Visualizzazione Stampabile
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
MrVermont
guarda che l'Inter vale un decimo di una qualunque franchigia NBA :asd: anche della più scacia :asd:
E chi dice il contrario? :asd:
Meanwhile...
Juan Jesus fa gli auguri a Osvaldo su twitter
12 gennaio 2015, 18:28
http://www.inter-news.it/files/2015/...74-610x400.jpg
Oggi è il compleanno di Osvaldo e Juan Jesus ha affidato a twitter il suo messaggio di auguri, un segnale positivo in un momento difficile per l’attaccante italo argentino
Pablo Daniel Osvaldo compie oggi 29 anni, ma probabilmente ha ben poca voglia di festeggiare vista la situazione che sta vivendo nello spogliatoio interista dove è al momento messo in disparte dopo i fatti di Torino. Secondo le ultime informazioni la situazione sembra in miglioramento e l’attaccante italo argentino potrebbe essere reintegrato, allontanando così le voci di addio che si sono rincorse negli ultimi giorni, ma sicuramente gli avrà fatto piacere il simpatico tweet che il compagno di squadra Juan Jesus gli ha riservato per il suo compleanno, tweet che lascia intendere inoltre che tra i due ci sia un buon legame d’amicizia.
Feliz cumpleaños amigo! @danistone25 Sai quanto ti stimo, per me sei un CAMPIONE. Grazie per le risate di sempre.
-
Re: [CLUB] Inter
non solo JJ se è per questo, pure il profilo twitter dell'Inter... ...cmq dài speriamo chieda scusa inginocchiato sui ceci e torni in rosa, almeno fino a maggio un problema in meno :sisi:
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stenka
Idem, magari un bel giovine da prendere adesso così da averlo pronto il prossimo anno :sisi:
http://filecdn2.dotandad.com/31/704/343832_1.gif
Prima e dopo :sisi:
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
MrVermont
guarda che l'Inter vale un decimo di una qualunque franchigia NBA :asd: anche della più scacia :asd:
Non esageriamo, i bucks (che a livello di valore son probabilmente la più scarsa) son stati venduti per 550 milioni lo scorso anno. L'inter l'avevano valutata sui 300 o sbaglio? Ora sono in vendita gli hawks e secondo me andranno via per un miliardo e qualcosa.
-
Re: [CLUB] Inter
Operazione chirurgica scongiurata per Palacio :alesisi::alesisi:
-
[CLUB] Inter
Se Osvaldo va dato via, farei di tutto per smollarlo al Torino in cambio di un opzione per Darmian a giugno. Cazzio, a me ultimamente ha impressionato non poco, in pratica tutto il gioco (anche offensivo) dei granata dipende da lui :asd:
-
Re: [CLUB] Inter
Bella intervista :sisi:
Grandissimo Mou come sempre :rullezza:
ESCLUSIVA - Combi: "Wes e Ibra, Vieri e Ronie: li ho vissuti così. Mou e Moratti..."
12.01.2015 19:25 di Francesco Fontana Twitter: @fontafrancesco1
Legge poco i giornali, non ama parlare e rilasciare dichiarazioni, e forse mai lo avrebbe fatto se questa idea non fosse nata quasi per caso, tra il serio e lo scherzoso. Tipo sereno, lui. Rilassato, profondo conoscitore della materia e amante del proprio lavoro. Tranquillo, proprio come Binasco, un comune di 7.000 abitanti nella città metropolitana di Milano. Ci accoglie proprio qui, nella sua abitazione, per parlare di tanti argomenti che, forse, non tutti conoscono. Una vita al servizio dei muscoli dell'atletica leggera (dal 1977 al 2004 responsabile medico della Società Sportiva SNAM sezione Atletica Leggera e Nuoto), 4 anni con la pallavolo, dal 1988 fisiatra addetto della squadra nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Dal 1995 al 2000 consulente fisiatra Olimpia pallacanestro, dal 1996 al giugno 2000 consulente fisiatra della Juventus, e poi l'Inter: l'esperienza più bella e ricca. Da luglio 2000 a luglio 2014, 14 anni di successi, sotto tutti i punti di vista. Vittorie di squadra, personali e umane. Insomma, nonostante la parentesi bianconera, lui era e resterà per sempre un grande cuore nerazzurro.
Un uomo che, però, è stato allontanato in maniera poco chiara. Un addio che sarà uno dei tantissimi argomenti trattati in questa lunga intervista esclusiva, passando tra allenatori ("Alcuni non erano da Inter, altri vivevano in 'case senza specchi'"), presidente ("Hanno 'ridotto' la figura di Moratti, un comportamento per me inspiegabile"), giocatori che sono (o sono stati) campioni in campo ma non altrettanto fuori ("C'era chi dormiva poco, chi frequentava brutte compagnie e chi non si fermava nemmeno per le terapie"). Il doping nel calcio, la scelta di far rientrare un giocatore in disaccordo con il tecnico e la definizione atletica, oltre che umana, di alcuni campioni che ad Appiano Gentile hanno lasciato il segno, come Ronaldo, Christian Vieri, Adriano Leite Ribeiro, Zlatan Ibrahimovic, Wesley Sneijder, Samuel Eto'o, Javier Zanetti e Diego Milito.
FcInterNews è con il dottor Franco Combi.
Qual è il rapporto tra un medico e un allenatore?
"Esordisco dicendo che il medico non è dell'allenatore, bensì della società. I club importanti hanno una rosa, un numero di giocatori molto importante, il cui valore totale è assolutamente di altissimo livello. Per fortuna ho sempre avuto un Presidente che ha sempre salvaguardato la salute degli atleti, non per finalità economiche - per poterli vendere in perfetto stato -, ma proprio per il rispetto verso la persona. Questo è un grande merito del Dottor Massimo Moratti, il quale mi ha sempre detto e ribadito in ogni circostanza che l'aspetto prioritario era la salute del calciatore. Poi chiaramente stiamo parlando di un valore intrinseco: la garanzia di completa guarigione permette al giocatore di mantenere il massimo delle sue caratteristiche atletiche e quindi il mantenimento del suo valore".
In pochissime circostanze i medici rilasciano dichiarazioni circa gli infortuni degli atleti.
"Se avvenisse il contrario sarebbe un errore grave. A mio parere i medici devono stare zitti (sia per etica professionale che per legge), il loro compito è quello di garantire alla società un giocatore sano e al massimo della condizione. Poi se il calciatore stesso, in accordo con il club, ritiene opportuno spiegare pubblicamente il motivo e le dinamiche di un infortunio, a quel punto il medico può, anzi, deve fare chiarezza".
Allenatore e medico: a chi l'ultima parola sul rientro in campo del calciatore, soprattutto quando i pareri sono contrastanti?
"A mio parere dipende dal giocatore, consapevole e informato nel miglior modo possibile dal medico sulle caratteristiche aggiornate del suo tipo di infortunio. Se il compromesso portasse a un grave rischio della sua salute non ci dovrebbero essere barriere. Nel senso che in un ipotetico caso come questo, la possibilità del rientro in campo non sarebbe minimamente presa in considerazione. Altrimenti questo compromesso arriva dopo una valutazione logica e scientifica, parlando con il giocatore stesso, con il tecnico e la società, e in questo caso potrebbe anche scendere in campo ben conscio di rischiare un ulteriore problema fisico".
Immagino abbia vissuto tantissimi episodi di questo genere...
"Tantissimi, ma è fondamentale l'intelligenza del calciatore. Alcuni sanno mantenere un certo ritmo, senza farsi male. Poi molto dipende anche dal contesto: andando a giocare, per esempio, una finale di Champions League uno sforzo, e di conseguenza un rischio, sarebbe comprensibile (parlo naturalmente di infortuni atletici che non possono compromettere la salute dell’individuo, come già detto). Questo, però, non deve essere un atteggiamento abituale, soprattutto da parte degli allenatori. Altrimenti verrebbe meno la sicurezza dell’atleta. Il tecnico, spesso, ritiene di essere la figura più importante, a livello decisionale, sulla determinazione della 'guarigione dell’infortunio' del calciatore. Dimentica però che le uniche professioni che possono 'cadere' in una rivalsa civile e penale sono il medico e il presidente. Lui al massimo rischia l'esonero in mancanza di risultati".
Per quanto riguarda i casi 'estremi' tutti ricordano l'infortunio di Chivu a Verona.
"Esattamente. Cristian è una persona dotata di grandissima intelligenza. In quel momento estremamente delicato ha mostrato una serenità impressionante e ha permesso a tutti coloro, in ambiente medico, che lo hanno curato di riportalo a continuare la sua attività di professionista al livello precedente al grave infortunio".
La prima parte della stagione 2010-2011 e la seconda del 2012-2013 messe a confronto con l'annata del Triplete, quella 2009-2010: tantissimi infortuni da una parte e il recupero in tempi record dall'altra. Come mai questa differenza?
"Quando si cambia allenatore c'è sempre una percentuale di infortuni da mettere in preventivo, per varie ragioni, come ad esempio la differenza di preparazione. Ho visto tantissimi tecnici, e quindi cambiano sempre i metodi di lavoro. All'inizio accadono problemi di natura fisica. Per quanto riguarda Mourinho, nel suo primo anno non sono certamente mancati i problemi fisici, ma la stagione successiva è stata un successo anche da questo punto di vista. Solo due stop con i giocatori che hanno recuperato in pochissimo tempo".
Merito dell'allenatore, quindi?
"Questi risultati si possono raggiungere quando l'allenatore è anche un grande leader. Sia a livello culturale che personale. Parlo di Mourinho, ma posso dire altrettanto di Leonardo e di alcuni altri. Sono persone che hanno una sensibilità da leader. Si può litigare, ma senza portare rancore, tutti rispettano il lavoro e le idee altrui. Sempre con rispetto. Con alcuni allenatori ho avuto parecchie difficoltà perché a loro non andava bene il mio rapporto quotidiano con Moratti. Stiamo parlando, però, del mio presidente, e credo questo rapporto sia una cosa normalissima. Loro vivevano tutto questo malissimo, perché sapevano che io parlavo chiaro, e dicevo cosa pensavo in merito agli infortuni. Non ho mai capito tale difficoltà, era solo una doverosa informazione in merito alla salute dei calciatori. Questo 'dovere' spesso portava a incomprensioni".
Cosa non funzionò in alcune stagioni?
"Il rispetto per principio non è mai mancato, poi quando le cose vanno male molte persone vivono in una 'casa senza specchi'. Vivendo in questo modo la colpa è sempre degli altri, mentre le responsabilità possono essere di tutti. Uno può essere bravissimo, ma entrando in un nuovo ambiente può succedere che non si crei quella sintonia ideale".
In alcune annate , quindi, la responsabilità dei tanti infortuni non era da attribuire solo ed esclusivamente allo staff medico...
"È stato un fenomeno strano, e tutti pensano che i problemi fisici siano causati solamente dal medico. La stampa poi accompagna questo modo di pensare, a seconda dell'allenatore che siede in panchina in quel preciso momento. L'infortunio non è una colpa dello staff medico, se mai lo potrebbe essere la recidiva. Questo è molto importante e tutti dovrebbero ricordarlo".
Il calciatore rimane fermamente convinto della propria idea e decide di scendere in campo, nonostante sia conscio di correre un rischio. Cosa succede in questo caso?
"Io ho sempre detto ai calciatori l'entità del loro problema, perché nascondere il tipo di infortunio porta a una grave mancanza di fiducia, con le disponibilità economiche che hanno possono in una sola giornata prendere un aereo, eseguire un consulto, fare gli accertamenti del caso e tornare in tempo per l’allenamento senza che nessuno sappia nulla. La mentalità che tutto dovrebbe essere risolto all'interno è un errore grossolano. Una volta era tutto diverso, oggi, con i moderni mezzi di diagnostica per immagini, anche un piccolo problema viene alla luce".
La metodologia di lavoro, soprattutto in fase di preparazione, può essere decisiva per gli infortuni?
"Assolutamente sì. Ci sono casi in cui la preparazione è inferiore alla 'prestazione'".
All'Inter dal 2000 al luglio del 2014: ci sono state delle preparazioni che, analizzandole da fuori, le hanno fatto pensare: "Ma cosa stanno facendo l'allenatore e il proprio staff..."?
"Certo. Alcune preparazioni potevano essere non perfette, ma con il tempo un allenatore può capirlo e ammettere di aver sbagliato. Questo è un grande segno di umiltà. Altri, al contrario, non vogliono cambiare e continuano sulla medesima linea, che può darsi che in altri ambienti abbiano dati dei risultati, ma all'Inter non li diede. Probabilmente il loro livello non era sufficiente per essere alla guida di una squadra al top come quella nerazzurra".
Sembra molto chiaro l'allenatore al quale si riferisce...
"Non mi riferisco a nessun allenatore in particolare. Molto dipende dalla voglia di cambiare e di ammettere l'errore, e quando si fa notare loro l'inesattezza della metodologia di lavoro questi allenatori la prendono sul personale, giudicando queste precisazioni un ostacolo, al posto di prenderne atto. Questo è un grosso problema".
Durante la sua esperienza all'Inter, quali sono gli allenatori che, al contrario, sono stati il top in tutti i sensi?
"Troppo facile parlare di Mourinho, lui era il migliore. Posso nominare, come detto prima, anche Leonardo, ma non voglio dimenticare anche altri, per esempio Cuper. Lui è stato un grande allenatore ed è un grande uomo, ma aveva un preparatore i cui metodi di lavoro non erano semplici. Infatti le litigate e le discussione erano numerose. Cuper sapeva di questi problermi, ma in quel momento aveva fiducia in quello staff, anche se tutti i giorni cercava di fargli capire le difficoltà. Mi sono trovato benissimo con il tecnico argentino".
Stagione 2001-2002, quella terminata con la tristemente famosa gara contro la Lazio del 5 maggio. È vero che la squadra arrivò al rush finale di campionato senza più 'benzina'?
"Non credo, gli infortuni hanno avuto molto peso. Se Cuper avesse vinto lo Scudetto sarebbe stato l'allenatore dell'Inter per molto tempo. Non credo che la squadra fosse 'cotta', ma i problemi fisici arrivati in serie hanno impedito di raggiungere la forma ottimale. In quel momento venivano schierati tanti giocatori nonostante la forma fisica non fosse ottimale. Tutto cambia quando si parla di un autentico fenomeno, che può vincere le gare da solo non essendo al 100%, ma per gli altri giocatori è diverso".
Immagino sia capitato che in alcuni casi gli allenatori non siano stati limpidi nei confronti del calciatore...
"Certo. È successo che gli allenatori venissero da me invitandomi a non dire al calciatore la sua reale condizione e la verità circa il problema fisico, pur di farlo scendere in campo. Personalmente ho sempre detto, nella maniera più assoluta, la verità. Questo mio comportamento, corretto ovviamente, l'ho sempre pagato sulla mia pelle, ma alle spalle avevo sempre l'ok del mio presidente che voleva che mi comportassi in modo limpido nei confronti degli atleti. Io non accetterò mai di non dire la verità al giocatore. Il tecnico cosa paga? Al massimo verrebbe esonerato, ma medico e presidente andrebbero incontro, oltre a problemi strettamente morali legati al tipo di professione che si esercita, anche a problemi legali importanti".
Abbiamo citato alcune stagioni difficili nel rapporto allenatore-medico. Può dirci di più in merito?
"Tutto è stato amplificato. Io ho sempre fatto il mio dovere e gli allenatori il proprio, poi ci sono componenti di armonia che sono un discorso diverso. Quando succedono degli infortuni scatta la caccia al colpevole, e capita spesso che un giornalista venga incaricato per ridurre le responsabilità di una certa persona. Ognuno di noi, comunque, ha sempre svolto il proprio mestiere. Ho semplicemente detto all'allenatore la mia idea. Io non ho contrastato il lavoro di nessuno, non ho mai parlato con i giornalisti per fare chiarezza, perché questo è compito dell'ufficio stampa. Io non avrei mai potuto parlare con i giornalisti. Mi è capitata una cosa spiacevole: alcuni di loro mi dicevano che avrebbero parlato male di me fino al momento in cui non avessi detto loro qualcosa. Questo comportamento mi ha fatto parecchio arrabbiare. Alcuni accettano situazioni di questo tipo, per me non esiste tutto questo".
A livello pubblico, le società si comportano in maniera diversa quando si deve spiegare un infortunio?
"Alcuni club non hanno mai infortuni... ma perché non li rendono pubblici. Si parla di influenza, di febbre a 38°, poi i giocatori passano le settimane senza giocare e nessuno se ne accorge...".
Domanda molto generica: il doping nel calcio esiste? La situazione attuale cosa dice?
"Secondo me la percentuale dei calciatori che oggi abusa di sostanze dopanti è quasi nulla. Voglio fare però un esempio: la tentazione di doping può 'esistere' quando un giocatore di medio-basso livello scende in campo sapendo di essere osservato da visori di grandissimi club, ma la condizione non è al top. In quel caso, umanamente, uno è portato ad abusare del doping. Magari non ci sono neanche le qualità tecniche per sfondare, e all'orizzonte c'è la possibilità di essere acquistato da una grandissima società. In questo caso può succedere, ma stiamo parlando di un giocatore privo di etica sportiva".
Milito e Zanetti negli ultimi anni hanno subito gravi infortuni, peraltro nella stessa stagione. Come ha vissuto umanamente questi ko fisici?
"Javier soffriva di un'infiammazione al tendine, e il suo infortunio mi ha creato molto dispiacere. Lui era conscio di questo problema, ma la sua autodisciplina era altissima. L'ho conosciuto nel 2000, quando tornò da un impegno con la Nazionale argentina con una lesione gravissima agli adduttori. Da quel momento non accusò più alcun problema fisico. Si gestiva alla perfezione, e nel tempo abbiamo anche instaurato un rapporto di rispetto e stima reciproca. Però forse, proprio per questo, il problema al tendine è stato sottovalutato e poi è arrivato l'infortunio di Palermo, nonostante la documentazione fosse tranquillizzante. Per quanto riguarda Milito, il discorso era diverso. Diego voleva giocare sempre e questo lo portava a nascondere i problemi fisici di cui era vittima. Arrivava al mercoledì insicuro, poi da un momento all'altro stava benissimo, ma non era così. Abbiamo litigato tantissime volte per il retto femorale, perché io sapevo che non stava bene, però diceva all'allenatore di essere in ottima forma. Avevamo confidenza, e non mancavano certamente gli scontri 'coloriti'. Un giocatore può essere il più bravo, il più ricco e soddisfatto del mondo, ma la domenica in campo rimane 'sacra'".
Le pongo la domanda contraria: esistono i 'lazzaroni'?
"Non è totalmente corretto dire che esistono i 'lazzaroni', ma ci sono delle condizioni di incoscienza. I motivi sono due: in primis la giovane età. I giocatori escono a divertirsi, fanno tardi, dormono poco e cercano di nasconderlo in campo il giorno seguente. Alcuni hanno un fisico incredibile e ce la fanno, altri no. Tanti giocatori si comportavano così, ma le poche ore di sonno venivano colmate dalle doti atletiche. Certo, sono persone giovani che vengono catapultate in un nuovo mondo in cui vengono in contatto, purtroppo, anche con persone sbagliate".
È il caso di Adriano?
"Sì, purtroppo. Per recuperarlo è stato fatto l'impossibile. Ha frequentato delle compagnie sbagliate ed è andato tutto male. Era ed è un ragazzo d'oro, io gli sono molto affezionato, l'ho visto crescere dato che è arrivato all'Inter quando era solo un ragazzino. Potenzialità enormi, elevatissime, però queste persone lo hanno danneggiato. I giocatori con noi della società 'vivono' poco, nell'arco della giornata è più il tempo che trascorrono fuori rispetto a quello passato con noi del club, e se la compagnia è quella sbagliata...".
Cosa ha fatto la società per aiutare il giocatore, oltre che la persona?
"L'impossibile. Moratti ha fatto di tutto e di più, tutto quello che si poteva fare lo ha fatto. Adriano aveva tanti problemi, ma soprattutto le persone che aveva intorno lo trascinavano in posti sbagliati appena metteva piede fuori da Appiano Gentile. Lui diceva che era maggiorenne e poteva decidere... sono scelte".
A luglio 2014 c'è stato l'addio dopo 14 anni: cosa è successo?
"Non c'è molto da spiegare. Mi hanno chiamato per comunicarmi la decisione di mandarmi via, anche se io avevo capito tutto già da tempo. Non sono scemo (ride, ndr). Posso dire, comunque, che se una persona inizia e cresce con Moratti è anche giusto che la propria avventura all'Inter finisca con il Presidente Moratti".
La scelta è stata di Erick Thohir?
"Si dice che la scelta sia stata sua, ma è stato molto, molto influenzato".
Può svelarci i nomi?
"Meglio di no, ma non ha molta importanza questo...".
Con Thohir ha mai parlato?
"No, assolutamente. Nessuna chiamata, nessun messaggio e nessun colloquio. Credo che la scelta di impedire tutto questo sia stata dettata da altri. La stessa domanda che mi ha posto lei mi è stata fatta anche dal presidente Moratti. Sono andato via, mi è dispiaciuto tantissimo e poi nel corso di pochi mesi è cambiato tutto. Oggi non sto male, ma il mio grande dispiacere è un altro".
Può spiegarci?
"La riduzione della figura del presidente Massimo Moratti, un comportamento per me inspiegabile. Moratti non farebbe mai male all'Inter".
Perché ha deciso di cedere la maggioranza della società?
"La cessione del club è un discorso diverso. Penso che l’abbia ceduto perché le condizioni lo hanno portato a questo, ma il fatto che sia escluso totalmente lo ritengo una cosa molto triste. Mi dispiace molto e non capisco tutto questo".
Al momento del passaggio societario, il club era altamente da 'allarme rosso'?
"Questo non posso saperlo, non posso entrare nelle tasche del presidente. A una certa età, dopo 20 anni di Inter, ci può comunque stare una scelta di questo genere".
Elencherò ora una serie di giocatori e lei proverà a definirli dal punto di vista atletico. Partirei da Javier Zanetti.
"Javier è un uomo con una notevole disciplina, capace di gestirsi alla perfezione e con una spaventosa volontà. Cercava di migliorarsi con l'allenamento continuo, anche quando i compagni erano ancora a dormire".
Ronaldo.
"Per me è fin troppo facile parlare di lui. Le svelo un aneddoto: quando andò via dall'Inter per andare al Real Madrid vinse poi il Pallone d'Oro. Giorni dopo fece fare tre copie del riconoscimento per regalarne una al presidente Moratti, una al Prof. Gaudino e una al sottoscritto. Questo è il campione. Lui non aveva più nulla a che fare con l'Inter, ma si comportò in questo modo. Vederlo giocare era come ammirare un opera d’arte".
Da una parte doti atletiche clamorose, ma dall'altra tanti e gravi infortuni. Come spiega tutto questo?
"Cito l'atletica leggera, calcolando però che nel calcio si scende in campo ogni tre giorni. Per sviluppare il muscolo ci vuole un mese, per condizionare il tendine allo stesso modo occorre il triplo del tempo. Qual è l'errore? Quando si sviluppa il muscolo, ma non il tendine. Ci sono dei soggetti molto potenti geneticamente che per questo motivo vanno incontro a problemi di questo tipo. Immagini in una squadra di calcio: tutto questo è amplificato. Il problema di Ronaldo era in parte questo".
Ivan Ramiro Cordoba.
"Per me è un fratello, anzi, un figlio. È l'atleta più onesto che abbia mai conosciuto, alla pari di Chivu. Uomini e calciatori onesti. Persone che tutti vorrebbero avere vicine, e posso dire lo stesso di Walter Samuel. Sono tra i miei migliori amici".
Marco Materazzi.
"Un ragazzo (ride, ndr). Anche lui è onesto, ma ogni tanto 'sballa'. Resta un bravissimo ragazzo".
Esteban Matias Cambiasso.
"Cuchu è stato un dispiacere per me quando seppi che non era più all'Inter. Era fisicamente a posto, la società a mio parere ha sbagliato a mandarlo via".
Wesley Sneijder.
"Ho sempre avuto un rapporto molto difficile con lui. È un genio, ma anche sregolato. Essendo io una persona disciplinata mi scontravo spesso con le sue idee. Non era possibile seguirlo con attenzione. Quando gli chiedevo di fermarsi dopo l'allenamento per fare ulteriori cure, cinque minuti dopo era già vestito per andare via da Appiano. Non era disciplinato. Peccato".
Samuel Eto'o.
"Samuel è un uomo di classe, con grandissime doti naturali ".
Dejan Stankovic.
"Voglio molto bene a Dejan. Ha un cuore grandissimo, un grande campione ma è sempre stato un giocatore molto 'delicato'".
Christian Vieri.
"Voglio molto bene anche a lui ed è una persona molto onesta. Un tipo un po' ombroso, ma non mi ha mai tradito".
Su di lui si sono sprecati i rumors che mettevano in dubbio il Vieri-professionista. Cosa può dirci in merito?
"Giocava anche quando non stava bene, ha sempre dato il massimo. Posso dire che è una persona corretta, l'ho visto litigare dentro gli spogliatoi in modo esplosivo, ma per difendere i compagni, non per sé stesso. Diceva sempre le cose come stavano realmente. Fuori dal campo 'piaceva', ma è stato tutto un po' amplificato. Lui è sempre stato un uomo nei miei confronti corretto. Era un ottimo professionista".
Zlatan Ibrahimovic.
"Non è stato difficile gestire Zlatan, ho avuto un ottimo rapporto con lui. Sarebbe stato perfetto anche nell'atletica leggera nei 400. Ha la coordinazione di uno piccolo, ma in un corpo di 193 cm".
Nella stagione 2007-2008 rientrò all'ultima giornata vincendo da solo la partita-Scudetto di Parma. Come si sviluppò quel periodo? Ricordiamo che fu vittima di un infortunio particolare...
"Il problema c'era e andammo in Svezia appositamente per capire ancora meglio di cosa si trattasse. Visita con un medico specializzato in questo campo svedese: il Prof. Alfredson Halfredson, uno dei migliori a livello clinico, ma anche come ricercatore, che parlò chiaramente a Zlatan. A quel punto lo curammo e rientrò a Parma".
Come andò al 'Tardini'?
"Lui conosceva le proprie condizioni, il rischio grave era ormai superato. Non era al top, ma in grado per entrare in gara".
Tornado a Mourinho, può svelarci un aneddoto simpatico che lo riguarda? Perché lui è lo Special One?
"La grandezza di Mourinho consiste in questo: rispettava e trattava tutti nello stesso, identico modo. Lui è speciale perché è intelligente e colto. Questo è molto importante, si aggiornava sempre, in ogni momento. Altri, invece, ancora oggi hanno la stessa mentalità che c'era nel calco di 20 anni fa. José ha due lauree, una in psicologia e un'altra in scienze motorie. Questo contribuisce a farsi capire al meglio sulle problematiche dei giocatori infortunati. A volte il discorso era diverso con i fenomeni, perché loro possono fare la differenza anche non essendo al 100%. Con tutti gli altri agiva nella stessa maniera, non rischiandoli fino al momento della forma ottimale. In verità questa capacità era il pregio anche di altri allenatori".
Qual è il momento più bello e più brutto della sua avventura all'Inter?
"Il ricordo più bello che mi lega all'Inter è... aver lavorato per l'Inter. Non ho ricordi brutti, a parte il fatto che ultimamente è stata fatta una 'strage' di persone in gamba che non c'entravano nulla".
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Messi fa retromarcia: "Il mio futuro? Non so dove sarò il prossimo anno"
l'Inter c'è :sisi: (cit.)
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Wesley Sneijder.
"Ho sempre avuto un rapporto molto difficile con lui. È un genio, ma anche sregolato. Essendo io una persona disciplinata mi scontravo spesso con le sue idee. Non era possibile seguirlo con attenzione. Quando gli chiedevo di fermarsi dopo l'allenamento per fare ulteriori cure, cinque minuti dopo era già vestito per andare via da Appiano. Non era disciplinato. Peccato".
la vittima del mobbing :sisi: ricordiamo quando, esasperato dal già citato mobbing, andò ad Hollywood (località nota in tutto il mondo per i suoi esperti in infortuni calcistici) a "recuperare da un infortunio" in pieno campionato.
-
Re: [CLUB] Inter
Se anche Cassano diceva che Sneijder era un pazzo... :asd:
-
Re: [CLUB] Inter
Osvaldo al Barca, Messi vien da noi. Daje!!!!! :rullezza:
-
Re: [CLUB] Inter
-
Re: [CLUB] Inter
Perché non ve le mangiate con del buon pane tipo rosetta, quelle fette di prosciutto, invece di tenervele sugli occhi?
Invece di pensare alle cagate di Guarin, perché non rivedete le partite di Icardi e non guardate le cagate che fa e le occasioni da gol sfumate, in rapporto ai gol segnati? Voglio vedere se vendono Osvaldo e arriva l'offerta da 30 milioni per Icardi, che cosa fanno...
-
Re: [CLUB] Inter
sì jack, va bene jack
Citazione:
Originariamente Scritto da
eliwan
chemminghia ce ne facciamo di taarabt??? se il qpr vuole MVila che ci paghi il resto del prestito oneroso e gli paghi lo stipendio e bon
-
Re: [CLUB] Inter
E' quello che dicevo io, lo scambio in sè non sarebbe male, però di Taarabt non ce ne facciamo nulla al momento, il ruolo è coperto da Guarin, Kovacic... (Taarabt è un centrocampista offensivo no?) :look:
-
Re: [CLUB] Inter
Video in HD. A me vengono le lacrime :look:
https://www.youtube.com/watch?v=gZj8N81MZCA
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
jackcarver
Perché non ve le mangiate con del buon pane tipo rosetta, quelle fette di prosciutto, invece di tenervele sugli occhi?
Invece di pensare alle cagate di Guarin, perché non rivedete le partite di Icardi e non guardate le cagate che fa e le occasioni da gol sfumate, in rapporto ai gol segnati? Voglio vedere se vendono Osvaldo e arriva l'offerta da 30 milioni per Icardi, che cosa fanno...
Eh già, vicecapocannoniere della serie A a 21 anni in una squadra che fino a 3-4 giornate fa giocava di merda, proprio un cesso... per te doveva aver segnato già 20 goal, fammi capire?
Intendiamoci, al momento ha grossi limiti soprattutto spalle alla porta e in appoggio al centrocampo (ma sono cose migliorabilissime), ma l'istinto del goal e la capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto è una cosa che non si impara... se ha 2-3 occasioni nitide a partite e segna 1 goal non è che è una pippa (altrimenti tutti gli attaccanti forti dovrebbero segnare 50 goal a stagione, non mi pare proprio sia così), magari chiediti perché di riffa o di raffa riesce a trovarsi spesso davanti al portiere col pallone, va là.
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Puscas, richiesta Genoa: l'Inter ha già dato l'ok
ma perchè mai dovremmo aiutare una potenziale rivale? :uhm:
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Non solo Osvaldo, Genoa su Puscas e Bonazzoli. Prestito con obbligo di riscatto, c'è l'ok dell'Inter. In futuro...
Novità riguardanti il mercato in uscita dell'Inter. In attesa di aggiornamenti circa il futuro di Pablo Daniel Osvaldo, da registrare l'interesse del Genoa nei confronti di due talenti nerazzurri, che proprio in questa stagione si stanno affacciando nel calcio dei grandi. Trattasi di Federico Bonazzoli e George Puscas, rispettivamente attaccante italiano classe '97 e rumeno classe '96.
Dopo le magie con la maglia della Primavera e i minuti del primo con la Prima Squadra (partendo dall'esordio della scorsa stagione), ora il Grifone starebbe pensando di concretizzare questo doppio colpo canterano. L'Inter, dal canto proprio, avallerebbe tale soluzione, ma solo a determinate condizioni. Ok al prestito con obbligo di riscatto, ma con la possibilità di riacquisto qualora si decidesse di puntare nuovamente sui due talenti in futuro
:|
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
Cromat82
Eh già, vicecapocannoniere della serie A a 21 anni in una squadra che fino a 3-4 giornate fa giocava di merda, proprio un cesso... per te doveva aver segnato già 20 goal, fammi capire?
Intendiamoci, al momento ha grossi limiti soprattutto spalle alla porta e in appoggio al centrocampo (ma sono cose migliorabilissime), ma l'istinto del goal e la capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto è una cosa che non si impara... se ha 2-3 occasioni nitide a partite e segna 1 goal non è che è una pippa (altrimenti tutti gli attaccanti forti dovrebbero segnare 50 goal a stagione, non mi pare proprio sia così), magari chiediti perché di riffa o di raffa riesce a trovarsi spesso davanti al portiere col pallone, va là.
Lascia perdere, Icardi deve avergli fatto qualche torto grave pure a lui oltre che a Maxi Lopez :asd: Anche perchè se non basta essere un goal dietro a Tevez, se non basta aver fatto nelle ultime due partite due goal (e quello di Palacio praticamente procurato), non so cosa deve bastare. Certo, non segna come Cristiano Ronaldo, Messi o Diego Costa e questo è piuttosto grave, soprattutto quando ad imbeccarti non ci sono pippe come Xavi, Iniesta, Modric, Bale, Isco, Neymar, Fabregas e Hazard, ma fenomeni del calibro di Medel, Kuzmanovic e D'Ambrosio :look:
Poi oh, i suoi difetti ce li ha, tecnici e d'atteggiamento, ma 'sta rabbia cieca è incomprensibile :asd:
-
[CLUB] Inter
Che cazziata la questione dei prestiti con riscatto dei primavera. Spero non sia vera.
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stenka
Che cazziata la questione dei prestiti con riscatto dei primavera. Spero non sia vera.
io speravo che certe porcate fossero finite con Branca :facepalm: veramente questo è non imparare nulla dalla storia e perseverare nell'errore :facepalm:
cmq ancora non ci sono conferme.
E io spero pure che non mandino via MBaye.. ..ma possibile che dobbiamo liberarci dell'unico oltre a D'Ambrosio che sa fare il terzino?
Ma ci sarà un motivo se questo ragazzo lo vogliono in ottomila squadra o no?? Forse ce le ha delle qualità?
-
Re: [CLUB] Inter
leggevo riscatto e controriscatto comunque, sempre che sia vero che li stiano trattando
son sempre due primavera :uhm:
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Esuberi in casa Inter? Ora Erick Thohir ha un'idea originale. La spiega la Gazzetta dello Sport: "Si pensa di proporre, a chi rifiuta ogni destinazione, quella 'casalinga'. Ovvero, di mandarli a Washington nei DC United. Strategia non semplice, ma che almeno offre un’opportunità di vita. La Major League Soccer riparte a marzo (prima giornata casalinga per la squadra di Thohir, arrivano i Montreal Impact), ci sarebbe tutto il tempo per inserire i nuovi acquisti. Intanto il presidente interista dovrebbe prospettare l’idea a Jason Levien e William Chang, gli altri soci americani. Una strada ardua che Thohir percorrerebbe in caso di mancanza d’alternative".
non è un'idea così stupida :uhm:
-
Re: [CLUB] Inter
Si l'idea non è male sulla carta :sisi:
Anche se ci fosse il controriscatto...mi pare un modo di agire un po' miope, che serve solo a buttare soldi.
Lo possono fare quelli col dinero, tipo Real, il Barca, con il diritto di recumpra lì...per noi è solo uno spreco evitabile imho.
-
Re: [CLUB] Inter
parlando in generale o nello specifico per i due?
perché in generale non vedo cosa ci sia di miope...
I sodi buttati sono relativamente pochi di solito.Hai dei giovani che difficilmente troverebbero spazio in prima squadra e li mandi a giocare.
Riscatto e controriscatto sarà un incentivo ad usarli in più rispetto al semplice prestito, diventerà un premio di valorizzazione nel caso.
Inoltre mica è una cosa da grandissimi club, è solo relativo: lo fanno anche le società piccole prestando giocatori a quelle più piccole.
Il Real con Morata, il Barcellona con Bojan han messo il controriscatto più per avere un margine di ripensamento che non per valorizzare i due giocatori.
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
ghost_master
parlando in generale o nello specifico per i due?
perché in generale non vedo cosa ci sia di miope...
I sodi buttati sono relativamente pochi di solito.Hai dei giovani che difficilmente troverebbero spazio in prima squadra e li mandi a giocare.
Riscatto e controriscatto sarà un incentivo ad usarli in più rispetto al semplice prestito, diventerà un premio di valorizzazione nel caso.
Inoltre mica è una cosa da grandissimi club, è solo relativo: lo fanno anche le società piccole prestando giocatori a quelle più piccole.
Il Real con Morata, il Barcellona con Bojan han messo il controriscatto più per avere un margine di ripensamento che non per valorizzare i due giocatori.
No, parlo in generale, è una mia opinione più che altro :asd:
Ovvio che se si tratta di cifre contenute, se ne può parlare.
Ma se ti presto uno di questi primavera, chessò, col riscatto a 5M per te, immagino che l'eventuale controriscatto sia di almeno di 7-8 se non il doppio.
Francamente pagare quei 5M di differenza, un po' mi scoccia per un giocatore che era mio, sempre e comunque.
Mi rifiuto di pensare che manchino del tutto società pronte ad accettare un semplice prestito secco, per valorizzarteli.
Ad ogni modo, ripeto, è un discorso che faccio perché non abbiamo una lira e stiamo a centellinare il milione.
Se uno può permettersi di rimetterci qualche soldo, il problema non si pone.
-
Re: [CLUB] Inter
perchè il discorso dei giovini è quello di risparmiare sull'ingaggio di nuovi giocatori. Se poi li devo pagare dov'è il risparmio?? :asd:
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
EddieTheHead
perchè il discorso dei giovini è quello di risparmiare sull'ingaggio di nuovi giocatori. Se poi li devo pagare dov'è il risparmio?? :asd:
Eh, ma realisticamente gente come Bonazzoli e Puscas non sarebbe titolare nell'inter prima di 2-3 anni, per tenere due potenziali talenti lì a far niente, a giocare poco o a fare avanti e indietro dalla primavera tanto vale mandarli in un'altra squadra a giocare. Anche per valutarli a livelli decenti, perchè poi fare il fenomeno nelle giovanili non vuol dire esserlo anche a livelli assoluti, vedi i vari Longo, Benassi, Bolzoni, Balotelli (:fag:).
L'importante è tenersi la porta aperta per riprenderseli, evitando cagate alla Destro.
Comunque secondo me, più che risparmiare sull'ingaggio, il discorso dei giovani è che ti permettono di far cassa e plusvalenze corpose, ormai con certe cifre e certi ingaggi la serie A non può più competere e ad un certo punto è costretta per forza a cedere.
-
[CLUB] Inter
Il problema vero, dunque, è: quando la plusvalenza si può definire così corposa tanto da arrivare a cedere? No, perché se penso a quanto abbiamo venduto Donati e Caldirola non ci sto.
Una buona che mi viene in mente (oltre a Balotelli :rullezza: ) fu quella di Martins, Santon non ricordo, comunque si contano sempre sulla punta delle dita e raramente poi ci fai mercato (lasciando stare il discorso dei debiti pregressi da tamponare).
-
Re: [CLUB] Inter
Secondo me invece ha perfettamente senso mandare gente in prestito con riscatto e controriscatto: stimoli la squadra in cui vanno i giocatori a farli giocare per valorizzarli, nel caso vogliano riscattarli puoi valutare e decidere se riprenderli in squadra pagando una somma che hai già concordato.
Per dire, la comproprietà era molto peggio, e ci siamo presi inculate spaziali (tipo pagare metà Adriano sui 20 milioni di euro, robe del genere).
Sul prestito dei giovini al Genoa, dubito fortemente che daremo diritto/obbligo di riscatto senza un diritto di controriscatto da parte nostra, sennò sono mentecatti; l'unico che darei via definitivamente è Mbaye, se non gioca ora e non giocava neanche con Mazzarri, considerato chi abbiamo sulle fasce, vuol dire che non è un granché
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stenka
Il problema vero, dunque, è: quando la plusvalenza si può definire così corposa tanto da arrivare a cedere? No, perché se penso a quanto abbiamo venduto Donati e Caldirola non ci sto.
Una buona che mi viene in mente (oltre a Balotelli :rullezza: ) fu quella di Martins, Santon non ricordo, comunque si contano sempre sulla punta delle dita e raramente poi ci fai mercato (lasciando stare il discorso dei debiti pregressi da tamponare).
Su Caldirola e donati secondo me c'è una percezione un po' distorta perché c'era stato l'europeo under 21, ma giocavano tutti e due in serie b (donati addirittura col Grosseto retrocesso), e 3-4 milioni a testa è un buon prezzo per due giocatori di b. Comunque parliamo di due che non sono titolari attualmente nei rispettivi club (soprattutto caldirola, donati si è rotto malamente) ed il cui valore non è che sia aumentato chissà che.
-
Re: [CLUB] Inter
mmmhh, saran stati venduti a 5M in due, e cmq han giocato titolari l'anno scorso (Donati s'è fatto pure la CL), il che significa che come livello potevano tranquillamente rimanere da noi.
Quel che non capite è che non è che un giovane debba essere necessariamente un fenomeno oppure nisba: se ti tieni in riserva dei giovani anche scarsi eviti di spendere milioni che sommati fanno un bel gruzzolo per comprare giocatori scarsi altrove. Senza dimenticare che magari potresti scoprire che così scarsi non sono...
MBaye quelle poche volte che è sceso in campo quest'anno per defezioni degli altri ha fatto abb. bene :boh2: senza contare che è l'unico insieme a D'Ambrosio ad essere un terzino vero (e può anche giocare a sx..). Non è un caso se quest'estate lo volevano in moltissime società (pure la juve, si dice) e invece è rimasto.
Cmq ora pare essre destinato al Bologna in prestito + obbligo di riscatto a 5M in caso di promozione in A :facepalm: (manco i soldi subito). Io vi dico che lo rimpiangeremo.
Osvaldo pare partirà anche se ancora non si sa bene dove (non era alla cena di squadra al botinero..), MVila pure (esclusa la pista QPR visto che l'inter ha detto no a Taarabt, c'è la concreta possibilità che torni al RUbin Kazan), Khrin è in predicato di andare al Parma o cmq anche lui è in partenza.
Rimane l'interesse del Siviglia per GUarin, anche se (purtroppo) sembra che mancini sia intenzionato a tenerlo (a meno di offerte sostanziose).
Botta pare rimarrà al Chievo, Bardi non si sa, probabile cambi visto che col nuovo allenatore è diventato riserva, ricordo che c'è la questione Pereira da affrontare (riuscissimo a darlo a qualcuno per 4/5M sarebbe un gran colpo).
-
Re: [CLUB] Inter
Ti dirò, tutto considerato se lasciano partire Mbaye sono convinti che non valga granché e di solito ci prendiamo, a memoria l'unico su cui abbiamo cannato e che sta facendo una carriera ad alti livelli è Bonucci, lo stesso Destro su cui tanti mugugnavano si sta rivelando un attaccante di medio livello.
D'altronde bisogna anche fare delle scelte e pigliarsi qualche azzardo: Mbaye hai avuto tempo di testarlo, se quei 5 milioni li usiamo per coprire parte dell'esborso per Shaqiri (che ha solo 3 anni in più ed è già un giocatore di livello europeo) mi va strabene, mi va molto meno bene se ci priviamo di un Bonazzoli senza averlo testato un minimo, comunque ripeto che in queste valutazioni ho fiducia nel nostro staff, solitamente hanno ragione loro.
-
Re: [CLUB] Inter
senza contare che i controriscatti non verranno mai esercitati perchè al momento di farlo quei 6/7M serviranno per prendere l'ennesimo Pedro Cotechino Bidonez da Sugna
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
CdS - Zé Turbo Correia è dell'Inter.
Er Mentina bis :alesisi:
-
Re: [CLUB] Inter
IL BILANCIO: PROBLEMI IN VISTA IN OTTICA FPF - La società nerazzurra presenta un forte passivo di bilancio per la stagione 2013/2014 che si attesta su circa 85 milioni di euro, addirittura in aumento rispetto alla stagione precedente, in cui il “rosso” era di 79,9 milioni. Questa situazione negativa deriva in buona parte dalle precedenti gestioni societarie, con grandi spese non bilanciate da altrettanti ricavi. Alla luce di questa situazione, l’Inter è finita nel mirino della Uefa per quanto riguarda le nuove normative sul Fair Play Finanziario. Il regolamento stabilisce infatti che in ognuno dei periodi biennali 2011-2013 e 2013-2015 le società possono permettersi perdite massime totali di 45 milioni di euro, mentre nel triennio 2015-2018 ci si dovrà attenere alla soglia massima dei 30 milioni totali, per arrivare dal 2018 in poi a registrare tassativamente un passivo massimo annuo di 5 milioni. In questi primi anni di attuazione del regolamento le punizioni potranno essere mitigate, ma la società nerazzurra dovrà comunque cercare di rientrare nei parametri riducendo i costi ed aumentando i suoi ricavi.
Un altro aspetto che ha richiamato l’attenzione della Commissione di Controllo della Uefa è quello relativo al monte-ingaggi: il FPF stabilisce che i costi per gli stipendi devono essere proporzionati sulla base dei ricavi totali conseguiti, ponendo una soglia ottimale del 55% come vincolo a cui attenersi per i club. Nelle ultime stagioni il monte-ingaggi dell’Inter si attestava costantemente ben al di sopra di tale cifra. Attualmente, dopo un deciso taglio dei costi, la società si sta avvicinando ai livelli di guardia consentiti, e dovrà quindi continuare su questa strada per non peggiorare la posizione agli occhi della Uefa.
COME SONO COMPOSTI I RICAVI DELL’INTER? - Il trend relativo al fatturato nerazzurro è ormai da anni in calo dopo i ricavi da record registrati nel 2010, anno di grazia sia in ambito sportivo con la conquista della Champions League che finanziario. E proprio l’assenza dalla maggiore competizione continentale nelle ultime stagioni ha finito per pesare negativamente, con mancati introiti tra bonus Uefa e ricavi da biglietteria per circa 40 milioni annui. Come per tutte le società italiane, la principale voce relativa agli introiti è quella determinata dai diritti televisivi che pesano per circa il 50% del totale. Spiccano poi i ricavi commerciali, in cui troviamo le sponsorizzazioni principali fornite da Nike con 18 milioni all’anno fino al 2024 e Pirelli, il cui contratto da 14 milioni annuali in scadenza 2016 potrebbe non essere rinnovato per far posto ad un nuovo partner commerciale. La principale nota negativa si registra però alla voce dei ricavi comunemente denominati “matchday”, cioè relativi allo stadio. La tifoseria nerazzurra è primatista nei dati delle presenze totali dell’ultima stagione con una media di 46.000 spettatori a partita, pesa però il fatti di non poter ancora contare su uno stadio di proprietà che aiuterebbe il club a massimizzare i ricavi.
LE STRATEGIE PER LA CRESCITA – La società nerazzurra si sta muovendo a livello di marketing per cercare di rafforzare il proprio brand oltre confine: il presidente Thohir ha posto come obiettivo principale la conquista di importanti quote di mercato sia negli Usa che, soprattutto, nei territori asiatici al fine di cercare di aumentare la propria forza contrattuale nei confronti degli sponsor e di incrementare il giro d’affari relativo al merchandising. C’è, infine, il sogno del nuovo stadio, un progetto ancora in fase embrionale ma che prima o poi andrà sviluppato con cura.
I GIOCATORI IN PRESTITO: RISCATTO O NO? - Alla luce dei dati esposti, possiamo chiaramente evidenziare che i prossimi cinque mesi di campionato saranno fondamentali per l’Inter: la società sta puntando su giocatori di qualità arrivati momentaneamente in prestito per valutare se a fine stagione ci saranno poi i requisiti per il loro riscatto (che, nel caso di Shaqiri, sarà obbligatorio). Dal nostro punto di vista sarà fondamentale il raggiungimento del terzo posto, che aprirebbe dunque la strada ai fondamentali ricavi determinati dalla partecipazione alla Champions League. In caso contrario, l’Inter potrebbe essere costretta a rivedere i suoi piani rinunciando ad alcune delle sue stelle, come EddieTheHead valutato per una cifra intorno ai 90 mln di euro. Una situazione in piena evoluzione che terrà con il fiato sospeso i tifosi nerazzurri.
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
EddieTheHead
mmmhh, saran stati venduti a 5M in due, e cmq han giocato titolari l'anno scorso (Donati s'è fatto pure la CL), il che significa che come livello potevano tranquillamente rimanere da noi.
Quel che non capite è che non è che un giovane debba essere necessariamente un fenomeno oppure nisba: se ti tieni in riserva dei giovani anche scarsi eviti di spendere milioni che sommati fanno un bel gruzzolo per comprare giocatori scarsi altrove. Senza dimenticare che magari potresti scoprire che così scarsi non sono...
MBaye quelle poche volte che è sceso in campo quest'anno per defezioni degli altri ha fatto abb. bene :boh2: senza contare che è l'unico insieme a D'Ambrosio ad essere un terzino vero (e può anche giocare a sx..). Non è un caso se quest'estate lo volevano in moltissime società (pure la juve, si dice) e invece è rimasto.
Cmq ora pare essre destinato al Bologna in prestito + obbligo di riscatto a 5M in caso di promozione in A :facepalm: (manco i soldi subito). Io vi dico che lo rimpiangeremo.
Comunque boh, a me sembra che Mbaye giocare bene l'abbia visto solo te :asd: Quest'anno tutte le volte che ha giocato a me pareva valesse metà D'Ambrosio. L'anno scorso a livorno idem, non per niente son retrocessi.
Poi non è che i giovani devono essere fenomeni per forza, ma se vuoi rifondare devono almeno essere da inter, e Donati e Caldirola sono discreto\mediocre il primo, e sullo scarso andante il secondo (non per niente quella del Werder, lo scorso anno, è stata tipo la peggior difesa della bundes dopo le retrocesse). Che ne siano passati da noi di altrettanto mediocri può essere vero, però rimpiangere sti due perchè han fatto un buon europeo under 21 (con tanto di cappellata epocale di Caldirola in finale, mi pare) mi sembra eccessivo.
E se ti tieni dei giovani scarsi come riserve è vero che non spendi chissà che, ma manco li valorizzi, quindi logicamente dopo un po' li devi cedere lo stesso a 4 soldi e col valore abbassato dal fatto di essere più vecchi, perchè non è che possono marcire tutta la carriera in panchina.
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
EddieTheHead
Er Mentina bis :alesisi:
Per me è il figlio di Rolando :asd:
http://www.sportcafe24.com/wp-conten...2/zè-turbo.jpg
-
Re: [CLUB] Inter
Citazione:
Originariamente Scritto da
Cromat82
Ti dirò, tutto considerato se lasciano partire Mbaye sono convinti che non valga granché e di solito ci prendiamo, a memoria l'unico su cui abbiamo cannato e che sta facendo una carriera ad alti livelli è Bonucci, lo stesso Destro su cui tanti mugugnavano si sta rivelando un attaccante di medio livello.
Vedila invece da un altro punto di vista: gli scout e i dirigenti non sono in grado di trovare i giovani giusti per la Primavera, perché arrivati ai 20 anni si rivelano quasi sempre pippissime :asd: