Benissimo, adesso ci manca uno dell'esercito e abbiamo completato le armi. :D
Benvenuto, esimio. ;)
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se non ho capito male, è un caramba...
uso a obbedir tacendo... :lul:
Allora ci manca uno dell'EI e uno dell'areonautica. Se poi arriva anche uno del col moschin siamo a cavallo... però mi sa che nel caso non lo verrebbe a dire a noi
Il marinaio mi sa che lo conosco, avieri ne vedo pochi nel forumme, AJ era nell'esercito, non so se passa tanto da queste parti.
Grazie a tutti per il benvenuto, anche a Dukema per il benvenuto... a modo suo...
:asd:
Ma AJ era un artigliere... non conta, era un imboscato. :asd:
(AJ si scherza non abbatermi la casa... please)
Per chi fosse interessato e sopratutto della zona il 6 e 7 settembre a Marina di Massa si terra "LINEA GOTICA" http://www.rievocare.it/fiere/lineaGotica.html (questo era il manifesto dell'anno scorso, ma il luogo e' sempre lo stesso) una manifestazione MILITARIA, chi volesse andare a visitarla, io non potro' perche' sono a Trieste sulla mia nuova barca idrografica...
Frittole, posso venire a Trieste a dare un'occhiata alla Nave?
:prostro:
Se vuoi venire sei ben accetto, ma e' un catamarano idrografico con 30 persone d'equipaggio....non so quanto ti piacerebbe.
Comunque almeno la prima settimana no, perche' devo predere le consegne dall'omino che vado a sostituire poi ben volentieri se ti accontenti... :smile:
A voglia se mi accontento...
:evvai:
Sono curioso di vedere come funziona!
:sisi:
Sò che molti di voi sono a digiuno anche di basilari nozioni giuridiche ma... Vi invito a prendere in esame la consulenza che mi è stata chiesta almeno sul piano logico, credo possa essere interessante... :asd:
Egregio Notaio,
la presente per porre alla Sua Attenzione il seguente quesito sperando di ricevere un Suo parere in merito nel più breve tempo possibile: posso, in quanto nonno di me stesso, effettuare una donazione a mio beneficio, usufruendo, in quanto parente in linea retta di me stesso, dell'imposta di trascrizione e catastale del 3%?
Mi spiego: ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni. Mio padre ha sposato tale figlia. Quindi attualmente mio padre e diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia.
Inoltre, mia nuora e divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre.
Mia moglie ed io abbiamo avuto lo scorso gennaio un figlio. Costui è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre, ed inoltre mio zio, in quanto fratello della mia matrigna.
Mio figlio è dunque mio zio. La moglie di mio padre a Natale ha avuto un figlio che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie.
Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio.
Quindi io sono mio nonno.
Spiegato ciò, Egregio Notaio, la prego di volermi, quanto prima, farmi conoscere la sua opinione in merito avendo necessità di un effettuare la suddetta operazione.
In attesa di un suo sollecito riscontro le porgo i miei più cordiali saluti.
Fantastico....:rotfl:
Devi assolutamente conoscere sti tizi, secondo me sono la versione ligure della famigliola di Texas Chainsaw Massacre. :asd:
Conoscere?!
Dio me ne scampi, ho fatto riferire che ero partito volontario per il Ruanda...
E cmq credo sia una presa per il ****...
Saluti
risposta: egregio signore, le comunico che grazie al beneamato premier silvio B., le donazioni sono diventate tutte esentasse.
dunque doni a se stesso quanto desidera, e viva tranquillo.
(PS: il trucco è nel "il marito della madre di una persona è suo padre", cosa che evidentemente NON è automatica)
Oggi ho visto lo spettacolo di scuola di polizia a Mirabilandia, tralasciando che è semplicemente fantastico, il tank che compare alla fine che cosè? Come fanno ad averne uno lì?
La cosa del nonno di se stesso l'avevo già letta in rete eoni fa, mi sa di presa per il ciulo :D
Tutto "non è", tuttavia è follemente "geniale" la cosa.
Sono assolutamente convinto che è una presa per i fondelli (almeno me lo auguro per chi l'ha scritto...); anche per questo è arrivata sulla mia scrivania (non oso pensare che il notaio titolare dello studio l'abbia mistata a me credendoci e aspettandosi una mia risposta... :asd: )
Saluti
Di Carlo Montani da "Pagine di Difesa".
In concomitanza con l’anniversario della seconda redenzione di Trieste, che ricorreva il 26 ottobre, è mancato Delfino Borroni, ultimo reduce italiano della Grande Guerra ed ultimo Cavaliere di Vittorio Veneto (l’onorificenza che era stata istituita nel 1968 per “esprimere la gratitudine della Nazione” a tutti coloro che avevano combattuto per almeno sei mesi). La grande stampa, nella migliore delle ipotesi, gli ha dedicato un trafiletto, ma non sembra giusto voltare una pagina di storia, non soltanto sul piano simbolico, senza alcune riflessioni.
Borroni, che era nato nel 1898, era stato arruolato nel corpo dei Bersaglieri ciclisti, e si era impegnato in aspri combattimenti sull’Altipiano di Asiago, sul Pasubio ed a Caporetto, restando coinvolto nella ritirata fino ad essere catturato dagli Austriaci, ma riuscendo a fuggire e a riunirsi con un battaglione di cavalleria, fino a vivere in prima persona l’epopea della Vittoria. Dopo la guerra, riprese il suo tranquillo mestiere di meccanico, e poi venne assunto in qualità di macchinista dall’Azienda tranviaria milanese, ma coltivava con passione vivi ricordi di combattente, che oggi si trovano anche in rete.
Caporetto, narrava Borroni, era stata l’esperienza peggiore della sua guerra, con il freddo e la fame che facevano da padroni, e come se non bastasse, col frastuono incessante delle granate, e talvolta con gli attacchi nemici supportati dal gas. Durante la battaglia dell’ottobre 1917 rischiò di morire, quando fu colpito al piede da un proiettile, ma venne salvato dal provvidenziale spessore dello scarpone, mentre due commilitoni proprio accanto rimasero sul campo. Delfino amava la vita e chiedeva al superiore perché mandasse proprio lui, che era il più giovane, ad ispezionare il terreno strisciando sotto il filo spinato, ma ubbidiva in silenzio, quando gli veniva risposto che “tutti gli altri hanno figli”.
Non meno toccante è il racconto della prigionia e della rapida fuga. Borroni protestava perché voleva scrivere alla famiglia, priva di sue notizie da sette mesi, ma l’ufficiale austriaco gli disse che non tornava a casa da dieci anni, salvo dargli, subito dopo, un foglio ed una penna. Più tardi, alla fine di un giorno di marcia, accadde che la guardia rumena si addormentasse vinta dal sonno, permettendo a Delfino di fuggire e di incontrare non meno fortunosamente il reparto italiano che provvide a raccoglierlo.
Oggi, l’ultimo Cavaliere è passato alla storia perché ha avuto la ventura di sopravvivere più di tutti e di raccontare con straordinaria lucidità, anche negli ultimi tempi, e persino in televisione, le proprie esperienze belliche. Con la sua scomparsa, la Grande Guerra si trasferisce in una dimensione “universale”, e se così può dirsi, in un patrimonio etico, politico e culturale ormai definitivo, in cui le residue discussioni di strategia militare vengono circoscritte alla sfera accademica (ormai si può dire che Caporetto fu una grande sciagura, ma nello stesso tempo occasione di riscatto, perché indusse una reale unità di menti e di cuori, senza dire del vantaggio determinante offerto dalla riduzione del fronte).
Una parte significativa della storiografia ha visto nella Grande Guerra l’ultimo episodio del Risorgimento, con la liberazione di Trento e Trieste dal dominio austriaco e da un regime che non esitava a utilizzare la forca quale strumento di coercizione dell’irredentismo, come era accaduto nel caso emblematico di Guglielmo Oberdan, condannato a morte dopo un processo alle intenzioni di natura medievale. Tuttavia, nella memoria collettiva resta non meno viva la pregiudiziale del Papa Benedetto XV nei confronti di “un’inutile strage” e la consapevolezza dei sacrifici davvero sovrumani che furono richiesti ai combattenti e di cui quelli di Borroni sono soltanto un esempio, esaltato dal fatto che riguarda l’ultimo superstite, e che nelle sue parole, come in quelle di tanti altri, non è stato mai possibile cogliere alcuna polemica né alcun risentimento.
Nel bene e nel male, la Grande Guerra appartiene a un’Italia che ebbe modo di scoprire nel sacrificio, nella cooperazione e nell’unità indotta dall’esperienza di trincea i valori di un beninteso patriottismo. Al di là delle sue contraddizioni e dei suoi dolori, questo rimane un punto fermo: i quattro anni intercorsi fra il 24 maggio 1915 e il 4 novembre 1918, o fra l’olocausto di Riccardo Di Giusto e Alberto Riva di Villasanta, il primo e l’ultimo Caduto, furono più importanti, al fine di rendere coese le coscienze e le volontà, che non il mezzo secolo già passato dalla proclamazione dell’unità.
Grazie ai combattenti di tutte le armi della Grande Guerra, che oggi si riassume nell’omaggio alla memoria dell’ultimo Cavaliere, l’Italia ha preso coscienza compiuta e irreversibile, dalle Alpi al Mediterraneo, della sua realtà morale di Nazione e di Stato, ancor prima che politica. Con buona pace degli amici del giaguaro, vecchi e nuovi.
non è per rovinare l'idillio, eh, ma visto quale è effettivamente, questa "realtà morale" della nazione, capisco il dubbio di chi avrebbe preferito non prenderne coscienza mai... :lul:
Eh, eterno conflitto tra ideale e reale,
Tuttavia, bada, si parla di "realtà morale di Nazione" e "Stato", non politica. Certo, in merito a quella politica, è una triste considerazione pensare ai tanti caduti per un ideale che spesso oggi, e a maggior ragione ieri, è davvero sotto i piedi; ma a 18/20 anni non si comprende granchè, si ha scarso, se non scarsissimo, spirito critico; è storia antica...
Cmq una testimonianza viva di storia che se ne va.. Un vero peccato, ma tant'è...
Saluti
non so se valeva aprire un'altro post per questa cosa, in tal caso lo farò:asd:
nella giornata di domenica 9 novembre come tutti sapete in molte piazze d'Italia si sono svolte manifestazioni con le rappresentanze di tutte le forze armate.
di seguito vi linkerò un po' di immagini e video(di basso qualità purtroppo:D ) della manifestazione che si è svolta a Firenze.
Ho avuto anche la fortuna di entrare in un Centauro, forse qualcuno di voi ci sarà stato mai io prima di domenica no:asd: .
http://rapidshare.com/files/16220580...embre.rar.html
(al decimo download le devo riuppare,purtroppo)
domani metterò online altre foto di definizione migliore, devo fare un po' di cernità perchè se no viene 700mb di immagini...
saluti
Messaggio di servizio
Fissato per il 29 per
Sarpedon
AJ
Caesarx
Scutum
Masp
Chi non c'e' lo vengo a prendere con le cattive :sisi:
Todaro?
Saluti