white squares everywhere :facepalm:
Visualizzazione Stampabile
white squares everywhere :facepalm:
Spunto di riflessione.
Ma è una mia impressione o la politica italiana ha sempre più bisogno di adulatori?
Più mi guardo attorno e più vedo politici che cambiano dirigenti attorno a loro mettendo uomini di fiducia che altro non fanno che rispondere sempre di si. Il problema è che se al posto di un tecnico metti uno yes man, poi va tutto a meretrici.
:boh2:
Oddio, forse è proprio quello lo scopo...
:cheers:
Che poi è un sistema che si autoalimenta, perchè se tutti i massimi dirigenti di cui ti sei circondato non fanno altro che gridare "genio! genio!" ad ogni cagata che dici, ti convinci di essere nel giusto. Quanto avevano ragione i romani con il loro memento mori.
La storia insegna ma non ha mai studenti.
Più che yes man io vedo partigiani (nel senso che parteggiano) di infimo ordine che in ogni caso pur nell'evidenza dei fatti e pur capendo benissimo che quello che fanno è sbagliato continuano a farlo perchè la loro parte ha deciso così...come tifosi allo stadio non esiste la possibilità che si sbagli se si lavora con la loro parte se invece non sei con loro sbagli a prescindere.
Si, chiamali come vuoi, il fatto è che se il sindaco cambia il c.te della Polizia Municipale perchè non gli piace, e vuole uno che faccia le multe ai rappresentanti dell'opposizione (sto inventando eh), una volta cambiato, la polizia municipale sarà diretta da un imbecille che fa multe all'opposizione a manetta (magari anche multe nulle, ma tanto è un coglionazzo che non vede oltre il proprio naso) ma che però smette di controllare che al mercato ognuno occupi i propri posti, o che i negozianti siano in regola con le autorizzazioni amministrative.
Il politico deve dare la direzione, ma è il tecnico che deve decidere come seguirla, secondo la legge. Se il tecnico non capisce un cazzo il risultato è il caos totale, ed è quello che vedo quando mi guardo attorno.
:uhm:
io intendevo a livello di politici tu a livello di tecnici...è vero secondo me a livello di parlamentari e giù fino a gli assessori c'è partigianeria totale e poi a livello di tecnico i politici si circondano di yes man che non capiscono un sonoro caxxo.
Ma a livello politico uno può circondarsi di chi vuole, si possono anche riempire la camera ed il senato di spogliarelliste ed emuli dei "California Dream Men", per quanto poi il risultato siano le "leggi waldo(TM)" che ci ritroviamo oggi, o peggio, un'accozzaglia di provvedimenti che non servono ad una beneamata fava oppure non si capiscono.
Il fatto è che al governo può anche esserci un bambino di tre anni, solo che poi il poppante di cui sopra deve avere attorno un apparato tecnico che funzioni. Lui dà le direttive, chi le deve eseguire mette d'accordo il volere del politico con le leggi della fisica.
Qui siamo al paradosso, si vuole piegare la realtà al volere del politico.
"Mettiamo l'esercito in mezzo alla strada!" (sempre come esempio eh :asd: ), e tutti attorno "bravissimo, eccezionale, come abbiamo fatto a non pensarci prima?", e poi vedi di organizzarti per mettere in pratica questa proposta oscena.
Risultati: addestramento che va a ramengo, soldi pubblici buttati, incremento della sicurezza 1%, incremento della percezione diella sicurezza -25% ("cacchio, se c'è l'esercito in mezzo alla strada vuol dire che stiamo messi come la Colombia" - cit.).
Si fosse alzato un qualche generalissimo a dire che forse non era il caso... ma neanche per l'anticamera del cervello gli è passato. Poi, se andiamo a vedere il perchè ed il percome si diventa Capo di Stato Maggiore uno capisce tutto.
Questo sistema non può e non deve andare avanti. C'è bisogno di gente che pensi ai vertici tecnici delle istituzioni.
Articolo interessante sulla vicenda Murdoch tratto dal sito Linkiesta.it, che sta scalando la mia personale classifica di gradimento a velocità vertiginosa. :D
Citazione:
7 luglio 2011 - 00:10
Quando Milly Dowler, 13 anni, fu rapita e trovata uccisa e in avanzato stato di decomposizione nel settembre 2002, sembrava “solo” uno di quegli orrendi casi di cronaca che regolarmente occupano le pagine dei giornali. Ma quello non era solo un caso di cronaca nera. Da quanto emerso in questi giorni un investigatore, Glenn Mulcaire, che lavorava per il tabloid News of the World, ha illegalmente ascoltato la segreteria telefonica della ragazzina con le chiamate che le lasciavano i genitori in ansia, cancellando anche alcune telefonate per lasciare spazio a quelle nuove di un padre e una madre disperati a angosciati. Insomma, inquinò le prove pur di fornire al giornale titoli forti da prima pagina. Anche alcuni parenti delle 52 vittime dell'attacco-suicida nella fermata della metropolitana di Edware Road del 7 luglio 2005 sarebbero stati ascoltati in maniera illecita.
In questo modo gli inglesi quasi ci superano nell'utilizzo illecito di intercettazioni illecite. Solo che in Italia personaggi come Giuliano Tavaroli e la vicenda dossier illeciti di Telecom, oppure la telefonata Fassino- Consorte, quella dell'«abbiamo una banca» che non era stata manco trascritta e per cui è stato rinviato a giudizio Paolo Berlusconi, sono storie di battaglie fra gruppi di potere politico-economici. Qua invece si tratta di scoop di cronaca o su celebrità. Certo, farlo perché si vuole vendere più copie non è meno grave, ma è un po' diverso. Anche a Londra ovviamente entrare nei telefoni altrui è illegale e lo è in base al Regulation of Investigatory powers (Ripa) del 2000 oltre che in base al Computer Misuse Act del 1990. Le forze di sicurezza possono chiedere un permesso per farlo, ma solo loro. Questo però non ha impedito la pubblicazione della famosa telefonata in cui Carlo diceva a Camilla di volere essere un suo tampax o che oltre 3mila persone, soprattutto vip fra cui Hugh Grant, siano state ascoltate illecitamente dalle talpe del tabloid inglese. Insomma anche in terra d'Albione c'è un'assenza di controlli vertiginosa. Ma qui non è questo il punto.
L'orrenda vicenda di cui fanno parte anche pagamenti alla polizia non fa solo a pezzi quel che resta della reputazione dei tabloid inglesi ma imbarazza anche il premier David Cameron e il tycoon Rupert Murdoch. Il primo per due ragioni. Perché è grande amico di quella figura rumorosamente leggendaria nel mondo della stampa popolare che è Rebekah Wade, ora Brooks, che era la direttrice del giornale all'epoca e che ora è al comando della News International di Murdoch. Ma soprattutto perché fino a gennaio lavorava per lui, Andy Coulson, altro ex direttore del News of the World, accusato di essere stato a conoscenza dei pagamenti alla polizia. Cameron l'aveva sempre difeso dicendo che si dà a tutti una seconda chance, ma ieri ai Comuni ha definito «disgustosa» la vicenda del telefono di Melly e ha promesso un'inchiesta.
Tuttavia è per Murdoch che ci possono essere le conseguenze maggiori. Controllando il Sun e il Times (con relativi domenicali News of the World e Sunday Times) oltre a Sky tv, ha a Londra, ma non solo lì, un potere simile a quello che aveva a inizio '900 a New York William Randolph Hearst, l'editore a cui si ispirò Orson Wells per «Quarto Potere» e il cui barocco e ipertrofico palazzo imperiale sulla costa californiana è ancora una delle mete turistiche più visitate del Golden State. Per il suo impero, che va dagli Usa alla Cina passando anche per Inghilterra, Germania e Italia, la storia di Milly è un duro colpo. E non è un caso che oggi abbia ribadito la piena collaborazione del gruppo alle indagini (anche se non ha ancora cacciato la rossa Rebekah).
Il problema non è solo che Murdoch è impegnato in un takeover sulla quotata inglese che controlla Sky Uk, BskyB, da parte della casa madre News Corp che mira al controllo completo e per questo ha bisogno di un atteggiamento benevolo da parte di Downing Street. Ma anche perché, come ha spiegato di recente il figlio James, News Corp deve crescere ancora e l'operazione BskyB è solo l'inizio di un grande piano di espansione. O almeno lo sarebbe se la rabbia dell'opinione pubblica e le mosse di società come Ford che ha ritirato la pubblicità a News of the World, non ne ostacoleranno il cammino.
Il Guardian, giornale liberal da sempre acerrimo nemico del monarchico e conservatore Murdoch e che ha fatto lo scoop sul ruolo di Mulcaire nella vicenda Molly, chiede se si possa ritirare la licenza a BSkyB e sta facendo pressione perché il segretario alla Cultura Jeremy Hunt, che deve fornire il suo parere sul takeover, usi la terribile storia della ragazzina per fermare Murdoch.
Ma la ruggine del Guardian non è solo strettamente politica. Nel 1986 Murdoch fu al centro di una disputa coi sindacati per il trasferimento delle rotative nel distretto londinese di Wapping. Un conflitto che per i giornalisti fu l'equivalente dello sciopero del 1984 dei minatori. L'esito, con l'appoggio del governo Thatcher, fu lo stesso: una débacle che mise fine a Fleet Street, la via storica del giornalismo inglese coi suoi riti e le tradizioni. Ma quella fu anche la ragione per cui tanti stranieri e tanti italiani hanno potuto farsi le ossa in giornali o televisioni inglesi visto che prima di allora i sindacati dovevano approvare le assunzioni e raramente acconsentivano a vedere fra le scrivanie gente che non provenisse da quello che restava dell'Impero britannico.
Infine c'è un ultimo aspetto che va considerato prima di lanciare la croce sui tabloid. Farli bene è difficile, occorre gente in gamba capace di rendere un'analisi sottile in scrittura popolare, e spesso a Londra gli stipendi del Sun sono in linea con quelli del Financial Times. Inoltre nel Regno Unito la distinzione fra tabloid e quality paper è netta e continuamente ripetuta. Ma i tabloid hanno anche una storica funzione sociale, quella di comfort the neglected and neglect the confortables. Vale a dire che danno conforto agli ultimi mostrando che i primi, coi loro figli drogati o i mariti che tradiscono le mogli, hanno i loro stessi problemi. E allo stesso tempo sono una spina nel fianco che i primi devono pagare per essere apprezzati dagli ultimi. Quindi in una società così classista come quella inglese, dove appena apri bocca dal tuo accento si capisce dove hai studiato e a che ceto appartieni, sono stati finora un elemento equilibratore. Almeno fino a quando la ruota non è impazzita, a venire attaccata è stata una povera famiglia e i casi di cronaca sono diventati oscure trame di spionaggio.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/ve-lo-da-mur...#ixzz1RPRWvobV
Ops, doppio.
Per non sprecare il post, segnalo anche questo: http://www.yallaitalia.it/
http://www.youtube.com/watch?v=3tpEtValtxw
:rotfl::facepalm:
sacconi- :asd:
E tre.
Secondo me in serata arriviamo a 6 o 7 :asd:
Ma che è?
:mah:
Citazione:
Ve lo dà Murdoch il giornalismo anglosassone
Manco l'avessi scritto io 'sto titulo :asd:
...
And now domanda: Chiwaz, tu che sei fotografo...fotografi anche donne ignude?
E se sì, anche molto ignude?
Sempre se sì, la cosa va approfondita.
(in caso di doppio positivo s'attiva la modalità invidia-rognosa, sappilo...ma forse anche no, dipende dagli approfondimenti successivi)
P.S.: In caso di uomini desnudi, invece, s'attiva la modalità:
http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:A..._BvUVMEF-83JOQ
gente che definisce Brunetta diversamente intelligente...:asd:
Sempre detto che troppo lavoro fa male ci sono degli svizzeri che sono usciti di senno...:asd:
Svizzera, un partito contro PowerPoint
Si chiama Anti-PowerPoint Party, e vorrebbe ottenere un referendum per bandire la popolare applicazione software di Microsoft. Costerebbe all'economia elvetica 1,7 miliardi di euro l'anno
Roma - Un autentico caso di stato, scatenato in terra elvetica contro una delle applicazioni software più diffuse sul pianeta. Le presentazioni in PowerPoint sono all'improvviso diventate un nodo dell'economia svizzera, finite nel mirino di un partito tanto curioso quanto agguerrito.
I vertici dell'Anti-PowerPoint Party (APPP) - questa la traduzione in lingua inglese - hanno dunque lanciato il più preoccupante tra gli allarmi: l'utilizzo massivo della piattaforma targata Microsoft avrebbe fatto perdere all'economia locale qualcosa come 2,1 miliardi di franchi svizzeri, oltre 1,7 miliardi di euro.
Si tratta però di cifre presunte, calcolate dai vertici di APPP sulla base di statistiche non verificate, ovvero relative al numero complessivo di impiegati che ogni settimana lavorano a presentazioni in PowerPoint. Sempre secondo il nuovo partito, l'85 per cento di questi stessi dipendenti non troverebbe alcuna utilità nelle slide più famose per ufficio.
Ma c'è di più. Il meccanismo democratico svizzero è tra i più accessibili nel mondo, offrendo ai cittadini la possibilità di ottenere un referendum al raggiungimento di 100mila firme. L'insolito partito - che attualmente può contare su appena 425 sostenitori - vorrebbe dunque puntare al referendum per bandire l'applicazione di Microsoft dalla Svizzera.
Volontari sono stati chiamati all'appello per tradurre il sito ufficiale di APPP in altre lingue, nel tentativo di sensibilizzare l'intero pianeta sulla crociata anti-PowerPoint. Pare che il partito abbia addirittura intenzione di presentarsi alle prossime elezioni nazionali, per portare in Parlamento la battaglia viscerale contro le slide made in Redmond.
Mauro Vecchio
Ora, non vorrei sembrare quello che non sono, ma bnon credo che qualcuno sano di mente e non annebbiato da futili motivi abbia mai additato Murdoch come esempio di giornalismo anglosassone :asd: Che Murdoch sia l'Impero del Male Assoluto è cosa assodata da tempo e la vado a ripetere da mesi ormai. Credo che come giornalismo anglosassone la gente (magari a torto) guardi a roba come il Guardian o l'Economist, non certo un tabloid della stessa risma del Sun, ché il livello di Murdoch più o meno quello è :asd:
Edit: Mi correggo: il Sun *E'* di Murdoch :rotfl:
Beh, si.
Su photo.net ho un portfolio che non posso linkare per evidenti motivi.
Volevo solo riportare il fatto che il tabloid journalism (sesso, scandali, celebrità, cronaca nera) è forte nei paesi anglosassoni, ma è necessario distinguerlo fortemente dal giornalismo tradizionale, proprio come se fossero due "generi" diversi :sisi: Di giornalismo scandalistico è piena l'Inghilterra e da un bel po' (paparazzi e Diana, tipo), ma il Sun e quella risma di roba, in cui Murdoch sguazza, anche se pubblicata su carta da giornale è davvero come Novella 2000. I giornali seri mantengono un contegno più o meno rigoroso ed è, spero, a quelli che ci si rifà quando si parla di giornalismo anglosassone (che comunque non vedo perché imitare in primis, sarà che l'inglese è... "fashion" :asd: ). Non credo invece che un inglese farebbe un buon lavoro se giudicasse la qualità del giornalismo italiano da Novella 2000 (sì, la conosco la battuta di Repubblichella 2000, ma c'è un limite anche allo scherzo :asd: ).