Mancano pochi minuti alla chiusura di questo numero di TGM e, nel caldo milanese, sto sfogliando la versione, pronta per andare in "gold'; giusto per usare una terminologia ludica, della rivista che stringete tra le mani. II numero estivo, quello che sbarca in edicola alla fine del mese di luglio, è da sempre dedicato all'E3, la kermesse losangelina che ha lo scopo di illustrare al mondo la direzione in cui si muove il nostro passatempo preferito. Questa edizione della fiera ci ha permesso di dare un'occhiata più approfondita alla next-gen, che non ha mancato di sollevare, come vi abbiamo raccontato nei numeri precedenti, qualche perplessità. Quel che ha fatto più rumore è stata la clamorosa marcia indietro di Microsoft sulle tematiche "always online" e DRM.
La casa di Redmond non si è limitata a modificare un paio di dettagli, ma ha proprio stravolto la filosofia alla base dell'esperienza che intendeva portare nei nostri salotti.
Questo è un buon segno, perché si sono ascoltati gli utenti, o, semplicemente, un indicatore di "confusione"? È presto per dirlo, così come per decretare il vincitore della console war che sta animando i forum di mezzo mondo.
Quel che è certo è che noi utenti PC possiamo stare tranquilli: di pietanze succulente, per la nostra bella tavola imbandita, ce ne sono parecchie.
Tra i "piatti" che aspetto con più ansia, due sono i titoli che mi hanno letteralmente conquistato: il primo è il progetto dei ragazzi di CD Projekt RED, quel The Witcher 3: Wild Hunt che mi sarei immaginato essere al centro di una lotta senza esclusione di colpi per accaparrarsi l'esclusiva su una piattaforma. II secondo, invece, fa bella mostra di sé sulla nostra copertina, e risponde al nome di Watch_Dogs. La nuova IP di Ubisoft ha, almeno a mio modo di vedere, le carte in regola per aprire un nuovo filone, a cui auguro il successo, di critica e di pubblico, che ha riscosso la serie di Assassin's Creed (di cui sono un fan noto, primo episodio a parte).
Prima di lasciarvi in compagnia della calura estiva, ci sono un altro paio di chicche che mi preme segnalarvi. Comincio con Neverwinter, un titolo da cui sto cercando di rimanere lontano perché sono ancora scottato, in termini di tempo assorbito, da Azeroth e dintorni. Se, qualche anno fa, mi avessero parlato di free to play con questo livello qualitativo, probabilmente mi sarei messo a ridere: ora, invece, mi limito a osservare Mario e Ivan che girano per le rispettive case armati di spada e scudo...
La seconda segnalazione, invece, riguarda una recensione che compare nella IndieZone: sto parlando di Gunpoint, un "semplice" gioco realizzato con GameMaker, di cui ci occupiamo anche in uno dei due dossier di questo numero, che dimostrala potenza che, ancora oggi, hanno le idee. Buona lettura.
Davide "ToSo" Tosini