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Il "gemello" della Terra.
ROMA - Le dimensioni superano di poco quelle della Terra. La temperatura è di tutto comfort: tra zero e 40 gradi. La superficie è rocciosa, a differenza dei grandi pianeti gassosi in cui un essere vivente sarebbe costretto a galleggiare fra i miasmi. Il Sole sorge e tramonta regolarmente, e un anno dura solo 13 giorni. Tutte le condizioni fanno pensare alla presenza di acqua allo stato liquido e quindi, potenzialmente, della vita.
Il pianeta più simile alla Terra, fra quelli scovati finora nelle profondità dell'universo, si trova in realtà dietro l'angolo, astronomicamente parlando. Guardando nella costellazione della Bilancia, a soli 20,5 anni luce da noi, l'European Southern Observatory di La Silla, in Cile, ha individuato tre pianeti che orbitano intorno a una piccola stella, esattamente come la Terra fa intorno al Sole. Fra questi tre pianeti, il più piccolo e il più interno ha tutte le caratteristiche per ospitare la vita. "Grazie alla sua vicinanza e alla sua temperatura - sostiene Xavier Delfosse, uno degli autori della scoperta pubblicata oggi sulla rivista Astronomy and Astrophysics - questo pianeta sarà uno dei primi obiettivi delle future missioni che partiranno alla ricerca di vita extraterrestre. Nella mappa del tesoro dell'universo, bisogna sicuramente segnarlo con una croce".
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Molti degli esopianeti (pianeti che orbitano intorno a una stella diversa dal Sole) osservati finora hanno dimensioni mastodontiche. Il nuovo pianeta, con il suo raggio che è una volta e mezzo quello della Terra, è il più piccolo mai individuato. Un successo attribuito alla precisione degli strumenti dell'Eso, capaci di registrare le oscillazioni della posizione della stella causate dal campo gravitazionale del pianeta. Lo strumento utilizzato (che si chiama Harps, High Accuracy Radial Velocity for Planetary Searcher) è in grado di rilevare a 20 anni luce da qui variazioni di velocità di un corpo celeste pari a 9 chilometri all'ora: un uomo che cammina a passo svelto.
La stella attorno a cui il pianeta ruota, Gliese 581, è una nana rossa molto più debole del Sole. Emette una luce 50 volte più fioca, ed è questo che permette alla nuova potenziale culla della vita di orbitarvi così vicino (a una distanza 14 volte inferiore rispetto a quella che divide Sole e Terra) conservando temperature miti, capaci di mantenere l'acqua allo stato liquido. "Secondo i nostri modelli - sostiene Stéphane Udry dell'osservatorio di Ginevra, il primo firmatario dell'articolo scientifico - il pianeta ha una superficie rocciosa come la nostra Terra, oppure coperta da oceani".
La caccia alla vita nell'universo partì di fatto nel 1995, anno della scoperta del primo esopianeta. Era il 6 ottobre quando due astronomi dell'osservatorio di Ginevra annunciarono di aver individuato un sistema solare gemello: il pianeta 51 Pegasi-b che ruotava attorno a una stella simile al Sole. Da allora a oggi diverse centinaia di esopianeti sono stati individuati, ma tutti troppo grandi, troppo caldi, troppo freddi oppure gassosi per ipotizzare che la vita così come la conosciamo sulla Terra vi si potesse sviluppare.
Per mantenere viva la caccia, a dicembre dell'anno scorso l'Agenzia Spaziale Europea ha lanciato la sonda Corot, incaricata di osservare centinaia di migliaia di stelle nel corso di una missione di due anni. Un momentaneo affievolirsi della luminosità di una stella potrebbe voler dire che uno dei suoi pianeti le sta passando davanti, provocando un'eclissi.
E Corot sarà lì a registrare l'evento. Ancora più ambiziosa la missione Darwin, che l'Esa appronterà entro il 2020. Uno speciale telescopio catturerà la debole luce riflessa dagli esopianeti. Analizzandone lo spettro, riuscirà a determinare la composizione dell'atmosfera, e a capire che aria si respira a casa di Et.
(25 aprile 2007)
A quanto pare ci siamo.....8)
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Re: Il "gemello" della Terra.
20 anni luce... dietro l'angolo.
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Re: Il "gemello" della Terra.
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Re: Il "gemello" della Terra.
moltiplica 300.000x60x60x24 e avrai un giorno luce...moltiplica quindi per 365 e avrai in km quanto è un anno luce :D
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
David_80
moltiplica 300.000x60x60x24 e avrai un giorno luce...moltiplica quindi per 365 e avrai in km quanto è un anno luce :D
quindi un anno luce vuol dire che devo viaggiare per un anno alla velocità della luce?
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Re: Il "gemello" della Terra.
gli extraterrestri siamo noi :D
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Trixstyle
quindi un anno luce vuol dire che devo viaggiare per un anno alla velocità della luce?
già.
tenuto conto che per ora non ci sono sistemi propulsivi che garantiscano di raggiungere nemmeno un centesimo di questa velocità, vedi te quanto tempo ci vuole per arrivare fin laggiù...
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Re: Il "gemello" della Terra.
Fantastico, questa è una scoperta eccezzzzziunale.
Il problema sono quei milioni di anni che ci separano dallo sviluppo di vita su quel pianeta.
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
alternat
20 anni luce... dietro l'angolo.
beh, se speravi di trovarlo dopo marte hai sbagliato tutto :asd:
direi per fortuna che è stato trovato così relativamente vicino...
se mandassimo un saluto oggi, fra 40 anni forse riceverem(m)o risposta :sisi:
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
Fantastico, questa è una scoperta eccezzzzziunale.
Il problema sono quei milioni di anni che ci separano dallo sviluppo di vita su quel pianeta.
bhè dai magari ci raggiungono "loro":jfs2:
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr Yod
beh, se speravi di trovarlo dopo marte hai sbagliato tutto :asd:
direi per fortuna che è stato trovato così relativamente vicino...
se mandassimo un saluto oggi, fra 40 anni forse riceverem(m)o risposta :sisi:
beh dai io nel dubbio non solo manderei un messaggio ma passerei un'pò di tempo a monitorare possibili segnali radio provenienti da quella stella...
se davvero la panspermia non è un'idea folle (e non mi sembra proprio) potremmo aspettarci che tutti i pianeti abitabili nelle vicinanze siano stati "inseminati" e quindi abbiano forme di vita
poi che ci sia vita intelligente che manda segnali radio sarebbe una bella fortuna... però nel dubbio si prova ;-) magari facciamo superenalotto
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Re: Il "gemello" della Terra.
magari becchiamo "il cratere dei famosi 5"...
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Re: Il "gemello" della Terra.
Un anno dura 12 giorni?!? Stella piccola e orbita vicina?
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Tyreal
Un anno dura 12 giorni?!? Stella piccola e orbita vicina?
Bastava leggere il primo post.....
Citazione:
Originariamente Scritto da
Isola
La stella attorno a cui il pianeta ruota, Gliese 581, è una nana rossa molto più debole del Sole. Emette una luce 50 volte più fioca, ed è questo che permette alla nuova potenziale culla della vita di orbitarvi così vicino (a una distanza 14 volte inferiore rispetto a quella che divide Sole e Terra)
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
rigel
beh dai io nel dubbio non solo manderei un messaggio ma passerei un'pò di tempo a monitorare possibili segnali radio provenienti da quella stella...
se davvero la panspermia non è un'idea folle (e non mi sembra proprio) potremmo aspettarci che tutti i pianeti abitabili nelle vicinanze siano stati "inseminati" e quindi abbiano forme di vita
poi che ci sia vita intelligente che manda segnali radio sarebbe una bella fortuna... però nel dubbio si prova ;-) magari facciamo superenalotto
Ci sono varie possibilità: non c'è vita, o se c'è non è così intelligente in quanto non credo che essendo così "vicina" nessuno si sia mai messo ad ascoltare se arrivava qualcosa.... oppure davvero nessuno si è messo ad ascoltare quella zona allora sono d'accordo con te, vediamo di puntare i nostri radiotelescopi e vediamo se si sente qualcosa...in ogni caso tentare non nuoce :)
Certo fino a quando non scopriremo la curvatura andare la sarà impossibile, ma almeno ogni 40 anni ci potremo sentire :D
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Trixstyle
quindi un anno luce vuol dire che devo viaggiare per un anno alla velocità della luce?
tu non puoi viaggiare alla velocità della luce.
un anno luce è 9460 miliardi di km, o meglio 0.3 parsec circa.
Un anno luce è meglio misurarlo però in U.A., unità astronomiche (1 U.A. è pari alla distanza sole-terra). un anno luce è 63 UA circa.
La massima velocità che un manufatto umano è in grado di raggiungere (la sonda Helios 2) è lo 0,02 % della velocità della luce, cioè circa 250mila km/h. Vuol dire che per coprire un anno luce servono 4250 anni.
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Re: Il "gemello" della Terra.
pochino... Ce la posso fare :asd:
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Automatic Jack
tu non puoi viaggiare alla velocità della luce.
un anno luce è 9460 miliardi di km, o meglio 0.3 parsec circa.
Un anno luce è meglio misurarlo però in U.A., unità astronomiche (1 U.A. è pari alla distanza sole-terra). un anno luce è 63 UA circa.
La massima velocità che un manufatto umano è in grado di raggiungere (la sonda Helios 2) è lo 0,02 % della velocità della luce, cioè circa 250mila km/h. Vuol dire che per coprire un anno luce servono 4250 anni.
In un prossimo futuro partirà una nave colonizzatrice verso questo pianeta, grande come la Executor di Star Wars, in modo che molte generazioni possano vivere e procreare su di essa. :sisi:
Purtroppo, di quelli che arriveranno su quel pianeta, nessuno avrà mai visto la Terra, così vorranno tornare indietro :sad:
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Re: Il "gemello" della Terra.
Le astronavi generazionali non funzionano :nono:
Essenzialmente il lasso di tempo è troppo elevato, si rischia una sostanziale deriva della civiltà. E poi 4000 e passa anni perduti nel niente è una sfida tecnologica oltre le possibilità umane. Se si rompe qualcosa? In 4000 anni succede sicuramente miliardi di volte. La nostra civiltà industriale ha meno di 200 anni, e poco o nulla è sopravvissuto questo lasso di tempo, figuriamoci sulla scala dei millenni.
Si potrebbe impostare il discorso in maniera diversa. Se fossimo in grado di raggiungere il 20% della velocità della luce un viaggio di andata-ritorno da Proxima Centauri durerebbe 40 anni. Questo si sarebbe abbordabile per una missione di una sonda automatica in grado anche di riportare campioni o dati non trasmissibili su distanze tanto elevate, e forse poi di una missione umana. 40 anni sono gestibili, 4000 no.
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Automatic Jack
tu non puoi viaggiare alla velocità della luce.
un anno luce è 9460 miliardi di km, o meglio 0.3 parsec circa.
Un anno luce è meglio misurarlo però in U.A., unità astronomiche (1 U.A. è pari alla distanza sole-terra). un anno luce è 63 UA circa.
La massima velocità che un manufatto umano è in grado di raggiungere (la sonda Helios 2) è lo 0,02 % della velocità della luce, cioè circa 250mila km/h. Vuol dire che per coprire un anno luce servono 4250 anni.
domanda niubba: perchè un manufatto non può raggiungere velocità superiori? nel vuoto, teoricamente, non dovrebbero esserci molti meno limiti?
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
dnt_80
domanda niubba: perchè un manufatto non può raggiungere velocità superiori? nel vuoto, teoricamente, non dovrebbero esserci molti meno limiti?
a parte il limite del carburante e del motore.
nel vuoto l'unico limite che manca è quello dell'attrito, il quale però toglie anche l'ossigeno come comburente :sisi:
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr Yod
a parte il limite del carburante e del motore.
nel vuoto l'unico limite che manca è quello dell'attrito, il quale però toglie anche l'ossigeno come comburente :sisi:
quindi, teoricamente, avendo abbastanza propellente questo 0.02% potrebbe essere sorpassato senza ulteriori problemi?
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Re: Il "gemello" della Terra.
Citazione:
Originariamente Scritto da
dnt_80
quindi, teoricamente, avendo abbastanza propellente questo 0.02% potrebbe essere sorpassato senza ulteriori problemi?
il problema però è che devi trasportare pure il carburante, per cui più carburante per spingere una massa maggiore, ma facendo così aumenteresti ulteriormente la massa...
inoltre il problema non è solo di carburante: uno scooter anche in assenza di attrito non raggiunge chissà quali velocità stratosferiche, se faceva i 45Km/h sulla terra farà i 45Km/h anche nello spazio (a dire il vero non si dovrebbe muovere perchè non avrebbe attrito per spostarsi, ma vabbè, ignoriamo questo dettaglio :asd: ), solo userebbe meno energia per raggiungere quella velocità
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Re: Il "gemello" della Terra.
in realtà non c'è nemmeno bisogno di carburante.
pare che con una vela in grado di captare il vento solare larga qualche chilometro quadrato si otterrebbe una spinta sufficiente per andare piuttosto veloci. Una volta raggiunta la velocità di crociera. il problema sarebbe fermarsi...
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Re: Il "gemello" della Terra.
per capire il funzionamento di un razzo bisogna pensare alla legge di conservazione della quantità di moto
un razzo nello spazio aperto può essere considerato come un sistema isolato (per ora non consideriamo le acceleraizoni dovute ai campi gravitazionali del sole e dei pianeti, anche xhcè quest sono minime quando ci troviamo nello spazio interstellare)
la forza con cui il razzo espelle il propellente è una forza interna al sistema quindi non può variare la quantità di moto che resta costante
difatti il centro di massa di un razzo non accelera, resta sempre fermo (o di moto rettilineo uniforme)
allora comemai il razzo lo vediamo accelerare?
xchè il centro di massa del razzo è il centro di massa dell'intero sistema, razzo + propellente già espulso
se si va a calcolare la posizione del centro di massa si può vedere che esso non si è minimamente spostato o per lo meno non ha minimamente accelerato
la quantità di moto del sistema "razzo + propellente espulso" rimane costante, ma si tratta di una somma vettoriale quindi poichè il propellente espulso ha guadagnato quantità di moto in una direzione deve essere che il razzo ha guadagnato quantità di moto nella direzione opposta in modo che (in modulo):
q di moto (razzo) = q di moto (propellente espulso)
ma la quantità di moto altri non è che il prodotto della massa per la velocità
ed eccoci arrivati al centro della questione:
se noi vogliamo che il razzo acceleri a velocità molto elevate dobbiamo aumentare la quantità di moto del propellente espulso, e questo in ultima analisi vuol dire aumentare o la massa di propellente espulso, o la velocità con questo propellente viene espulso o entrembe le cose insieme
se vogliamo far andare il razzo al doppio della velocità dobbiamo espellere il doppio din massa di propellente oppure dobbiamo espellere il propellente al doppio della velocità
aumentare però la massa del propellente espulso vuol dire aumentare anche la massa del razzo col risultato che la relazione tra di propellente espulso e velocità guadagnata dal razzo non è più lineare
molto meglio sarebbe aumentare la velocità con cui il propellente viene espulso, ma per far ciò bisogna generare pressioni e temperature elevatissime all'interno della camera di combustione e questo è prima di tutto difficile da ottenere per problemi strutturali
insomma volendo potremmo anche pensare di piazzare dentro la camera di combusitone una bomba atomica, in tal modo le temperature e pressioni raggiunte sarebbero tali che la velocità di espulsione del propellente sarebbe elevatissima e basterebbe poco propellente per ottenere spinte elevatissime
il problema però è che una esplosione nucleare te la distrugge la camera di combustione...non esistono materiali abbastanza resistenti e al tempo stesso tanto leggari da poter essere utilizzati per questo
un'altra (ben più saggia) idea sarebbe sempre legata al tentativo di aumentare la velocità di espulsione del propellente ma di dosarla lentmente, ma ancora non siamo molto bravi in questo