Stando a quanto ha detto il TG5, la commissione europea ha definito che non è reato scaricare film ed mp3 purchè ad uso personale.
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Stando a quanto ha detto il TG5, la commissione europea ha definito che non è reato scaricare film ed mp3 purchè ad uso personale.
ed la vecchia cara legge urbani?
sperém :asd:
Io mi sento cittadino Europeo, e per il principio di personalità del diritto su di me si applicheranno solo le leggi europee :teach:
Forse :look:
EDIT: Poi se ricordate dissero "Si può scaricare wtf bla bla omg" anche per la sentenza inutile della Cassazione :asd:
OLD lo sapevo da una vita :lol:
ma è vero o no? mettete un link di un sito attendibile please...
quindi adesso potremo parlarne anche sul forum? (cit)
:asd:
mmm volevo chiedere la stessa ocsa visto che pure io ho sentito al tg5 che per una legge europea ora è possibile scaricare legalmente purchè per uso personale
chissà quando metteranno anche il dosaggio :asd:
scaricare si può fare. non si può condividere.
usi il mulo? condividi. usi qualsiasi altro p2p? condividi.
niente di nuovo, quindi.
quindi scaricare da siti di warez diverrebbe tollerato... :cheers: evviva migliaia di trojan :cheers:
Mah...
Ad esser pignoli scaricare non è un reato ma un illecito amministrativo. La condivisione lo è :asd:
Non capisco che c'azzecca la commissione europea :mah:
Link!!
http://www.neurocomix.it/UserFiles/I...ankensteen.jpg
Si
puo'
fare!
Si
puo'
fare!
Non cambia assolutamente nulla. La normativa italiana è quella e quella rimane. Almeno per il momento...Citazione:
Strasburgo - La Commissione JURI ha votato la temuta direttiva IPRED2, che punta a colpire i reati contro la proprietà intellettuale in Europa e ad armonizzare le legislazioni vigenti nei diversi paesi. Ma è un'approvazione che arriva con alcune importanti modifiche rispetto al testo originario predisposto dalla Commissione Europea.
http://ad.punto-informatico.it/a.asp...1&PageID=46153 La prima, come ha sottolineato l'europarlamentare italiano Nicola Zingaretti, relatore del provvedimento, riguarda l'approvazione del concetto di scala commerciale: i paesi membri dovranno quindi considerare un reato penale tutte le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale ma solo se condotti con finalità e su scala commerciale. Per questo genere di abusi sono previste multe progressive e prigione, a seconda della gravità dell'abuso. Ma questo risparmia il penale a chi per finalità private, non profit e senza intenti di lucro commette delle violazioni.
La seconda importante novità sta nell'esclusione dagli obiettivi della direttiva dei diritti di brevetto, un passaggio che non dispiacerà ai tanti che in campo tecnologico temevano nuovi importanti paletti per il libero sviluppo.
Nello specifico, si prevede che le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale commesse da un'entità criminale, possono provocare una sanzione massima di 400mila euro e/o quattro anni di carcere. In altri casi meno gravi si può arrivare a multe decisamente inferiori.
Tra le misure più controverse che rimangono nel provvedimento, quella che consente di dar vita ad indagini su violazioni anche in assenza di un'accusa formale, "almeno quando i fatti sono commessi nel territorio di uno stato membro". Né piacerà a tutti che, una volta recepita la direttiva, i paesi membri dovranno consentire ai detentori dei diritti di sostenere e affiancare le indagini condotte da team investigativi misti. Va detto che quest'ultima pratica, per quanto già criticata da più parti, è già prassi consolidata in molti paesi europei, Italia compresa.
La direttiva non è approvata in via definitiva, evidentemente, deve ancora passare al voto del Parlamento Europeo che inizierà ad occuparsene ad aprile, ma il via libera, con modifiche, della Commissione JURI ha un significato fondamentale. "Oggi - ha sottolineato a questo proposito Zingaretti - giriamo pagina. Questa è la prima direttiva in cui si parla di penale (per questo genere di reati, ndr.). L'armonizzazione dei diversi codici penali è un elemento del tutto nuovo e radicale".
Una volta approvata, la direttiva dovrà essere recepita dai singoli paesi. Al momento è difficile dire in che modo potrà interfacciarsi con la legislazione italiana, come noto ben più severa per le violazioni commesse anche senza finalità commerciali.
Un commento sul voto della Commissione JURI è arrivato anche da Enzo Mazza, presidente di FIMI, secondo cui si tratta di "un bilanciamento tra interessi, alcune violazioni senza scopo di lucro non saranno punite con le sanzioni più pesanti riservate ai reati più gravi, similmente a quanto prevede la normativa italiana che ha vari livelli di sanzioni penali e amministrative".
Poi ci saranno da chiarire i concetti di finalità commerciale e scala commerciale. Scaricare su scala commerciale senza fini di lucro, ad esempio, cosa comporta?
A parte che se usi kazaa te le vai a cercare...
Tecnicamente è possibile, e suppongo che tecnicamente si potrebbe anche usare qualche connection manager per tagliare l'upload a zero anche a animali da soma e freschi fiumiciattoli di montagna, ma è il principio che non ha senso...
Dire "si può usare un p2p solo per scaricare" non ha senso perchè se lo si usasse SOLO così non lo si potrebbe usare... da chi scarichi se nessuno condivide?
Non condivido questo messaggio dato che ridicolizza un mio grande idolo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Branduardi
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...i_chitarra.JPG
Oggi a forum il giudice nella sentenza di una causa ha detto che è legale duplicare e diffondere materiale coperto da copiright purchè non si faccia per fini di lucro. Ha fatto riferimento alla sentenza della cassazione di cui si è parlato molto di recente.
ma se io scarico un film con scamarcio per guardarlo con una tipa che dopo me la molla su un piatto d'argento travolta dal sentimento che quel film sprigiona, è considerato scopo di lucro?