Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Secondo quello che mi hanno sempre insegnato a scuola nel corso di tutta la storia è sempre stato visto come pregio in un condottiero\comandante il buttarsi in battaglia insieme ai suoi soldati o comunque essere in prima linea affianco a loro (vedasi Cesare, Carlo Magno, Napoleone:look:). Tuttavia, non è stupido esporre in comandante (non si parla di ufficiali novellini ma di grandi strateghi e condottieri) ai rischi del fronte, incrementando le possibilità che venga catturato o ucciso? Ok che il comandante al fronte comporta un innalzamento del morale della truppa però ne vale la pena a fronte dei rischi a cui si va incontro?
Esistono casi nel '900 in cui alti ufficiali (parlo di Generali, Gen d'armata, ecc) andassero al fronte durante i combattimenti?
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Rommel e, nello stesso scenario, da parte inglese, O'Connor, per fare due ottimi esempi.
Per risponderti ti direi: "a metà strada", come gli esempi fatti.
Quello che rileva di un comandante generale in prima linea non è tanto la sua capacità di influire sul morale delle proprie truppe, quanto la possibilità di rendersi conto, in tempo sostanzialmente reale, di quale è la situazione, senza i "filtri interpretativi" dei suoi "aiutanti" e difficoltà di comunicazione (tutt'altro che rare durante uno scontro).
D'altro canto una situazione del genere comporta anche notevoli rischi di ncattura... Appunto "a metà strada"; O'Connor, per esempio, proprio per tale ragione, fu catturato dai tedeschi (e gli inglesi persero il miglio generale sul campo che avevano; non poco pesò questa perdita sulle successive sconfitte) e a Rommel andò bene più di una volta (per non parlare del rischio di uccisione).
Il fatto è che è difficile, per tali "spiriti" comprendere (e nella conitazione della situazione, semmai) dove sia la giusta "metà strada" e attenervisi... Tuttavia, come gli esempi fanno rilevare, i benefici rendono accettabili i rischi.
Saluti
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Con quella vaccata di "networkcentric warfare" (opinione personalissima) in un "prossimo" futuro gli alti gradi dovrebbero essere in grado di avere in tempo reale tutte le informazioni che servono anche stando ben lontani dalla prima linea.
In teoria :rotfl:
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Bhè, ragionando in prospettiva futura è ovvio che lo scenario potrebbe cambaire radicalmente...
Saluti
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
che generale?
solo i generali di brigata o di divisione è abbastanza normale che vadano con le proprie truppe al fronte, ma comunque seguono l'azione da posizioni arretrate, da dove diriggono le operazioni della propria area di interesse, coordinata con le altre attraverso le direttive che pervengono dallo stato maggiore.
dal grado di generale di corpo d'armata in poi, gli ufficiali generali anche se relativamente nelle vicinanze del fronte, stanno sempre dove ha sede lo stato maggiore, dove confluiscono tutte le notizie dei movimenti amici e nemici e dove di conseguenza si prendono le decisioni strategiche che interessano l'intero fronte.
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Si parlava dei secondi...
Saluti
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Ah si, mi ricordo lo sbarco di Riccardo Cuor di Leone davanti ad Acri, in braghe da marinaio e ciabatte di corda, quelli erano generali..... :asd:
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Beh lo scenario e' gia' cambiato, qualsiasi operazione puo' essere monitorizzata in tempo reale, vuoi per l'utilizzo di satelliti, vuoi perche' la prima linea fornisce dati e movimenti in tempo reale, sono forniti di gps ed i loro spostamenti sono continuamente monitorizzati, di conseguenza un qualsiasi comandante Generale ha la situazione pronta senza "filtri interpretativi", al limite ci sono gli ufficiali comandanti che gli fanno trovare appunti redatti con la situazione strategica o le info Intel che vengono analizzate dai suddetti.
Attulmente solo i Divisione o Brigata seguono lo svolgersi delle operazioni in una posizione a meta' tra la prima linea e le retrovie,dove dovrebbero essere d'altronde nel complesso di Comando e Controllo.
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Sarpedon
Ah si, mi ricordo lo sbarco di Riccardo Cuor di Leone davanti ad Acri, in braghe da marinaio e ciabatte di corda, quelli erano generali..... :asd:
quelli non erano generali, erano condottieri, è molto diverso.
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Citazione:
Originariamente Scritto da
manuè
quelli non erano generali, erano condottieri, è molto diverso.
Non direi, tutti i condottieri sono generali, ma non tutti i generali sono condottieri. Ad Acri Riccardo fu più condottiero, ad Arsuf fu più generale. :D
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Citazione:
Originariamente Scritto da
scutum 2
Rommel e, nello stesso scenario, da parte inglese, O'Connor, per fare due ottimi esempi.
Per risponderti ti direi: "a metà strada", come gli esempi fatti.
Quello che rileva di un comandante generale in prima linea non è tanto la sua capacità di influire sul morale delle proprie truppe, quanto la possibilità di rendersi conto, in tempo sostanzialmente reale, di quale è la situazione, senza i "filtri interpretativi" dei suoi "aiutanti" e difficoltà di comunicazione (tutt'altro che rare durante uno scontro).
D'altro canto una situazione del genere comporta anche notevoli rischi di ncattura... Appunto "a metà strada"; O'Connor, per esempio, proprio per tale ragione, fu catturato dai tedeschi (e gli inglesi persero il miglio generale sul campo che avevano; non poco pesò questa perdita sulle successive sconfitte) e a Rommel andò bene più di una volta (per non parlare del rischio di uccisione).
Il fatto è che è difficile, per tali "spiriti" comprendere (e nella conitazione della situazione, semmai) dove sia la giusta "metà strada" e attenervisi... Tuttavia, come gli esempi fanno rilevare, i benefici rendono accettabili i rischi.
Saluti
Questo aspetto mi era sfuggito
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Tra Rommel ed O'Connor non dimentichiamo neache Ivan Danilovic Cerniakovsky, 36 anni, il più giovane Maresciallo dell'Unione Sovietica, cade ucciso da un cecchino nella battaglia per la conquista di Mehlsack Wormditt.
Era commandante del Fronte sulla Prussia Orientale.
Come Generale di brigate invece che sono più presenti al fronte ricordiamo anche il Gen Gavin comandante della 82ma Aviotrasportata chiamato Jumpin Jim. O Taylor per la 101ma.
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Bhè, l'esempio non voleva essere esaustivo...
Saluti
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Beh certo, volevo solo integrare la tua risposta e analisi che condivido :)
Re: Meglio un generale in prima linea o uno nelle retrovie?
Beh poi ci saranno molti altri generali, ma nell'evolversi del tempo le situazioni cambiano, la tecnologia aiuta, ma per un generale avere in tempo reale la situazione chiara è fondamentale per l'esito e la lettura della battaglia, certo che oggi tutto viene molto meno.
E questo fino agli anni 80 era essenziale...