L'ho rivista sul sito :rotfl:
Da come avevate scritto avevo capito che avesse mostrato il suo culo al pubblico :mah:
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pixxo, io non solo l'ho sentito ma l'ho scritto :) se ti servono informazioni te le posso dare direttamente dalla fonte, intanto c'è un sito (regnodingaglia.it) poi ti posso dire che lo trovi in tutte le librerie meno che alla feltrinelli, se ti serve altro chiedi pure :)
:uhm:
mmmh, mi sa che più che altro quell'effetto è dovuto al botox...no?
http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:A...mWbDuS9ym8VHur
Sembra la Franzoni dopo che ha litigato col chirurgo.
:rotfl:
-La cantattrice indignata (e cafoncella)
-Il babbo di Chiwaz che innalza cu*i dopo due ore e mezza di trincea.
:rotfl:
Parentesi: Giannino/Ricolfi dal vespone...e scusate se non faccio paragoni.
Bon, notizia di pochissimi minuti fa.
Tra sbuffi, sputi e spintoni, i "papisti" l'hanno avuta vinta, il PD ha ufficiosamente deciso di affidare il proprio destino ad un tanto atteso ed invocato da più parti "Papa straniero".
A giorni l'investitura, per ora nessuno ha fatto accenni ad eventuali primarie.
E' ancora "confidential", quindi non aprite lo spoiler prima del 22/2, pena scazzi seri con l'ex bottegone.
Spoiler:
:asd:Citazione:
ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PARTITO
Il Pd alla Lega: «Con Berlusconi
il federalismo non lo farete mai»
Bersani: «10milioni di firme l'8 marzo a Palazzo Chigi per dirgli 'Vai a casa'». Bindi: «Grande alleanza civica»
Il vertice Pd durante l'inno nazionale all'apertura dei lavori. Da sinistra Anna Finocchiaro, Ivan Scarfarotto, Enrico Letta e Pier Luigi Bersani ROMA - «Serve una grande alleanza civica e democratica per riscattare l'Italia» da Berlusconi e dal berlusconismo. Lo ha detto la presidente del Pd, Rosi Bindi, aprendo l'assemblea nazionale del partito. «Se c'è una cosa che ci offende - ha spiegato - più dell'affermazione che noi cerchiamo una spallata giudiziaria, è quella che non c'è alternativa a Berlusconi. L'alternativa c'è e siamo noi». «Chi non vede questa alternativa», ha sottolineato la Bindi, «abbia il coraggio di dire che non gli piace, che vivere nel berlusconismo fa comodo a tutti per continuare a vivere in un gioco degli specchi con il berlusconismo».
BERSANI - Poi è stata la volta del segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «Ci occupiamo dell'Italia mentre combattiamo: l'8 marzo porteremo a Palazzo Chigi dieci milioni di firme, dieci milioni di "vai a casa" per Berlusconi». «Siamo l'unico partito - ha detto Bersani - che si occupa dell'Italia e parla dei contenuti ma sui giornali siamo accusati di non averne. Ma noi non ci preoccupiamo perchè i contenuti hanno la testa dura».
ALLA LEGA - «Alla Lega dico che il federalismo non lo farete mai con Berlusconi, perchè a lui non interessa il federalismo, ma i vostri voti, e li userà per il processo breve o per difendere la 'cricca di Romà », ha detto Bersani. «Il federalismo non si fa - ha aggiunto - senza di noi e senza le nostre proposte». Bersani ha anche chiesto le dimissioni di Berlusconi («faccia un passo indietro») e ha criticato l'intervista al premier del Tg1 : «I problemi in Italia marciscono e per il governo è una farsa propagandistica affidata a tg di regime di cui ci si vergognerebbe nella Corea del nord».
NAPOLITANO - Giorgio Napolitano va ringraziato per il «ruolo di garanzia» che svolge e c'è da chiedersi cosa accadrebbe se non ci fosse al Quirinale un uomo come lui. Il segretario democratico lo dice all'assemblea: «Colgo l'occasione per rendere omaggio al profilo di garanzia istituzionale del presidente Giorgio Napolitano. È motivo di riflessione: cosa potrebbe succedere in questo Paese se su quel colle non ci fosse una persona consapevole della sua funzione costituzoinale... Bisogna che tutti riflettano su questo punto».
LE DONNE - Una vera e propria standing ovation della platea e dei dirigenti sul palco all'assemblea nazionale del Pd quando il segretario ha ribadito la condanna per la concezione della donna che emerge dalla vicenda di Ruby e del premier. «Noi maschi saremo con le donne che il 13 vanno in piazza - ha detto Bersani - per le nostre mogli, le nostre amiche, perchè le rispettiamo e non è accettabile questo messaggio».
ITALIA BARZELLETTA - «La voce dell'Italia è scomparsa dal mondo e di questo le classi dirigenti dovrebbero preoccuparsi» ha detto Pier Luigi Bersani, nella relazione all'Assemblea nazionale del partito. «L'Italia è uno dei dieci Paesi più ricchi del pianeta - ha proseguito - ma la sua voce è scomparsa dalle cose del mondo. Però noi siamo entrati nelle barzellette del mondo, a Taiwan, in Giappone o al carnevale di Rio, dove si apprestano a ridere di noi e di Berlusconi». «In tutto il mondo - ha aggiunto - si discute di come gli italiani possano sopportare tutto questo, ma gli italiani non sono quelli delle barzellette».
INTERVISTA TG1 - L'intervista del premier al Tg1? «Ci sono telegiornali di regime che propongono interviste a Berlusconi con interviste di cui ci si vergognerebbe nella Corea del Nord...» ha detto il segretario del Pd.
Redazione online
04 febbraio 2011
Leccano il c*lo pure alla Lega now, poVre bestie chessono
:rotfl:
la riforma del titolo V chi l'ha fatta? non è che le "bestie" siano totalmente contrarie al federalismo.
se l'italia diventa una regione sola sono favorevole anch'io al federalismo :tsk:
ciao, beh in effetti speravo più in opinioni imparziali, ma sono onorato di poterne parlare direttamente con l'autore ::cheers:
colgo il suggerimento del moderatore pecora-con-sigaro ed apro un topic in book machine, così non incasinimao il Titanic...
lo trovi qui http://www.***************.it/forum/...8#post10487018
Penso di essermi innamorato di Concita De Gregorio. Che donna, bella e preparata. Voglio sposarla.
Avete presente la fuga dei cervelli?
Nulla al confronto con quello che sta accadendo in spagna:
Citazione:
The telephones to the European employment service Eures have been ringing off the hook this week. The calls are from unemployed Spaniards urgently seeking jobs – in Germany.
Eures’ German branch has requested applications from Spanish engineers, medics, teachers and tourism professionals. Other skilled workers, who speak German, can also apply…
There was talk of an imminent mass exodus of the unemployed; a great march north to a German land of opportunity…
Eures received 3,000 email applications for the scheme in three days: an early indication of the scale of the demand – and frustration – here.
According to the recruitment agency Adecco, 110,000 people left the country in the two years from April 2008. Most were skilled males under 35.
http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-12359897
Il vantaggio e' che ultimamente lo spagnolo ha una richiesta come lingua parlata altissima anche negli states, quel poco che so' sul curriculum spesso me lo chiedono.
quindi questo li rende totalmente contrari al federalismo o ad un tipo di federalismo? allora il titolo V lo cambiarono per capriccio, in realtà non lo volevano :asd:
in passato si sono astenuti :boh2: , in passato Idv ha votato a favore :boh2:
hanno presentato dei testi e degli emendamenti, sinceramente il loro ruolo sul tema finora non mi sembra sia stato così distruttivo, lo ha detto anche la Bernini da Santoro che c'è stata forte collaborazione per parecchio tempo.
:jfs2: ma ancora a parlare della variazione di % di tasse che le regioni distribuiscono ai comuni, da prima del federalismo (dove ridistribuivano nel territorio il disavanzo che non andava allo Stato con il criterio che preferivano) ad adesso (in cui il criterio è fissato ed immutabile a meno di perequazione + fondo di riequilibrio temporaneo)
Comunque buona parte della legge diventa operativa nel 2014...:sisi:
A parte che io parlo inglese e francese discretamente, fammi finire il corso ho fatto solo due lezioni e poi ne riparliamo.
E poi lo sanno tutti che lo spagnolo e' come l'italiano basta mettere la S alla fine di ogni parola
Ah be! Allora immagino che non siano neanche contrarie a modifiche costituzionali fatte a colpi di maggioranza...;)
La riforma dell'articolo V fu un tentativo pietoso di togliere al CDX l'argomento "federalismo" e neutralizzare la Lega, infatti ne fuoriusci una porcata che fece solo casini a livello di competenza Stato Vs Regioni, senza cambiare radicalmente l'impronta di uno Stato centralista.
Riforme di questa magnitudine devono avere un background idealista non essere frutto della convenienza politica del momento.