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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
comunque, se avete tempo (roba un po' tecnica)
http://www.mckinsey.com/Insights/MGI...path_to_growth
Citazione:
Debt and deleveraging: Uneven progress on the path to growth
Jan. 2012 | by Charles Roxburgh, Susan Lund, Toos Daruvala, James Manyika, Richard Dobbs, Ramon Forn, Karen Croxson
Contributing Practices: Financial Services
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MGI's Charles Roxburgh and Susan Lund assess the progress in deleveraging by the major mature economies today and the difficult trade-offs involved in stabilizing financial systems, reducing debt, and restarting growth in the aftermath of the financial crisis.
Two years later, major economies have only just begun deleveraging. In only three of the largest mature economies—the United States, Australia, and South Korea— has the ratio of total debt relative to GDP fallen. The private sector leads in debt reduction, and government debt has continued to rise, due to recession. However, history shows that, under the right conditions, private-sector deleveraging leads to renewed economic growth and then public-sector debt reduction.
These are the principal findings of MGI’s latest perspective on deleveraging, which revisits the world’s ten largest mature economies to see where they stand in the process of reducing debt ratios (United States, Japan, Germany, France, United Kingdom, Italy, Canada, Spain, Australia, and South Korea). It focuses in particular on the experience and outlook for the United States, United Kingdom, and Spain—three countries covering a range of deleveraging and growth challenges. It also examines the relevant lessons from history about how governments can support economic recovery amid deleveraging, and identifies six key markers business leaders can look for to monitor progress of specific countries.
La parola d'ordine e' de-leveraging.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Firestorm
loro hanno creato la merda subprime ha generato pastrocchio mondiale di livello 10 ed è l'Europa che crea problemi...
complimenti...
L'inventore dei derivati ha pure ricevuto il Nobel per l'Economia...fai un po' tu!
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
stuckmojo
La parola d'ordine e' de-leveraging.
Insomma tentano di ripulirsi.Cosa ne pensi della performance di SP 500 in correlazione all'economia reale americana?
Ho trovato anche questo articolo carino, opinione sotto un ottica "austriaca".
http://www.rischiocalcolato.it/2012/...von-mises.html
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
http://www.zerohedge.com/news/10-tri...ropean-endgame
Citazione:
$10 TRILLION Liquidity Injection Coming? Credit Suisse Hunkers Down Ahead Of The European Endgame
:alesisi::alesisi::alesisi:
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Edward Green
Interessante.
sul SP 500 e vari indici generalmente non perdo tempo perche' le variabili per un indice sono la somma di tutte le variabli per un titolo solo. Ergo, sfera di cristallo.
Ma la mia opinione e' che se il SP 500 fosse lo specchio dell' economia US a quest'ora sarebbe a circa 3500-4000 punti non di piu.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
anno nuovo stessa merda... anzi peggio:
Grecia, è tempo di rottamare: così Atene prepara la rivolta
Viaggio nella macelleria sociale ellenica, tra paghe dimezzate, case senza riscaldamento e spesa nei cassonetti
Grecia, è tempo di arance. Anche ad Atene, per strada, basta allungare una mano e ne prendi una bella matura e perfino quasi profumata. Certo le arance ci sono, ma ad Atene non è questo il momento per lasciarsi andare a vezzi bucolici. La gente anziché cogliere agrumi dagli alberelli ha ben altro a cui pensare, come ad esempio, pagare le tasse sulle casa. E stiamo parlando dei più fortunati, perché quelli che lo sono un po’ meno hanno l’altro, più prosaico problema di arrivare a fine mese. Per tutti gli altri invece c’è la prospettiva della miseria. Un’esagerazione? Provate a guadagnare 1500 euro al mese, che in Grecia è considerato uno signor stipendio, e da un giorno con l’altro prenderne 750. Così, di punto in bianco. Perché questo sta succedendo in Grecia.
Addio privilegi - Da Paese dove anche la figlia di un dipendente pubblico defunto percepiva una pensione in quanto “figlia di dipendente pubblico e defunto”, si è passati a Paese che da un giorno con l’altro dimezza senza preavviso anche le pensioni a chi le aveva giustamente maturate. I tagli, e che tagli, riguardano tutti, anche gli stipendi degli statali non ancora defunti, che da queste parti sono un esercito di 750 mila persone (su 4 milioni di lavoratori). Cinquanta per cento in meno a chi prende di più (si fa per dire), fino a venti a chi prende meno. Ecco cosa succede in Grecia, se qualcuno ad esempio stava pagando un mutuo di 500 euro al mese e ne guadagnava 1500 ci stava dentro, con 750 non gli resta che raccogliere arance dagli alberelli per strada, perché il resto che gli rimane se ne andrà per pagare le tasse su quella stessa casa che non è nemmeno ancora sua. Ma questa non è che una parte della popolazione, perché molti hanno perso anche il lavoro, l’amministrazione pubblica sta tagliando qualcosa come 200mila posti, le poche aziende private falliscono una dietro l’altra e quelle che sopravvivono licenziano chi prende di più e assumono personale nuovo, disperato e sottopagato. La disoccupazione ufficiale è al 18 per cento, quella reale, dicono, potrebbe essere anche il doppio. Tra quelli che frugano nei bidoni dell’immondizia non ci sono solo più gli albanesi o i pakistani, ma anche i greci. Lo fanno di notte o al mattino presto, per non essere visti. Arrivano col carrello della spesa, riempiono le bottiglie di olio o di vino coi fondi di quelle buttate. Chi può, o chi ha un po’ di coraggio, se ne va dal Paese. Chi invece di coraggio non ne ha proprio ma ha un po’ di soldi, li porta all’estero. Sembra che negli ultimi mesi dalle banche greche se ne siano andati sei miliardi di euro, mentre quelle estere, soprattutto svizzere, hanno fatto affari d’oro.
Atene sospesa - Questa premessa non ha certo la presunzione di spiegare cos’è Atene oggi, nel gennaio del 2012, al tempo della crisi, a ridosso del quasi scontato fallimento rimediato di volta in volta con qualche cerotto che non fa altro che estendere la cancrena. Questa somma di dati non può certo rendere l’idea dell’atmosfera di sospensione che aleggia ai piedi dell’Acropoli, come se la gente aspettasse l’arrivo di una catastrofe. I negozi vuoti e desolati in una via a buon mercato come la centrale Aiolou, i pochi visitatori al Partenone e nei musei, i ristoranti senza clienti a Thiseio. Sembra che la gente attenda che qualcuno inneschi una scintilla, che una persona qualsiasi, magari anche un ambulante, faccia un gesto brusco, maldestro, che risvegli gli istinti rivoluzionari degli ansiosi ateniesi. Un po’ come è successo a Tunisi insomma, giusto un anno fa. Sì, di questo hanno paura i politici in Grecia, il nuovo governo odiato quanto il precedente e solo poco meno della Germania e della Merkel, sempre più paragonata a Hitler nei pochi quotidiani rimasti in edicola (l’ultimo, Elefterotipia, il secondo in tiratura, ha chiuso tre settimane fa). La polizia ha aperto gli occhi già da tempo, temono un possibile risveglio del terrorismo rosso, il gruppo del “17 novembre” ad esempio, o quelli di Epanastatikòs Agónas (Lotta Rivoluzionaria). I politici invece temono di più i cittadini, spremuti come limoni, o come le arance che punteggiano le disadorne strade della capitale e che nessuno, nonostante tutto, vuol mangiare. I cittadini sulle spalle dei quali si sta pesantemente adagiando il fardello della scellerata politica dei governanti ellenici ma anche delle scelte inadeguate ed egoiste dell’accoppiata Merkel-Sarkozy.
Euro, lira, dracma - In Italia qualcuno dice che la soluzione per la Grecia potrebbe essere quella di abbandonare l’euro e tornare alla cara vecchia dracma. Ma guai dirlo ad Atene, loro all’Europa credono ancora, ci entrarono dopo la caduta dei Colonnelli nell’81, e nessun greco ha voglia di diventare come l’Albania. Nella migliore delle ipotesi ti danno del comunista, perché in Grecia è la sinistra radicale che vuole il ritorno alla dracma. Altrimenti pensano che tu sia un evasore fiscale, che hai portato i soldi all’estero e che approfitteresti della conseguente svalutazione della nuova dracma per comprarti proprietà pubbliche a prezzi stracciati che i governanti sono già pronti a mettere sul mercato.
La gallina e l’uovo - Magari anche il Partenone, visto che già è possibile affittarlo a soli 1600 euro al giorno per farci un matrimonio. Una storia vecchia ad Atene, devastata da palazzinari senza scrupoli avvallati da politicanti con ancora meno scrupoli. Come in Italia gli evasori fiscali sono una categoria ben consolidata e forse ancora più consistente che in Italia. Difficile da sradicare, sta anzi approfittando perfino della crisi. Tra un lavoro fatturato e uno senza fattura e quindi più economico, il cittadino nei guai preferirà sempre il secondo. Come dargli torto, meglio un uovo oggi che la gallina domani. Anche perché domani la gallina avrà già fatto default, e chi ti restituirà i tuoi soldi? In fondo poi il fisco continua a far finta di non vedere. Tranne naturalmente quando si tratta di far pagare le tasse sulla casa. Quelle sì. In Grecia per non sbagliare le paghi con la bolletta della luce e del gas. E se non paghi, naturalmente ti tagliano sia la luce che il gas. Poco male, perché molti greci questo inverno per risparmiare hanno deciso di non accendere il riscaldamento e di usare il camino o la stufa, andando a rubare la legna in campagna. E se manca anche l’elettricità non è poi un dramma, anzi: farne a meno vuol dire rinunciare alla televisione dove da qualche mese a questa parte trasmettono serial comprati a basso prezzo in Turchia. Sono in lingua originale, sottotitolati in greco. Che umiliazione.
di Carlo Nicolato
21/01/2012
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Se gestisci di merda un paese, poi arriva il momento di pagare il conto e purtroppo per salvare la baracca tocca pagare un conto salato a tutti. Mi pare questo il succo dell'articolo.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Muccolo
spesa nei cassonetti
Questa cosa ormai riguarda anche l'Italia.Proprio oggi ho visto un pensionato, non un barbone, chiedere se poteva prendere la verdura che veniva gettata via dal supermercato.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Mio padre mi raccontava di una conversazione con un collega: entrambi erano colpiti dal grande aumento di persone che arrivano con sintomi accessori di stress ed esaurimento nervoso e si dicono molto aggravati dalla preoccupazione per la situazione futura, una cosa che non vedevano da anni.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bloody83
Se gestisci di merda un paese, poi arriva il momento di pagare il conto e purtroppo per salvare la baracca tocca pagare un conto salato a tutti. Mi pare questo il succo dell'articolo.
Non solo.Se tecnocrati imbecilli/criminali continuano a persistere nella follia per salvare i bilanci di qualche banca in onore al sistema "out of control", si arriva al momento in cui tutto viene sacrificato per il meccanismo stesso.E questa cosa, stavolta, non si fermerà alla Grecia o a qualche Piigs.Questa volta il centro dell'Impero verrà risucchiato nel vortice...
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Edward Green
Non solo.Se tecnocrati imbecilli/criminali continuano a persistere nella follia per salvare i bilanci di qualche banca in onore al sistema "out of control", si arriva al momento in cui tutto viene sacrificato per il meccanismo stesso.E questa cosa, stavolta, non si fermerà alla Grecia o a qualche Piigs.Questa volta il centro dell'Impero verrà risucchiato nel vortice...
E lì verrà chiesto ai cittadini di combattere una nuova Guerra Mondiale, per servire un paese che ha sempre pensato al loro bene. :fag:
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Jaqen
Mio padre mi raccontava di una conversazione con un collega: entrambi erano colpiti dal grande aumento di persone che arrivano con sintomi accessori di stress ed esaurimento nervoso e si dicono molto aggravati dalla preoccupazione per la situazione futura, una cosa che non vedevano da anni.
Che lavoro fa tuo padre ed il collega??
Cmq anche io sto vedendo per strada gente che va a rovistare nei cassonetti o vanno alla Caritas. Ed ora non sono più i senzatetto o gli extracomunitari, ne ho beccato uno con iPod nelle orecchie che rovistava alla ricerca di vestiti vicino la fermata dell'autobus.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Edward Green
Non solo.Se tecnocrati imbecilli/criminali continuano a persistere nella follia per salvare i bilanci di qualche banca in onore al sistema "out of control", si arriva al momento in cui tutto viene sacrificato per il meccanismo stesso.E questa cosa, stavolta, non si fermerà alla Grecia o a qualche Piigs.Questa volta il centro dell'Impero verrà risucchiato nel vortice...
Ma il sistema non è Out of Control. E' solamente Out of Your Control! Chi conta e controlla le cose (leggasi Piovra degli speculatori) si sta arricchendo a dovere e poi fottesega che gli altri diventano povracci e straccioni, anzi meglio! Quando ci sarà la miseria totale loro saranno pieni di soldi e potranno comprarsi tutto quel che vogliono compreso il tuo fondoschiena!
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
il popolo di seattle, buzzurri comunisti borghesoni :cattivo:
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Edward Green
Questa cosa ormai riguarda anche l'Italia.Proprio oggi ho visto un pensionato, non un barbone, chiedere se poteva prendere la verdura che veniva gettata via dal supermercato.
io vedo frequentemente persone andare a cercare fra i rifiuti nei cassonetti, e nemmno nel mio caso sono barboni. Mia nonna collabora con la caritas e mi ha parlato di un'aumento spropositato di famiglie che chiedono aiuto.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Edward Green
Non solo.Se tecnocrati imbecilli/criminali continuano a persistere nella follia per salvare i bilanci di qualche banca in onore al sistema "out of control", si arriva al momento in cui tutto viene sacrificato per il meccanismo stesso.E questa cosa, stavolta, non si fermerà alla Grecia o a qualche Piigs.Questa volta il centro dell'Impero verrà risucchiato nel vortice...
Citazione:
Originariamente Scritto da
SaTaN SHaRK
Ma il sistema non è Out of Control. E' solamente Out of Your Control! Chi conta e controlla le cose (leggasi Piovra degli speculatori) si sta arricchendo a dovere e poi fottesega che gli altri diventano povracci e straccioni, anzi meglio! Quando ci sarà la miseria totale loro saranno pieni di soldi e potranno comprarsi tutto quel che vogliono compreso il tuo fondoschiena!
sarà. Forse non ho ben chiaro io ma secondo me alla fine i conti si pagano sempre. La grecia come noi ha vissuto sul debito e al di sopra delle sue possiblità e adesso paga così come pagheremo noi che tuttora viviamo al di sopra delle nostre possibilità.
Ci rimette chi fino ad ora si è fatto un culo così per tirare avanti e da ora in poi dovrà farsene il doppio.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
nofaxe2
sarà. Forse non ho ben chiaro io ma secondo me alla fine i conti si pagano sempre. La grecia come noi ha vissuto sul debito e al di sopra delle sue possiblità e adesso paga così come pagheremo noi che tuttora viviamo al di sopra delle nostre possibilità.
Ci rimette chi fino ad ora si è fatto un culo così per tirare avanti e da ora in poi dovrà farsene il doppio.
Certo!
Ma il punto è proprio questo, i greci pagheranno! Mentre chi li ha spinti (fisicamente e psicologicamente) nel baratro si è arricchito su di loro. E quando dovranno pagare sarà lì alla finestra a prendersi i prezzi pregiati al costo di semplici cocci.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
boh secondo me la maggior parte della responsabilità è loro, così come è nostra per l'italia.
Hanno (abbiamo) voluto il posto fisso garantito a vita che fosse ben retribuito da potersi permettere due auto due motorini la casa e forse pure un'altracasetta. Questo per tutti, non per i ricchi. Beh è irrealizzabile, i politici per questo sogno e per farcelo raggiungere ci hanno indebitato.
La gente ancora non se ne rende conto, te guarda i sindacati che difendono l'articolo 18 e le pensioni. Piccoli privilegi da cui una larga fetta dei lavoratori è esclusa (molto più larga per le pensioni). Continuano a pensare di poter essere tutti ricchi anche a spese di chi entra adesso nel mondo del lavoro.
Almeno io mi sono fatto questa idea.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
nofaxe2
boh secondo me la maggior parte della responsabilità è loro, così come è nostra per l'italia.
Hanno (abbiamo) voluto il posto fisso garantito a vita che fosse ben retribuito da potersi permettere due auto due motorini la casa e forse pure un'altracasetta. Questo per tutti, non per i ricchi. Beh è irrealizzabile, i politici per questo sogno e per farcelo raggiungere ci hanno indebitato.
La gente ancora non se ne rende conto, te guarda i sindacati che difendono l'articolo 18 e le pensioni. Piccoli privilegi da cui una larga fetta dei lavoratori è esclusa (molto più larga per le pensioni). Continuano a pensare di poter essere tutti ricchi anche a spese di chi entra adesso nel mondo del lavoro.
Almeno io mi sono fatto questa idea.
La Grecia ha truccato i conti pubblici dei 10 anni precedenti.
Io non voglio minimamente essere paragonato ad arnesi del genere.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
La Grecia ha truccato i conti pubblici dei 10 anni precedenti.
Io non voglio minimamente essere paragonato ad arnesi del genere.
Aggiungiamoci clientelismo e corruzione preponderanti e pensioni distribuite come fossero caramelle (roba da far impallidire anche noi :asd: ) e direi che ci siamo... mi spiace per chi ha sempre lavorato onestamente, ma una qualsiasi azienda gestita da cani prima o poi va in bancarotta...
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
SaTaN SHaRK
Ma il sistema non è Out of Control. E' solamente Out of Your Control! Chi conta e controlla le cose (leggasi Piovra degli speculatori) si sta arricchendo a dovere e poi fottesega che gli altri diventano povracci e straccioni, anzi meglio! Quando ci sarà la miseria totale loro saranno pieni di soldi e potranno comprarsi tutto quel che vogliono compreso il tuo fondoschiena!
Ormai sono convinto che anche ai piani alti la cosa sia sfuggita di mano.Certo, ci sono gli squali che si fanno la guerra, ma ormai il sistema viaggia da solo.
Comunque in Greece:
Citazione:
Grecia: Il Punto della Situazione
Sono giorni decisivi per scoprire che tipo di bancarotta farà la Grecia. Navigando in rete ho cercato di mettere insieme il puzzle che compone lo stato dell’arte delle complesse trattative tra Grecia, FMI, UE e Charles Dallara il rappresentate dei creditori (istituzionali) privati.
In soldoni si tratta di determinare quanto grande debba essere l’haircut reale per i possessori di bond Greci. I valori in gioco sono il taglio del capitale, la scadenza dei “nuovi bond” e la cedola che i nuovi bond riconosceranno. I “nuovi bond” sono i titoli di stato Greci che sostituiranno quelli vecchi attraverso un operazione di scambio (sulle modalità di scambio ci torniamo in fondo all’articolo).
Il punto di partenza era rappresentato da un taglio del capitale del 50%, una cedola del 4% e scadenze fra i dieci e i trenta anni. Questi i termini proposti 3 mesi fa da FMI/UE. Charles Dallara era pronto ad accettare questo tipo di accordo ma è risultato evidente che il deterirarsi della situazione greca esigeva sacrifici maggiori.
Lo stesso FMI oggi spinge per un taglio del 70% e una cedola del 4.25% (a soli 3 mesi di distanza, complimenti per la consulenza) e interessi più bassi. Il governo greco invece vuole una soluzione ancora più a suo favore, ovvero un taglio del 70% del capitale e una cedola inferore al 3%.
Il risultato è che Charles Dallara ha lasciato il tavolo dei negoziati. Teniamo presente che fra i creditori della Grecia ci sono anche Hedge Fund con posizioni coperte da CDS, un eventuale hard-default (cioè senza accordo) non li spaventa affatto, anzi in certi casi è la migliore delle soluzioni.
Il Default sarà “volontario” o farà scattare i cds
Su questo punto i “colloqui” in corso si sono trasformati in una farsa. L’FMI vorrebbe un taglio di capelli di “volontario” cioè siano i creditori che volontariamente si fanno tagliare capitale e interessi. Contemporaneamente la Grecia promette che i nuovi bond avranno maggiori garanzie rispetto a quelli vecchi, e che quindi chi non si sottoporrà volontariamente al taglio avrà in mano cartastraccia soggetta a “minori garanzie” (qualunque cosa voglia dire).
La verità è che non esiste un modo logico ne legale per evitare di far scattare il grilletto dei CDS, nessun default al mondo è stato ne sarà mai gestito su base volontaria. Con ciò sono curioso di vedere cosa si inventeranno gli stregoni della finanza, logica e legalità non sono state esattamente il faro che ha guidato l’economia negli ultimi 2 decenni.
Commento: Prima di tutto credo sia meglio chiarire un fatto, anche un haircut del 70% non risolverebbe i problemi alla grecia, e neppure un taglio del 100%!!!. La Grecia oggi ha un disavanzo primario fra il 5% e il 6% del PIL. Significa che tolti gli interessi sul debito, Atene deve sempre finanziarsi sul mercato per fare funzionare ciò che rimane del suo stato. Detto questo credo sia necessario guardare le vicende greche con un minimo di prospettiva. In questi 18 mesi la popolazione greca si è impoverita esattamente come se avesse effettuato un svalutazione della sua moneta.
Se 18 mesi fa la Grecia fosse uscita dall’euro svalutando del 60% la NeoDracma il risultato in termini di sofferenza per i cittadini non sarebbe stato molto diverso da quello di oggi MA con na sostanziale enorme differenza.
In quel casi l’economia greca sarebbe ripartita grazia ad una ritrovata competitività, gli europei sarebbero andati in massa in vacanza in Grecia a causa di prezzi stracciati (dal cambio) oggi i Greci sarebbero egualmente impoveriti ma con la speranza di un futuro davanti a se. Invece, cosa hanno i greci oggi?
I grecia hanno un economia al collasso, vivono il fenomeno della povertà e della malnutrizione, non hanno lavoro e neppure (per quello che vale in questi casi) il minimo rispetto da parte degli altri europei.
Faccio davvero i complimenti per la scelta effettuata dalla classe politica greca, mi conforta sapere che nel mondo esiste qualcosa di peggio (di molto peggio) rispetto a quella italiana.
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Citazione:
Originariamente Scritto da
Edward Green
Ormai sono convinto che anche ai piani alti la cosa sia sfuggita di mano.Certo, ci sono gli squali che si fanno la guerra, ma ormai il sistema viaggia da solo.
Comunque in Greece:
chi ha scritto sta roba?
Sono d' accordo con
Citazione:
Se 18 mesi fa la Grecia fosse uscita dall’euro svalutando del 60% la NeoDracma il risultato in termini di sofferenza per i cittadini non sarebbe stato molto diverso da quello di oggi MA con na sostanziale enorme differenza.
In quel casi l’economia greca sarebbe ripartita grazia ad una ritrovata competitività, gli europei sarebbero andati in massa in vacanza in Grecia a causa di prezzi stracciati (dal cambio) oggi i Greci sarebbero egualmente impoveriti ma con la speranza di un futuro davanti a se. Invece, cosa hanno i greci oggi?
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Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]
Devo dire che mi ha colpito molto 'sto pezzo
Citazione:
Euro, lira, dracma - In Italia qualcuno dice che la soluzione per la Grecia potrebbe essere quella di abbandonare l’euro e tornare alla cara vecchia dracma. Ma guai dirlo ad Atene, loro all’Europa credono ancora, ci entrarono dopo la caduta dei Colonnelli nell’81, e nessun greco ha voglia di diventare come l’Albania. Nella migliore delle ipotesi ti danno del comunista, perché in Grecia è la sinistra radicale che vuole il ritorno alla dracma. Altrimenti pensano che tu sia un evasore fiscale, che hai portato i soldi all’estero e che approfitteresti della conseguente svalutazione della nuova dracma per comprarti proprietà pubbliche a prezzi stracciati che i governanti sono già pronti a mettere sul mercato.
Io credevo che la maggior parte dei greci non vedessero l'ora di tornare alla dracma... per carità, non sarebbe certo una passeggiata di salute (anzi), ma non è che ora stiano molto meglio... possibile?
Ed anche questo
Citazione:
Commento: Prima di tutto credo sia meglio chiarire un fatto, anche un haircut del 70% non risolverebbe i problemi alla grecia, e neppure un taglio del 100%!!!. La Grecia oggi ha un disavanzo primario fra il 5% e il 6% del PIL.
Dopo tutto quello che hanno tagliato, hanno ancora un disavanzo così alto? :eek: