No: che i soldati italiani sono ottimi soldati. Sono gli ufficiali italiani che sono delle *censored*
Visualizzazione Stampabile
Lo diceva agli inglesi comunque.
:asd:
<<Dopo la presa di Tobruk, il generale sudafricano Klopper, parlando anche a nome dei suoi ufficiali, chiese a Rommel di essere detenuto in un'area separata da quella delle truppe di colore. La risposta di Rommel fu secca: "Per me i soldati sono tutti uguali. I neri vestono la vostra stessa divisa, hanno combattuto al vostro fianco, e quindi starete rinchiusi nello stesso recinto.">>
Siamo OT.
Risposto in titanic, tiene razon Revan.
:sisi:
Scus.
:timido:
Thank you caesarx ;)
I quattro agenti condannati per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi sono tornati in servizio. Sia pure in ruoli amministrativi. Lo conferma il ministero dell’Interno rispondendo a un’interrogazione presentata da M5S. Il governo spiega, e qui sta la novità, per quale motivo sia stato deciso il reintegro degli agenti. Vale a dire che «in considerazione della natura non dolosa della condotta, è stata ritenuta congrua la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio, rispetto a quella più grave della destituzione».
L’INTERROGAZIONE M5S - Erano stati i deputati M5S Vittorio Ferraresi e Paolo Bernini a chiedere al governo di rendere note le motivazioni« le motivazioni delle commissioni disciplinari delle questure che hanno stabilito le sanzioni per Enzo Pontani, Luca Pollastri, Paolo Forlani e Monica Segatto», i poliziotti condannati. I 5 Stelle volevano sapere per quale motivo sia stata decisa la sospensione e non la destituzione, che verrà chiesta sabato 15 febbraiom nel corso di una manifestazione a Ferrara.
IL DELITTO - Aldrovandi morì il 25 settembre 2005, a 18 anni. «Quel giorno il corpo di Federico -scrive il presidente della commissione Diritti umani del Senato Luigi Manconi - è rimasto sulla strada dalle 6 di mattina alle 11, quando la polizia avvisò i genitori. Federico era sfigurato dalle percosse e sui suoi vestiti si aprivano larghe macchie di sangue. I poliziotti, poi condannati in via definitiva per eccesso colposo in omicidio colposo tentarono di depistare, dicendo che Federico si era ferito da solo sbattendo la testa contro i pali della luce. Eppure adesso sono tornati in servizio, dopo aver provocato ben 54 lesioni sul corpo di Federico portandolo alla morte».
I TRASFERIMENTI - Rispondendo all’interrogazione, il ministero dell’Interno ha anche reso noto che «tre agenti sono stati trasferiti, per motivi di opportunità e di incompatibilità ambientale, a seguito della pronuncia di condanna di primo grado emessa dal Tribunale di Ferrara; mentre l’assistente capo Monica Segatto era già stata trasferita a domanda prima della sentenza». Per quanto riguarda le attuali sedi di servizio, il sovrintendente Paolo Forlani presta servizio alla polizia di frontiera di Tarvisio, gli assistenti capo Enzo Pontani e Monica Segatto, rispettivamente, in Questura e allo scalo marittimo-aereo di Venezia, mentre l’assistente capo Luca Pollastri ha ripreso servizio alla questura di Vicenza, «svolgendo tutti compiti di carattere amministrativo».
«DISONORE ALLA DIVISA» - «Come Movimento 5 Stelle - concludono i deputati - ci possiamo ritenere parzialmente soddisfatti, in quanto gli agenti svolgono tutti compiti di carattere amministrativo, ma di certo avremmo auspicato che per gli stessi fosse ritenuta congrua la sanzione della destituzione in quanto a nostro avviso, la loro condotta dovrebbe essere considerata “disonore alla divisa”».
Paese senza speranza... per ora.
mah, che dire. Devono proprio essere bravi in quello che fanno per non averli licenziati :look:
vogliamo parlare dei dipendenti ladri di Malpensa?
direi che però qui c'è un tantino di più. Ma è lo specchio del paese.
che poi la destinazione al "ruolo amministrativo", magari per loro è pure una promozione.
Dalla pattuglia in strada la notte, all'ufficio con la stufetta alogena a non fare un cazzo :rotfl:
Sei anni solo per decidere che ci sarà un processo :bua:
Leggevo che il pm aveva chiesto il non luogo a procedere.
Vediamo come andrà.
Citazione:
Stefano Sala, gup di Varese, ha rinviato a giudizio sei poliziotti e un carabiniere imputati per omicidio preterintenzionale e altri reati in relazione alla morte di Giuseppe Uva, avvenuta il 14 giugno del 2008. Il giudice ha respinto la richiesta di “non luogo a procedere” avanzata dal procuratore varesino Felice Isnardi. La decisione del gup è stata accolta con gioia e commozione da Lucia Uva, sorella di Giuseppe che da tempo si batte per conoscere la verità sul decesso del fratello: “‘Dopo quattro anni ce l’abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo”. La donna è scoppiata in lacrime dopo la decisione di Stefano Sala di rinviare a giudizio sei poliziotti e un carabiniere. ”Dedico questo processo al pm di Varese Agostino Abate che non ha mai voluto cercare la verità – ha proseguito provocatoriamente la donna – mio fratello non ha mai fatto atti di autolesionismo ma è stato picchiato in caserma”. Anche Fabio Anselmo, legale della donna, ha dichiarato a Fanpage: “Sono stati quattro anni interminabili. Tanto lavoro ma ce l’abbiamo fatta e oggi sono molto felice”.Caso Uva: i fatti di quella notte del 2008
Ma cosa è accaduto a Giuseppe Uva? La notte tra il 14 e il 15 giugno del 2008 si trovava, insieme all’amico Alberto Biggiogero, nei pressi del centro di Varese. I due erano euforici e per scherzare transennarono una strada deviando il traffico verso il centro cittadino, finché sul luogo non accorsero una pattuglia dei carabinieri e una della polizia, che non esitarono a caricare i due amici per condurli nella caserma di via Saffi. Biggioggero lo scorso ottobre raccontò riferendosi a Giuseppe Uva: “Un Carabiniere in particolar modo l’ha massacrato di botte in caserma insieme ai suoi colleghi e mi dicevano: ‘dopo arriva anche il tuo turno’. Al che, quando finalmente mi sono trovato da solo, ho chiamato il 118 implorandolo di venire in soccorso, perché un mio amico veniva massacrato, mi hanno detto che in caserma non potevano intervenire, è arrivato un soggetto con dei tratti asiatici, sembrava quasi cinese, con una borsa forse da medico e da lì il mio amico Beppe ha smesso di gridare: questo mi ha fatto sentire veramente sollevato come non mai, perché ho pensato che hanno smesso di pestarlo”. Giuseppe Uva però morirà in ospedale poche ore dopo.
Tutti assolti gli imputati per Stefano Cucchi, che a questo punto sarà morto di freddo.
Ma che paese di merda :rotfl:
Attendiamo motivazioni, su.
Magari diranno che è caduto dalle scale.
Chissà al giornale che festa. Sallusti e Feltri che ballano nudi sulle scrivanie con una rosa in bocca...
In realtà il titolone è abbastanza onesto :asd:
http://www.ilgiornale.it/
Mi aspettavo di peggio :asd:
ALSO: http://www.repubblica.it/cronaca/201...za-60579644/1/
Che personcine a modo :fag:
:facepalm:
Effettivamente, un arrestato è morto e non è colpa di nessuno, me pare 'na strunsata.
:boh2:
Poi non dite che non ho detto che il sistema penale italiano fa cacare...
:bua: