Fenomenologia della musica contemporanea
Salve a tutti,
bazzico raramente dalle parti di questa particolare sezione del forum, grave errore direi :)
Sono un appassionato di musica e mi rendo conto di avere dei gusti decisamente diversi rispetto alla media delle persone che conosco nella vita. Adoro il rock e in particolare il synth-rock, ma la maggior parte della gente preferisce il pop-tv, ovvero le produzioni musicali nate e divulgate a bestia attraverso la televisione, vedi Amoroso, Carta, Ferreri, per i quali provo un odio quasi viscerale, non fosse altro per il modo quasi "mafioso" in cui questi personaggi emergono fra quelli che continuano ancora a spaccarsi la schiena in sala prove o, peggio, nei garage di tutta Italia. Eh si perchè continuo a sperare, nella mia ingenuità, che questo fenomeno dello strapotere della TV che sconfina con prepotenza nel panorama musicale, sia una prerogativa del nostro Paese, in cui la "scatola magica" tiene le redini di quasi ogni aspetto della vita dei cittadini.
Non fraintendetemi, non vorrei mai che il mondo seguisse i miei personalissimi gusti musicali, proprio perchè credo fermamente nella varietà, nel cambiamento, nell'azzardo, negli ESPERIMENTI musicali.
Molto comodo per cantanti come Scanu vincere festival con canzoni banali, scontate, anche brutte musicalmente oserei dire, facendo leva su una promozione invincibile messa in atto dai programmi televisivi che li lanciano e in meno di 365 giorni li eliminano dalla faccia della terra per dare spazio al vincitore dell'edizione successiva del Talent X. E con passaggi in radio da bombardamento psicologico, ospitate in TV che definire ricorrenti sarebbe un mero eufemismo, come si può non canticchiare e infine apprezzare qualcosa che non smette un attimo di essere presente nelle nostre vite, mentre si sta in macchina, in ufficio, in casa, ad una festa, in momenti particolari e predisposti ad assimilare tale canzoncina come "colonna sonora" della nostra giornata. Ed ecco che i brani di Scanu diventano un prodotto commerciale infallibile, di facile ascolto e pertanto semplice da assorbire in particolar modo dalle ragazzine, le uniche rimaste, in un paese devastato dalla pirateria, ad acquistare il cd anche soltanto per possedere la copertina originale del loro beniamino.
Mio padre mi racconta di quando da ragazzo conservava i soldi del pranzo che gli dava mia nonna prima di andare a scuola per poter acquistare nel giro di due settimane un album dei Genesis, del Pink Floyd, tutte band che facevano della sperimentazione e del pionerismo il loro stile di vita. Ad oggi suono in una band che cerca in tutti i modi di produrre qualcosa di nuovo, di vero, di sincero, che sia lontano dal solito "mi sono lasciato con la fidanzata, soffro tremendamente, ti amo" e via discorrendo. E, a fronte di quanto detto finora, mi rendo conto che non c'è futuro per chi come noi non segue gli standard odierni della massa, per chi non punta ad apparire in televisione a tutti i costi, per chi non è figlio di un Pooh qualsiasi, per chi non ha avuto la fortuna di fare successo trent'anni fa e di continuare ad esibirsi all'età di 70/80 anni (Morandi, Celentano etc.), saldi nel loro trono e mai disposti a dare una possibilità ai giovani, quelli veri e genuini, se non per il proprio tornaconto.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Non c'è futuro: ossia? Che futuro vuoi? Se vuoi fare dell'arte sei libero di farla quando e come vuoi. Se vuoi suonare in giro puoi farlo quando e come vuoi. Se vuoi essere pagato per la tua arte, o cerchi attenzione da parte degli altri per ciò che fai, dovresti rianalizzare le tue intenzioni, tutt'altro che oneste e votate al fare arte. Tra l'altro il mondo è sempre andato così: anche negli anni '70 la roba di merda andava per la maggiore. Le cose più commerciali e meno artistiche hanno sempre venduto di più delle altre. Non ci vedo troppo senso nel tuo discorso :boh2:
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Scusami, ma a quale roba di merda ti riferisci?
E' ovvio che la musica commerciale ha sempre avuto la meglio nel panorama musicale degli ultimi decenni, ma mai come oggi i canali di trasmissione sono stati, a mio parere, saturi di giovani leve destinate a scomparire nel giro di due anni ad uso e consumo di talent, e di "big" della musica che non rinunciano a mostrarsi come caricature di loro stessi pur di non lasciare il loro posto e la loro esperienza a giovani, senza che questi si sputtanino in tv con drammi familiari, tresche, litigi senza ragion d'essere, in pasto al pubblico da casa h24
e dal mio punto di vista riconosco la roba di m* alla quale ti riferisci uno straccio di personalità, tant'è che ancora oggi vanno per la maggiore in alcuni contesti
per quanto riguarda le mie intenzioni, non faccio musica per soldi, faccio tutt'altro nella vita e non ho ambizioni di grandezza alcuna. semplicemente malsopporto la poca originalità, che mi viene spiattellata ogni giorno in radio e tv (rai compresa, che pago ogni anno).
di tanto in tanto qualcosa però mi colpisce davvero, e ne sono contento, ma sono rari casi.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
scusami tutto molto bello eh ma mi pare aria fritta.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Te la metto in modo facile.
Se accendevi la radio negli anni 70,quale brano avresti ascoltato piu' facilmente,uno dei Led Zeppelin oppure uno di Baglioni?
E negli anni 80 le radio passavano i Bauhaus oppure Sandy Marton?
E negli anni 90 quale era il preferito per un passaggio radiofonico tra Jeff Buckley e Ricky Martin?
Il problema e' che tu commetti due errori:il primo,identificare il mainstream con l'intera produzione musicale attuale.Il secondo invece e' raggruppare tutta la musica del passato in un blocco monolitico.
Che poi mia madre,ventenne negli anni 70,adorava i Pooh mentre a tutt'oggi non sa chi cazzo siano i Led Zeppelin i quali probabilmente sono piu' famosi tra i sedicenni di oggi che tra quelli di allora.
Anzi,estremizziamo: siccome oggi l'intera produzione musicale e' feccia perche' lo e' il mainstream (opinabile,poi,visto che qualcosina la trovi anche li,anzi forse piu' oggi che negli anni 90) allora siccome gli anni d'oro di Orietta Berti sono stati a cavallo tra i 60 e i 70 dovremmo considerare la musica di quei due decenni spazzatura.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Scusatemi eh ma il non mainstream è una moda che sfrutta la psicologia di chi lo ascolta tanto questo il mainstream, che sia rock, metal, pop, industrial, techno-vegetarian-monolithic-stellar-uber-progressive-uplifting-post-metalcore e affini.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
oas
scusami tutto molto bello eh ma mi pare aria fritta.
scusami ma speravo in argomentazioni più interessanti...
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
AggRoger
Te la metto in modo facile.
Se accendevi la radio negli anni 70,quale brano avresti ascoltato piu' facilmente,uno dei Led Zeppelin oppure uno di Baglioni?
ad averceli i cantautori italiani di trent'anni fa, piccola parentesi
Citazione:
Originariamente Scritto da
AggRoger
E negli anni 80 le radio passavano i Bauhaus oppure Sandy Marton?
E negli anni 90 quale era il preferito per un passaggio radiofonico tra Jeff Buckley e Ricky Martin?
Il problema e' che tu commetti due errori:il primo,identificare il mainstream con l'intera produzione musicale attuale.Il secondo invece e' raggruppare tutta la musica del passato in un blocco monolitico.
Che poi mia madre,ventenne negli anni 70,adorava i Pooh mentre a tutt'oggi non sa chi cazzo siano i Led Zeppelin i quali probabilmente sono piu' famosi tra i sedicenni di oggi che tra quelli di allora.
Anzi,estremizziamo: siccome oggi l'intera produzione musicale e' feccia perche' lo e' il mainstream (opinabile,poi,visto che qualcosina la trovi anche li,anzi forse piu' oggi che negli anni 90) allora siccome gli anni d'oro di Orietta Berti sono stati a cavallo tra i 60 e i 70 dovremmo considerare la musica di quei due decenni spazzatura.
Dal mio punto di vista tu stai commettendo un altro errore invece, quello di interpretare il mio messaggio come una mia diretta identificazione del mainstream quale unico bagalio musicale di un'intera epoca.
Nel mio discorso mi riferisco maggiormente allo strapotere della televisione esercitato su ogni altro canale di trasmissione. La tv produce, promuove e infine distrugge artisti con una velocità ed una violenza disarmante, avvalendosi di televoto, propaganda internet e altri mezzi assenti nell'epoca di cui parli.
Per quanto mi facciano cacare, ancora oggi so chi è Orietta Berti che, so chi sono Albano e Romina, tutti artisti sì promossi dai primi canali Rai, quello che vuoi, ma che nel tempo sono cresciuti, maturati e divenuti infine indipendenti dal guscio da cui sono emersi.
Gli artisti di oggi che nascono con lo stesso meccanismo televisivo (seppur diverso in molti aspetti) si dimostrano essere degli artisti USA E GETTA, senza alcuna personalità, privi di spessore, nè versatilità alcuna. E PER QUESTE ULTIME RAGIONI nessuni si ricorderà di loro fra vent'anni, come accade ancora oggi per Celentano e Morandi, ancora inspiegabilmente saldi nei loro troni discografici, seppur ormai decisamente vetusti.
Per farla breve ed evitare inutili fraintendimenti, il mio discorso vuole dire
Artisti di ieri = faranno anche cacare, ma hanno dimostrato di sapersi affermare con una certa personalità che è durata nel tempo. Mi piacerebbe però che sfruttassero la loro popolarità ed esperienza per passare il testimone a giovani leve, senza farle passare attraverso un talent show fatto di inutili litigi, pianti, tresche e roba alla de filippi
Artisti di oggi = successo incredibile per uno o due anni, dovuto ad un talent che per il 70% non ha nulla a che fare con la musica vera, fuoco di paglia che scompare senza lasciare traccia, come identificheremo nel 2030 la musica degli anni 2000 /2010 ?
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
Nyconator
come identificheremo nel 2030 la musica degli anni 2000 /2010 ?
Una gran figata, non una fottuta figata perchè James Blake è uscito nel 2011 ma comunque una gran figata.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Nyconator,confondi la notorieta' con i meriti.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
Nyconator
ad averceli i cantautori italiani di trent'anni fa, piccola parentesi
Dal mio punto di vista tu stai commettendo un altro errore invece, quello di interpretare il mio messaggio come una mia diretta identificazione del mainstream quale unico bagalio musicale di un'intera epoca.
Nel mio discorso mi riferisco maggiormente allo strapotere della televisione esercitato su ogni altro canale di trasmissione. La tv produce, promuove e infine distrugge artisti con una velocità ed una violenza disarmante, avvalendosi di televoto, propaganda internet e altri mezzi assenti nell'epoca di cui parli.
Per quanto mi facciano cacare, ancora oggi so chi è Orietta Berti che, so chi sono Albano e Romina, tutti artisti sì promossi dai primi canali Rai, quello che vuoi, ma che nel tempo sono cresciuti, maturati e divenuti infine indipendenti dal guscio da cui sono emersi.
Gli artisti di oggi che nascono con lo stesso meccanismo televisivo (seppur diverso in molti aspetti) si dimostrano essere degli artisti USA E GETTA, senza alcuna personalità, privi di spessore, nè versatilità alcuna. E PER QUESTE ULTIME RAGIONI nessuni si ricorderà di loro fra vent'anni, come accade ancora oggi per Celentano e Morandi, ancora inspiegabilmente saldi nei loro troni discografici, seppur ormai decisamente vetusti.
Per farla breve ed evitare inutili fraintendimenti, il mio discorso vuole dire
Artisti di ieri = faranno anche cacare, ma hanno dimostrato di sapersi affermare con una certa personalità che è durata nel tempo. Mi piacerebbe però che sfruttassero la loro popolarità ed esperienza per passare il testimone a giovani leve, senza farle passare attraverso un talent show fatto di inutili litigi, pianti, tresche e roba alla de filippi
Artisti di oggi = successo incredibile per uno o due anni, dovuto ad un talent che per il 70% non ha nulla a che fare con la musica vera, fuoco di paglia che scompare senza lasciare traccia, come identificheremo nel 2030 la musica degli anni 2000 /2010 ?
In Italia oggi ci sono ottimi cantautori, vedi Dente, Dino Fumaretto, Samuele Bersani, Max Gazze, ma anche tanti altri (non seguo troppo la scena che non amo il cantautorato), di sicuro un attimo più riflessivi di personaggi del calibro di Baglioni e Orietta Berti, quelli che secondo te sono maturati nel tempo (:bua:)
Tra l'altro hai inquadrato bene la situazione, il Mainstream odierno crea artisti usa e getta che verranno dimenticati tra uno - due anni: ma meno male direi! Forse l'unico lato positivo della televisione è proprio questo: che gente senza alcuna personalità finisca nel dimenticatoio dopo poco. Se la tv ci fosse stata anche allora, gente come Albano e Gianni Morandi ( :sad:) sarebbe stata dimenticata ormai da un pezzo. Il fatto che questi vecchiardi sopravvivano non dipende dal fatto che hanno una personalità che è durata nel tempo, quanto da quello che la gente vuole sempre le stesse cose. L'arte nel corso dei decenni ha sempre fatto il proprio percorso indipendentemente dai media, incrociandoli saltuariamente: è il caso dei Pink Floyd, Rolling Stones, Genesis e quant'altro nei '70, il caso di Ultravox, Cure, Talk Talk e tanti altri negli '80 ("It's my life, canzone stupenda, è stato allo stesso tempo un successo planetario), del grunge nei '90 (Nirvana, Alice in Chains, Soundgarden, Smashing Pumpkins, etc. etc.) ed anche nell'ultimo decennio presuppongo che su Mtv ogni tanto giri anche della musica degna. Quindi in realtà, a conti fatti, a livello artistico non è cambiato assolutamente nulla per colpa dei media. I reali cambiamenti sono avvenuti semmai sul piano economico a causa di internet, ma ciò è un altro discorso :boh2:
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Comandante
In Italia oggi ci sono ottimi cantautori, vedi Dente, Dino Fumaretto, Samuele Bersani, Max Gazze, ma anche tanti altri (non seguo troppo la scena che non amo il cantautorato), di sicuro un attimo più riflessivi di personaggi del calibro di Baglioni e Orietta Berti, quelli che secondo te sono maturati nel tempo (:bua:)
Mh, ma Dente non è uno che ci sta prendendo tutti per il culo?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Comandante
Tra l'altro hai inquadrato bene la situazione, il Mainstream odierno crea artisti usa e getta che verranno dimenticati tra uno - due anni...
Beh no, credo che sia stato sempre così invece, ma tendiamo a dimenticare le brutte cose. Ci ricordiamo i Beatles(per fare un esempio), ma ci dimentichiamo i gruppi clone creati a tavolino, tipo i Monkees. E meno male.
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
Xenotar
Mh, ma Dente non è uno che ci sta prendendo tutti per il culo?
Beh no, credo che sia stato sempre così invece, ma tendiamo a dimenticare le brutte cose. Ci ricordiamo i Beatles(per fare un esempio), ma ci dimentichiamo i gruppi clone creati a tavolino, tipo i Monkees. E meno male.
Per la verità Dente non lo conosco benissimo, ho ascoltato un paio di pezzi e non mi ha preso più di tanto, ma ho svariati amici che lo ascoltano quindi l'ho sempre inquadrato nella categoria "tizi pseudo-decenti che mi annoiano"....mentre invece? Decenza da cui traspare inconsistenza? O_o
Ad ogni modo credo anch'io che la modalità usa e getta si sia estremizzata nell'ultimo decennio. Voglio dire, gruppi clone in ogni genere ci sono sempre stati e ci sono sempre stati gruppi finiti nel dimenticatoio, ma, ad esempio, non credo che tra vent'anni in Italia ci sarà il Morandi del futuro (meno male) così come non vedo grandi illusioni collettive prendere piede in quest'epoca (a parte forse i Radiohead :asd:). Mi sembra un marasma inconsistente e destinato a non essere ricordato a livello mainstream, mentre la musica seria mi appare andare degnamente per la propria via (sebbene senza innovazioni epocali).
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Guardate che il mainstream e' sempre stato usa e getta,mica solo negli ultimi anni con l'esplosione dei talent show.Negli anni '90 bastava una manciata di mesi ed esplodeva una nuova boy band destinata a sua volta ad essere sostituita in breve tempo.E la gente ci cascava cosi' come oggi,convinta che e Spice Girls fossero davvero sincere e non costruite a tavolino.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Xenotar
Beh no, credo che sia stato sempre così invece, ma tendiamo a dimenticare le brutte cose. Ci ricordiamo i Beatles(per fare un esempio), ma ci dimentichiamo i gruppi clone creati a tavolino, tipo i Monkees. E meno male.
Non a caso molti quindicenni di oggi sono convinti che le radio negli anni 90 fossero paradisi musicali con le playlist radiofoniche composte prevalentemente da Nirvana,Rage Against The Machine e simili.Se solo sapessero...:asd:
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Gala :timido:
Chi cazzo li voleva i Nirvana alla radio :timido:
http://www.youtube.com/watch?v=w7JmqO3CQnI
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
AggRoger
Guardate che il mainstream e' sempre stato usa e getta,mica solo negli ultimi anni con l'esplosione dei talent show.Negli anni '90 bastava una manciata di mesi ed esplodeva una nuova boy band destinata a sua volta ad essere sostituita in breve tempo.E la gente ci cascava cosi' come oggi,convinta che e Spice Girls fossero davvero sincere e non costruite a tavolino.
Spice Girls, Backstreet Boys, Britney Spears, non mi sembrano personaggi che siano stati sotituiti in breve tempo. Non breve quanto quello di ora almeno....:lul:
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Comandante
In Italia oggi ci sono ottimi cantautori, vedi Dente, Dino Fumaretto, Samuele Bersani, Max Gazze, ma anche tanti altri (non seguo troppo la scena che non amo il cantautorato), di sicuro un attimo più riflessivi di personaggi del calibro di Baglioni e Orietta Berti, quelli che secondo te sono maturati nel tempo (:bua:)
nono un momento, Baglioni non può in alcun modo essere accostato ad un'Orietta Berti, suvvia. E non parlo di artisti "maturati nel tempo" nell'accezione che probabilmente hai interpretato tu, dico semplicemente che il mainstream di ieri offriva, rispetto ad oggi, delle proposte parecchio meno usa e getta, probabilmente grazie ad una caratterizzazione più particolareggiata rispetto al ragazzino del talent, a differenza di quanto accade oggi, epoca dell'usa&getta selvaggio e violento.
mentre stiamo parlando un altro artista sta scomparendo dalla faccia della discografia, e noi non stiamo alzando un dito per impedirlo :D
cito albano&co. perchè oltre a vendere fior di dischi, i signorotti facevano anche film, sceneggiati tv e conduzioni televisive. Erano si personaggi costruiti a tavolino, ma quantomento poliedrici.
gli artisti che la televisione cerca di propinarci oggi sono decisamente più insipidi e scialbi rispetto al passato.
su una cosa siamo d'accordo, il mainstream NON è tutta la musica e da esso non dipendono di certo i meriti, sta di fatto però che il mainstream (mi riferisco soprattutto a quello televisivo) ha saturato il il 90% del pubblico con queste porcherie, impedendo ai più meritevoli di crescere come dovrebbero, proprio perchè il potere mediatico della tivvù è decisamente SUPERIORE rispetto al passato, basti pensare alla politica...
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Ciò che dico io è che se a noi interessa la musica in quanto arte, che ce ne frega del percorso declinante del mainstream e che oggi nascono Marco Carta & co. mentre prima nasceva Celentano, quando noi ad ogni modo siamo portati ad ascoltare roba seria, che si è sempre fatta, ieri come oggi? :)
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Comandante
Ciò che dico io è che se a noi interessa la musica in quanto arte, che ce ne frega del percorso declinante del mainstream e che oggi nascono Marco Carta & co. mentre prima nasceva Celentano, quando noi ad ogni modo siamo portati ad ascoltare roba seria, che si è sempre fatta, ieri come oggi? :)
il guaio è che ho come la sensazione che la percentuale di persone "come noi" diventi sempre più misera a favore della massa imbambolata davanti alle tv, molto più di ieri, e questo mi irrita parecchio. spero almeno che la mancanza di guadagni non metta un freno alla produzione musicale più seria, tutto qui :( ... :)
Riferimento: Fenomenologia della musica contemporanea
Nono, è tutta apparenza, poi il "come noi" è molto relativo. Ma non credo francamente che le persone ascoltanti musica seria stia diminuendo.....arte = povertà nella maggior parte dei casi....sempre stato così :)