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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
la suggestione gioca dei brutti scherzi. Il mio ufficio (quando ci sono) e' a vista sulla centrale di Seal Sands e ogni Martedi' mattina fanno il test di tutti gli allarmi. Stamattina alle 10 ho fatto un salto dalla sedia con conseguente raffica di bestemmie in dialetto e scramble per le chiavi della macchina. In ufficio, facepalm a go-go.
Ah, comunque, mi auto-quoto col messaggio precedente, quello dove dico che arriveranno gli Sky-Crane con la colata di cemento. C'ero quasi
dal Telegraph:
Citazione:
15.16 Tepco is considering using a helicopter to pour water over Fukushima Daiichi's reactor four in the coming days in a desperate attempt to cool the spent fuel pool, amid concerns the water inside may be boiling.
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
berry
Tutto ragionevole. Per ingenuità (o malizia), però, mi chiedo: questi accordi tra committente e consorzio continentale sono assolutamente al riparo da pericolose infiltrazioni? Sarà stupido tornare a battere sempre sullo stesso punto, ma non è ragionevole avere paura di altri profilati di cemento armato fatti con sabbia di mare? (sì ok impregilo blabla).
Raccolgo e faccio mia la critica mossa all'autore del topic formulata in termini di incidente pendolino-classeS mercedes. Ma l'idea che in Itaglia si aggiungano inutilmente ai fattori di rischio esistenti fattori ulteriori è davvero così perversa? Voglio dire, abbiamo le nostre dighe, che hanno fatto scuola ok, ma che potrebbero causare ulteriori problemi, abbiamo i nostri reattori chimici, che sono sicuri ok, ma potrebbero causare ulteriori problemi, vogliamo davvero metterci tra le mani anche queste tipologie di impianti? Mi sembra un po' il ragionamento di chi fuma dicendo "di qualcosa si dovrà pur morire" ma perché andarsela a cercare?
Questo lo dico partendo dal dato: la centrale è sicura. La centrale è sicura in condizioni normali ma la storia ha dimostrato che come ogni altra opera umana, per mala gestione o per sfiga cosmica, si rompe. Pur facendo danni come -o forse meno- di altri eventi.
Non credo in ultimo che i timori di carattere economico (giri d'affari poco puliti) siano infondati, la gestione virtuosa della cosa pubblica è cosa sconosciuta in questo paese, gli esempi abbondano mi pare.
Per finire mi sono posto altre domande alle quali qualcuno di maggior competenza, se vorrà, potrà rispondere. Quanta energia è davvero necessaria in Italia? Voglio dire, gli ospedali hanno bisogno di un tot di corrente per mandare avanti la baracca, ma una cornice digitale per le foto è davvero necessaria? Tenere il modem acceso anche nei 15 giorni di vacanza estiva serve? Quindi forse potremmo fare un discorso (a monte) sulla cultura del consumo consapevole. Poi, il nostro paese sta investendo seriamente nelle energie alternative e/o rinnovabili? A leggere i giornali ultimamente mi sembra che ci muoviamo all'indietro piuttosto che in avanti. Non voglio proseguire perché rischio di scivolare verso la dietrologia...
Dunque, in primo luogo andrebbe fatta un'analisi seria della pericolosità del nucleare rispetto ad altre tecnologie di produzione energetica che già ci puppiamo, perchè il nucleare va visto in sostituzione, e non in aggiunta, ad altri rischi.
Per dirla proprio a cazzo, da un lato mettiamo Chernobyl, dall'altro iniziamo a mettere il Vajont, l'incidente nel Golfo, gli incendi delle miniere di carbone, ecc.
Ovviamente ci vogliono delle competenze che io non possiedo per fare un discorso del genere, che però è un attimino più profondo di "no nucleare bua noi in italia mafia pizza mandolino".
SE da tale confronto emergesse che il nucleare presenta effettivamente dei rischi sensibilmente superiori (in termini di vite umane e, in seconda analisi, di danni ambientali), allora questo elemento andrebbe acquisito in un'analisi costi/benefici quando si confronta la tecnologia nucleare con altre tecnologie per l'energia, punto e basta, senza fare catastrofismi ridicoli.
Il punto è che se uno viene e dice:
1) Basta auto perchè millemila morti sulle strade
2) Basta plastica e pesticidi perchè Bhopal
3) Basta energia idroelettrica perchè Vajont
4) Basta <cosa estremamente utile> perchè <disastro a cazzo>
Giustamente viene spernacchiato.
Misteriosamente sul nucleare lo stesso ragionamento non vale.
Questo perchè in primo luogo si è ignoranti sull'indispensabilità dell'energia (non necessariamente nucleare, non sono sostenitore della sua introduzione immediata), in secondo luogo si è felicemente ignoranti dei rischi delle tecnologie che si usano ogni giorno, perchè normalmente tali rischi vengono fortunatamente tenuti ben lontani dalle orecchie e dai cervellini ristretti dei luddisti fuori tempo.
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
TheDevilBringer
La gente ci va massimo per un giorno e chi abita lì e per di più per "affetto" o disperazione, non perchè si sta bene...sì che non bisogna dire che il nucleare è "La fine del mondo!!!111!!11!" però non diciamo che la contaminazione non è pericolosa o non dura a lungo...e tuttavia la maggior parte degli altri incidenti (esclusi quelli di con composti chimici altamente tossici, forse) non hanno ripercussioni su generazioni a venire...
Volevo precisarlo che chi ci va ad abitare è pazzo secondo me, ma mi sembrava quasi implicito. :asd:
Comunque anche gli incendi in miniere di carbone che durano decenni direi che non siano particolarmente buoni come effetti a lungo termine.
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
vecchietta che vive a chernobyl
Citazione:
Radioactivity? That's nonsense! I've lived here for twenty years and everything's clean," fumes Hanna Semenenko, shoving fresh wood into her iron stove. The 80-year-old lives in the village of Illintsi, in the middle of the officially-evacuated, 30-kilometer zone around the Chernobyl nuclear power plant.
She has the usual aches, pains and problems of old age, she says, but otherwise she's essentially fit. In early May, 1986, a few days after reactor no. 4 exploded about 15 kilometers away, she was forced to evacuate -- fleeing a cloud of deadly radiation -- with the other surviving villagers to a town outside Kiev. A year later she was back in Illintsi.
The old woman with matte green-gray eyes says she just didn't like the big city. "And where else should I go?" she wonders. At the time she was accompanied by her son, her daughter-in-law, and her granddaughter. The young family helped Hanna fix up her little house, then returned to Kiev, where they could live in their own apartment.
Since then, Semenenko's been alone. Once a month a deliveryman brings her a €60 pension; to supplement it she farms potatoes and vegetables. Hanna has built a massive wooden fence to protect her garden from wild boars -- a plague again since the evacuation despite the contamination. A neighbor who lives two collapsed houses away made a fence out of broken-up bed frames from other abandoned homesteads.
Illintsi once had a thousand inhabitants, but now it has only 36. The occupied houses have working electricity and one even has a telephone. Once a week a produce dealer drives through with fruits and vegetables grown outside the zone, Semenenko says, adjusting her green-and-red headscarf. A few hens cluck in her garden, but the pig had to be slaughtered a few years ago to pay the doctor. "When the Soviet Union still existed," she says, "I got 70 rubles for my pension, and that was always enough. But now I can't buy anything with my money." A well-known grievance of old people in post-Soviet countries.
la parte in grassetto mi ricorda fallout :asd:
comunque la vecchietta è total boss. radiazioni? CHALLENGE ACCEPTED
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Il diritto di non essere laureati in Fisica
Mentre aspettiamo con il fiato sospeso di vedere come finisce a Fukushima, all’angoscia di ogni persona ragionevole si aggiunge una pena accessoria: dover sopportare la cieca arroganza dei predicatori del nucleare. Ci dicono di tacere, di tenere a freno l’ottusa emotività che è tipica degli ignoranti. Che solo chi ha una laurea in Fisica o in Ingegneria nucleare avrebbe diritto di parola.
Non è così. Anzi, è proprio il contrario. Una banale constatazione dimostra che gli scienziati che garantiscono la sicurezza delle centrali nucleari hanno la stessa credibilità delle fattucchiere che leggono le carte su reti televisive minori.
Il ragionamento è semplice. Tutto ciò che facciamo è subordinato, quasi sempre inconsapevolmente, a un razionale calcolo delle probabilità. Attraversare la strada, prendere il motorino, sciare, fare immersioni subacqueee, costruire una centrale a carbone o un’acciaieria: sono tutte cose pericolose. Ogni volta che saliamo sull’aereo sappiamo che potremmo lasciarci la pelle. Però sappiamo che le probabilità dell’infausto evento sono statisticamente note, e sono così basse che tutti continuiamo a volare. Nessuno vive chiuso in casa per paura di morire arrotato.
Proprio il fatto che non sappiamo come finirà in Giappone (non solo non sappiamo se finirà male, ma soprattutto nessuno è in grado di ipotizzare quanto male finirà, nessuno è in grado di delimitare il danno possibile) dimostra però che i profeti del nucleare non sono in grado di offrirci un calcolo delle probabilità degno di questo nome. Esattamente come quelli che ti leggono le carte. Di fronte allo spettacolo avvilente di un esercito di tecnici travolti dall’emergenza, è lecito stabilire che il vero pregiudizio non è quello degli anti-nuclearisti (che pure di pregiudizi ne hanno, eccome) ma di coloro che discutono a colpi di “ragazzino, lasciaci lavorare”.
Il rischio del nucleare non è calcolabile, è ignoto. E’ ignoto agli specialisti, non agli ignoranti. E’ come se ti dicessero che salire su un aereo comporta una probabilità di lasciarci la pelle che sta tra lo 0,0001 per cento e il 95 per cento. Noi analfabeti avremmo il sacrosanto diritto di dire all’ingegnere aeronautico: “Ragazzo, torni più preparato”. E se il supertecnico ci accusasse di non voler salire sull’aereo solo a causa della nostra ignoranza avremmo il diritto di rispondergli con vigore: “Non sono ingegnere ma non sono neppure scemo, caro specialista, basta aver avuto un 6+ in aritmetica alle medie per capire che lei è un impostore”.
Poi se qualcuno sarà in grado di offrire subito, prima di vedere come finirà a Fukushima, un calcolo delle probabilità degno di questo nome, farò autocritica e chiederò anche scusa.
:facepalm:
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
stupendo :asd:
questo tizio confonde ciè che è probabilità e statistica con la predizione del futuro :asd:
un genio :facepalm:
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Ma le centrali atomiche qui in italia da chi verranno gestite? Stato o privati?
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
TheDevilBringer
Ma chi è?
Un giornalista del Fatto Quotidiano.
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Ma le centrali atomiche qui in italia da chi verranno gestite? Stato o privati?
e la marchetta che si prende il solito qualcuno ogni volta che si smuove una tonnellata di terra ?
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
L'articolo sembra molto della serie..."Non so con chi prendermela, allora me la prendo con il calcolo delle probabilità..." :facepalm:
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
brightblade
Ma io non ho ben capito una cosa, come mai ci vogliono 20 anni per realizzare e far partire una centrale?
perchè 20? di tempo di costruzione ce ne vogliono 10.
quelli che pensavano di mettercene meno, come i finlandesi, stanno scontando a proprie spese i ritardi
Citazione:
Originariamente Scritto da Orologio
Se non si fa il nucleare, contestualmente al NO va data la soluzione alternativa
mentre scrivi questo messaggio hai sulla tua testa una lampada che ti fa luce, e dietro la schiena una caldaia che scalda la stanza dove stai.
entrambi questi componenti possono essere sostituiti con componenti che consumano dal 30% al 70% in meno, ripagandosi da soli in un certo numero di anni, quindi facendoti guadagnare soldi per il resto della loro vita utile, invece che ci sia bisogno che tu li spenda.
si può fare in casa tua, in ospedale, in ufficio, in industria, ovunque: il paese è pieno di queste possibilità di tagliare il consumo del 30% (anche di più, ma io sono avido e lo voglio fare guadagnandoci) a livello dell'uso finale, dove, lo ripeto, vale il DOPPIO (perchè il rendimento di produzione e trasporto è meno della metà, parti con 2 kWh di energia primaria e arrivi con meno di 1 kWh elettrico in fondo).
e lo si può fare dando lavoro a un sacco di gente, ottenendo risultati migliori e più rapidi.
e fra una dozzina d'anni, avendo riottenuto indietro come risparmi gli stessi soldi, qualora volessimo fare qualcos'altro.
cos'è che impedisce di farlo oltre a una visione miope per cui bisogna sempre produrre di più e mai pensare a tagliare gli sprechi?
Citazione:
Originariamente Scritto da
berry
so che non c'entra una mazza con la discussione in corso, ma nell'altro topic dedicato al nucleare, chiuso se non sbaglio, un utente ferrato in materia aveva riportato e approfondito un'analisi scrupolosa dei costi e dei rendimenti
quale, questo? http://www.box.net/shared/0c5os8tyhd
era una cosa un po' diversa da quel che dici
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Non quoto post specifici per evitare il solito botta e risposta e mantenere aperta la discussione.
Sul fatto che Chernobyl e le zone limitrofe siano vivibili ho forti dubbi; sul fatto che possano tornare vivibili in tempi brevi (diciamo entro 50 anni) nessuno si sbilancia. Non so se la tua è solo una boutade o parli seriamente ma andare in visita a Chernobyl non è esattamente la stessa cosa di Disneyland (uno a caso).
Giustificare il rischio del nucleare paragonandolo a sistemi di produzione energetica (comprendendo l'intera filiera di produzione) che, in buona sostanza, si è tutti d'accordo nel voler sostituire o ridurre drasticamente non mi sembra sensato.
D'altra parte, come tu sia riuscito a comparare le catastrofi di origine diversa non mi è chiaro. Le fonti scientifiche che ho avuto modo di consultare non mi sembra che siano in grado di stimare in maniera chiara e precisa i danni di una contaminazione nucleare.
E a dire il vero neanche i danni di un'esondazione sono facili da calcolare.
Tuttavia, tristemente, le perdite umane invece sono immediatamente calcolabili nel secondo caso e, ancora una volta, tremendamente difficili (se non impossibili) nel primo.
Il problema è che ormai siamo tutti convinti che, nell'immediato, è necessaria un'ulteriore fonte di approvvigionamento energetico e siamo disposti ad accettare nuovi rischi per dotarcene.
A meno che non vogliate veramente sostenere che il nucleare non comporta alcun rischio né onere.
Per inciso, dove sono le scorie radioattive italiane?
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
perchè 20? di tempo di costruzione ce ne vogliono 10.
quelli che pensavano di mettercene meno, come i finlandesi, stanno scontando a proprie spese i ritardi
mentre scrivi questo messaggio hai sulla tua testa una lampada che ti fa luce, e dietro la schiena una caldaia che scalda la stanza dove stai.
entrambi questi componenti possono essere sostituiti con componenti che consumano dal 30% al 70% in meno, ripagandosi da soli in un certo numero di anni, quindi facendoti guadagnare soldi per il resto della loro vita utile, invece che ci sia bisogno che tu li spenda.
si può fare in casa tua, in ospedale, in ufficio, in industria, ovunque: il paese è pieno di queste possibilità di tagliare il consumo del 30% (anche di più, ma io sono avido e lo voglio fare guadagnandoci) a livello dell'uso finale, dove, lo ripeto, vale il DOPPIO (perchè il rendimento di produzione e trasporto è meno della metà, parti con 2 kWh di energia primaria e arrivi con meno di 1 kWh elettrico in fondo).
e lo si può fare dando lavoro a un sacco di gente, ottenendo risultati migliori e più rapidi.
e fra una dozzina d'anni, avendo riottenuto indietro come risparmi gli stessi soldi, qualora volessimo fare qualcos'altro.
cos'è che impedisce di farlo oltre a una visione miope per cui bisogna sempre produrre di più e mai pensare a tagliare gli sprechi?
quale, questo?
http://www.box.net/shared/0c5os8tyhd
era una cosa un po' diversa da quel che dici
Io ti do pienamente ragione...però non me lo devi dire tu.
Lo stato italiano mi deve dire che se si erano stanziati X euro per le centrali....oggi questi X euro sono stanziati per mettere i doppi vetri a tutte le case italiane e per rimborsare il 50% dei costi dei pannelli solari...o per sgravi (significativi) alle bollette per chi si munisce di pannelli....ad esempio.
Dire semplicemente, ok non facciamo il nucleare, tutti a casa...NON basta.
PERCHE' QUESTI COSTI DI IMMOBILISMO SI PAGANO e li pagheranno i figli dei nostri figli...
Ad oggi abbiamo sul piatto il nucleare...se me lo tolgono dal piatto me lo devono sostituire subito con altro.
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
Un giornalista del Fatto Quotidiano.
Io pensavo fosse Travaglio stesso :asd:
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Caos81
Il problema è che ormai siamo tutti convinti che, nell'immediato, è necessaria un'ulteriore fonte di approvvigionamento energetico
Perchè non è vero ?
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Caos81
Per inciso, dove sono le scorie radioattive italiane?
tuttora nelle centrali, dove sono state prodotte
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Originariamente Scritto da
Orologio
Ad oggi abbiamo sul piatto il nucleare...se me lo tolgono dal piatto me lo devono sostituire subito con altro.
guarda che hai capito tutto il contrario.
fino a ieri avevamo quello che dicevi tu, gli sgravi fiscali, gli incentivi all'efficienza energetica, gli auiti alla cogenerazione e alle fonti rinnovabili.
il governo li sta via via cancellando tutti perchè dice che tanto sostituirà tutto con il nucleare, tirando fuori questi fantomatici 18 miliardi, che però saranno anche loro a spese nostre.
perciò il processo si muove a rovescio rispetto a quanto dici: è proprio per buttare il nucleare sul piatto ad ogni costo che il governo cancella tutto il resto, compreso quello che ci ridurrebbe le bollette davvero.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Orologio
Perchè non è vero ?
con un picco di consumo di 65 GW e un installato complessivo di 105 (più l'estero)? no, non è vero affatto.
i tempi del blackout del 2003 sono lontani, lontanissimi (nel solo 2009 sono stati attivati nuovi impianti, in gran parte rinnovabili e cicli combinati a gas, per 13.000 MW...)
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
tuttora nelle centrali, dove sono state prodotte
;)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Orologio
Perchè non è vero ?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
con un picco di consumo di 65 GW e un installato complessivo di 105 (più l'estero)? no, non è vero affatto.
i tempi del blackout del 2003 sono lontani, lontanissimi (nel solo 2009 sono stati attivati nuovi impianti, in gran parte rinnovabili e cicli combinati a gas, per 13.000 MW...)
merci beaucoup :)
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
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Originariamente Scritto da
Caos81
è l'ennesima riprova che gli Italiani non sono in grado di gestire (ma neanche progettare) situazioni ad altissimo rischio. E' un fatto provato e riprovato.
:facepalm:
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
Un giornalista del Fatto Quotidiano.
Strano però...un quotidiano così bello pacato, obiettivo e ragionato che non cavalca mai nessuna stronz...:rotfl:
In confronto il pezzo di Valentini su Repubblica è un gioiellino.
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
I reattori sono sotto controllo, dice il Forum Nucleare Italiano (perché forum? Bah)
http://www.forumnucleare.it/index.ph...ciale-giappone
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
capisco che nella mente di alcuni il fatto quotidiano sia degno di rotolul,solo per essere fatto quotidiano:fag:
però l'articolo linkato,sebbene in maniera pedestre, solleva una questione che in effetti qualche fondamento ce l'ha: a crisi ormai iniziata, i possibili effetti , e la specifica situazione all'interno dei reattori, non sono del tutto chiari, sia per difficoltà tecniche legate alla natura della crisi, sia per (questa ce la aggiungo io) una comprensibile reticenza delle autorità giapponesi a render del tutto chiara la questione.
Insomma è nu burdell, come si dice qua :|
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
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Originariamente Scritto da
[maxx]
forse è perchè ci son troppi calabresi nei tg di questi giorni :asd:
giustamente la battuta idiota e razzista non poteva mancare.
nice one !
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
Citazione:
Originariamente Scritto da
McHawk
capisco che nella mente di alcuni il fatto quotidiano sia degno di rotolul,solo per essere fatto quotidiano:fag:
però l'articolo linkato,sebbene in maniera pedestre, solleva una questione che in effetti qualche fondamento ce l'ha: a crisi ormai iniziata, i possibili effetti , e la specifica situazione all'interno dei reattori, non sono del tutto chiari, sia per difficoltà tecniche legate alla natura della crisi, sia per (questa ce la aggiungo io) una comprensibile reticenza delle autorità giapponesi a render del tutto chiara la questione.
Insomma è nu burdell, come si dice qua :|
No, no...ti assicuro che non è un rotolul tanto per, e a dirla tutta, non è nemmeno rotolul.
(magari fosse solo rotolul)
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Riferimento: Non si era detto che il nucleare era sicuro?
in primis mi pare che tu abbia il dente avvelenato più di quanto ti convenga a livello di stress, visto il valore dei miei interventi :asd: non ho un blog sul quale andare a scrivere "nuculare caccapupù perché io trovato scritto su biglietto bacio perugina" non nascondo la mia ignoranza tecnica in materia ma non per questo uno può rispondere (così mi sembra e se sbaglio ti chiedo scusa) in modo sgarbato. :tsk:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nero
Dunque, in primo luogo andrebbe fatta un'analisi seria della pericolosità del nucleare rispetto ad altre tecnologie di produzione energetica che già ci puppiamo, perchè il nucleare va visto in sostituzione, e non in aggiunta, ad altri rischi.
pensavi di sostituire Seveso con Trino? :asd: intendevo dire che il nucleare si aggiunge ad altri fattori di rischio riconducibili ad un diverso ambito. Tra nucleare e termoelettrico posso preferire (oggi) la seconda perché quando esco di casa c'è già il fattore rischio "pirati della strada". Esempio a caso.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nero
Per dirla proprio a cazzo, da un lato mettiamo Chernobyl, dall'altro iniziamo a mettere il Vajont, l'incidente nel Golfo, gli incendi delle miniere di carbone, ecc.
ok ognuna di queste forme di produzione di energia elettrica ha accoppato qualcuno. Non avevo nessuna intenzione di occultare questa triste realtà.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nero
Ovviamente ci vogliono delle competenze che io non possiedo per fare un discorso del genere, che però è un attimino più profondo di "no nucleare bua noi in italia mafia pizza mandolino".
ma guarda che certe cose non se le inventano mica per dare lustro al paese eh, uno dopo un po' se ne fa una ragione. C'è la mafia, bon. Poi se la vuoi chiamare Mafia, Camorra, Pd o PDL a me importa poco. Sembra quasi che a ricordare le tonnellate di rifiuti speciali "smaltite secondo procedure non ordinarie" siano sempre i soliti visionari spaccamaroni.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nero
...catastrofismi ridicoli.
il catastrofismo ridicolo dei più è una risposta istintiva ai proclami che vengono fatti continuamente sul nucleare. Io lo so che incidenti come quello di Chernobyl non potranno MAI PIU' verificarsi. Ma altri incidenti possono. Quindi se per un anno di fila la quotidiana esistenza è costellata da "nucleare sicuro non fare il patacca" "sì al nucleare" "smettila di fare il retrogrado il nucleare è il futuro" "abbraccia il nucleare, lo vuole gesù" appena il nucleare offre il fianco la gente porta a segno il colpo. Ti pare?
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Originariamente Scritto da
Il Nero
Il punto è che se uno viene e dice:
1) Basta auto perchè millemila morti sulle strade
2) Basta plastica e pesticidi perchè Bhopal
3) Basta energia idroelettrica perchè Vajont
4) Basta <cosa estremamente utile> perchè <disastro a cazzo>
Giustamente viene spernacchiato.
siamo d'accordo, se crolla una diga qualsiasi i danni sono comunque ingenti, ma sono diversi. Tutto sta nella percezione del danno. La gente non ha paura di un muro d'acqua che sbriciola ogni cosa sul suo percorso ma ha paura di una cosa verde a luce pulsante che fa cadere i capelli e venire il cancro. Non ha paura di un incidente automobilistico (altrimenti saremmo tutti automobilisti virtuosi) ma ha paura che chernobyl diventi una costante. Puoi biasimarla?
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Originariamente Scritto da
Il Nero
Questo perchè in primo luogo si è ignoranti sull'indispensabilità dell'energia (non necessariamente nucleare, non sono sostenitore della sua introduzione immediata), in secondo luogo si è felicemente ignoranti dei rischi delle tecnologie che si usano ogni giorno, perchè normalmente tali rischi vengono fortunatamente tenuti ben lontani dalle orecchie e dai cervellini ristretti dei luddisti fuori tempo.
Se stai surrettiziamente affermando che sono ignorante(luddista eccetera) quanto ad indispensabilità dell'energia e/o ai rischi delle tecnologie d'uso quotidiano, hai proprio sbagliato campanello. Solo che, in applicazione dell'ormai consunto principio di precauzione (un po' libera) ti dico che nell'incertezza non mi sentirei di aggiungere altra carne al fuoco. Quindi ora pensiamo a tagliare, sprecare meno, consumare in modo intelligente, poi, per quanto certi aspetti mi risultino comunque indigesti, si proceda pure col nucleare.
PERSONALMENTE non credo che ora sia il momento migliore. Soprattutto con la classe politica e dirigente che ci ritroviamo.
Durante una conferenza sullo sviluppo sostenibile dei paesi UE un economista disse che l'effetto Tax Push si applica anche alle risorse, compresa l'energia elettrica, più ne hai più ne consumi. Questo incentiva comportamenti che sono sbagliati a prescindere. Come esperienza personale ti posso dire che un'amica canadese una volta trasferitasi in Italia mi ha detto "non ho mai capito il valore dell'energia elettrica perché in Canada ne abbiamo tanta e la consumiamo in modalità chissenenfrega, qui quando ti arriva la bolletta capisci che le cose sono un attimo diverse".
E proprio riguardo al Canada ricordo che sempre nell'altro topic sul nucleare qualcuno aveva riportato alcuni dati che mettevano in mostra il lato scomodo del nucleare canadese, cioè che non è economicamente vantaggioso come si sperava.
Tra l'altro no Ronin, non è quello che cercavo ma grazie lo stesso!