Non ha tutti i torti.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Miracle_of_Chile
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Non ha tutti i torti.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Miracle_of_Chile
In effetti che bel miracolo:Citazione:
Amartya Sen, in his book Hunger and Public Action, examines the performance of Chile in various economic and social indicators. He finds, from a survey of the literature on the field:
The so-called "monetarist experiment" which lasted until 1982 in its pure form, has been the object of much controversy, but few have claimed it to be a success...The most conspicuous feature of the post 1973 period is that of considerable instability...no firm and consistent upward trend (to say the least).
According to Ricardo Ffrench-Davis the unnecessary radicalism of the shock therapy in the 1970s caused mass unemployment, purchasing power losses, extreme inequalities in the distribution of income and severe socio-economic damage.[20] According to United Nations Economic Commission for Latin America and the Caribbean data the percentage of Chilean population living in poverty rose from 17% in 1969 to 45% in 1985.[21]
dettagli, solo dettagli. i poveracci dovranno pur servire a qualcosa, no? :asd3:
Sei una delle persone più inquietanti che abbia avuto il dispiacere di leggere....
Il miracolo del Cile....ah già, dimenticavo che per te il popolo è una massa di stolti con delle braccia da sfruttare e poco altro, tu stai dalla parte di chi comanda perché sicuramente "ne sa di più"....
quasi quasi spero che ci si trovi noi nei panni dei Greci tra qualche anno (potrebbe succedere)....vorrei sentire che cazzo avrebbero da dire i fieri promotori del liberismo e dell'unione (che poi di unione non ha una madonna ma fa nulla, fa figo chiamarla così) europeNa...
qui si sta perdendo il reale valore delle cose e sopratutto si stanno trascurando gli insegnamenti della storia, si ride sul sangue e il sudore dei popoli e si generalizza senza pudore, ritenendo una plutocrazia (ormai smaccatamente visibile agli occhi di tutti) il sistema di governo auspicabile.
Ah già, ma io è meglio che non parli, sono povero, ho solo il diploma e non capisco un cazzo di economia....per me ci vorrebbe Pol Pot, Pinochet non mi garba
Ah beh, Sen, sicuramente una valutazione oggettiva.
Basti vedere i fondamentali del Chile oggi, sopratutto paragonato ai paesi che gli stanno attorno.
Questo é un passaggio interessante.Citazione:
“Chilean economy did very well, but more important, in the end the central government, the military junta, was replaced by a democratic society. So the really important thing about the Chilean business is that free markets did work their way in bringing about a free society.”
In un paese che ha più pensionati che lavoratori, e questi sono principalmente lavoratori pubblici, parlare di liberismo mi pate eccessivo.
Tutto il castello greco non sarebbe neanche in piedi senza i capitali del resto d'europa che gli hanno permesso di giocare allo stato sociale mantenendo corporativismi e un sistema basato sul clientelismo.
Torneranno ai livelli di reddito in cui meritano di stare, non vogliono i prestiti dell'europa malvagia? Se lo finanzino con il proprio risparmio il loro deficit.
Dinofly, leggo sempre con interesse e attenzione i suoi interventi, perchè fatti da chi chiaramente è competente in materia e non parla per "mi sembra", però traspare sempre una morale di tipo "contabile" dai suoi interventi.
Non credo che sia giusto vederla così, non tanto per la questione di fondo dei debiti, che vanno di certo ripagati e onorati, ma la sua freddezza nei confronti delle persone che hanno meno reddito è anti-patica. I soldi sono un costrutto della società, definire il concetto di ricchezza come cosa scollegata dalla comunità è profondamente errato, la proprietà privata è buona se però è un valore che porta benessere condiviso. Può essere definita giusta una società dove due feroci Baroni posseggono tutte le terre, che producono enormi ricchezze grazie al lavoro massacrante e interminabile dei sudditi, formalmente liberi, ma così poveri da non potersi pagare la Libertà data dall'Istruzione?
Credo che la vecchia e cara (a me) concezione dello Stato Sociale abbia prodotto più ricchezza di qualsiasi altra conquista, perchè ha produtto delle popolazioni in grado si comprare, di lavorare con profitto perchè istruite, libere perchè istruite, giuste perchè solidali. Il liberismo mi sembra una facile scorciatoia per qualcosa di fumoso, l'illusione della crescita con il mito contabile del PIL.
mi trovo parzialmente d'accordo, convieni con me che però la responsabilità di aver mantenuto in vita un apparato statale elefantiaco e clientelare a TUTTI I COSTI invece di lasciarlo serenamente andare in default è dell'Europa, della UE, dei suoi piani di salvataggio e del "whatever it takes", delle condizioni immutabili e del modello teutonico vincente, della deflazione e di fantasiosi parametri entro i quali soggiornare decisi da soggetti che sconoscono le realtà entro le quali tali parametri troveranno applicazione.
A noi!
Suvvia amico mio, un po' di sano cinismo, ieri m'è scappato un:
"Fanculo mi va bene far cucire i palloni ai bambini asiatici basta che sto cazzo di fondo faccia sto 5% netto in 18 mesi"
E ho compreso che siamo nel 2015, addio ideologie e cazzi vari.
O no?
Sono citati anche altri nel link che hai postato tu.
Ho sempre nutrito un forte scetticismo sulla capacità del capitalismo di veicolare la democrazia. Specialmente alla luce delle differenze culturali, sociali storiche fra le varie culture. Infatti in Cina non ha portato all'avvento di un regime democratico, semmai anzi ha aiutato puntellare il regime, specialmente dopo 1989. Nei paesi islamici pure, così come in altri regimi autoritari.Citazione:
Questo é un passaggio interessante.
Tu ovviamente mi dirai che esistono tanti tipi di capitalismo e ti do ragione. Potremmo metterci anche a discutere della concetto di "libero mercato" (fa conto che alcuni economisti considerano gli Usa un'economia socialista :asd: ), ma non ne usciamo più.
Proprio per questo ho sempre ritenute tali affermazioni patrocinate da Friedman e chicago boys molto forzate, quasi usate come propaganda nella guerra fredda degli anni 70/80, dalle èlites culturali di allora.
serenamente andare in default ne parli come se ci fosse un default dove la gente non perde potere d'acquisto e le banche non chiudono ma tutti sorseggiando spumante si dicono "oggi siamo in default. Domani vacanza?". Era inevitabile, che la grecia stava con le pezze al culo andasse così. Non vuoi che un membro della Ue fallisca (uscita euro ecc.) ma nemmeno gli vuoi regalare soldi e alla fine finisce così...
A nessuno sembra interessare comunque che i greci non hanno esclusiva colpa per come sono state gestite le finanze pubbliche greche.
Ed in ogni caso un default sarebbe peggiori pure per l'UE, non per niente quando tocca salvar le banche, per evitar negativi effetti a catena, i soldi li trovano.
Far fallire la grecia sta diventando quasi più una questione di deterrente morale (dato comunque il valore contenuto del debito ma, sopratutto -secondo me, la carenza di un tessuto infrastrutturale idoneo a stimolare la crescita, circostanza che permette appunto di investire in progetti con valore atteso positivo).
Far fallire la grecia o, come unica alternativa, far continuare il processo di austerity, è inutile e dannoso arrivati a questo punto, anche perché aver temporeggiato fino ad oggi fa sì che l'UE si trovi col fianco scoperto di fronte a nuove eventuali crisi (la cina zitta zitta...).
Che poi, secondo me, il fulcro della questione greca è come mai la voce della germania aveva così importanza rispetto a quella degli altri stati membri.
Io capisco dinofly e chi campa sulla pelle degli altri eh. È legittimo. Però spero che non si indignino quando periodicamente alcune teste vengono fatte rotolare dalle "caste inferiori", perché è legittimo anche quello.
A me interessa solo della gente che, mentre le élites discutono e si accordano, prendono carciofi nel culo dalla parte delle spine.
Perdono potere d'acquisto?al momento mi pare abbiano problemi più stringenti, se nel 2012 le cose avessero seguito il naturale corso, ora la Grecia e i Greci sarebbero a metà del guado ma con la fase più dura alle spalle...con una Dracma svalutata ma con libertà totale sulle scelte economiche e sul lavoro, se poi avessero perseverato e indugiato nei vecchi vizi...beh, avrebbero pagato solo loro
certo che no, non strumentalizzare le mie parole in maniera così grossolana.
ho detto che la fase più dura sarebbe probabilmente alle spalle (almeno così dipingono alcuni economisti che teorizzano una uscita controllata dalla moneta unica) e che soprattutto (visto che a quanto pare quello che preme a molti è recuperare il debito Greco, come se poi i soldi finissero in tasca a noi :asd: ) l'europa e la magica e illuminata UE non sarebbero coinvolti nel crollo della Grecia attuale, non ci sarebbero problemi di debito e contumelie a ripetizione contro i Greci, Tsipras, Varoufakis e amici.
Poi se voi siete convinti che fuori dall'euro ci sia la morte e la distruzione perchè così vi hanno raccontato fate pure, l'importante è che molti si stiano facendo domande su cosa cazzo sta succedendo e perchè....tenete conto però che i sogni di unione sono finiti (se mai sono cominciati) e "essere condannati all'irrilevanza" come ho letto qui, potrebbe essere nulla in confronto alle tensioni sociali che si creeranno in caso di prosecuzione delle politiche miopi e criminali (nonchè criminogene) che l'UE ha intenzione di propinarci, non ultima l'ERF (che sicuramente verrà ora difeso a spada tratta dai "cavalieri di Bruxelles").
Nessuno pensa che fuori dall'euro ci sia morte e distruzione. Ci limitiamo a sostenere che chi mantiene uno stato sociale in virtù di crediti esteri, senza quei crediti il giorno dopo andrà a gambe all'aria.
Vediamo nei prossimi giorni che succederà, rumors dicono che la grecia sia pronta a proporre un accordo peggiore di quello per il quale è stato indetto il referendum.
Il cetriolo sarà ancora più grosso, ma la democrazia è salva :fag:
http://www.corriere.it/economia/15_l...881ecc8e.shtml
Spero che sia uno scherzo del giornale. Perchè se no gli ultimi 6 mesi diventano una farsa suprema. :asd:Citazione:
Un secondo giornale, «Naftemporiki», riporta come siano stati proposti aumenti delle tasse per trovare i soldi: un aumento delle imposte sulle società al 28% dal 26%; un aumento dell’Iva sui beni di lusso dal 10 al 13%; un aumento dell’Iva sui prodotti alimentari trasformati, ristoranti, trasporti e alcuni servizi sanitari offerti dal settore privato dal 13 al 23%; un aumento dell’Iva per gli hotel al 13 dal 6,5%.