografia riuscitissima, l'episodio soffre di gravi tagli rispetto alla controparte cartacea (manca addirittura un personaggio fondamentale!) e risulta eccessivamente sintetico e troppo frettoloso, ma resta godibile.

The End of the Whole Mess

Interessante lo spunto di questo quarto appuntamento con l'horror, nonostante l'horror in tal caso non sia rappresentato visivamente quanto piuttosto a livello narrativo e come punto di non ritorno di una situazione agghiacciante, seppur a tratti apparentemente stupida.
Howard Fornoy (interpretato da Ron Livingston) racconta in un videomessaggio la storia della sua vita e del rapporto col fratello Bobby, genio poliedrico ed in parte incompreso, capace di eccellere nelle più svariate discipline. La scoperta di Bobby è una di quelle da premio Nobel: attraverso alcuni studi topografici e sociologici infatti, si viene a scoprire l'esistenza di una zona del Texas dove la criminalità è inesistente. Merito di un'acqua chimicamente alterata che rende la gente pacifica e tranquilla.
Bobby riesce ad isolare il composto chimico, e pianifica l'utilizzo di un vulcano per disperderlo nell'aria con l'intenzione di pacificare l'intera umanità. L'intera operazione è avallata e finanziata dallo stesso Howard, convinto dalla genialità del fratello e dall'affetto sincero che da sempre li ha legati.
Purtroppo un gravissimo, imprevedibile effetto collaterale, trasformerà una scoperta meravigliosa in una tragedia di immani proporzioni.
Ritmo lento, ma situazione affascinante nel suo lento degradare verso l'assoluta insostenibilità. E toccante, perchè creata con intenti del tutto positivi.

The Road Virus Heads North

Ignobile. Dopo quattro episodi financo guardabili e con qualche spunto veramente gustoso, ecco arrivare una mannaia in piena cervice a spezzare qualsiasi velleità.
C'è Tom Berenger che fa lo scrittore horror ricco e talentuoso, compra un quadro raffigurante un losco figuro alla guida di un auto per trarne ispirazione e si ritrova letteralmente inseguito dallo stesso dipinto, ovviamente maledetto.
Se la storia potrebbe sembrare quasi carina, è la realizzazione a sconcertare per la mancanza totale di suspance e per una regia dozzinale e monocorde. Dialoghi risibili, recitazione scolastica e lo scontatissimo finale non fanno altro che rimarcarne il giudizio negativo.

The Fifth Quarter

Non c'è traccia di horror nel sesto episodio, una sorta di bignami di quanto già fatto in decine di prison-movies.
C'è Jeremy Sisto, il Billy di Six Feet Under, che se la cava benino nei panni del galeotto che, appena rilasciato dal penitenziario, pensa bene di vendicare il suo migliore amico (e di mettere a repentaglio la sua vita e quella dei suoi familiari) sostituendolo in un colpo grosso ai danni di altri delinquenti, in una sorta di puzzle/caccia al tesoro che coinvolge i soliti 3 o 4 cattivoni, qualche sparatoria, gli ovvi cadaveri di turno e l'altrettanto ovvio finale agrodolce all'insegna del "ne è comunque valsa la pena". Il ritmo è comunque discreto: la durata ristretta non giova all'episodio, ma i dialoghi serrati ed una fotografia sporca quanto basta lo rendono quantomeno vedibile.

Autopsy Room Four

Episodio che ha diviso la critica: chi lo ha trovato poco interessante e girato maldestramente, chi ironico e caustico.
La storia è sicuramente avvincente ed a tratti molto divertente (un uomo benestante viene morso da un serpente ed arriva all'obitorio in stato catatonico: i medici non capiscono e si apprestano a compiere l'autopsia, lui è paralizzato ma cosciente e commenta per gli spettatori il suo stato d'animo attimo dopo attimo, nella speranza che qualcuno sia accorga di quanto realmente accaduto. Ed un'erezione gli salverà la vita :asd: ), eccezion fatta per il serpente, che appare per pochi attimi ma è realizzato piuttosto male con una economica CG.
Peccato per l'inutile presenza di Greta Scacchi nei panni della mogliettina addolorata ed insopportabile, al pari dell'amico.
Merita una visione anche solo per l'epilogo.

You Know They Got a Hell of a Band

Visionario ma tutt'altro che angosciante l'episodio finale di N&D, che vede una coppia amante del rock anni 60 smarrirsi in un posto chiamato Rock and Roll Heaven, dove i grandi (defunti) del rock si radunano per una serie infinita di concerti. Peccato che una volta arrivati non ci sia modo di tornare indietro, e chiunque provi a fuggire viene costretto a restare anche con metodi..poco ortodossi.
Idea stuzzicante (io in un posto del genere un pò di tempo ce lo passerei, di certo non una vita intera :asd:) ma realizzata male, complice un'ambientazione cheesy a più non posso

ed attori poco convinti del ruolo. Si poteva e si doveva chiudere in modo migliore, magari sfruttando altre short-stories di King dal profilo decisamente più intrigante di questa.


Il difetto principale dell'antologia TNT è proprio questo: aver adattato per la tv storie già di per sè deboli nella loro versione cartacea, a scapito di altre molto più adatte alla causa.
Da vedere Battleground, per gli altri episodi dipende tutto dalla vostra curiosità. Crouch End e The Road Virus Heads North abbassano notevolmente una qualità media discreta ed in un certo senso inaspettata per una produzione televisiva.
Ma la goduria di Tales from the Crypt è decisamente lontana.

Concordo su tutte bene o male, anche se l'ultima a me è piaciuta :asd:

P.S. Greta Scacchi fa la parte di uno dei medici, non della mogliettina (che è Jude Beaumont)

sì hai ragione :sisi: ma fa cagare comunque :asd:

Ma è una milfona dai :asd: