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Nesti Channel - Il punto sul mercato della Juventus
28.01.2009 07.43 di Redazione TMW. articolo letto 221 volte
Fonte: di Giorgio Coluccia per NESTI CHANNEL - carlonesti.it
STRATEGIA – "Siamo a posto così. A gennaio non faremo nessuna operazione, come ho detto e ribadito più volte". Nello smentire l'ipotetica (e poco realistica) trattativa per quel Panucci ormai in rotta con la Roma, il d.s. Secco conferma il "dormi-veglia" della Juventus su questa sessione invernale di mercato. Quindi l'ex Real Madrid non approderà sotto la Mole, così come sono da escludere i nomi di Malouda, Motta (con l'Udinese c'è stato solo ed esclusivamente un semplice sondaggio), Quagliarella e, almeno per adesso, quello di Dirk Kuyt. In chiave cessioni, non si muove invece Vincenzo Iaquinta (c'è lo Zenit in costante "pressing" che offre la bellezza di 13 mln), il quale resterà in Piemonte almeno fino a fine stagione. A conti fatti: calma piatta, o quasi. Ma del resto né lo sviluppo del campionato, né quello del cammino europeo impongono acquisti affrettati e urgenti. Movimenti continui, invece, per imbastire qualcosa in vista della prossima sessione, quella estiva. Infatti, la parte corposa la si trova voltando la pagina del taccuino del d.s. Secco, passando alle strategie di mercato di luglio e agosto prossimi. E lì che la Juve si muoverà veramente per i nomi, di primissimo piano (Diego e Silva su tutti), ventilati in questi giorni, dopo aver ricevuto le attese "sentenze" di questa annata, per adesso, entusiasmante.
DIEGO – Le ultime news fresche a proposito dell'obiettivo dichiarato della Vecchia Signora, parlano, anzi arrivano dall'Inghilterra, dalle pagine del News of the World, il quale annuncia l'intrufolamento nella trattativa degli sceicchi del Manchester City, che tanto bene conosce Ricardo Kakà. I "Citiziens" arriverebbero a pagare 27 mln (massimo 22 ne offrono i bianconeri) al Werder e 10 a stagione al giocatore carioca. Intanto la Juve continua ad intrecciare le fila per il brasiliano, e nei giorni scorsi emissari vicini al giocatore, per la quarta volta, sono stati avvistati a Vinovo. Il prezzo è ormai fissato: 25 milioni ordina il Werder Brema (che ha alterato i rapporti col giocatore nonostante lo abbia sottocontratto sino al 2011). I dirigenti bianconeri cercheranno di trattenere ancora qualche milione, ma l'impressione è che, a luglio, l'affare si potrà fare. Tutti ne son convinti, e s'è convinto pure mister Ranieri: "Certo, Diego è un giocatore che mi piace" ha dichiarato uscendo allo scoperto. Il tecnico romano, che considera il 24enne sudamericano trequartista a tutti gli effetti, sta però pensando già nuove soluzione per adattarlo al meglio a quel 4-4-2 da cui non ci si può schiodare (ad esempio come Deco, che, passando al Chelsea, s'è ambientato sul binario destro con libertà d'accentrarsi spesso e volentieri). Diego arriva, ma gli equilibri non si toccano, il 4-3-1-2 resta accantonato. Poi sarà compito del buon Claudio adattarlo con Amauri e soci, ma, prima di tutto, tocca ai dirigenti di Corso Galileo Ferraris.
VICE NEDVED - Il sogno proibito, per dare riposo all'infinito ceko, si chiama Silva del Valencia. La società spagnola è in crisi economica, ma certamente non abbasserà le pretese, che per il momento si aggirano attorno ai venti milioni. Secco e soci, se lo vorranno portare a Torino, sono chiamati a investire un bel po', altrimenti le alternative (che i dirigenti stanno già sondando in questo periodo) si chiamano Mata e Rakitic. Capitolo Aquilani: il suo futuro sarà ancora Roma. Risultano confermate le indiscrezioni dei giorni passati che lo vogliono vicino al rinnovo con la società di Sensi, visto che il contratto (fino al 2014) è già pronto sulla scrivania di Daniele Pradè. Bisogna metterci solo la cifra (quasi 2,5 milioni) e si potrà ufficializzare il prolungamento/adeguamento. Juve e Inter, addio.
D'AGOSTINO - Per gennaio questo nome stuzzica non poco. Veramente tanto la coppia Ranieri-Secco. La Juventus ha riallacciato ufficialmente i contatti con l'Udinese per il 26enne che già con il bianconero di Udine ha conquistato Marcello Lippi. Sarebbe la cosiddetta soluzione "da traino" verso il botto, già annunciato, da sparare in mediana ma solo nella prossima sessione estiva. D'Agostino tutto e subito. Soprattutto in virtù delle condizioni preoccupanti di Tiago e Cristiano Zanetti, gli unici che la Juve può vantare in fase d'impostazione, di regia e piedi vellutati. Ma che di garanzie non ne offrono certo granché. D'Agostino, che insieme a Inler forma una delle coppie meglio assortite (e tecniche) dell'intero campionato nostrano, è valutato fra i 10 e 12 milioni. Naturalmente ridimensionabili con una contropartita gradita a mister Marino, colui che ha lanciato definitivamente in orbita un giocatore atteso al grande palcoscenico già da un bel pò. Ma, pochi sanno, che si tratta di un classico ritorno di fiamma, perchè la Vecchia Signora aveva già fatto un sondaggio la scorsa estate, proprio sul finire del mercato, alle ultime battute utili. Poi, pensandoci bene (mica tanto...), Claudio Ranieri bloccò tutto, comunicando ai dirigenti che non avrebbe avuto
bisogno di un centrocampista con quelle qualità, perché avrebbe giocato con le tre punte Amauri, Del Piero e Trezeguet. Quindi, come poi avvenuto, dietro serviva un Poulsen per spezzare il gioco degli avversari e non un regista alla D'Agostino o alla Xabi Alonso. Mossa come non mai errata, stando a quanto poi s'è verificato: il tridente non può essere usato sempre e comunque, il friulano è esploso assieme a Quaglierella e compagni, Poulsen non ha convinto più di qualcuno. Non poche beffe insomma. E, inoltre, c'è anche il danno, visto che il prezzo logicamente è lievitato non di poco e nel frattempo D'Agostino ha rinnovato fino al 2014 a 700 mila euro a stagione. La Juve vuole rifarsi, convincere Pozzo e soci offrendo al giocatore il doppio: 1,4 milioni. A gennaio i motori di questa trattativa torneranno certamente a scaldarsi.
INLER – Vi sveliamo, a proposito del centrocampista svizzero (ma anche di D'Agostino), d'una cena informale, avvenuta a dicembre, fra Alessio Secco e Pietro Leonardi, dg dell'Udinese. Ufficialmente i due erano lì per motivi diversi, ma hanno parlato dei due giocatori nel mirino della Juve ormai da tempo. Oltre all'italiano, è assai calda la trattativa per il giocatore elvetico, mediano solido con ancora ampi margini di crescita vista la giovane età (24 anni). Su di lui anche Arsenal e Milan, tanto per chiarire il tenore dell'eventuale affare che si aggirerebbe attorno ai 12-13 milioni. Un investimento importante, su cui in Corso Galileo Ferraris ci stanno pensando.
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Juventus, può tornare Palladino: si studia uno scambio con Poulsen al Genoa (Gazzetta dello Sport)
Il Lanus: 10 milioni per Salvio.
»Commenti Stampa Articolo Invia ad un amico Contatta la redazione galleria zoom La Juventus vola in Venezuela, c'è il campionato under 20, i migliori talenti del continente sono tutti in campo. E allora via, domani parte Renzo Castagnini, il capo degli osservatori bianconeri per vedere all'opera Eduardo Salvio. L'attaccante del Lanus è nel mirino da diversi mesi, è stato visionato una decina di volte e su di lui le relazioni «favorevoli» abbondano. Insomma, l'affare a giugno si può fare. Si farà se le pretese del Lanus scenderanno. Prima richiesta 10 milioni, troppi per i manager di corso Galileo Ferraris. La concorrenza dell'Inter? Tiepida, anche se l'ipotesi di un'asta non è cosa gradita: né alla società bianconera, né a quella nerazzurra.
La Juventus decolla, mentre Iaquinta non sembra ancora deciso a prendere il volo. Per l'attaccante c'è un'offerta dello Zenit di San Pietroburgo: è già arrivata a 10 milioni. Un altro milione e la Juventus prenderebbe in serie considerazione l'ipotesi di una cessione. Piccolo dettaglio: per il momento il giocatore non pare convinto del trasferimento. Se Iaquinta lascia la Juventus, i bianconeri potrebbero chiedere al Genoa il prestito di Palladino, già in comproprietà con i rossoblù. Possibile contropartita? Poulsen, in prestito al Genoa. E con il mediano danese il tecnico Gasperini potrebbe avere un giocatore di esperienza e ottime qualità tattiche. Una pedina in più nella corsa verso la Grande Europa.
Io capisco dare via Poulsen per farlo giocare e non farlo svalutare.