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Come da titolo. La prima spiegazione che mi è venuta in mente è che dipende dall'illuminazione alimentata a corrente alternata, ma non mi sembra molto credibile. Qualcuno mi illumina (:asd:) al riguardo ?
NB: Ovviamente si intende la città quando vista da lontano.
Credo dipenda (o forse è solo una concausa...) dal fatto che l'aria non è mai completamente limpida: tra l'osservatore e le luci si frappongono centinaia di migliaia di corpuscoli, che attenuano (talvolta in maiera impercettibile) la luce che reaggiunge l'occhio... Un fenomeno simile si verifica anche osservando le stelle (ad occhio nudo) e tutte le luci lontane in generale.
non credo di aver capito bene la domanda :mah:
se ti riferisci ala fatto che di notte guardando una città da lontanto ti sembra che le luci lampeggino è un semplice effetto ottico, in realtà le luci non lampeggiano ma ben si i tuoi occhi...mi spiego meglio come ben sai le palpebre si chiudo automaticamente ogni tot secondi, di giorno non te ne accorgi nemmeno ma se fissi una luce, soprattutto di notte lo sbattere di palpebre (visto che questo avviene in decimi di secondo) da l'effetto lampeggiante :sisi:
Se fosse un fenomeno ottico mi aspetterei di veder lampeggiare tutte le luci insieme, e invece non è così. Inoltre anche tenendo gli occhi forzatamente aperti, l'effetto rimane. I corpuscoli mi sembrano una spiegazione interessante :sisi:
Uhm, da quel che sapevo io il fenomeno è dovuto non solo ai corpuscoli ma anche ai moti convettivi e quasi casuali dell'aria. Infatti l'aria calda, essendo meno densa, diffrae la luce in modo diverso dall'aria fredda, quindi i raggi luminosi che partono dalle luci e che raggiungono i tuoi occhi vengono continuamente "piegati" in direzioni diverse dalle varie sacche d'aria (che si muovono continuamente) che incontra e quindi a tratti ti arriverà una luce più intensa e a tratti una più debole. Il fenomeno è un po' quello che si vede guardando in orizzontale appena sopra un barbecue o il tetto di una macchina surriscaldata dal sole e che fa sembrare tremolanti gli oggetti al di là della colonna di aria calda che sale!
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Nero
l'ho detto che non avevo capito bene la domanda :asd:
se mi dicevi subito che le luci lampeggiavano a intervalli diversi la teoria dell'illusione ottica non la tiravo mica fuori :asd:
Neanche io ho capito la domanda, ma leggendo le pseudorisposte di prima direi...
Aria con densità diverse variabili, quindi diversi indici di rifrazione, diversi cammini ottici, diversi effetti di interferenza costruttiva/distruttiva... il tutto che varia.
Poi la cosa che non ho capito è quando la città lampeggia?
Io vivo in città e non lampeggia niente!
ecco la risposta corretta, mi ha preceduto ;-)Citazione:
Originariamente Scritto da MscG
è anche il motivo x cui per osservare il cielo i telescopi di ultima generazione utilizzano un'ottica attiva
Si ok ma a me sfugge il legame con la città... cioè la domanda è sulle luci in distanza?Citazione:
Originariamente Scritto da rigel
Penso di sì, sennò stando in città non lampeggia nulla, a parte qualche neon!
What's ottica attiva? :mah:Citazione:
Originariamente Scritto da rigel
il fronte d'onda proveniente dalle stelel lontane è un fronte d'onda piano, e resta piano per tutti gli anni luce che percorre per arrivare a noi... poi bastano 20-30km di atmosfera per deformarlo in modo che l'immagine puntiforme di una stella diventa sul piano focale del telescopio come un disco (questo è uno dei tantimotivo poi ci sono le aberrazioni e la diffrazione)
poichè minore è la dimensione di questo disco maggiore è la risoluzione delle immagini che vediamo al telescopio capisci che se non ci fossero queste turbolenze atmosferiche si riuscirebbe a vedere molto meglio
in che modo si risolve la cosa?
con un sensore posto davanti al telescopio che misura la deformazione del fronte d'onda e con dei micropistoni che deformano la lente del telescopio in modo che questa compensi la sia deformazione
Ottima spiegazione Rigel! Grazie!