Caro Diario
Località: Depositi Militari
Data: 23-09-2011
12h43
L'attacco ai depositi è andato bene, anche se non proprio come ci aspettavamo.
Dopo essere entrato e piazzato sulla torre, ho caricato il Dragunov, e ho iniziato a cercare qualche zombie. Ce ne era un grupetto che stava divorando qualcosa per terra.
Punto a quello più scoperto, faccio scattare il grilletto. Il colpo sconvolse la calma della campagna circostante il campo e alcuni corvi appollaiati sopra la torre volano via gracchiando, mentre il silenzio torna a coprire tutto in una cappa, Il silenzio della Zona, la pace più terrificante che abbia mai assaporato. Lo zombie colpito cadde a terra mentre gli altri scappavano, lasciando intravedere il loro pasto.
Oddio
Un soldato era per terra, e la sua faccia era divorata in più punti. Cercai con il mirino per gli altri zombie, e ne vidi uno che spuntava da una finestra, di nuovo il colpo si sentì in tutta la zona circostante.
Dopo averne ucciso almeno una decina, iniziarono ad avvicinarsi gli altri. Oramai bisognava stanarli da dentro gli edifici.
Così anche io scesi dalla torre e inbracciai il Trs 300.
“Ok ragazzi, oramai ci siamo, Rich ci ha aiutato un bel po' e ormai sono pochi. Quando avremo finito, caricate tutto ciò che potete e torniamo alla fattoria, poi vedremo.”
Tutti erano contenti dei guadagni che avrebbero ottenuto con quella missione, ma conoscevano anche la pericolosità degli zombies, quindi si misero a lavoro con cautela.
Dopo aver finito con la zona nord dei depositi ci avvicinavamo all'edificio che doveva essere quello del comando centrale, e iniziammo a sentire dei colpi di fucile provenire dall'interno, e degli zombies cadere a terra crivellati di colpi. Ma anche dopo che gli zombi erano caduti, i colpi non cessavano, e continuavano a martellarti il cervello. Le uniche pause erano i cambi di caricatore.
Dopo un attimo di sorpresa aguzzammo l'occhio e vedemmo che all'interno dell'edificio erano rimasti dei soldati ancora vivi.
Il comandante allora fece un cenno di saluto, sicuro che quelli, asserragliati lì ormai da qualche mese, fossero contenti di vedere che qualcuno, anche se nemico, era venuto a salvarli dagli zombie. Ma doveva aver sbagliato i conti, perché quelli appena ci videro iniziarono a scaricarci addosso tutta la loro artiglieria.
“Ma che cazz...” urlo il comandante.
“Sono impazziti” dissi mentre ci rifugiavamo dietro a un muro di mattoni rossi per metà caduto.
“Non è un colpo di avvertimento, e non cercava neanche di colpirci, non ha neanche preso la mira!”
“Sono impazziti, si, sono stati presi dal panico”
“Beh, che ci posso fare io, dovremo ammazzare pure loro” il comandante prese questa decisione con leggerezza, in fondo erano soldati.
“Rich, piazzati su quella torre, cerca di non farti beccare”
“Non credo che mi vedranno, sono troppo occupati a sparare ai loro fantasmi”
“Dopodichè inizia a ammazzarne il più possibile, non preoccuparti degli zombi.”
“Perfetto, vado.” E iniziai subito a incamminarmi basso e circospetto verso la torre che fiancheggiava un po' da lontano il comando.
Non mi creò troppi problemi salire, e una volta lì puntai alle finestre.
I soldati erano tutti presi da ciò che accadeva dall'altra parte e così si muovevano continuamente, e non era per nulla difficile per me capire, quando sparivano da una finestra, in quanto tempo sarebbero riapparsi nella successiva. Così, senza neanche pensarci, mi inventai un gioco, spararli il prima possibile, quasi facendo strisciare il proiettile lungo lo stipite della finestra.
Ma questo gioco non aiutò. Infatti dopo qualche colpo andato a segno colpì la parete prima della finestra, che essendo vecchia e erosa dalle intemperie, si sbriciolò sotto la pressione del proiettile.
Così alcuni dei soldati si girarono e videro sia il buco nella parete che i corpi dei loro compagni che ero riuscito a eliminare fino ad allora. Capire da dove sparavo non era difficile e così nel mio mirino all'improvviso apparve il luccichio di una canna al lato di una finestra, luccichio che presto si trasformò nel bagliore dei colpì che dopo un breve volo, colpivano l'acciaio della torre facendola tintinnare come un carion. Io arretrai appena in tempo per evitare i colpi e mi nascosi dietro un muro di grosse lamiere.
Per fortuna i miei si accorsero che ero nella ***** e così passarono alle vie di fatto. Vidi il comandante aprire la porta con un calcio del suo esoscheletro, e farsi strada tra i soldati a colpi di SPAS 12. Nel giro di due minuti i soldati erano tutti morti e gli altri iniziavano già ad occuparsi degli zombie.
Quando io scesi dalla torre e gli raggiunsi praticamente non c'era più nulla da fare.
“Bene ragazzi, datevi alla pazza gioia, ma ricordate di non abbassare la guardia, ce ne potrebbero essere ancora nascosti”. Il comandante fece bene a dare quella raccomandazione, infatti dieci minuti dopo, mentre tutti erano a frugare fra i cadaveri e negli scaffali dei militari, un urlo ci fece tutti sussultare. Io arrivai per primo da dove quell'urlo era scaturito. Era Emile, un francese, che mentre frugava fra i cadaveri era stato agguantato alla caviglia da uno zombie mezzo morto. Per fortuna il mangia rane aveva il grilletto veloce come l'ugola e lo aveva steso con un colpo di Colt sulla nuca.
Per quanto riguarda me sono riuscito a trovare un po' di roba: finalmente potrò cambiarmi questa maledetta tuta da mercenario tutta lacera e vecchia, infatti ho trovato uno zombie con indosso una bella tuta da Stalker con maschera anti gas completamente intatta, praticamente nuova. Era stato centrato al centro della fronte, e così la tuta me la sono presa.
Poi ho trovato delle bende (fanno sempre comodo), cibo, munizioni per il mio Trs 300 e , nell'armeria dei militari, anche per il Dragunov.
Ora scrivo sdraiato su un po' di paglia vecchia messa su delle assi di legno che gli altri chiamano “branda”, il comandante mi ha allungato 6000 rubli per l'aiuto e mi ha detto che “Sarei un buon elemento all'interno della Freedom” e che se volevo arruolarmi potevo andare alla loro base nella Valle Oscura.
“Che nome tetro” commentai “deve essere piena di mutanti”
“In effetti è forse il posto più tranquillo all'interno della Zona”
Non credo che andrò ad arruolarmi, non ho tempo e poi ho altre cose a cui pensare, approposito...
mi sono dimenticato di chiedere ai ragazzi di Stefan. Vedrò domani.