Wot? :eek:
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Davvero?
Sul serio????
Zio caro ma come fate a prenderlo sul serio? :asd:
EDIT: come non detto, non lo sapevo :(
RIEDIT: no niente, è vivo :)
Dai cazzo, tutte le ultime partite che ho provato a guardare le ho dormite dal ventesimo in poi, è un supplizio guardare l'Inter :asd:
Io infatti non faccio l'abbonamento calcio alla TV.
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altra intervista a Mazzarri del CdS
Citazione:
UFFICIO - "Dentro qui passo anche dieci o dodici ore al giorno. Devo ringraziare Mourinho che ha creato questo ufficio, l’habitat ideale per lavorare. Qui sto bene. Con i giocatori? Non faccio il nome, ma una volta lo scorso anno un calciatore è venuto qua pensando di non poter giocare la partita successiva perché non era fisicamente al top. Gli ho detto con risolutezza quello che pensavo, che la squadra e io avevamo bisogno di lui. E’ sceso in campo e ha fatto bene".
RANOCCHIA - "Altre confessioni? Mi ricordo quando al termine del mercato di gennaio Andrea è entrato qua. Era rimasto dopo essere stato a un passo dal trasferirsi in un’altra squadra (il Galatasaray, ndr): abbiamo parlato a lungo e dopo quel colloquio ha trovato la fiducia per fare molto bene e per sfiorare i Mondiali. Da lì, insieme alla società, è nata l’idea che potesse diventare il nuovo capitano dell’Inter".
GUARIN - "Ho sempre parlato con lui e non abbiamo mai avuto problemi. Sarà impiegato come seconda punta, come giocatore offensivo, perché in questo ruolo rende al massimo e può essere determinante per la squadra. Ci siamo confrontati sul tema ed è d’accordo con me. Mi fanno piacere le parole del suo agente (Marcelo Ferreyra disse che il giocatore, insieme a WM, potrà ottenere performance importanti, ndr). Quest’anno spero che le partite siano tante e vedrete che ci sarà spazio per tutti. Anch’io ho fiducia in Fredy e sono certo che saprà ripartire con la giusta testa dimostrando le sue qualità. Quando faccio la formazione non guardo i nomi, ma le prestazioni e gli allenamenti. Chi merita, gioca".
QUARTO OFFENSIVO - "Il presidente Thohir aveva dato il suo ok all’acquisto (in prestito gratuito, ndr) di un altro giocatore offensivo, ma abbiamo Osvaldo, Icardi e Palacio che possono fare tutti il centravanti, Guarin che intendiamo sfruttare e in più ci sono Hernanes e Kovacic che dietro una o due punte ci garantiscono qualità. Un’altra seconda punta potevamo prenderla, ma la rosa sarebbe diventata troppo numerosa e ci sarebbe stato il rischio di togliere spazio a Guarin, Hernanes o Kovacic".
RILANCIO - "Confido nelle motivazioni di calciatori che, per ragioni diverse nell’ultimo anno, non hanno brillato. Il loro valore non si discute e con il lavoro e l’organizzazione della squadra pensiamo di farli tornare al massimo".
OSVALDO - "È un giocatore che ho sempre voluto perché come caratteristiche mi piace molto. Con il Napoli tutti gli anni abbiamo pensato a lui, ma non c’è mai stata la possibilità di averlo. Reti? Non parlo di numeri. Confidiamo nelle sue doti e speriamo di riportarlo al top".
MEDEL-M'VILA - "Il cileno darà equilibrio tattico. Ho intenzione di schierare più giocatori di qualità possibili e, siccome questi sono meno dediti alla fase difensiva, Medel sarà importantissimo. Yann? La voglia e l’entusiasmo di capire tutte le nuove indicazioni tattiche non gli mancano. Ha spirito di sacrificio perché vuole ritrovare una buona condizione atletica dopo un paio d’anni in cui non riusciva ad esprimersi al top".
DODO' - "Il ragazzo ha margini di miglioramento importanti e speriamo che possa fare quello che hanno fatto gli altri. Dipenderà da lui".
