Quindi tu pensi che la juve abbia vinto 21-22 scudetti e che fosse dopata ?
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Butinar MITICO come al solito :rotfl:
http://www.gazzetta.it/Calcio/12-09-...85043624.shtml
da "paraculo" a "maestro" :asd:
che paraculo :asd:
Quanta confusione sulla questione dei diritti tv della Serie A. Prima della notizia arrivata ieri, l’annuncio dell’acquisto da parte di Sky Italia del pacchetto denominato 6A dei diritti messi in vendita dalla Lega Calcio, più di qualche sito web (giornali, fortunatamente, non mi risulta) si è messo a blaterare del rischio di “morte” per 90° Minuto.
In realtà la Rai si è assicurata per tre anni il “solito” pacchetto dei diritti, quello che consente la regolare messa in onda di 90° Minuto e della Domenica Sportiva con le immagini delle partite della Serie A nei consueti orari (dalle 18.15 nel caso del programma pomeridiano, dopo le 23.05 per quello serale). Insomma, come fatto notare dal direttore di RaiSport Eugenio De Paoli può “dispiacere” che Sky abbia l’esclusiva nel quarto d’ora precedente e possa “bruciare” la tv pubblica, ma nella sostanza non cambia nulla salvo ipotizzare che all’improvviso lo zoccolo duro di ascoltatori dei programmi in oggetto, già evidentemente refrattario alle pay tv, non decida di andarsi a cercare il canale Cielo per vedere gli highlights 10 minuti prima.
Questa situazione però ha offerto un altro interessante sviluppo. L’associazione dei consumatori Adiconsum si è preoccupata di diffondere un comunicato stampa dai consueti toni allarmistici:“Cielo” , l’emittente free di SKY, si è aggiudicata i diritti per la trasmissione delle immagini del campionato di calcio in chiaro.Ovviamente non è così, eppure i paladini dei diritti dei consumatori rincarano facendosi promotori di una richiesta specifica: far sì che Cielo diventi in chiaro anche sul satellite visto che ora è free sul digitale terrestre e criptato sulla piattaforma Sky.
I goal, i collegamenti in diretta prima e durante le partite, le interviste in diretta nel post-gara e le relative trasmissioni (90′ minuto; Quelli del calcio) che i consumatori non abbonati ad una pay tv potevano vedere sui canali RAI, traslocano sulla rete privata “Cielo”. Il problema è che non tutti gli italiani potranno vedere le immagini della propria squadra del cuore. Infatti “Cielo” è visibile gratuitamente sul terrestre, ma è a pagamento (nel pacchetto SKY) sul satellite.
Il “problema” di Cielo ancora non incluso nei canali di Tivù Sat è concreto vista la copertura del digitale terrestre, ma deve essere chiaro: per i telespettatori di 90° Minuto e della Domenica Sportiva non è cambiato e non cambierà nulla, l’allarme è ingiustificato.
Di chi è l'articolo Ethan? :uhm:
Secondo me per i telespettatori di 90° minuto è cambiata parecchio la cosa, ora su Cielo possono vedere gratuitamente 45 minuti prima le stesse cose, mentre prima non c'era alternativa.
Piuttosto mi chiedo quanti nanosecondi sarebbero passati prima del deferimento se una cosa cosi' l'avessa detta Conte. :uhm:
In questo thread si parla poco di Zeman :sisi:
Ergo, lo posto qui invece che nel thread Niang-Mondo:
http://comunquemilan.it/in-buona-sos...o-wasnt-there/Citazione:
"Zeman who wasn’t there”
di Paolo Madeddu set 13
http://comunquemilan.it/wp-content/u...n1-300x210.jpgZeman, una specie di Zeno sveviano – ma lui non ci pensa neanche a smettere di fumare.
Eccoci: è Zemania. Dal Manifesto al Wall Street Journal, da Il Foglio a Tuttosport, fior di testate che fanno fior d’opinione hanno tracciato i loro bravi ritratti, meglio se iperbolici. Il direttore de Il Fatto Quotidiano, Padellaro, dice che Zeman “E’ la speranza di questo calcio, soprattutto per come lavora con i giovani in un paese che li tratta malissimo”. Sull’impagabile Libero (non pagatelo mai. Piuttosto rubatelo) Giuseppe Pollicelli lo ha accusato di applicare il comunismo al calcio – e non è nemmeno la cosa più immonda di cui lo ha accusato. Sul Foglio, Maurizio Crippa evoca Vaclav Havel, Bohumil Hrabal, e un cortometraggio cecoslovacco (coi sottotitoli in…?) di Ivan Passer intitolato “Un pomeriggio noioso”. Havel anche per Stefano Mannucci su Il Tempo, ma quando c’è da volare ancora più alto Zeman “è un epigono dello Zeno sveviano, con le sue struggenti amarezze private, ma anche uno dei misteriosi figuranti che affollano i romanzi di Kundera”. Non c’è cekoboemo celebre che non venga tirato in ballo – Milos Forman è chiamato in causa da Elio Pirari su Leggo, a Kafka pensa Oliviero Beha (ma anche Massimo Castellani su Avvenire). Oh, manca solo la Navratilova.
Italia divisa, però non come ai tempi di Mourinho, uno con cui Zeman si prende malissimo (cosa che a qualcuno, nella curva dei Prescritti, forse è sfuggita – ma quel famoso striscione era molto probabilmente una frecciata antiJuve). E’ un po’ diverso: con l’umile portoghese, non si parlava mai di calcio, ma di tutto il contorno. L’italiano medio non ha mai avuto una vaga idea di quali schemi adottasse Mourinho, ma lo trovava originalissimo: “Chi vince ha sempre ragione, ce l’hanno tutti con noi, ci vogliono derubare, sono tutti invidiosi” – concetti altissimi, che il nostro calcio non aveva mai espresso in 100 anni prima che lui li affermasse con coraggio e intelligenza inediti. Con Zeman no, c’è tanta retorica e sdilinquimento, ma quando se ne parla fa capolino anche un’idea di calcio giocato. In ogni caso, se Mourinho divideva l’Italia in due, Zeman sembra dividerla in due e mezzo.
Si sa chi lo odia: soprattutto gli juventini. Si sa chi lo ama: i romanisti incondizionatamente, ma con loro altri milioni di italiani, di solito con inclinazione spettacolar-utopistica. Poi c’è un bel po’ di gente che lo ama per antijuventinità (…che, sia chiaro, a noi qui sembra comunque un motivo legittimo). Qualcuno che lo ama per paraculismo (cfr. Gianluca Vialli): il solito lezzoso Moratti, che ha dichiarato “L’ho cercato” (e allora perché non l’hai PRESO, tu che di allenatori ne prendi uno a bimestre, o gran signore del mio pistolino. Paga Vieri, e taci) ma anche Petrucci, presidente del Coni.
E poi ci siamo noi. Che con Zeman abbiamo avuto rapporti semplici, limitati al campo, e a partite da far girare la testa (i tifosi di Foggia e Lazio, soprattutto, se le ricordano). Fuori dal campo, apparentemente, niente: né faide né innamoramenti.
Anche se Arrigo Sacchi, che è più o meno della sua stessa pasta, si è sempre speso per lui, tanto da caldeggiarlo a Silvio Berlusconi (forse i più giovani non si ricordano di lui – è il figlio di Luigi, quello del trofeo) come suo sostituto nel 1991.
Anche se anni fa Zeman, quando Milan e Juve si stavano contendendo uno scudetto – ignorando che era di cartone – non si nascose: “Il Milan durante tutto l’arco del campionato ha sempre provato a giocare meglio e in effetti ha sempre giocato il calcio migliore. Può recuperare sulla Juve, spero che succeda, che emergano i valori”. Più di così, c’è solo il bandierone.
Invece Berlusconi di parole per Zeman non ne ha mai avute tante. Ma davanti ai consigli di Sacchi, fece un gesto che valeva mille parole: chiamò Capello.
Eppure quest’anno la follia sarebbe stata più che sensata. Mai come quest’anno, con un proprietario visibilmente annoiato dal gioco (mi scuso con la parola gioco) di Allegri ma anche intenzionato a tagliare i costi della squadra, sarebbe stato sensato prendere un allenatore che ha fatto brillare Seno e Codispoti. La curiosità avrebbe riportato i sempre più miseri abbonamenti a livelli da anni 90. Invece niente.
Ora, io vorrei commentare la cosa con un’osservazione tranchant e sagace, perché non mi sento particolarmente perspicace – anzi, mi sento un po’ banale e anche un po’ scemo nel dire che Berlusconi non potrebbe tollerare Zeman perché è uno che pensa con la sua testa. Perché non è il tipo da accettare, seppur sogghignando come Ancelotti, che il padrone dica di aver fatto lui la formazione.
Purtroppo da anni, con Berlusconi, la risposta più scema e banale è anche la più vera.
se dicevano a Silvio che Zeman aveva fatto brillare Seno, lo prendeva sicuramente :sisi:
Mai come quest’anno, con un proprietario visibilmente annoiato dal gioco (mi scuso con la parola gioco) di Allegri ma anche intenzionato a tagliare i costi della squadra, sarebbe stato sensato prendere un allenatore che ha fatto brillare Seno e Codispoti.
In compenso sarebbe capace di far sembrare dei brocchi gente del livello di Baresi, Maldini e Nesta
che il Milan ad oggi non ha :boh2:
si può sempre cercare un allenatore che sia in grado di fare le nozze coi fichi secchi eh :bua:
Zeman è capace di farlo per quanto riguarda la fase offensiva, un grande allenatore è quello che riesce a tirare fuori il 110% dalle (limitate) risorse umane a propria disposizione, sia in fase offensiva, sia in fase difensiva
sì ma credo che il discorso sia diverso.
Parliamo di una società che quest'estate ha venduto i propri campioni e sta applicando una politica di austerity.
Con conseguente calo di entusiasmo da parte della tifoseria.
Allora un'ipotesi poteva essere quella di prendere uno come Zeman che fa un gioco piacevole a vedersi, ti valorizza qualche giovane (che poi puoi rivendere) e genera comunque attenzione e curiosità, aumentando quindi il numero di spettatori.
sì e no
sinceramente non credo che una società del livello del Milan possa permettersi di fare certi giochini... sul breve periodo magari generi una maggiore attenzione mediatica, sul medio/lungo periodo però paghi dazio
non che la situazione attuale con Allegri sia migliore comunque :bua:
Nesta l'ha creato Zeman, idem per Totti e Nedved.
O per Verratti o Insigne che ora tanto vanno di moda.
Beata ignoranza :asd:
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Per la serie CAFONAL :asd:
http://3.bp.blogspot.com/-5Fcl_rWkEw...00/ronaldo.jpg
Che schifo, come si è ridotto male
no.
ma Nesta con Zoff faceva panchina a tal Luzardi.
Nedved era uno sconosciuto biondino dell'est e Totti faceva la spola tra campo e panca con Mazzone.
Titolare, Fonseca.
Mo' vabbe che vabbe....però farlo passare per il più Stronzo mi pare esagerato.
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