Storietta 1, meglio nota come quella "senza titolo e senza cover"
Sera aiuta lo scout Ewyan a sconfiggere una pericolosa Driade che minaccia l'integrità spirito-strutturale di un antico cimitero elfico.
Disegni sotto lo standard, Ian(volutamente?) identico a Vietti, soggetto da circolo canottieri e, soprattutto, prima sbandata sentimentale per la nostra elfa botanica.
E qui la questione focale: sarà finita con un casto bacio o il vecchio pennellone baffuto ci avrà messo lo zampino?
Ardua questione, seppur l'atteggiamento contrito-verecondo mostrato da Sera nel finale mi faccia propendere per la seconda ipotesi.
Ah Ewyan, vecchio porcellone d'un elfo nordico in esilio.
Storietta 2, Il Racconto di Briana(anche se "Il Ratto di Briana" sarebbe stato perfetto), ovvero Conan il Distruttore senza Wilt Chamberlain.
Briana, la scout biondazza è nei guai: uno stregone, domiciliato in un castelluccio tuffato in un lago incantato avvolto dalle nebbie l'ha rapita e intende trasformarla in un roito squamoso con occhi a palla e pere cascanti(esattamente come le mie balle durante la lettura di questa corta).
Lo stregone stesso è un roito come sopra(ecco spiegata la particolare necessità).
Fortuna vuole che Baryn, la tenera(?) e nivea lupacchiona compagna di viaggio di Briana, riesca in qualche maniera a rintracciare Ian, impegnato assieme a "culo di piombo" Gmor in una battuta di caccia ad un informe bestio dei boschi.
Il resto è più che intuibile.
Degni di nota il tratto Ferriano-Zagoriano di Mangiantini ed i capezzoli del nostro scout preferito, di tanto in tanto un pochino a spasso.
Ian a questo giro somiglia a Jeff Fahey.
Storietta 3, il Racconto di Yannah, ma anche: qui giace Balin, figlio di Fundin, signore di Moria...
Yannah, la nordica scout-erinni amica di Gmor è nei guai, qualcuno ha fatto sparire un antico martello da guerra appartenente al suo clan da generazioni: chi meglio del verde, grosso e burbero compagnone la potrà aiutare?
Spadate, piroette e sganassoni senza pretese in un'avventura che non sarebbe dispiaciuta ad Enzo Barboni e che, a conti fatti, è piaciuta abbastanza anche a me.
Grana risolta, martello recuperato e "buona via" a tutti!
Gugliotta mette in mostra uno stile particolarmente matitoso per una breve tutta martelli e pizze in faccia, l'unica pecca è il martello stesso, più simile ad un mesto batticarne che ad un temibile Warhammer...
Speravo di liquidare le tre storiette con poco ed invece mi ritrovo ai piedi di una sbobbazza, per questo, e non solo, mi limitero' ad un pilatesco e sbrigativo voto complessivo: