dai, è una cazzata galattica quella di Amauri...
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dai, è una cazzata galattica quella di Amauri...
Oggi tutti troppo seri... tl;dr... :asd:
Se Amauri va al Milan mi incazzo come una iena.
Oddai ma veramente credete che possano essere cosi' scemi?
Dovrebbero fare un offerta "che non si puo' rifiutare" (cit.) nell'ordine dei 30,35milioni.....ma chi li sborsa.
è più probabile che parta Trezegol o Buffon :sisi:
Mourinho, niente squalifica
Diffida e multa di 10mila euro
MILANO, 17 marzo 2009 - Niente squalifica per il tecnico dell'Inter Josè Mourinho, ma soltanto ammonizione con diffida e multa di 10.000 euro a seguito dell'espulsione rimediata domenica scorsa nel finale di Inter-Fiorentina. Tosel ha motivato l'ammonizione con diffida e la multa "per avere, al 49' del secondo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale uscendo dall'area tecnica; recidivo".
Il giudice sportivo ha inoltre inflitto alla Fiorentina un'ammenda di 12 mila euro per cori razzisti.
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Che buffoni..tutti dal primo all'ultimo!!!..ahhh se c'era un certo Moggi come non succedevano QUESTE cose :nono:
Che schifo.
posto il tuttosport di oggi, non rompete per gli inevitabili asterischi
Citazione:
Amauri, tentazione Milan
Indiscrezioni: cene e incontri con Leonardo. E quella procura a Lippi jr...
Il bomber ha un contratto quadriennale, non forzerà la mano: tocca a Galliani.
Il legame fra sua moglie Cynthia e la famiglia Kaká, anche per motivi religiosi
ELVIRA ERBI’
TORINO. Al Milan serve un centravanti di peso. Carlo
Ancelotti lo aveva chiesto a gran voce la passata stagione, ma alla fine il candidato numero uno, Emmanuel Adebayor, non è arrivato. In tempi non sospetti, i rossoneri fecero anche la corte ad Amauri Carvalho de Oliveira che però preferì avviare il discorso con la Juventus. Amauri è solo al primo campionato in maglia bianconera, a fronte di un contratto quadriennale.
Eppure, qualcosa si muove. Sì, il Milan è tornato di nuovo di moda. Perché l’amore per l’attaccante che fa reparto da solo non è passato.
GLI INCONTRI Il protagonista, dal canto suo, è lusingato dalle attenzioni. Milano è sempre più la città delle sue sortite fuori Torino, anche familiari (la moglie Cynthia frequenta il gruppo di Kaká, agli Atleti di Cristo). E galeotti sono stati quegli incontri con Leonardo, direttore operazioni area tecnica del club rossonero (nonché candidato al dopo Ancelotti). Un bombardamento del tipo: quanto è bello l’ambiente del Milan, quanto si troverebbe bene con tanti brasiliani, come sarebbe protetto dal club, quanto sarebbe indispensabile il suo ruolo in un reparto avanzato. Massì, anche che bella coppia farebbe con
Pato. E sicuramente Pippo Inzaghi non si offenderebbe...
LA MOSSAAmauri si è inserito subito nei meandri bianconeri, ma non perde occasione per rivendicare «quanto gli manchino gli amici di Palermo», città un tantino meno fredda di Torino, dove pure lui è libero di circolare senza che nessuno gli rompa le scatole. Amauri ha un contratto e lo vuole-deve rispettare. Ci mancherebbe. Il Milan però deve dargli una mano, facendosi avanti ufficialmente.
LO STOP In questo momento, il ragazzo venuto dal Brasile, precisamente da Carapicuiba, è infortunato. Uno stop forzato di circa trenta giorni, dovuto alla distrazione al retto femorale destro accusata giovedì nell’ultimo tiro dell’allenamento (nella stessa azione, ovvero con la parata, si è fatto male anche il portiere Alex Manninger). Sulla preparazione qualche dubbio è affiorato... Non è che sia rimasto entusiasta - Amauri *nemmeno di partire dalla panchina nella sfida dell’anno contro il Chelsea. Ma venendo alla Juve sapeva che in quattro si giocavano a turno i due posti da titolare e alla fine è quello che ha giocato di più: 27 presenze in campionato, 2 in coppa Italia, 8 in Champions League, 2 nei preliminari. Il tutto condito da 12 reti segnate in serie A e 2 in Europa.
IL MANAGER Infine, ma non secondario in ordine di importanza, Amauri starebbe per affidare la sua procura a
Davide Lippi. Dal mese di novembre, infatti, è scaduto il mandato dei Grimaldi e il giocatore si è autogestito, con il supporto della moglie-manager. Ma a questi livelli gli serve una figura che gli stia a fianco, che lo consigli, che lo indirizzi.
Ecco, pare sia proprio il figlio del ct Marcello. Ok, nessuna congettura sul caso Nazionale, non è proprio il... caso.
Sicuramente il ventottenne che ancora deve scegliere se optare per il Brasile (l’unica squadra che adesso lo può convocare, ma
Dunga non lo pone in cima ai suoi pensieri...) o per l’Italia (la moglie è nostra concittadina, il marito non ancora) al Milan avrebbe libertà totale su questo fronte e zero pressioni, vista la folta colonia verdeoro in forza ai rossoneri.
CROCEVIA Come dire: siamo al bivio, ma non necessariamente i protagonisti forzeranno la mano. Anche per rispetto delle società coinvolte, o meglio da coinvolgere. Sarà un discorso lungo e variegato, che avrà vari passaggi. Poi, si metterà in moto la diplomazia. Senza tralasciare che la Juve ha speso 22,8 milioni per prelevarlo dal Palermo - ok, non tutti in contanti, visti gli inserimenti di Nocerino e Lanzafame - e con il centravanti ha fatto un investimento a lungo termine.
Ma questa è solo la prima puntata. E le telenovelas non sono passate di moda, hanno solo cambiato nome.
1In rossonero Amauri avrebbe totale libertà sul fronte Nazionale, che rimane aperto
2Al Milan troverebbe il posto assicurato e il clan verdeoro con cui condividere anche il post-partita
3I soldi non sono certo fattore scatenante, ma se Berlusconi dà 4 milioni a Dida...
4Anche lui ha pagato dazio con l’ultimo infortunio. Qualche dubbio sulla preparazione c’è
Citazione:
IL SOSTITUTO DEL FRANCESE POTREBBE ARRIVARE PROPRIO DALLA «LIGUE 1»
Gignac-Hoarau: outsider per il dopo Trezeguet
Oltre a Floccari e Quagliarella, la Juve segue anche i due talenti che con i loro gol fanno volare Tolosa e Psg: sono al vertice della classifica marcatori
GIANNI LOVATO
TORINO. I francesi guardano all’Italia, per*ché quel David Trezeguet entrato in rotta di collisione con Claudio Ranieri fa gola. Si parla del Lione, ma anche l’ambizioso Paris Saint Germain potrebbe permettersi un ten*tativo. Certo rimane il nodo stipendio. Tre*zeguet ha abitudini sontuose, per contro gli restano “ solo” due anni di contratto e davan*ti alla possibilità di allungare la durata del*lo stesso potrebbe vacillare. Se ne parlerà parecchio nei prossimi mesi e già ora si di*scute di possibili sostituti. Le piste interne, non è un mistero, portano in direzione di Fa*bio
Quagliarella ( possibile) e Sergio Flocca*ri
( la Roma è in vantaggio). Ed è solo una questione di tempo prima che entri in scena Giampaolo Pazzini, vista l’assiduità con cui il neo blucerchiato timbra il cartellino. Limi*tare la ricerca alla sola Italia però potrebbe essere fuorviante, perché la Juve è molto at*tenta a quanto accade al di fuori dei confini. Nel panorama piuttosto statico dei bomber europei, qualcosa va muovendosi proprio in Francia, cosa che agli osservatori biancone*ri non è sfuggita.
SCACCO A BENZEMA Quando si parla di attaccanti francesi è inevitabile che il di*scorso vada a cadere su Karim Benzema,
che peraltro è valutato sui 50 milioni di eu*ro e comunque. Però nell’attuale stagione c’è chi ha fatto decisamente meglio del bomber lionese ( attualmente fermo a 12 gol) e ci ri*feriamo ad Andrè Pierre Gignac ( 23 anni, 17 reti) e Guillame Hoarau ( 25 anni, 15 re*ti). I due hanno un punto in comune che li rende particolarmente interessanti: sono al*la loro prima stagione da titolari in Ligue 1, l’equivalente della nostra serie A. Debutti dirompenti i loro, visto che grazie alle pro*dezze di Gignac il Tolosa è volato in quinta posizione a soli quattro punti dalla capolista Lione, ma meglio ancora è andata al Psg, trascinato da Hoarau al secondo posto ( in coabitazione con il Marsiglia) a un solo pun*to dalla formazione del presidente Jean Mi*chel
Aulas.
VALUTATO E RIMANDATO Hoarau in par*ticolare è ben noto alla Juve, che due anni fa lo fece seguire con assiduità dai propri os*servatori. Al tempo l’attuale centravanti del Psg giocava nel Guegnon, seconda divisione francese, e le relazioni degli 007 bianconeri in effetti furono ottime. La Juve cercava un attaccante da affiancare alla coppia Del Pie*ro-
Trezeguet e in effetti il francese venne preso inizialmente in considerazione, ma al*la fine si decise di puntare su un giocatore decisamente più consolidato come Vincenzo
Iaquinta. Una scelta per certi versi obbliga*ta, ma nelle due successive stagioni Hoarau ha dimostrato di essere davvero un giocato*re interessante. Lo scorso anno, rientrato al Le Mans che ne deteneva il cartellino, ha in*fatti realizzato 28 reti in 36 partite e nel*l’attuale campionato, trasferitosi appunto a Parigi, è letteralmente esploso. Hoarau vie*ne descritto come un giocatore dotato di buo*na tecnica e sicuramente è ben strutturato dal punto di vista fisico ( 1,91 di altezza per 76 chili).
IL NUOVO CHE AVANZA La storia di Gi*gnac, di due anni più giovane del collega, è abbastanza simile. Dopo tre stagioni nel Lo*rient, è passato al Tolosa all’inizio dello scorso campionato, finendo con il fare la ri*serva allo svedese Johan Elmander. Partito il titolare alla volta di Bolton, Gignac in questo campionato ha preso a segnare alla seconda giornata, realizzando il gol della vittoria con il Le Havre, e non ha più smes*so, arrivando appunto a quota 17 in 28 par*tite. I media transalpini danno per immi*nente la sua chiamata in nazionale, anche se la logica che muove monsieur Domenech è raramente comprensibile. Comunque Gi*gnac è in rampa di lancio e la Juve, che ha un ottimo rapporto con il Tolosa ( Jean Clau*de
Blanc e Olivier Saudran, presidente del club transalpino, sono amici) sta ragionando se sia il caso di puntare seriamente su di lui.
Citazione:
La Juve dice no
BLANC «Il Milan? Amauri è incedibile!
Anche perché ha un contratto fino al 2012»
Il bomber era stato vicino ai rossoneri prima di scegliere Torino. Ma ora per la Juventus è il testimonial di un mercato di qualità
VITTORIO OREGGIA
TORINO. Detto in manie*ra molto diretta e senza troppi giri di parole, suona pressapoco così: giù le ma*ni da Amauri. Vale per il Milan e per tutti coloro i quali, eventualmente, si mettessero in testa di sfi*lare il centravanti brasi*liano alla Juventus. Se lo scordino, ecco. Anzi, non ci provino. Il no è secco ( esse minuscola) e tranciante, non prevede eccezioni nep*pure dinanzi a proposte in*decenti. « Amauri è incedi*bile. Resterà con noi al cento per cento, anche per*ché ha un contratto che scade nel 2012 » , la frase *l’unica - di Jean Claude
Blanc destinata a smorza*re pruriti primaverili e fal*si entusiasmi. Intorno al colosso di Carapicuiba, che presto dovrebbe diventare italiano a tutti gli effetti, la società di corso Galileo Ferraris ha intenzione di costruire le speranze per il futuro prossimo: quindi non se ne parla nemmeno di teorizzare la sua cessio*ne, persino di fronte a una tonnellata di euro. Amauri è la pietra d’angolo del re*parto offensivo bianconero, attorno a lui ruoteranno gli altri. Del resto, tenuto conto della grana Treze*guet
e delle ripercussioni che il litigio mediatico con Claudio Ranieri potrebbe innescare a stretto giro di posta, sarebbe per lo meno delittuoso prendere in con*siderazione l’idea di pri*varsi di Amauri, dodici re*ti in campionato, per un lungo periodo stakanovi*sta dell’attacco causa infortuni a catena, sogno di Marcello Lippi e tenta*zione di Carletto Dunga.
Sì, ma l’altro Carletto ( Ancelotti)? No, non acca*drà.
CON PATO E KAKA’ Cer*to, non è un mistero che la scorsa estate all’ultimo pu*re il Milan si fosse inserito nella corsa al bomber con i capelli a spinacio e che sia stato bruciato sul filo di la*na dalla Juventus, capace di offrire la somma giusta a Maurizio Zamparini
( ventidue milioni di euro totali, comprese le contro*partite tecniche) e l’ingag*gio giusto al brasiliano ( ol*tre quattro milioni), però il passato a volte ritorna. E l’ipotesi di assortire il re*parto d’attacco con Amau*ri,
Pato e Kaká affascine-
rebbe chiunque, figurarsi chi ha fatto del joga bonito
una sorta di filosofia esi*stenziale. Però la Juventus è irremovibile e, a quando è dato capire, non si tratta di una posizione rovescia*bile intorno a giugno e din*torni ma di un partito pre*so, cioè di una posizione non scardinabile a fronte di pressioni di vario tipo. Del resto, Blanc e Secco
considerano Amauri il te*stimonial di un mercato di qualità, il colpo migliore assestato dalla nuova diri*genza a costo di sacrifici economici di notevole en*tità, la risposta a chi gira il coltello nella piaga con gli acquisti di Andrade e Al*miron.
Insomma, un fiore all’occhiello di cui vantarsi e del quale non privarsi per nulla al mondo.
INGERENZA D’altronde, sono altre le impellenze ju*ventine in questa fase del*la stagione in cui le tratta*tive abbozzate nei mesi scorsi devono per forza di cose essere imbastite sul serio e portate avanti. Ci stanno, comunque, i tenta*tivi di ingerenza delle riva*li dirette che, oltre a raffor*zarsi, vorrebbero contem*poraneamente indebolire gli avversari. Ecco perché è giusto parlare chiaro e spazzare qualsiasi equivo*co. Amauri c’è e continuerà a esserci: garantisce Blanc. Non uno qualsiasi.
Citazione:
MENTRE IL VALENCIA APRE PER SILVA
Idea Malouda: un’altra pista per la fascia
GIANNI LOVATO GUIDO VACIAGO
TORINO. Voce da Londra: la Juve sarebbe tornata prepotentemente alla carica per Florent Malouda.
L’indiscrezione è piuttosto circo*stanziata: le fonti inglesi parlano di un’offerta di 11 milioni di euro presentata dal club bianconero al Chelsea attraverso l’agente fran*cese del giocatore, Pierre Frelot.
I blues tramite il suo chief execu*tive
Peter Kenyon avrebbero ri*battutto con una richiesta di 18. Il nome del laterale francese è abbinato alle cose bianconere da almeno tre stagioni, ma alla resa dei conti la dirigenza juventina ha sempre preferito dirottare su altri giocatori. Restando all’at*tualità va ricordato che la coppia
Blanc- Secco ha promesso l’acqui*sto di un giovatore di prima gran*dezza, un top- player, infatti si è dato ampiamente spazio ai nomi di David Silva e Diego Ribas da Cunha, che grandi lo sono per davvero. Anche Malouda non è privo di qualità, ma oggettiva*mente la definizione top player per lui sarebbe esagerata. In ef*fetti si tratta di un esterno sini*stro dotato di ottima tecnica, non privo di esperienza internaziona*le ( 44 presenze nella nazionale francese e una costante frequen*tazione della Champions) ma piuttosto carente sotto il profilo caratteriale. Di sicuro nelle due stagioni al Chelsea non è riuscito a confermare quanto di buono aveva fatto nei quattro anni gio*cati a Lione. L’impressione è che la Juve al momento giochi su mol*ti tavoli per non farsi trovare spiazzata da eventuali ( e comun*que improbabili) rifiuti e che Ma*louda rientri appunto tra le alter*native alle piste principali. In oc*casione del match di andata tra Chelsea e Juve il laterale france*se ci aveva confessato di seguire con interesse i rumors che lo ri*guardavano: « Ho sentito spesso parlare del mio passaggio in bianconero, però non dipende da me. Posso soltanto dire che se nei prossimi mesi la situazione al Chelsea non migliorerà e conti*nuerò a fare panchina, sarò io a chiedere di andarmente » .
MENTRE IN SPAGNA... Ieri il ds del Valencia, Fernando Gomes,
ha dichiarato: « Il presidente So*riano
( ormai esautorato di ogni ruolo operativo, ndr) mi ha detto di non aver mai avuto contatti con la Juve per Silva e io devo credergli » . In realtà Alessio Sec*co
non ha mai fatto mistero di aver chiesto allo stesso Soriano la disponibilità a trattare lo spagno*lo, ricevendo un rifiuto. La situa*zione si presta dunque a molte in*terpretazioni. Ad esempio Soria*no potrebbe negare i contatti con la Juve per non farsi rinfacciare il successivo rifiuto, inspiegabile alla luce delle pessime condizioni economiche del Valencia. Mentre quello sconsolato ( « Devo creder*gli) » di Gomes sembra preludere a ben altro atteggiamento. Il Va*lencia ora è decisamente disposto a parlare con Blanc e Secco del futuro di David Silva...
Citazione:
Pazzini libera Cassano
MAROTTA «Il bomber non si cede. Per Antonio valutiamo»
La Samp rimanda la decisione al barese, vista la presenza della clausola rescissoria. E c’è il nodo sul rinnovo di Palombo
PAOLA BALSOMINI
GENOVA. Bastava ammi*rare il primo tempo della Sampdoria contro la Roma per capire che la coppia d’oro di questo girone di ri*torno se la possono godere i tifosi blucerchiati. Sette gol per Pazzini, stesso bot*tino per Cassano più una serie infinita di assist vin*centi per il compagno.
Vialli e Mancini come Cassano e Pazzini? Forse, ma con una condizione im*prescindibile: che la Sampdoria riesca a tratte*nere entrambi anche per la prossima stagione. L’ex viola, costato a gennaio nove milioni di euro, è l’in*vestimento per il futuro e l’amministratore delegato Beppe Marotta non lo na*sconde: « In questo momen*to sono molte le società che mi stanno contattando per avere notizie del gioca*tore ma, lo ribadisco e sot*tolineo, non ci sono gli ele*menti per immaginare una cessione del ragazzo. Pazzini è stato ingaggiato dalla Sampdoria per tro*vare la consacrazione e ri*manere con noi per molti anni » .
NUOVI SCENARI Questo però potrebbe aprire nuovi scenari, perché con un bomber di razza, adesso il club blucerchiato potrebbe decidere di fare un sacrifi*cio che, anche dai tifosi, sarebbe accettato a cuor più leggero: la cessione di Cassano alla Juventus. Del resto la Sampdoria ri*manda la decisione al gio*catore, anche perché, se il numero 99 chiedesse di la*sciare Genova, il club ligu*re sarebbe obbligato ad ac*contentarlo, visto che nel contratto è prevista una clausola rescissoria di 20 milioni di euro: « Il calcio mercato, lo sappiamo, è un momento in cui si fanno molte valutazioni e ognu*no farà le proprie, ma la nostra società ambisce a schierare anche la prossi*ma stagione una coppia di giocatori che ci sta dando tante soddisfazioni » , ha ri*badito ieri l’amministrato*re delegato blucerchiato.
INVESTIMENTI Da una parte è difficile sciogliere la fantacoppia, dall’altra parte però è anche vero che Pazzini garantisce una solidità all’attacco che la Sampdoria non aveva dai tempi di Gianluca Vialli. Senza contare che 14, 5 milioni di euro ( dei 20 che entrerebbero nelle casse del club, 5,5 sono già desti*nati al Real Madrid in ba*se all’accordo che era stato siglato in estate per l’ac*quisto del fantasista), fa*rebbero molto comodo alle casse della Sampdoria, che deve già resistere alla ten*tazione di cedere a giungo Angelo Palombo. Il nodo dell’adeguamento del con*tratto per il centrocampi*sta non è ancora stato sciolto e la situazione po*trebbe modificarsi proprio con la cessione di Cassano, che percepisce più di 2,2 milioni di euro all’anno, aumentando così di molto il tetto degli ingaggi che ha fissato il club ligure. Al*la fine bisognerà attende*re la fine della stagione, anche perché, come Cassa*no aveva già caldeggiato l’arrivo in blucerchiato del gemello Pazzini, adesso at*tende di capire quali sa*ranno i progetti della so*cietà. La partecipazione alle coppe europee potreb*be pesare nella decisione del fantasista barese.
Citazione:
Del Piero, gol e inquietudini
Tra delusione Champions e rabbia campionato, Alex vuole di più da sé e dalla Juve
«Felice per la veemenza con cui abbiamo reagito contro il Bologna, ma ora dobbiamo ripeterci a Roma»
GUIDO VACIAGO
TORINO. Quando esulta così, mischiando gioia e rabbia, è sempre un segna*le. Soprattutto in periodi come questo, di poche, po*chissime parole ufficiali, ma tante riflessioni e l’in*cessante lavorìo che il ruo*lo di leader impone ad Ales*sandro
Del Piero. I gol con*tro il Bologna hanno scac*ciato qualche disagio e mol*ti malumori, fuorisciti dal*l’animo del capitano durante le rabbiose esul*tanze. Ma qualcosa ancora non quadra nei conti del numero dieci che, tuttavia, guarda avanti e cerca di fo*calizzare la usa attenzione e, soprattutto, quella della squadra verso il prossimo impegno. Perché lui, allo scudetto, ci crede senza fal*si pudori e vuole provarci fino all’ultimo.
PAROLE « Siamo partco*larmente felici per la vitto*ria contro il Bologna otte*nuta al termine di una ga*ra molto difficile. Abbiamo chiuso il primo tempo in svantaggio, ma è stata bel*la, nella ripresa, la reazio*ne veemente, di grande ca*rattere e determinazione. E alla fine abbiamo meritato il risultato. Ma ora dobbia*mo prepararci per l’antici*po di sabato sera in trasfer*ta contro la Roma » . Così ha spiegato nel suo sintetico commento on line al mo*mento bianconero. Il primo dopo un lungo periodo di si*lenzio affatto casuale.
E MUSICA Prima c’era la gara contro il Chelsea a ca*talizzare la sua concentra*zione, tagliando fuori qual*siasi disturbo o rumore di fondo. C’erano solo i Blues e una sfida che attendeva da tre anni. Poi c’è stata so*lo la delusione per un’elimi*nazione che brucia, anzi ustiona l’orgoglio e le am*bizioni di Alex. Neppure l’applauso dell’Olimpico, magnifico nel tributare af*fetto e onore a chi ci aveva provato fino all’ultimo, ha lenito i sentimenti del capi*tano, feriti da Essien e
Drogba. Nella sua perso*nalissima ottica di highlan*der bianconero, quell’ap*plauso è stato perfino dolo*roso: chi, sotto la curva, è abituato a festeggiare sto*riche vttorie, non può anda*re a celebrare un’elimina*zione, seppure onorevole. Questione di orgoglio nel portare una maglia che è diventata una seconda pel*le. A volte un po’ pesante.
ALTA TENSIONE Come ora, che sgretolato il sogno Champions, bisogna tenere insieme quello scudetto. Te*nendo viva l’attenzione e la tensione dei compagni, ri*chiamandoli all’ordine du*rante la partita ( è successo spessissimo durante la par*tita contro il Bologna), ma cercando di spremere il massimo anche da se stes*so, arrabiandosi come un matto quando le cose non riescono. E magari seccan*dosi per una sostituzione a pochi minuti dalla fine, perché - finalmente - le co*se stavano girando per il verso giusto e, dopo tante amarezze, anche lui si sta*va divertendo. Siamo tor*nati indietro agli attriti Ra*nieri-
Del Piero? No. Ma è indubbiamente un momen*to difficile per gli umori del reparto avanzato che, nel momento in cui è tornato a essere completamente di*sponibile ( momento che è durato, a dire il vero, po*chissimo, visto il ko di
Amauri) ha messo di fron*te Ranieri e gli attaccanti stessi all’ineluttabile fatto che ci sono quattro ( cinque contando Giovinco) fuori*classe per due posti soltan*to.
IL REGISTA E poi c’è quel*la nostalgia di un vero regi*sto che rode i pensieri tatti*ci di Alex. Gli attaccanti non segnano più come pri*ma o come l’anno scorso? Guarda caso questo accade nel momento in cui a cen*trocampo è spessissimo mancata una luce, un uomo in grado di verticalizzare, di assistere in modo ade*guato le punte. L’uomo chiave l’anno scorso era stato Cristiano Zanetti,
quest’anno lo è stato per un po’ Tiago, poi il nulla. Al punto da costringere Del Piero di fare qualche passo indietro per cercare di in*collare il centrocampo e l’attacco. Ma se serve per coltivare il sogno di un al*tro cinque maggio può an*che andare bene così. Alme*no per ora.
grazie Camus...xo' che palle sti asterischi :asd:
Asterischi :sbav:
Notizia da Sportal.it
17 marzo 2009
Juve, ci si mette anche il Barça...
©LaPresse
Nè Torres nè Benzema, e nemmeno Ibrahimovic, il vero obiettivo numero uno per il mercato estivo del Barcellona sarebbe, almeno stando a "Sport", sempre vicino alle vicende catalane, David Villa.
Nulla di strano, certo che per la Juventus non potrebbe esserci concorrente più ostica nella corsa alla stella del Valencia, capocannoniere agli ultimi Europei con la Spagna di Aragones in trionfo l'estate scorsa in Austria e Svizzera.
I bianconeri seguono da tempo infatti la punta di Langreo, classe 1971, rivelatasi con i "Ches", nelle cui file è approdata nel 2005, dopo aver mosso i primi passi con le maglie di Sporting Gijon e Saragozza.
Peccato che quella che interessa a noi è David Silva :asd:
Appunto chi se ne fotte di Villa.
tra l'altro forse ho capito come eliminarli. ora provo col corriere...
Sto video mi ha fatto morire, magari sono cassate.Citazione:
DELLA SIGNORA
Non solo Diego e Ribery. In Germania i dirigenti juventini vanno a caccia anche di giovani certezze
Juve, blitz per Khedira e Tasci
Missione a Stoccarda per arrivare ai due campioncini tedeschi
Entrambi di etnia mista ma tedeschi a tutti gli effetti, hanno già vinto la Bundesliga con lo Stoccarda Khedira gioca a metà campo, è forte sotto il profilo atletico e non disdegna il gol. Tasci è un difensore centrale
di Antonio Maglie
Come cantava Ramazzotti, tifoso bian*conero, « una terra promessa » . La Germania è tornata a esserlo per il cal*cio. Grazie a un profondo svecchiamento e a una società multirazziale che ha pro*iettato sul palcoscenico della Bundesliga giocatori di passaporto tedesco ma di ori*gini africane o asiatiche. E così le Gran*di d’Europa tornano a osservare un cam*pionato forse non eccelso come quello in*glese ma ora decisamente interessante come serbatoio «giovanile». La Juventus ha moltiplicato i suoi viaggi verso la Ger*mania e adesso al centro dell’attenzione del club non ci sarebbero soltanto due noti fuoriclasse come Diego del Werder Brema e Frank Ribéry del Bayern Mona*co, ma anche due interessanti «promes- se» meno conosciute al grande pubblico ma non alla vasta platea degli osservato*ri: Sami Khedira e Serdar Tasci, vere e proprie colonne dello Stoccarda.
Sami Khedira è un centrocampista di evidentissime origine tunisine (da quel paese viene il padre mentre la madre è tedesca). Abbina la grande qualità fisica a una notevole proprietà tecnica e di pal*leggio. Da tempo è sui taccuini dei club, anche di quelli italiani. Pensando alla so*stituzione di Liverani, un paio di anni fa lo seguì con estrema attenzione Pantaleo Corvino per conto della Fiorentina. Poi i viola, la scorsa estate, preferirono virare su Felipe Melo. Il ragazzo che ha un con*tratto sino al 2011 ed è cresciuto nelle Giovanili dello Stoccarda, è un Marcan*tonio di un metro e novanta. Quando fir*mò il primo contratto da professionista, il tecnico dell’epoca, Horst Held, non solo tirò un sospiro di sollievo avendo timore che qualcuno potesse soffiarlo al club, ma poi commentò l’evento in maniera en*tusiastica:
«Siamo felici di aver trovato l’accordo con Sami. E’ un grande talento con un potenziale enorme».
Non è certo casuale che oggi sia nel gi*ro dell’Under 21 tedesca e che abbia an*che vinto, nel 2007, il titolo nazionale con la maglia del suo club. In Bundesliga ha giocato sessantasei partite e segnato un*dici gol, un dato che sottolinea la sua ca*pacità di essere pericoloso anche davan*ti alla porta avversaria. Destro, dice di non avere una posizione privilegiata. In realtà la posizione in cui si muove me*glio è quella di centrocampista davanti alla linea difensiva, una qualità che lo trasforma nel giocatore «ideale» nel ca*so di utilizzazione del modulo con il rom*bo che, al momento, viene esclusa da Claudio Ranieri. A ventidue anni (li com*pirà il prossimo 4 aprile) Khedira cerca il grande salto di qualità, salto di qualità che lo Stoccarda, per quanto club di pri*mo livello in Germania (attualmente è quinto in classifica) non gli può garanti*re.
Discorso che vale anche per Serdar Ta*sci il cui contratto scade nel 2010. Il pro*curatore del giocatore si è affrettato ad affermare che la priorità del tedesco di origini turche va allo Stoccarda. Ma nel momento in cui si parla di priorità, è evi*dente che ci sono delle alternative. La Ju*ventus vorrebbe inserire nella sua «ro*sa » un difensore giovane, tra l’altro si era parlato anche del palermitano Kjaer. Ta*sci risponde alle necessità. Venti giorni più giovane di Khedira (compirà venti*due anni il 24 aprile), Serdar è un centra*le (centro-destra) di difesa. Anche lui ha partecipato alla conquista del titolo del 2007 e ora fa parte del giro della Under 21. Ha accumulato una notevole espe*rienza avendo giocato in Bundesliga ses*santanove partite (e segnato tre gol). Il campionato dello scorso anno non fu per lui felicissimo visto che venne spesso fer*mato dagli infortuni. Ciò non tglie che sia entrato nel mirino di alcuni grandi club europei: l’Arsenal, il Milan e ora anche la Juventus. Fisicamente forte ( è alto un metro e ottantasei centimetri) è così con*vinto del suo futuro che ha rinunciato al*la nazionale turca che gli offriva un posto di titolare già agli Europei del 2008 per puntare decisamente su quella allenata da Loew.
http://www.youtube.com/watch?v=F6G5V6nos4Y
Tra l'altro Villa è del 1981 . Ma come le scrivono le news ???
Ranieri-Trezeguet: silenzio
E Blanc prepara la multa
Si sono ritrovati per l'allenamento, ma non c'è stato l'atteso faccia a faccia tra allenatore e attaccante della Juventus. Il chiarimento dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, ma già nelle prossime ore l'a.d. convocherà il francese per comunicargli la cifra che gli sarà trattenuta
http://images.gazzetta.it/Media/Foto...e--346x212.jpg
VINOVO (Torino), 17 marzo 2009 - È ancora presto per parlare di pace sul fronte Ranieri-Trezeguet, ma non di tregua. Oggi a Vinovo i due si sono ritrovati per la ripresa degli allenamenti, ma non c'è stato l'atteso faccia a faccia chiarificatore tra allenatore e attaccante.
I FATTI - Alessio Secco è arrivato a Vinovo prima dell'inizio dell'allenamento e ha assistito alla seduta da bordocampo. Sul prato David ha lavorato in gruppo senza disputare però la parte atletica alla fine: è rimasto insieme a Del Piero esercitandosi su tecnica e palleggio. Dalle tribune lo osservava il padre-procuratore Jorge che lo ha accompagnato e lo ha aspettato per riportarlo a casa. Nei momenti delicati (nel periodo dell'ultimo rinnovo contrattuale ad esempio) Jorge è sempre vicino al figlio, e anche stavolta dopo le polemiche post-Chelsea è volato a Torino per stare accanto a David.
PACE ARMATA - "Se ho parlato con Ranieri? No". Queste le uniche parole di Trezeguet a fine allenamento prima di salire sul Suv nero targato Montecarlo di papà Jorge. Sguardo serio e deciso per l'attaccante francese che si è concesso come d'abitudine per le foto e gli autografi di rito coi tifosi. E in campo? Con Ranieri la situazione non sembra migliorata di una virgola: i due si sono ignorati dal primo all'ultimo minuto della seduta, nessun colloquio nemmeno con Alessio Secco, mentre David ha chiacchierato coi compagni e scherzato coi preparatori come al solito.
MULTA IN ARRIVO - Il chiarimento tra Ranieri e Trezeguet dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, al chiuso dello spogliatoio e lontano da occhi indiscreti. Ma non sarà l'unico. Nelle prossime ore David è atteso in sede per un colloquio con Jean Claude Blanc. L'a.d. bianconero gli comunicherà l'importo della multa che dovrà pagare, verosimilmente una percentuale del suo stipendio mensile.
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Vorrei capire chi davvero tra i 2 non ha le palle x chiarirsi!
17.03.2009 - Julio Baptista parla così degli arbitraggi in Italia: "Ho visto quattro volte i bianconeri ed è sempre stata una cosa incredibile. Non ho mai visto nulla di simile nell’arco della mia carriera".
Un Riccardo Luna, in pratica, ma un po' più "bestia". Il che non è poco.
:asd: si ricomincia :rotfl: