il primo era carino.
fa così caccare il seguito?
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il primo era carino.
fa così caccare il seguito?
A me piace soprattutto che il Watson sia del tutto identico a quello di Doyle :sisi::asd: è quasi più aderente Lucy Liu
Per fortuna c'è chi dissente.
http://24.media.tumblr.com/21104a623...5v2lo1_500.png
:rotfl:
orcatroia :rotfl:
Eeeh ora dirà che è stato il correttore automatico :asd: anzi che ha scritto bene Pol Pot
:asd: mi sono immaginato sandra milo che urla Pino!!! Pino!!!
Alla consoooooooll - Pino Chet!!!!!!
Lucy :vojo:
E, tortina di pan di spagna cinonippocoreana(cit. -"cinonippocoreana", il resto è roba mia) a parte, è una serie decisamente apprezzabile:
http://15.img.v4.skyrock.net/3397/86...2_tXG5jvpQ.jpg
:sisi:
Se non fosse che la menano per tutto il film con "nulla è lasciato al caso" quando non fanno altro che andare avanti a forza di botte di culo disumane e non ci fosse un'esplosione che devasta un palazzo per coprire il fatto che delle persone al suo interno fossero state ammazzate da un cecchino sarebbe anche nella sufficienza. :uhm:
Domanda per i fanatici di horror o per Pinhead81: io ho visto solo il primo Hellraiser...visto che voglio prepararmi al nuovo film quali sono i seguiti migliori o comunque i piu' rappresentativi della serie?
Che ha cominato Galan?
E Golia ha continuato ad arrampicarsi sugli specchi sul metodo Stamina oppure e' stato colpito da un tir che aveva la parola "dignita'" come targa?
Marl, se ti piace il personaggio di Sherlock Holmes devi assolutamente guardare la serie british "Sherlock"
Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk
Io sono tutto sommato d'accordo con questa classifica (occhio che è worst to best, devi partire dal basso :asd:)
http://rateyourmusic.com/list/powerm...orst_to_best_/
Assolutissimamente, serie davvero eccezionale a mio parere; pochissimi mega-episodi, se non erro 3/stagione, una sorta di film singoli...io l'ho apprezzata tantissimo.
pinot che guevara
A onor del vero di Sherlock Holmes non me n'è mai fregata una cippalippa panata(:bua:), ho apprezzato parecchio il film di Guy Ritchie e la serie col tizio di Trainspotting.
(in prima battuta manco sapevo ci fosse di mezzo SH, ho visto la venere morbidosa + il guitto di Trainspotting ed ho proseguito)
E, visto che me la consigli calorosamente, cerchero' la serie british.
intanto a destra sono nati i falchetti, le colombine e le pussy riot padane :facepalm:
spro almeno che le pusst riot siano fighe
:uhm:
Tornare ai temi del 1996. Più che rottamatrici, le Pussy Riot in salsa padana possono essere definite non a torto delle restauratrici. È stata presentata a Milano l’iniziativa dei Comitati Confederati, un gruppo di influenza esterno alla Lega Nord che si propone di raccogliere gli umori dei delusi e dei fuoriusciti per influenzare la politica leghista e riportarla agli antichi fasti. Parlano di indipendenza, di secessione e di spirito degli albori. Hanno nostalgia della Lega dei tempi andati, quella delle adunate sul Po’, che parlava alla pancia ed era allergica alle poltrone Romane. “La Lega – spiegano con rammarico – si è romanizzata, oggi per sopravvivere allo sfacelo ci vuole un cambio radicale. Cancellare tutto e ripartire senza distruggere l’ultimo barlume leghista rimasto in fondo al cuore dei fedelissimi”. Hanno presentato un decalogo dal forte retrogusto grillino: divieto dei doppi mandati, responsabilità degli amministratori locali, rappresentatività del territorio, niente poltrone per il segretario e via di questo passo. Loro però rifiutano l’etichetta e contrattaccano. “La Lega – sottolineano – queste cose le dice da sempre, al massimo è Beppe Grillo ad averle copiate”. Sulla lotta per la segreteria non si pronunciano, non vogliono sbilanciarsi e dicono di non avere un loro candidato, poi fanno un appello ai dirigenti leghisti: “il partito si può ancora salvare, leggete il nostro decalogo, fatelo vostro e torniamo ai vecchi fasti” di Alessandro Madron
http://www.youtube.com/watch?v=4dtkE25XeNU
:rullezza: :asd:
putin ha la siberia, però
Detenuti bonificano area archeologica. "Ci rendiamo utili per la società"
Da circa due mesi i tre detenuti lavorano, infatti, per portare alla luce gli scavi archeologici dell’antico sito archeologico del rione San Pietro di Palermo. ''Siamo soddisfatti e vogliamo continuare a renderci utili per la società''. Artale (Padre nostro): ''Solo partendo dalle pene alternative si aiuta la persona''
PALERMO – “Siamo soddisfatti e vogliamo continuare a renderci utili per la società”. Con queste parole Theodore, Ivan e Giuseppe, tre detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo, manifestano il loro desiderio di continuare l’importante lavoro di bonifica del sito archeologico del rione San Pietro, in stato di abbandono da diversi anni, che li ha visti impegnati per due mesi. Da circa due mesi i tre detenuti lavorano, infatti, per portare alla luce gli scavi archeologici dell’antico sito archeologico del rione San Pietro nell’area Schiavoni che si estende per 7 chilometri. Quest’azione è inserita in un progetto più ampio denominato ‘Al Bab la Nuova Porta di Palermo’ presentato questa mattina in presenza di diverse esponenti istituzionali, e del privato sociale. Il progetto “Al Bab” rientra nelle azioni di riqualificazione ambientale, il reinserimento delle fasce sociali deboli e l’applicazione dell’art. 27 della Costituzione della Repubblica Italiana.
L’iniziativa è stata promossa dal Dipartimento Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali, con il patrocino del Comune di Palermo, la collaborazione del Centro di Accoglienza Padre Nostro onlus, l’associazione Acunamatata onlus, l’associazione Laboratori Riuniti Altrove onlus, l’associazione Immagininaria Ragazzi Onlus, Communitas Toscana S.C., Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia della Sicilia e la fondazione Giovanni Paolo II di Fiesole e la Casa Circondariale Pagliarelli, associazione gruppo Sali.
“Dopo 15 anni di abbandono, abbiamo chiesto alla Sovrintendenza ai beni culturali la possibilità di bonificare quest’area a partire dal lavoro di pubblica utilità che stanno facendo questi tre detenuti e a cui presto se ne aggiungeranno altri tre – spiega Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro -. Deve essere chiaro quanto può essere importante l’utilità dei detenuti che anziché stare in cella a non fare niente operano per il bene pubblico. L’ozio in carcere non giova a nessuno né al detenuto né allo Stato. Loro danno un senso alla loro pena, si sentono accettati e in più la gente capisce quanto si sono impegnati. Il progetto è avvenuto senza alcun sostegno pubblico e speriamo di continuare magari sensibilizzando le istituzioni a darci una mano”.
“Solo partendo dalle pene alternative si aiuta la persona – continua Artale -. Se oggi ogni associazione si pigliasse, secondo le sue possibilità, alcuni detenuti, immaginiamo quante opere importanti si potrebbero fare. Certamente senza fondi è difficile e il nostro sforzo è stato finora quello di reperire e utilizzare tutte le risorse disponibili. Non vogliamo che faccia notizia soltanto il detenuto che uccide ma anche tutti gli altri che in vario modo si rendono utili alla società. Occorre promuovere quindi le pene alternative con tutte le garanzie possibili per la collettività, valutando i diversi casi. I detenuti vanno sostenuti e affiancati con un a lavoro di rete tra le istituzioni e il privato sociale. Adesso vogliamo fare un accordo quadro con il sindaco per fare un piano programmatico che veda i detenuti impegnati nel recupero di alcune aree della città”.
“Mi sento fortunato ad avere avuto questa possibilità – dice Thedore Middlebrook, 52 anni di origine colombiana -. In questa area abbandonata abbiamo trovato di tutto e adesso vogliamo che i cittadini ne riapprezzino il suo valore culturale. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia perchè questo ha fatto crescere il mio senso di responsabilità. La pena alternativa è oggi l’unica finestra sulla vita che ci fa uscire dall’incubo della reclusione e privazione della libertà”. “E’ stata finora un’esperienza che mi ha dato tanto rispetto all’ozio del carcere – dice pure Ivan Mattiolo di 26 anni -. Se soltanto i politici capissero quanto può essere importante il nostro lavoro tutto sarebbe diverso”.
“Si dovrebbe procedere oggi ad una diversa concezione dell’esecuzione della pena – sottolinea Francesca Vazzana, direttrice del carcere Pagliarelli -. Il carcere non deve essere visto come l’unica possibilità ma, a secondo dei casi, occorrerebbe applicare sanzioni di tipo diverso che sono anche quelle di svolgere a titolo gratuito lavori per la pubblica utilità. In particolare, il recupero di questa area archeologica è un modo di restituire il mal tolto e di risarcire la società rispetto al danno che si è commesso. Occorre trovare le strade per sviluppare un impegno sociale dei detenuti che veda l’adesione ai principi di legalità. Il rispetto del luogo che hanno recuperato li porterà ad avere anche rispetto, una volta tornati liberi, anche della loro vita ordinaria”.
“E’ la prima volta che a Palermo si realizza un rapporto di collaborazione tra diverse istituzioni e privato sociale per il recupero di un’area attraverso il lavoro all’esterno dei detenuti – afferma il sindaco Orlando -. E’ sicuramente un segnale importante rispetto ad una disattenzione nel passato per le condizioni di vita di chi è recluso in carcere. Il carcere è la città e la città è il carcere cioè dentro la città come dentro il carcere si può trovare tutto il male e tutto il bene possibile sta a noi scoprirlo e farlo emergere. Quando capiremo che chi è detenuto in carcere ha diritto al trattamento di umanità e alla speranza del reinserimento sociale vivremo in un mondo migliore possibile anche a partire da Palermo. (set)
Finalmente un film che rispetta le aspettative e non si rivela la solita chiavica:
http://www.filmscoop.it/locandine/cowboysandaliens.jpg
Godibile, ritmo abbastanza fluido...e un PASSERONE da battaglia* :sisi:
Ford incartapecorito abbestia(col doppiatore che era già spompo ai tempi del terzo Indiana Jones...) :moan:
Spoiler:
*ora aspetto giusto l'omosexual che "eeeh ma c'ha la mandibola squadrata-ah" :snob:
Abigail :rullezza: da fottere a secco.
http://www.filmovie.it/wp-content/ga...spencer-01.jpg
a me la scena del fuoco e' apparsa troppo forzata, decisamente stonata e ficcata li' giusto per il richiamo della phigona nuda. in definitiva quello è il corpo di una donna normale, mica la supereroina di un fumetto marvel. cmq gnocca :sisi:
Calma.
Che se non e' gnocca Olivia Wilde non so.
http://orphanasylum.files.wordpress....pg?w=349&h=244
E' magrettina, verissimo, non si discute. pero' ostrega, non so che standard avete voi mortali
abigail cosa?
also, link a scena del fuoco.
Also 2: qualcuno mi sa spiegare in parole semplici la storia del surplus della Germani che l'ho sentita solo per sommi capi ?