VIDIC - "La personalità del campione, del giocatore di spessore che ha militato in un grande club. E’ un top player".
L'INTER DI WM - "E’ un’Inter che mi somiglia di più anche perché essere qua lo scorso anno mi è servito per conoscere, oltre ai giocatori, la mentalità e la grande passione del popolo interista. E comunque nella scorsa stagione abbiamo centrato l’obiettivo del ritorno in Europa che non era affatto scontato".
EUROPA LEAGUE - "Un problema in più? No, cambieranno i sistemi di allenamento e ci sarà meno tempo di lavorare sul campo. Sarà un vantaggio avere tanti elementi che c’erano lo scorso anno e che conoscono le mie idee".
SOLUZIONI TATTICHE - "Faccio una premessa: lo stesso modulo cambia a seconda dei giocatori che lo interpretano (prende un taccuino e inizia a disegnare schemi, ndr). Il 3-5-2 può essere bloccato o spinto a seconda degli interpreti. Vi faccio qualche esempio. Quando lo scorso anno mettevo come mezzali Kuzmanovic e Taider con Cambiasso centrale la propositività della mediana era diversa rispetto a quando avevamo Kovacic e Hernanes ai lati di Cambiasso. E poi gli esterni: Jonathan è quasi un’ala e in fase di possesso lui e l’altro laterale si allineano ai due attaccanti in una sorta di 3-1-2-4. A volte con questo modulo più aggressivo facciamo fatica a trovare le giocate perché gli avversari si chiudono e ci imbottigliamo da soli. Per questo dico che dovremo essere bravi a migliorare nelle ripartenze: a Torino ne abbiamo sprecate un paio".
DIFESA A QUATTRO - "Se non ci fossero stati i Mondiali e gli arrivi scaglionati dei giocatori avrei potuto lavorarci di più. La difesa a quattro non va improvvisata, ma necessità di movimenti che i calciatori devono metabolizzare con il tempo. Ci alleneremo per metterla in pratica sapendo però che di tempo per allenarci tutti insieme ne avremo poco. L’acquisto di Medel, nell’ottica dell’utilizzo della linea a quattro, è importante e, tornando alla domanda iniziale, vi confermo che vedrete un’Inter che alternerà il 3-5-2, il 3-4-2-1, il 4-3-2-1 e il 4-3-1-2. Io non ho preconcetti sui moduli: possono essere tutti validi se i giocatori sono bravi e se l’organizzazione è buona. La scelta del modulo va fatta in base alla squadra che si ha a disposizione. Tra gli allenatori attuali della Serie A sono quello che punta sulla difesa a tre da più anni e il fatto che altri, anche all’estero, la stiano scegliendo, mi dà soddisfazione. La Juve del resto ha vinto tre scudetti di fila giocando a tre dietro".
CONTE - "È venuto qua ad Appiano e abbiamo chiacchierato a lungo. Ci siamo fatti l’in bocca al lupo reciproco e lui sa che io, come tutti gli allenatori delle altre squadre di Serie A, mi metterò a sua disposizione per favorirne il lavoro".
RIVALI - "Le prime tre in classifica dello scorso campionato rimangono davanti a tutti. Alle loro spalle vedo un torneo equilibrato. Il Milan si è rinforzato molto e quest’anno non avrà le coppe europee. Per le prime tre potrà essere un avversario temibile come noi, la Fiorentina e la Lazio. Senza dimenticare il Parma e il Torino, che sono state competitive nella passata stagione, e le possibili sorprese. La Roma è una grande squadra. Ha investito tanto sul mercato e ha un bravo allenatore che fa giocare bene i suoi uomini".
TOTTI - "È uno dei più grandi di tutti i tempi e ogni tecnico vorrebbe avere un campione come lui in squadra. E’ un esempio di... immortalità calcistica".
PANDEV, ATTACCO A BENITEZ - "Ogni riconoscimento al mio lavoro è bello, soprattutto se arriva dai calciatori. Pandev veniva dall’Inter del Triplete e nel nostro gruppo si è trovato bene. Non può essere un caso... Le sue parole mi hanno fatto piacere".
DE LAURENTIIS - "Addio al Napoli? Non c’è stata più l’occasione di rivedersi o risentirsi. Perché non dovrei stringergli la mano? Sarebbe assurdo non salutare un presidente con cui abbiamo vissuto quattro anni di successi insieme. Con noi il Napoli è diventato grande. Abbiamo centrato due anni la Champions e la prima stagione abbiamo affrontato la Coppa con quasi tutti giocatori esordienti. Nonostante questo siamo stati eliminati, in maniera rocambolesca e ai supplementari, dal Chelsea che poi si è laureato campione d’Europa".
RAPPORTO CON GLI INTERISTI - "A me piace parlare poco di me. Guardatevi quello che hanno detto i giocatori (grandi complimenti da Juan Jesus, Kovacic, Ranocchia ed Hernanes, solo per fare alcuni esempi, ndr): credo che certi concetti la gente li recepisca e non a caso anche negli ultimi giorni ho avuto belle dimostrazioni d’affetto. Quanto mi sento interista? Tanto perché ho conosciuto l’ambiente e i colori nerazzurri mi sono entrati nel cuore. Sarò il tredicesimo uomo in campo, dopo i tifosi".
DERBY D'ITALIA - "Ho notato che i tifosi sentono particolarmente la sfida contro i bianconeri che non a caso è chiamata il derby d’Italia. Giocheremo ogni incontro al massimo, senza dimenticare però che la sfida con i bianconeri per la nostra gente ha un sapore particolare".
THOHIR - "Abbiamo un rapporto ottimo e vi assicuro che finora è stato il presidente ideale con cui lavorare e confrontarsi in modo propositivo. Abbiamo avuto il tempo di conoscerci e il rapporto è cresciuto nel tempo. Adesso abbiamo un progetto comune che negli anni ci permetterà di costruire una grande Inter".
PROGETTO - "Siamo all’inizio. Finora le cose sono state fatte in base a certi parametri economici. La società ha operato come doveva e nel miglior modo possibile. Siamo tutti impegnati nella ristrutturazione, nel ringiovanimento e nel rilancio dell’Inter. Io sul campo, i dirigenti fuori".
GIOVANI - "Mi arrabbio sempre quando nel mondo del calcio viene stravolta la realtà con affermazioni come 'Mazzarri non ama lavorare con i giovani'. La mia storia di allenatore testimonia l’opposto e sono sempre stato considerato un tecnico che migliora i giovani perché sono partito dal settore giovanile e perché credo di saper insegnare calcio. Alla Reggina ho fatto esordire una quindicina di ragazzi, ma anche alla Sampdoria e al Napoli ho lanciato o ho valorizzato elementi che in A non avevano mai fatto mai bene come con me".
KOVACIC - "Sono contento che abbia capito il lavoro che ho fatto. Se mi ascolterà, crescerà ancora. A chi lo paragonerei? Non ci sono mai due giocatori uguali e non voglio fare paragoni per non caricarlo di ulteriori responsabilità. Lui deve pensare solo a lavorare e a crescere".
CALCIO ITALIANO - "Crisi uguale a quella del nostro Paese ed è principalmente di natura economica. Come nella vita di tutti i giorni, anche nel calcio ci sono periodi di vacche magre ed è necessario lavorare dieci volte di più per tornare in alto. Quando non ci sono risorse bisogna aguzzare l’ingegno e puntare sull’organizzazione. Il fatto che Balotelli, Immobile e Cerci abbiano lasciato l’Italia è una conseguenza di quello che ho detto. Le società non possono permettersi di dire di no a certe offerte, ma il nostro calcio saprà rilanciarsi. Ne sono sicuro".
Non avete idea di quanto mi stia sui coglioni aver lasciato Bonaventura al Milan :facepalm:
Boh per me è un giocatore normale, cmq chi vivrà vedrà :sisi:
http://www.calcioweb.eu/wp-content/u...e-10.41.14.png
Ok, direi che Kuzmerdovic (fino al 2017? ma quanti caxo di anni ha di contratto :uhoh: ) e Campagnaro prendono troppino :sisi:
Edit: aspettiamoci un rinnovino di Icardi a breve...
