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Ranieri: "Non ci siamo mai disuniti"
Il tecnico bianconero: «Volevamo fortemente questa vittoria, l'abbiamo centrata. Giovinco una spina nel fianco». Soddisfatto anche il presidente Cobolli Gigli
LECCE
«È una vittoria che vale tantissimo». Parola di Claudio Ranieri. La sua Juve espugna Lecce, ma i tre punti che porta via dalla Puglia hanno un peso diverso perchè acciuffati soltanto al 90’, dopo che Cacia aveva portato l’Inter a +8. Il tecnico bianconero è soddisfatto del successo conquistato in extremis dai suoi. «Sapevamo che sarebbe stata una gara molto difficile e combattuta - spiega Ranieri -, era importante segnare, c’eravamo riusciti, poi abbiamo avuto forse un eccesso di confidenza, loro hanno provato a pareggiare con Castillo, poi hanno trovato il pareggio con un gran gol di Cacia. Meno male che la Juve non demorde mai, volevamo fortemente questa vittoria e siamo riusciti ad ottenerla».
Protagonista della gara Sebastian Giovinco, titolare per le assenze di Del Piero e Iaquinta. «Ha fatto una grande gara al di là del gol, è stato incisivo in ogni parte del campo, una spina nel fianco nella difesa del Lecce», dice Ranieri che elogia i suoi giovani talenti. Non solo Giovinco, ma anche Marchisio e De Ceglie, autore dell’assist per il gol decisivo di Amauri. «La società tre anni fa aveva detto che bisognava far bene e vincere, ma tirando sù giocatori nostri, abbiamo ottimi giovani che hanno la possibilità di giocare, anche se non un gran numero di gare visto che davanti hanno grandi campioni, noi puntiamo su di loro». Ranieri ricorda che la Juve viene fuori da «uno tsunami. Avevamo tanti campioni che sono andati via, non si possono ricomprare quei 7-8 grandi giocatori che non abbiamo più, bisogna ricreare una squadra combattiva, forte e vincente, ma non si può fare tutto e subito».
Ecco perchè Ranieri dice che «lo scudetto lo devono vincere gli altri», una dichiarazione che non è piaciuta a molti, ma che Ranieri chiarisce ancora. «L’Inter resta la squadra da battere, la più forte, ma noi non vogliamo arrenderci, io non mai detto che non lottiamo per lo scudetto, ho detto che vogliamo migliorarci e che non firmo per il secondo posto, cosa devo dire di più? Se dico che dobbiamo vincere lo scudetto - scherza Ranieri - mi date 30 punti in più? Noi ci crediamo perchè non sarebbe giusto e onesto pensare di non poter raggiungere l’Inter che è una grossa squadra e che ha dimostrato di esserlo, noi non vogliamo mollare e con il Milan lotteremo fino alla fine».
Secondo Buffon questa Juve è costruita più per vincere la Champions League. «Gigi è un posivito, ma la Coppa, ora che arrivano i turni ad eliminazione diretta, è un terno al lotto». Ranieri non pensa al mercato: «a gennaio recupereremo i nostri 10 infortunati, quindi il nostro sarà un mercato florido». Eppure si parla di Diego e Schweinsteiger, chi preferirebbe Ranieri? «Scelgo i miei che sono in infermeria, anche se il brasiliano e il tedesco sono due splendidi giocatori, però Diego ci costringerebbe a cambiare modulo perchè è un trequartista, noi abbiamo altri giocatori che possono giocare in quel ruolo, ma cambiando modulo costringerei alla panchina giocatori abituati a giocare sulle fasce».
Cobolli Gigli: "Grande Giovinco, ora Bate Borisov e Milan"
La Juve dei giovani vince e Giovanni Cobolli Gigli è il primo ad esserne felice: «Sebastian come Del Piero? Giovinco è Giovinco e Del Piero è Del Piero - dice il presidente della Juventus al sito internet del club bianconero -. Oggi Sebastian ha fatto una grande partita, al di là del gol fatto. Quando aveva la palla tra i piedi era un pericolo costante per gli avversari. Ora ci aspetta una sfida molto importante con il Milan, ma prima pensiamo al Bate Borisov». Tornando alla gara di Lecce, Cobolli Gigli sottolinea «queste sono le partite che vanno vinte e per gran parte del tempo non avevo dubbi sul risultato. Anche se per qualche minuto ho cominciato a temere di non farcela», ha ammesso il presidente della Juventus.
Incredibile, nessuno dei due ha detto che vinciamo lo scudo