Non ti vengono giovani promesse? ne dico due a caso: Nasri e Fabregas :D
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fabregas chiamarla promessa...
nasri eh, è interessante ma non ho visto molte partite, ho visto qualche spezzone
io per ala ancora prego in quaresma o joaquin
Diego :cattivo:
Nasri :fag:
diego non è male ma è da valutare attentamente, i suoi primi anni in europa non sono stati proprio entusiasmanti, ora sembra ripreso, però boh anche lui oggettivamente non saprei più di tanto giudicarlo
xke joaquin no? è forterrimo!
Io punterei su giocatori già affermati, il problema è che per comprare ad altissimi livelli la concorrenza estera è spietata...
Nasri a me convince poco. Beh Harfa al contrario mi fa impazzire! Il costo non è ancora eccessivo oltretutto. Potrebbe essere il giocatore adatto per l'Inter.
c'è qualche giocatore che non sia adatto all'inter? :asd:
Mah... sinceramente per il tipo di gioco che facciamo non penso proprio che ci serva un trequartista (giochiamo molto sulle fasce, all'occorrenza Ibra gioca da assistman come a Firenze), servirebbe un centrocampista completo (come Cambiasso, De Rossi, Gerrard, ecc.) che sappia coprire e impostare, fondamentalmente per sostituire quella mozzarella di Vieira che in due anni avrà giocato 20 partite si e no....
io però in Italia non ce lo vedo proprio, non so perchè ma mi è sempre sembrato un grande bluff..
A me piace come giocatore, lo vedrei bene anche da noi.
ma te non sei interista :fag:
Dicevo da noi in Italia.
E' proprio questo il punto! Noi puntiamo tutto sulla fisicità e sulla potenza atletica, ma se troviamo una squadra che riesce ad imbrigliarci non abbiamo il giocatore che riesca a saltare l'uomo(a parte Figo...).
Serve un giocatore che ci garantisca delle alternative tattiche, oltre che tecniche.
Serve qualità, punto e basta; l'accoppiata Quaresma-Lucho Gonzalez mi piacerebbe non poco, il secondo garantisce anche quantità.
Poi una puntatina su qualche giovane, un Dessena ad esempio ed un difensore da crescere.
Mah, il giocatore di qualità ce l'avevamo (Pizarro), ma evidentemente per il gioco che fa Mancini un regista puro non va bene.
A me pare che giochiamo molto sulle fasce, e che i giocatori di maggior estro guardacaso siano proprio le ali (Stankovic, Figo, Maxwell, mettiamoci pure Cesar).... per me il problema della squadra non è che non ci sono giocatori tecnici, quanto che per larghi tratti della stagione siamo in emergenza a centrocampo: vorrei ricordare che l'anno scorso, nel momento clou della stagione (Champions contro il Valencia), erano fuori sia Cambiasso che Vieira, e a centrocampo giocavamo con Burdisso :jfs2:
Pizarro ha sofferto molto il dualismo con Veron! Diciamo che è arrivato nel momento sbagliato.
Sopratutto in Champion's servono giocatori imprevedibili che sappiano giocare la palla in velocità. E' emblematica la partita di 2 anni fà tra Juve e Arsenal. La juve, squadra fisica e prevedibile, non è stata in grado di arginare la velocità di una squadra che dava pochi punti di riferimento.
Mancini e l'allungo Inter
"Fuga? E dove andiamo?"
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Il tecnico nerazzurro: "I valori stanno venendo fuori. Inter e Roma sono secondo me le squadre migliori. Ma il campionato è ancora lungo. La Lazio? Ha giocatori molto pericolosi in trasferta. Materazzi dal 1' domani o con il Toro"
http://images.gazzetta.it/Hermes%20F...R--346x212.jpgRoberto Mancini, 43 anni, allenatore dell'Inter. Reuters
APPIANO GENTILE (Como), 4 dicembre 2007 - Trasformare la fughina in fuga. L'Inter aspetta la Lazio sapendo che vincere potrebbe dire scappare via in classifica già prima di Natale, soprattutto se il Cagliari dovesse far risultato a Roma. L'idea piace, ma Roberto Mancini preferisce scherzarci sopra: "Scappare, mah. E poi non sappiamo dove andare sinceramente...". Insomma, meglio meterla sul ridire. Però di possibile svolta ha parlato lui stesso dopo la vittoria di Firenze. "Non l'ho detto. Ho detto che era una partita importante vinta in una settimana molto difficile, con tre gare consecutive, che abbiamo iniziato molto bene". E ancora: "Ho detto poi che vincendo sia noi che la Roma i valori stanno venendo fuori in questo campionato, in cui Inter e Roma sono secondo me le squadre migliori. Se dovesse aumentare il distacco sulle terze si farebbe poi difficile per gli altri, ma il campionato è ancora lungo".
IL PROSSIMO AVVERSARIO - Per la Lazio massima attenzione, anche se risultati e classifica dicono che non se la passa benissimo. "Non sta attraversando un buon momento, ma è una squadra che ha 3-4 giocatori molto pericolosi in trasferta. Dovremo fare attenzione, quella di domani sarà una gara difficile, dovremo fare una grande prestazione per vincere, anche perchè scendendo in campo ogni tre giorni la fatica si sente. Non dovremo concedere loro spazi e la possibilità d'inserimenti".
NUMERI DA RECORD - I numeri sono dalla parte di Mancini, l'allenatore con la miglior percentuale di vittorie - considerando i 5 più importanti campionati d'Europa - negli ultimi anni (62,9%, davanti a Rijkaard col 60,8%). Un bel dato. "Ho letto, non dico quello che ho pensato, ma non credo conti molto. Chi allena grandi squadre la maggior parte delle volte vince. Di sconfitte ce ne sono poche". Però l'Inter era una grande squadra anche prima, ma non vinceva... "Non c'entra che ora ci sono io, le cose migliorano negli anni anche attraverso le cose negative che capitano in passato. Poi sono arrivati grandi giocatori e le grandi vincono per merito dei grandi giocatori".
UN PARAGONE IMPEGNATIVO - L'Inter ha imparato a convivere con l'emergenza. Il segreto è che tutti sanno fare tutto, come nel grande Ajax degli anni '70. Mancio frena con l'accostamento: "I paragoni sono sempre difficili, ogni squadra vive la sua epoca calcistica. Quell'Ajax è stata una grande novità, con il calcio totale. Noi invece abbiamo avuto la sfortuna di aver perso per strada tanti giocatori, e chi si è dovuto sacrificare ha fatto bene. I giocatori hanno da un pò la mentalità giusta, in casa e fuori giocano per vincere e per proporre sempre qualcosa di bello e importante. Questi paragoni però sono difficili, sia con l'Ajax che con la grande Inter".
MATERAZZI E STANKOVIC - Quando si rivedrà Materazzi dal 1'? "Marco tra questa partita e quella di domenica con il Torino rientrerà, vedremo in quale delle due. Con così tante gare dobbiamo anche valutare le condizioni di chi ha giocato a Firenze, se qualcuno è stanco o meno. Deciderò all'ultimo". E Stankovic? Il tecnico nerazzurro ritrova la voglia di scherzare: "Stankovic ha questo problema al tallone solo da 4 mesi... Questo purtroppo è il problema maggiore, non si sa cosa sia, come possa andar via e quando è venuto... Lui a volte ha giocato anche nonostante il dolore perchè ci tiene, è tra i convocati per domani, vediamo come va". Bocca cucita invece su Vieira e sul suo rientro. "Non lo so, è un terreno minato".
JIMENEZ - Meglio parlare degli altri. Di Pelè e Jimenez. Per il giovane portoghese è tempo si scaldarsi: "Credo che sia arrivato il momento per lui, non so se domani o con il Torino ma è in rampa di lancio". Ma contro la Lazio dovrebbe toccare ancora a Jimenez: "È possibile, ma domenica è uscito perchè ha accusato un po' di stanchezza. Giocando poco magari fai un po' di fatica nel gestire la gara. Jimenez ha grande talento, è in Italia da tanto e se fosse un calciatore italiano si parlerebbe di lui come di un piccolo fenomeno. Ha solo 23 anni. Ha le qualità per diventare un grande giocatore, dipende solo da lui. Noi cercheremo di dargli le opportunità, le prime le ha sfruttate molto bene ma ora deve trovare continuità".
DIFESA - Se in mezzo è emergenza, in difesa l'Inter ha solo problemi d'abbondanza. Tanto che Mancio ammette che potrebbe tranquillamente tirare a sorte: "Noi abbiamo 8 difensori, se dovessi pescare a caso 4 bigliettini verrebbero comunque fuori 4 difensori fortissimi".
ADRIANO - Il San Paolo si è fatto avanti..."Sinceramente non lo so. Non abbiamo mai parlato di questa cosa con Adriano, nè l'abbiamo mai presa in considerazione, io e la società. Credo si debba aspettare, per vedere come starà Adriano al rientro in Italia".
IBRA - Il finale è tutto per Ibrahimovic, che a Firenze si è rivelato grande assistman tanto da far pensare che anche da trequartista potrebbe fare grandi cose. "Bisogna provare. Zlatan è bravo a fare assist, ma è anche vero che lui è un attaccante e tende a stare nella zona centrale del campo. Il problema potrebbe essere proprio quello di avere tre punte tutte lì. Però con quattro attaccanti bravi, l'idea di schierarne tre insieme un pò mi stuzzica". Ibra da candidare per il prossimo Pallone d'oro... "Lui non ha bisogna di candidature, deve continuare a fare quello che fa, ma il Pallone d'oro va a chi vince la Champions, toccherà anche a noi aiutarlo. Ibra è comunque uno dei 7 migliori giocatori al mondo, è al livello di Kakà, di Messi, di Cristiano Ronaldo, di Henry. È difficile trovare aggettivi per questi giocatori. In questi anni è maturato perchè passando il tempo un giocatore migliora per forza. Io non credo però di aver inciso molto nel suo processo di crescita. È fisiologico per i grandi campioni che crescendo capiscono che possono essere devastanti, se vogliono. Lui in più ha anche una potenza fisica come nessuno al mondo e una grande agilità, per questo anche se non sta bene proprio grazie al suo fisico riesce a fare la differenza".
xke mancini mi sembra molto modesto in questa intervista? strano :sisi:
comunque io ancora non capisco, xke non va bene l'accoppiata samuel-materazzi? qua non dice nulla, xò tutti dicono che col rientro di matrix samuel va in panca.. ok che cordoba è veloce, ma con tutte le sminch.iate che fa..
Per Matrix-Samuel credo che il problema sia la mancanza di un giocatore destro... Sono entrmbi mancini e se aggiungi Chivu...
ma xke cè bisogno di un destro per forza??
Magari così il Mancio si sente più tranquillo...