Icardi, ora, tiene famiglia. Tre bei milioncini e passa la paura :sisi:
Anche Guarin a 2.8 si può eliminare.
Cmq Handanovic, Icardi, Kovacic prendono veramente poco.....
D'ambrosio prende più di Icardi!
Mi auguro che oltre a Campagnaro, anche Carrizo non venga rinnovato, così da far fare eventualmente il secondo a Bardi il prossimo anno.
Anche Johnny scade, ma credo (e spero anche va) che lo rinnovino per un paio di anni.
Rendiamoci conto che siamo arrivati a sperare nel rinnovo di Jonathan, 'nuff said :asd:
In mancanza di meglio :asd:
ma povero johnny, è l'ultimo dei nostri problemi. Cmq prendete quelle cifre con le pinze..
quelle cifre io le prenderei anche con le chiappe :asd:
Inter, accordo con un nuovo partner in Indonesia
Il presidente dell'Inter Erick Thohir sembra intenzionato ad allargare gli orizzonti del club, scrive questa mattinaTuttoSport. In Indonesia danno imminente un nuovo rapporto di collaborazione con il Sriwijaya FC, squadra che milita nell'Indonesia Super League. L'Inter darà supporto e collaborazione a questa formazione, se fosse così Thohir continuerebbe nel suo processo di crescita del marchio in tutto il mondo.
eccerto, perchè lo sanno loro che si son detti :asd: :Citazione:
Colloquio Guarin-WM: ecco cosa si sono detti
Citazione:
Nello specifico, spiega il quotidiano romano, Mazzarri ha detto a Guarin che l’ultimo giorno di mercato avrebbe potuto avere Bonaventura o Biabiany perché Thohir aveva dato il via libera all’arrivo di uno dei due in prestito gratuito, ma gli ha anche confermato che ha preferito puntare su di lui, ritenendolo più affidable dei suddetti giocatori. Niente fiduca incondizionata, però: WM ha esortato il giocatore ad avere un rendimento più continuo, a tornare in fretta al 100% dopo un estate post Mondiale travagliata. Perché solo se torna ad essere dominante fisicamente può tornare ad essere indispensabile. In ultima analisi, se il Guaro suderà negli allenamenti come si conviene, avrà le stesse chance degli altri giocatori offensivi di partire titolare, senza nessuna preclusione o pregiudizio.
Fredy si è sentito dire quello che voleva e considera la giornata di ieri come una nuova ripartenza nerazzurra, fa sapere il Corriere. E davanti al tecnico non ha nascosto che restare all’Inter era la soluzione che preferiva rispetto a un trasferimento in altre società meno affascinanti e prestigiose come Zenit e Valencia (al Real e alla Juve sarebbe andato di corsa). Ha assicurato che adesso intende dimostrare il suo valore sul campo, prima in settimana e in tal senso il primo passo nella giusta direzione lo muoverà già stamani, visto che ha chiesto e ottenuto di sostenere una seduta extra (la squadra si allenerà solo nel pomeriggio.
èvvero ammore :sisi:Citazione:
Originariamente Scritto da Guarin
mecojoniCitazione:
la Uefa ha attivato un meccanismo di redistribuzione dei proventi delle multe comminate a Manchester City, Paris Saint Germain e Zenit San Pietroburgo, i club che non hanno rispettato i parametri del Fair Play Finanziario. Tutti i soldi ricavati saranno redistribuiti alle squadre che prenderanno parte alle edizioni 2014-2015 di Champions League ed Europa League: anche l'Inter, pertanto, potrà beneficiare di un introito extra, quantificabile in circa 265mila euro.
Porca zozza :rotfl:
265mila euro :rullezza:
Also sprach Lenders:
Citazione:
"L’ho fatto sapere, lo ripeto ora e lo farò anche in futuro quando vorrete: io all’Inter sono felice perché il meglio è qui. Ora, davanti a me, ho tutto sul tavolo: la fiducia, l’amicizia, ogni componente che mi vuole bene, dalla società alla parte tecnica ai compagni, tutti. Adesso sta a me dimostrare che Fredy c’è. Ora tocca a me". Il messaggio è forte e chiaro, e la firma è quella di Fredy Guarin, che anche alla Gazzetta dello Sport ribadisce la sua voglia di Inter. Un po' come a gennaio, si spera con esiti diversi.
Accostato a tante squadre dal gennaio scorso fino al 1° settembre: quando pareva più fuori che dentro, quanto ribolliva?
"Provavo rabbia. Immensa rabbia. Perché dal primo minuto in cui sono arrivato ho cercato di dare sfogo alle mie ambizioni e alla voglia di sentirmi all’altezza di un top club. E nei momenti in cui ti senti fuori da quel sogno e da quel progetto che hai in testa, beh, provi disillusione e rabbia. Anche con te stesso".
Ma quanto è stato veramente più fuori che dentro?
"All’Inter ho sempre avuto un’aspettativa: spaccare il mondo. Non mi è mai passata".
Rewind: cosa le è rimasto dello scambio mancato con Vucinic?
"La voglia dei tifosi di avermi ancora con loro".
E poi?
"Mi è rimasto il fastidio di sentire in giro che volevo, allora come nell’ultimo mercato estivo, andare alla Juventus. Io non ho voluto andare alla Juventus e non vorrò andarci. Sono felice qui, di quello che ho. E basta".
Mazzarri, nel colloquio che avete avuto, l’ha fatta sentire ancora Guarin, un giocatore su cui poter contare.
"Mi ha detto tante cose importanti. Quella che mi è rimasta più impressa? Che si ricomincia da zero. Il passato è passato. Quella che abbiamo avuto è stata una chiacchierata molto positiva, lui è un tecnico che ha una gran voglia di fare e vincere, oltre che grandissima forza: ecco, quella forza adesso va messa in campo. Da tutti, da me".
Definirla Guarin 2.0 è banale?
"E’ una nuova Inter. E’ sufficiente questo. Un’Inter nella quale Guarin è ancora dentro al proprio sogno".
Va detta una cosa: a parte i periodi vicini ai momenti caldi di mercato, Mazzarri l’ha praticamente fatta sempre giocare.
"Sì, ma perché lo meritavo, non perché è mio amico o abbia una corsia preferenziale. Ho giocato perché mi facevo un mazzo così in campo: Mazzarri non regala nulla, ti fa giocare se ti alleni forte, sennò nada de nada".
E’ rimasto all’Inter anche perché ritenuto superiore ad altri eventuali arrivi. E con un nuovo ruolo in vista: seconda punta o trequartista. A pensarci bene, nuovo nuovo il ruolo non è...
"Lo facevo già con Villas Boas al Porto. A volte con Stramaccioni. L’idea di poter giocare in quella posizione mi piace per 4 motivi: è una zona di campo in cui mi sento bene, sono più vicino all’attaccante, vedo di più la porta e avendo meno compiti difensivi posso approfittare della mia potenza".
A proposito di porta, due nei: la continuità durante la partita e la mira. Di gol ne ha fatti, ma certi tiri...
"Sulla continuità è vero, ma so che in questo momento, dentro a questa tipologia di squadra, la potrò trovare. I gol? E’ un fatto del momento".
In che senso?
"Pensi: al Porto ogni tiro che facevo era praticamente gol. E le dico un’altra cosa: 3-4 volte alla settimana rimango del tempo in più sul campo proprio per provare i tiri, per allenarmi ai gol, per provare e non sbagliare".
Il suo gol da sogno sarebbe?
"Non importa. Basta che sia una... bomba" .
Altra curiosità, così chiudiamo il cerchio del passato: ma cosa le passò in testa per fare quel retropassaggio a Livorno?
"Ho sbagliato. Punto".
Per l’Inter quale tatuaggio si farebbe?
Mostra il polso sinistro: "La vede? La Coppa, l’Europa League vinta col Porto, con tanto di data. Mi piacerebbe farmene uno così sul polso destro. Un trofeo con l’Inter: sono abituato a credere nelle cose".
Cosa la fa ben sperare di questa squadra?
"Il progetto, il gruppo che mi creda è fantastico e una squadra che ha fame, qualità e l’ambizione di vincere".
Tutto bene, ma se poi tornano certe voci a gennaio...
"Le spiego come sono. Ero piccolo, in Colombia, e giocavo in una squadretta di proprietà di una banca. La banca fallì, la squadra sparì, si sciolse. Dissolta. Così mi chiesero di andare a giocare in un’altra squadretta, ed era come se sparita l’Inter mi avessero proposto di mettere la maglia del Milan. Dissi di no. Così, di nascosto e senza farlo sapere a mio padre, non mi presentai agli allenamenti per 2 settimane. Insomma: se mi metto una cosa in testa, è quella. Nella mia testa c’è l’Inter".
In quelle settimane in cui la Luna era difficile da rivedere, cosa le ha fatto forza?
"Coloro che mi vogliono bene e alcune valutazioni. In questi ultimi 2 mesi ho avuto molto tempo per pensare. E adesso ho capito dove sono. Ancor più di prima".
A onor del vero c'è da dire che Guarin non ha mai creato casini, né in prima persona né tramite l'agente, almeno non pubblicamente.
E' certo che se a gennaio ti ritrovi con un accordo e le visite mediche con un'altra squadra (Juventus) e poi salta tutto, ti girano un po' le scatole, a parte questo però non mi pare sia un piantagrane.
PSY a ruota libera :alesisi:
Citazione:
Il presidente Erick Thohir incontra i tifosi. A Giacarta, il numero uno nerazzurro si è impegnato in un forum con i fan interisti, spaziando a 360 gradi sul mondo Inter.
"Dopo l'acquisto dell'Inter è aumentata la mia fama in Indonesia, in Italia e in altri Paesi. Ci sono stati molti vantaggi qui per l'acquisizione del club, uno dei quali è stato far capire che anche l'Indonesia può competere. Ma non basta, serve la corretta mentalità. L'Inter, invece, deve avere come obiettivo quello di tornare nelle prime 10 squadre al mondo. Per fare ciò bisognerà necessariamente aumentare i ricavi, coi quali possiamo avere una squadra formidabile; e costruire una relazione solida con i tifosi, il cui ruolo è molto importante".
Come ci si è mossi sul mercato?
"Abbiamo provato ridurre l'età media della squadra e, in tal senso, è importante l'innesto di nuovi giocatori giovani. Il nostro settore giovanile è tra i migliori d'Europa. E poi abbiamo diminuito il numero di giocatori in rosa, che era troppo grande".
Sarà possibile costruire un nuovo stadio tutto dell'Inter?
"C'è una pianificazione per costruire un nuovo stadio, per il quale ascolteremo il Comune e il Milan. L'impianto è importante, perché i diritti televisivi non possono più essere la sola fonte di ricavi. Ma questo non è ancora il momento giusto, perché ci vogliono fondi; prima di pensare ad uno stadio, dobbiamo pensare a stabilizzare il rendimento dell'Inter, e non ad altro".
Kovacic è incedibile?
"Lui rimarrà all'Inter, per noi è molto importante".
Sul cambio della percezione nei suoi confronti dopo l'acquisto dell'Inter:
"Posso ancora mangiare per strada a Giacarta, ma ci sono cose sulle quali ho cambiato il mio modo di fare. Ora dovunque vado trovo gente che vuole interagire a me, in Europa come a Hong Kong" (Ride, ndr)
Sul suo ruolo per l'immagine dell'Indonesia:
"Devo dire che indirettamente mi sono ritrovato a diventare una sorta di addetto alle pubbliche relazioni di questo Paese. Piaccia o non piaccia, il mio nome è sempre collegato all'Indonesia e la promuove a livello internazionale. Faccio PR per l'Indonesia, i suoi affari e le sue motivazioni. Per le motivazioni dei cittadini indonesiani affinché possano espandere i loro business al di fuori dei confini".
Quali sono i vantaggi che ha riscontrato in Indonesia nell'aver acquisito l'Inter?
"Sono tanti, uno dei quali è aver dato impulso ai successi del Paese".
I giocatori indonesiani possono un giorno rinforzare l'Inter?
"Non chiudo alla possibilità di portare giocatori indonesiani in nerazzurro, ma dipende dagli individui, ci sono molti fattori che influenzano l'eventuale adattamento, come nazione non siamo anccora sufficientemente pronti a competere. Per diventarlo davvero dobbiamo prima di tutto esserlo mentalmente".
Conferma la tournéè in Asia della prossima stagione?
"Sì, porterò la squadra in Asia per il tour, stiamo valutando le città dove andare e spero che tutto possa essere definito nelle prossime settimane. Ma per l'Indonesia spero che l'Inter arrivi anche portando Inter Campus. Mi auguro che non sia solo una visita occasionale".
Citazione:
il presidente dell'Inter Erick Thohir ha lanciato un suggerimento per le istituzioni italiane: "Per lo stadio al momento non sono in grado di rispondere, perché siamo ancora in una fase di studio e dobbiamo capire se farne uno nuovo da soli oppure col Milan, o risistemare il Meazza. Ne discuteremo ancora nei prossimi mesi. I club non possono contare solo sui diritti televisivi, ma anche sui biglietti delle partite per i loro ricavi. In Italia dovrebbero fare come negli Stati Uniti, dove il club gode del pieno supporto della comunità locale. Occorrerebbe la concessione di un terreno per 100 anni dove costruire uno stadio. Perché una squadra di calcio è l'orgoglio di una regione. Ma ora, anche il governo italiano sta cominciando a sostenere i progetti per gli stadi. Noi abbiamo ottenuto un finanziamento sul contratto di affitto del Meazza che useremo per riammodernare lo stadio e le sue strutture", ha concluso
Citazione:
Erick Thohir ha parlato anche della rosa nerazzurra, spiegando il motivo della cessione di Ricky Alvarez:
"Penso che la nostra squadra sia abbastanza completa e non vogliamo sovrabbondanza di giocatori. Tutti sicuramente vogliono avere il loro spazio ma piuttosto che disturbare l'atmosfera dello spogliatoio è meglio mandarli in prestito altrove per creare un ordine ideale interno. Alvarez? E' ancora un nostro giocatore, la sua al Sunderland sarà una parentesi, ma crediamo che abbia un buon potenziale ed è ancora importante per l'Inter".
Si passa poi a parlare della rosa:
"La squadra ora è equilibrata in tutte le sue linee ed è solida per gestire tutte e tre le competizioni. In difesa abbiamo Vidic, Juan, Andreolli, Campagnaro e capitan Ranocchia. A centrocampo possiamo reggere bene con M'Vila, Medel e Guarin. Nel ruolo di trequartista ci sono Hernanes e Kovacic. Pensate come Alvarez avrebbe potuto giocare se fosse rimasto all'Inter". Sui singoli: "Dodò e Juan Jesus daranno maggiori potenzialità perché giovani. Kovacic e M'Vila sono due grandi giocatori. Vidic è un elemento importante e di alto livello e può fungere da mentore per molti altri giocatori". Obiettivo raggiunto il ringiovanimento della rosa, importante per il presidente perché "nel calcio moderno ci vuole molto fisico. Guardate l'ultimo Mondiale: tutte le squadre avevano uomini che correvano dall'inizio alla fine".
Thohir ha anche spiegato la sua visione in merito ai compiti delle varie componenti:
"I giocatori più giovani hanno bisogno di trovare resistenza per gli scontri fisici, quelli più esperti invece devono trovare il modo di sviluppare nuovi modi per elaborare il gioco. Entrambi questi compiti vanno coordinati fra loro. Stiamo lavorando sodo, già nelle prossime partite questa squadra può essere più solida. E in futuro lavoreremo sempre più in questa direzione".
ancora PSY
Citazione:
L'incontro con i tifosi indonesiani è stato l'occasione per parlare di tutto ciò che ruota intorno all'Inter ma anche al calcio italiano. E tra gli argomenti trattati, oltre a una valutazione della rosa attuale, c'è anche una piccola apertura a intervenire durante il mercato invernale per rinforzare la squadra: "Per ora la rosa è sufficiente, ma in inverno non escludo nulla". Impossibile strappargli quale tipo di giocatore vorrà portare all'Inter durante la prossima sessione, anche perché il presidente ammette di voler prima parlarne col suo staff: "Staremo a vedere. Nel gennaio scorso ci mancava un trequartista ed è arrivato Hernanes. Ma l'Inter non compra a prescindere".
Citazione:
Erick Thohir, sempre nel contesto dell'incontro coi tifosi di oggi a Giacarta, spiega quello che deve essere uno dei principali obiettivi extra-campo dell'Inter, ovvero quello di ricostruire un ottimo rapporto con la propria tifoseria, specie coi sostenitori sparsi in tutto il mondo. Ma questo, secondo lui, non potrà accadere finché la squadra non visiterà personalmente i Paesi dove si trovano le principali basi di tifosi e non studierà attività dedicate. E a questo proposito non nega che l'Inter sta sviluppando la propria base fan e le sponsorizzazioni globali. Poi ribadisce un obiettivo: "L'anno scorso siamo entrati in Europa League, quest'anno l'obiettivo è andare avanti il più possibile in questo torneo, e magari riuscire ad arrivare in Champions".
Thohir ha anche ribadito l'importanza della razionalizzazione e del ringiovanimento della rosa: "Avere una rosa più giovane diventa sempre più importante per il calcio moderno, dove il gioco è sempre più fisico e si deve correre continuamente. I giocatori esperti sono importanti perché sanno costruire bene il gioco, però quando si tratta di duelli fisici è ovvio che servono i giocatori giovani che sono molto più forti". Poi, proiezione al match di domenica col Sassuolo: "Spero che la squadra riesca a prendere i primi tre punti, al primo match abbiamo ottenuto solo un punto in trasferta. Vedrò la partita in diretta".
Citazione:
Erick Thohir dimostra di avere imparato bene la storia dell'Inter, e lo dimostra quando, interpellato sull'eccessiva presenza di giocatori stranieri nella rosa nerazzurra, ha risposto con una nota storica: "Il nome della società è Internazionale, la storia dimostra che sin dal principio questa squadra si è dimostrata aperta ai giocatori provenienti da qualsiasi luogo, non soltanto dall'Italia. Ma la nostra intenzione è quella di tenere anche i giocatori italiani; e poi, basti pensare che nelle nostre squadre giovanili il 90% dei giocatori proviene dall'Italia, e solo il 10% è composto da giocatori stranieri".
Ma sarà possibile vedere un giorno un calciatore indonesiano all'Inter, magari il talento dell'Under 19 Evan Dimas? "Difficile ma non impossibile, anche se per un ragazzo dell'Under 19 indonesiana si addice di più un campionato come quello degli Stati Uniti o del Belgio. Per approdare all'Inter bisognerebbe cominciare a lavorare dalla più tenera età. E poi, i giocatori dell'Under 19 disputano diversi tornei ed è difficile per me portarli in Italia. Anche se so che si tratta di giovani fenomeni che non perdono mai".
l'ultimo che potrebbe prendere in giro qualcuno per i capelli :asd:Citazione:
Sorpresa Juan Jesus ad Appiano Gentile. Il difensore brasiliano si presenta alla seduta di allenamento con una capigliatura che lascia a bocca aperta: ciuffo biondo alla radice, con sfumature di blu. Un look talmente inconsueto da scatenare l'ironia dei compagni, in particolare quella di Rodrigo Palacio che in un momento di relax sul rettangolo di gioco si mette in testa una zolla d'erba a mo' di ciuffo e scherza con il brasiliano. Chissà se Juan si presenterà anche domenica allo stadio con questi capelli bicromati
Spoiler:
adesso non fare un cazzo da mane a sera si chiama "ragioni personali" ? :uhm:Citazione:
Originariamente Scritto da Taider
La storia dei capelli :facepalm:
L'intervistatrice ha due canotti peggio di Alvaro Pereira :asd: