RUGGINE (di Daniele Gaglianone)

Approfittando dell'uscita di domani nelle sale e delle prime review che si trovano in rete grazie alla presentazione ufficiale a Venezia, trovo giustificato aprire un bel topic sul primo film italiano che va ad aprire la stagione cinematografica 2011/2012.
Qui il trailer.
http://www.youtube.com/watch?v=JiYPyfeykks

Il film tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron (e che io ammetto di avere apprezzato non poco ai tempi della sua prima uscita cartacea), sembra avere le giuste atmosfere per dire la sua all'interno del difficile mercato del noir italiano d'autore.

Musiche (da non sottovalutare), de "Le luci della centrale Elettrica".

L'uscita in sala è prevista per domani, 2 settembre.

Personalmente uno dei film più attesi del periodo.

Recuperate il romanzo se potete. E' una lettura molto interessante.

Quello che mi stupisce è vedere tanti attori famosi e una colonna sonora "fighetta".

Spero che questo topic abbia più successo di quello del precedente (splendido) film del regista, aperto da me :bua:
http://www.***************.it/forum/....php?p=9643317

Citazione:

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Originariamente Scritto da Ash84

Quello che mi stupisce è vedere tanti attori famosi e una colonna sonora "fighetta".

Spero che questo topic abbia più successo di quello del precedente (splendido) film del regista, aperto da me :bua:
http://www.***************.it/forum/....php?p=9643317

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Abbiamo evidentemente due concetti diversi di Musica Fighetta, visto che "Le luci della centrale Elettrica", sono forse l'unico gruppo che come i cccp, e come prosegutori morali del loro bagaglio culturale, pur viaggiando nel ricco panorama Indie, sono riusciti ad emergere nel settore mainstream nazionale e non solo (e non è facile di questi tempi bui).

Edit: io nemmeno sapevo dell'esistenza del film precedente di Gaglianone da te citato.
Cercherò di recuperarlo (senza trascurare che nemmeno il destino rimane un buon prodotto, ma forse un pelo sopravvalutato, soprattutto nel rivederlo ora a distanza di qualche annetto).

Bello il trailer.
Ce l'ha una trama, questo film?

I personaggi si odiano e passano tutto il tempo a litigare? :look:

ho letto che è stato distribuito in 40 sale in tutta italia,ad esempio a bari città non cè...

Visto ieri sera.
Davvero bello.
Emozionante nella sua ricerca intimista del mostro che rimane dentro i ragazzi cresciuti.
Curioso e intrigante nel suo secondo finale, quello vero dopo una decina di titoli di coda.
Grande potenza delle immagini, forse a volte un pò troppo ricercata, quella si, ma finalmente una sceneggiatura solida, che assieme al montaggio assolutamente non lineare e alla doppia visione "mostro/bambini", riesce a distaccarsi dal romanzo originale, pur mantenendo la caratteristica stessa del prodotto cartaceo.

Citazione:

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Originariamente Scritto da TheAgentZero

ho letto che è stato distribuito in 40 sale in tutta italia,ad esempio a bari città non cè...

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Vediamo come si comporta sabato alla premiazione veneziana. Non è escluso in un suo recupero nelle sale d'essai a partire dalla settimana successiva.

Visto pure io, devo dire inferiore ai due film precedenti. Lo stile del regista è ben riconoscibile, i jumpcut, i monologhi, l'uso straniante della voce, però ho trovato il tutto un po' sfilacciato, e non manca qualche faciloneria, tipo il prof di lettere. Ho trovato poi un po' sprecato Timi, gestito male.

Counque un film italiano diverso dal solito.

Harry, guardati Pietro che forza incredibile che riesce a sprigionare. Anzi, domani me lo compro in dvd.

Lo vedrò con molta curiosità. Il romanzo era semplicemente splendido, e Massaron è pure interista sfegatato :asd:

http://www.spietati.it/z_scheda_dett...sp?idFilm=3810
Sostanzialmente d'accordo. Scenetta evitabilissima quella dopo 30'' di titoli di coda.

sì, quelli de gli spietati sono un po' dei pagliacci, ma sono abbastanza d'accordo. Chissà però se si sono accorti che la scena finale (per nulla evitabile invece, secondo me) è probabilmente fuori dalla diegesi.

Concordo anch'io che la scena finale in treno era invece essenziale.
Si, non è detto che sia nemmeno temporalmente collegabile con lo sviluppo narrativo degli eventi, ma rimane il fatto che ingenera una serie di conseguenze che stravolge per certi versi il senso stesso del finale precedente.
Dandone maggiore forza, rendendolo più consono al carattere dei personaggi e a quello che rimane.
Poi si, il film può indubbiamente risultare fastidioso in alcuni punti, ma io me ne sono innamorato. Non tanto per il tema, quanto per una forte necessità di espressione dell'autore che ho sentito in particolare maniera.
Per me tre stelle e mezzo mereghettiane se proprio voglio parlare alla Hellvis, anche se alla maggioranza ha lasciato indifferenti.
Perchè è un pò quel cinema costruito a tavolino da produzione e distribuzione, ma ben confezionato nella sua tecnica e autorialmente sincero, che in Italia manca da un pò.