Guarda che l'organizzazione federale dello stato l'hai tirata fuori tu.
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Si ma è diversa dal titolo V
Si prevedevano regime tre tasse. Una comunale, una provinciale /regionale e la famosa tassa di solidarietà a livello nazionale.
L 'irap fu il primo passo per dare autonomia finanziaria alle regioni.
Hai presente padroni a casa nostra?
Poi, ovviamente, divenne solo una tassa per spremere da un lato e diminuire i trasferimenti (cosa giusta) per coprire l 'aumento di spesa a livello nazionale ( cosa sbagliata)
L'articolo 5 non si occupa di tassazione ma di competenze. Il problema è che è stato fatto col culo senza risolvere i problemi di sovrapposizione delle competenze. Da qui il casino
Le virgole al post sopra mettetele voi :D
la base imponibile su cui si basava la più rilevante delle tasse soppiantate dall'Irap (vale a dire l'Ilor) era un pelo diversa, ed anche gli importi totali delle altre tasse (iciap & c.),
capisco il pagare la sanità, ma (oltre ai valori, lascia stare l'aliquota, l'imponibile irap di aziende come la mia è pari all'80% del fatturato, chissenefrega se c'è scritto 4%, è come avere un altro 70% dell'IRI), sopratutto questa tassa grava sul lavoro ed è stata una decisione scellerata, chi l'ha presa il monumento lo dovrebbe prendere in testa
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...e-m5s/1142531/
meno male che è gente esperta e non principianti alle prime esperienze :smug:
guardacaso
ma sopratutto come fai a valutare una tassa in termini di percentuali??
poi su quali aziende? grandi? pmi? parastatali? chi ha pagato di più e chi di meno?
e in che zone? cosa producono? e sopratutto nel medio lungo periodo quali effetti ha avuto sulle aziende, sull'occupazione, sugli investimenti, sul paese?
E' evidente che chi l'ha introdotto ha preso una scelta idiota, e siccome Visco idiota non è, molto probabilmente è solo un filibustiere ideologizzato
fategli pure un monumento, basta che io rinasca piccione
Ti rispondo stasera da pc così metto qualche link
Cambiando discorso, ho letto qualcosa del consigliere economico di renzie e con Visco c'entra poco. Fa più finanziere che vuole salvare i suoi amici e far pagare i soliti noti. Tipo lo spostamento dei prodotti ad un'altra aliquota Iva.
Intanto...
Benon.Citazione:
VENEZIA Quale azienda non assumerebbe un giovane di belle speranze a costo zero? Poche in Italia, nessuna in Veneto. Sembra un paradosso, eppure è così. Il progetto «Garanzia Giovani», finanziato dalla Ue con 83,2 milioni di euro corrisposti alla Regione e da spendere in due anni in tirocini e work experience rivolti ai ragazzi dai 15 ai 29 anni che non studiano e non lavorano (i «Neet»), rischia di naufragare. Perché alle 17 mila domande giunte in tre mesi sul sito www.cliclavoroveneto.it il mondo dell’impresa ha risposto con zero offerte. L’allarme lo lancia l’assessore alla formazione, Elena Donazzan, che già a luglio aveva avuto un brutto presentimento: «Ma il lavoro c’è? Altrimenti è tutto inutile». E oggi conferma: «Sono preoccupata, non abbiamo ricevuto offerte e poche aziende si stanno informando sull’iniziativa. Insomma non ci siamo ed è un peccato mortale, visto che siamo la prima regione per numero di curricula raccolti. Capisco le difficoltà in cui il settore versa in questo momento, le imprese sono stremate e molte non chiudono solo perché costa più che restare operative, ma i giovani da assumere li paghiamo noi. Può essere un’occasione per un ragazzo ma anche un’opportunità di rilancio per un’azienda».
Palazzo Balbi ha costretto gli Youth Corner a sostenere gratuitamente l’informazione, il colloquio, il profiling e la consulenza orientativa (il compenso arriva solo a lavoro trovato) e, a differenza di quanto avviene in altre realtà, finanzia pure i bonus occupazionali a favore delle aziende. Con 5 milioni: 2 mila euro se al contratto «Garanzia Giovani» ne segue uno di 6 mesi, 4 mila per 12 mesi, 6 mila se è a tempo indeterminato. Quasi il 50% dei 17 mila ragazzi aderenti al progetto è già stato chiamato da uno Youth Corner per sostenere un primo colloquio di orientamento e firmare il patto di attivazione necessario ad avviare la procedura per l’assunzione. Al 25 settembre sono 43 i Centri per l’impiego e 30 gli Youth Corner privati che hanno preso in carico i destinatari. I più virtuosi sono i Cpi di Verona (633 giovani presi in carico), Schio-Thiene (446) e Rovigo (346), mentre tra le Agenzie per il lavoro spiccano «Job Select» (135) e «Fòrema» (72). Tra i Centri per l’impiego la crescita maggiore rispetto a luglio 2014 si registra a Treviso (+147%) e a Vicenza (+136%). Più efficaci i servizi pubblici, che assorbono il 92% dei destinatari. Quanto ai patti di servizio, sono stati attivati per il 59% nella fascia d’età 19/24 anni e principalmente a Padova (20%), Verona (18%) e Vicenza (17%). «Con l’aiuto di Confindustria chiederemo all’impresa i motivi della sua assenza — chiude la Donazzan — così da aggiustare il tiro».
Il perché è presto detto. «Da parte nostra non c’è alcun rifiuto per uno strumento utile e allestito rapidamente dalla Regione — rivela Gianpaolo Pedron, direttore di Confindustria Veneto — ma l’auspicata ripartenza dell’economia non c’è stata, perciò le aziende rimandano nuove assunzioni. Nessun incentivo serve se non cambia il vento: benché sia Palazzo Balbi a pagare i giovani dipendenti, non ha senso prenderli se non c’è l’esigenza di farli lavorare». E poi c’è un secondo aspetto da considerare. «Le professionalità offerte sono molto generiche — spiega Pedron — il nostro settore ha invece bisogno di profili non particolarmente sofisticati, però specialistici e quindi difficili da trovare. Per esempio si cercano magazzinieri che parlino inglese e tedesco e manutentori che conoscano almeno una lingua. Ormai il mercato locale è ridotto e per sopravvivere l’industria italiana si deve ricollocare in un ambito che non produce più milioni di pezzi ma è una nicchia presente sul mercato estero, che ci ha salvati. Chi fa export deve lavorare h24 e 365 giorni all’anno e disporre di professionalità non sempre adeguate alle caratteristiche dei giovani. Perché progetti come Garanzia Giovani decollino — avverte il direttore di Confindustria — ci vogliono infine le riforme, che restituiscano fiducia al settore»
Si cercano magazzinieri che parlino inglese e tedesco!!! :rotfl:
Per carità ci sta anche eh? Però se li paghi come il vecio Bepi che parla solo dialetto veneto non é che ti puoi lamentare se non li trovi...:asd:
stavo spiegando come era possibile che una tassa con percentuale minore potesse dare gettito maggiore rispetto ad una con percentuale di prelievo più alta.
Cosa ci faccia lo stato del ricavato esula dal discorso.
Tra l'altro, documentandomi meglio, ho scoperto che l 'incasso iniziale fu minore e la differenza fu coperta dalla minore elusione.
a cosa servono magazzinieri che sappiano tedesco ed inglese? a non assumere un impiegato che gestisca il magazzino? di solito un magazziniere deve spostare impilare organizzare poi c'è qualcuno che parla con i fornitori nelle varie lingue se necessario e controlla le scorte...non mi ricordo chi in questo forum aveva la firma con un annuncio...cercasi ingegnere gestionale con capacità di spostare mobili...non dico che un impiegato se c'è necessità non debba fare il lavoro sporco, o il magazziniere debba ogni tanto fare qualche ordine ma chiedere che sappia 2 lingue è assurdo...al limite puoi cercare un impiegato magari diplomato ad istituto professionale turistico che quando ha finito le mansioni di uffiicio fa da magazziniere ma non certo il contrario.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...45618/?preview
:rotfl: qui c'è solo da levare le tende, al più presto. Nient'altro. Poco più di 12 mesi e scatteranno i maxi aumenti per iva ed altri tributi, poco ma sicuro...
Hai ragione ma molto dipende anche dalle dimensioni dell'azienda e dal tipo di business. Per intenderci se io ho il magazzino in Italia e vendo anche in Francia e Germania ci sta che chi gestisce il magazzino possa dover discutere con trasportatori stranieri, o nel caso di gruppi logistici internazionali come la DSV, con gli stessi colleghi delle consociate estere.
l'importante è non toccare i 4 mln di statali.
Tutti indispensabili :snob:
E anche sottopagati :snob:
p.s.
le forze dell'ordine non valgono
proprio di carabinieri poliziotti & c. dovremo fare a meno :asd:
non di 8000 partecipate (delle quali 2000 nemmeno presentano i bilanci!!!) nelle quali tra l'altro l'80% dei dipendenti sono dirigenti con stipendi a 6 zeri :asd: