Zebina non gioca con continuità da 2 anni,è normale che sia appannato.
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Zebina non gioca con continuità da 2 anni,è normale che sia appannato.
Preferisco di gran lunga Zebina a Grygera . Abbiamo fatto giocare sulla destra Grygera e Mellberg e spingono praticamente niente . Difensivamente sono tutti decenti. Però si è visto domenica come ne giova il gioco delle sgroppate di Zebina ...
Su Agger, non so se sia il giocatore giusto, ma a livello di centrali difensivi c'è una bella penuria generale . Noi abbiamo Chiellini che è giovane e Legrottaglie che qualche altro anno buono dovrebbe garantirlo. Non credo sia il caso di investire pesantemente nel reparto , dobbiamo crescere Ariaudo e trovare un buon panchinaro che prenda il posto del partente Knezevic .
A me lo zebina dell'era capello non dispiaceva affatto :sisi:
Spingeva come e più di molinaro, ma tecnicamente era su un altro pianeta... poi ok, ogni tanto in copertura faceva una "zebinata", ma alla juve neanche tanto spesso... tutto sommato era abbastanza affidabile anche in copertura.
Come centrale non mi ha mai fatto impazzire, ma d'altronde non è il suo ruolo... ci si adatta soltanto... e cmq era in grado di ricoprirlo meglio di quanto abbia dimostrato di saper fare gricoso...
Insomma, a parità di condizione fisica, zebina sarebbe (per me) titolare tutta la vita... con gricoso comodamente in panca :sisi:
Se va via Buffon (almeno 45 milioni però) voglio marchetti :sisi:
Questo? :eek: http://img149.imageshack.us/img149/9...giampietro.jpg
secondo me in questo caso un buon allenatore è in grado di capire se il giocatore non gli può assicurare un determinato rendimento e non lo mette in campo, forse si rientra nella nozione di medium per alcuni però secondo me l'allenatore un po' psicologo deve esserlo.
Togliere del piero dopo 45 minuti di nulla è quasi lapalissiano, non metterlo dall'inizio sarebbe stata una mossa geniale.
A me il cambio repentino di formazione può anche starci, se la formazione è sbagliata è inutile incaponirsi, però capiamoci non è che la formazione iniziale gliela fa john elkan e lui può solo cambiarla...
Bella la proprietà transitiva, se lugano poteva essere il nuovo montero allora chi può essere il nuovo lugano è il nipote di montero....evviva montero è nonno :asd:Citazione:
ESCLUSIVA TUTTOJUVE: BIANCONERI SU SEBASTIAN COATES
07.04.2009 16:20 di Francesco Cherchi articolo letto 915 volte
La difesa della Juventus non è più quel fortino inespugnabile di qualche anno fa, quando le sentinelle Ferrara e Montero montavano una guardia spietata sugli attaccanti avversari e garantivano, con le buone o con le cattive maniere, un'adeguata protezione al portiere. I problemi palesati dalla retroguardia bianconera contro il Chievo di Pellissier, purtroppo, non sono figli della casualità ed hanno convinto ulteriormente la società a destinare una parte consistente del budget di mercato per il rafforzamento del pacchetto arretrato. A tal proposito, grazie alle informazioni che "TuttoJuve.com" ha avuto da un'autorevole fonte, siamo in grado di rivelarvi uno degli obiettivi nel mirino dei dirigenti di corso Galileo Ferraris. Si tratta di un gigante di 197 centimetri per 86 Kg, che risponde al nome di Sebàstian Coates (18), giovane promessa del Nacional di Montevideo e pilastro della difesa uruguaiana protagonista al Sudamericano Sub 20, torneo disputato recentemente in Venezuela e seguito con molta attenzione anche dal capo degli osservatori juventini, Renzo Castagnini. Il possente difensore centrale, nato proprio a Montevideo il 07/10/1990, non è passato inosservato agli occhi degli addetti ai lavori, che non a caso l'hanno indicato come "il nuovo Lugano". Coates, infatti, è un marcatore dotato di grande temperamento e personalità, molto valido tecnicamente e praticamente insuperabile nel gioco aereo. Un vero leader, abituato a comandare la difesa e in grado di dare sicurezza a tutto il reparto. Per questo motivo si è guadagnato la fascia di capitano nella formazione giovanile del Nacional ed è stato aggregato in pianta stabile con la prima squadra. Attualmente il giocatore sta svolgendo una preparazione differenziata per presentarsi al meglio della condizione ai prossimi Mondiali di calcio Under 20, che si terranno in Egitto dal 24 settembre al 16 ottobre. Il giovane centrale difensivo ha rinnovato il suo contratto con il Nacional fino al 31 dicembre 2011, ma potrebbe liberarsi grazie ad una clausola di rescissione di soli 4 milioni di dollari. La Juventus - come detto - ha fiutato l'affare ed è fortemente interessata a Coates, il quale, tra l'altro, potrebbe ottenere il passaporto spagnolo. I dirigenti bianconeri, tuttavia, dovranno bruciare sul tempo un'agguerrita concorrenza. Secondo quanto rivelato dalla nostra fonte, infatti, negli ultimi mesi numerosi altri club italiani ed esteri avrebbero chiesto informazioni sul promettente difensore: Milan, Lazio, Parma, Valencia, Bayern Monaco, West Ham e Internacional di Porto Alegre. La società torinese, tuttavia, ha già pianificato strategie e budget per la prossima stagione e potrebbe muoversi in anticipo anche su Sebastian Coates, quello che in Uruguay definiscono "il nuovo Lugano" e che alla Juventus potrebbe diventare "il nuovo Montero".
Qui siamo sul tragico, anche perchè se Chirico ha pensato realmente di poter vincere lo scudo era un illuso, però qualche cosa giusta nel mezzo c'èCitazione:
YES, WE CAN'T
07.04.2009 15:42 di Marco Spadavecchia articolo letto 375 volte
Fonte: nerosubiancoweb.com
- scritto da Marcello Chirico -
Stavolta,cari amici, ho davvero poca voglia di scherzare, e chi di voi mi ha seguito in tv l’avrà pure notato durante la diretta/no-stop di domenica pomeriggio su Telelombardia: il pari col Chievo mi ha prosciugato qualsiasi velleità tricolore, persino la più microscopica. Non ci credo più, e mi scuso se col mio Yes,we can ripetuto fino allo sfinimento ho contribuito a tenere viva l’illusione di uno scudetto che – detto in tutta franchezza – non avremmo neppure meritato di vincere. L’attuale Juventus è una squadra inaffidabile e non mi importa nemmeno se arriverà seconda o terza in campionato, per quello che vale tra l’altro quest’anno ottenere un posto in più o in meno in classifica. La nostra stagione è FALLIMENTARE tanto quella del Milan e, andando avanti di questo passo, temo possa dispensarci altre sgradite sorprese.
A dire il vero – e chi mi legge con attenzione lo sa – già dopo le sconfitte in sequenza con Udinese e Cagliari mi espressi negativamente sulle possibilità di scudetto della nostra squadra. Mi sforzai però di crederci ancora, vuoi perché l’amore cieco e l’attaccamento alla squadra ti portano ad essere ottimista pur in situazioni di oggettiva difficoltà. Stavolta però lo dico chiaro e non cambierò più opinione: il discorso è chiuso. Yes, i can’t, e lo dico con la morte nel cuore e un’incazzatura che mi trascinerò, penso, per parecchio tempo. Perché detesto vedere la mia squadra non essere capace di portare a casa una vittoria, dopo averla rincorsa disperatamente per quasi l’intera gara, facendosela soffiare all’ultimo minuto per l’ennesimo errore difensivo commesso in questo campionato. E l’incazzatura aumenta ricordandomi di quante occasioni abbiamo lasciato per strada in questo modo dilettantistico.
L’Inter rivincerà il suo terzo scudetto di fila e non lo farà soltanto grazie ai vantaggi ottenuti dagli arbitri, ma per essere stata in grado di gestire meglio di noi le singole gare, e per l’aver mantenuto un rendimento costante per l’intero torneo. Pensa il contrario solo chi è abituato a ragionare con le viscere e in funzione dell’odio che prova verso la Milano nerazzurra. Un modo di pensare dal quale mi dissocio in toto, perché non corrisponde a verità. Coi soli aiutini non si vincono gli scudetti e, vorrei ricordarlo soprattutto agli sbadati accecati dalla rabbia, che pure noi quest’anno ne abbiamo talvolta beneficiato. Un esempio veloce veloce? A Bologna poteva scapparci un rigore per i locali in un’azione dalla dinamica analoga alla caduta in area di Quagliarella a Udine su uscita di J.Cesar. Non lo concessero, e vincemmo 1-2.
Il motivo per il quale abbiamo perso questo scudetto sta altrove e va cercato nell’inadeguatezza della nostra difesa, associata a quella di un allenatore incapace di correggerne gli errori e darle una migliore organizzazione in campo. Non è possibile farla giocare sempre alla stessa maniera, manco la tattica del fuorigioco fosse un dogma. A furia di non modificarla mai, gli avversari studiano le contromosse e ti fregano. Proprio come ha fatto domenica De Carlo, e prima di lui già Mazzarri, Allegri, Marino e persino Mourinho a S.Siro. Per fregarci basta usare la velocità nelle ripartenze, ed il gioco è fatto. In quante partite casalinghe siamo stati costretti a recuperare un gol subìto in contropiede? Tante. Ma a quanto pare l’esperienza insegna ben poco a Ranieri, ostinato fino all’harakiri pur di non cambiare mai nulla. O di capire al volo, come appunto col Chievo, che Mellberg andava puntualmente in difficoltà ogni volta che Pellissier partiva dalla 3/4: appiccicargli addosso qualcun’altro era così difficile?
Eppoi, perché si è preferita la lentezza di Tiago alla dinamicità di Nedved? Perché non si è optato per i due centrali di centrocampo Poulsen-Marchisio quando lì in mezzo Luciano, Rigoni e Pinzi facevano quello che volevano? Perché sbagliamo sempre formazione iniziale e, puntualmente, i cambi in corso d’opera? Perché con la testa eravamo già allo scontro diretto anziché concentrati sul Chievo? Chi deve mantenere alto all’interno del gruppo il grado di attenzione, mio nonno in cariola?
Ovviamente, in circostanze come queste, spunta puntualmente fuori dalla tana chi mi rimprovera i baci e gli abbracci al tecnico, e pure in questo palesa la propria limitatezza mentale. Ranieri è una brava persona e anche se lo rincontrassi domattina lo abbraccerei e bacerei. Cribbio, è pur sempre il nostro allenatore! Però questo non significa che non lo si possa criticare quando sbaglia, o gli si manchi di rispetto ritenendolo un buon tecnico ma inadeguato per una Juventus che vuole tornare a vincere. La riprova sta tutta nel criterio di valutazione usato dal nostro mister: secondo lui la squadra sta disputando una “stagione straordinaria” e determinate partite – vedi Chievo, appunto – non siamo riuscite a vincerle per qualche “ingenuità” di troppo o una dose eccessiva di “sfortuna”. Le classiche scuse di chi non è capace a vincere e si accontenta di ciò che riesce a fare. Non è una mentalità da juventino, mi dispiace Claudio.
Coi clivensi abbiamo pareggiato perché TU hai commesso una ridda innumerevole di errori e perché il nostro reparto difensivo fa acqua da tutte le parti. E per favore non mostrarmi il numero di reti subite finora dicendo che siamo “la seconda difesa migliore del campionato” perché quel passivo non tiene conto delle innumerevoli occasioni-gol concesse in ogni partita agli avversari. I quali, talvolta, riescono ad essere micidiali proprio come il Chievo: 4 tiri in porta, tre gol. Con medie del genere non si va da nessuna parte e, tanto meno, si vincerà mai uno scudetto.
Ecco perché mi incazzo ancora di più quando leggo sui giornali la possibile lista degli acquisti e vedo in cima ai desiderata Cassano o Diego, due giocatori al momento superflui a questa Juventus, alla quale servono invece come il pane difensori all’altezza del proprio blasone. Se il prossimo anno ci ripresenteremo con gli stessi interpreti, la stagione sarà identica a quella di quest’anno: tutt’altro che straordinaria, ma FALLIMENTARE. E non parlatemi per favore di Coppa Italia ed eventuale Supercoppa a Pechino con l’Inter, perché sarei disposto a perdere pure la gara di ritorno con la Lazio se servisse a far finalmente acquistare a questa dirigenza giocatori degni del nome del club che rappresentano. Perché coi parametri zero, gli Andrade, i Tiago e i Knezevic le finali a Roma o in qualsiasi altra parte del globo continueremo a vederle solo in tv. Così come a dire addio agli scudetti già all’inizio del girone di ritorno.
Basta proclami del tipo”costruiremo una grande Juve”.COSTRUIAMOLA! Poi si potrà anche perdere, ma dopo essersela giocata almeno fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata.
Mica ho detto che sono sempre sinonimo di affidabilità.
Dico che fino ad ora ci siamo mossi meglio sul mercato dei parametri zero che non su quello dei "campioni" pagati fiori di milioni...
Se si riuscisse a mantere un buon profilo sul mercato "gratuito", azzeccando gli acquisti "onerosi" sarebbe perfetto, no?
Non so che dirti....a me è capitato, a livello agonistico, di fare allenamenti perfetti durante la settimana e sbagliare in pieno il giorno della gara (ok, parlo di un altro sport, ma il succo è quello..).
Durante gli allenamenti della Juve non ci sono e non posso sapere cosa può assicurare un giocatore... :nono:
@Chirico.
Dipende tutto da cosa ti aspetti...Citazione:
La nostra stagione è FALLIMENTARE tanto quella del Milan e, andando avanti di questo passo, temo possa dispensarci altre sgradite sorprese.
Certo che se parti dall'idea di vincere coppa e scudetto, questa è stata una stagione fallimentare.
Secondo me non è una stagione per la quale fare caroselli in strada, ma è stata una buona stagione.
Se si vincesse la coppa italia, sarebbe un'ottima stagione... nella quale avremmo probabilmente fatto il massimo che si potesse effettivamente fare...
Quindi secondo sto fenomeno ci serve più un difensore con le palle che non un giocatore in grado di dare fantasia e gioco...Citazione:
Ecco perché mi incazzo ancora di più quando leggo sui giornali la possibile lista degli acquisti e vedo in cima ai desiderata Cassano o Diego, due giocatori al momento superflui a questa Juventus, alla quale servono invece come il pane difensori all’altezza del proprio blasone
Vabbeh, opinioni... resta il fatto che, per quanto a lui i numeri non piacciano, i numeri dicono che siamo la seconda difesa del campionato...
Magari la giornata storta ti capita, ma forse proprio alla frutta non siamo lì dietro...
Se poi prendono un bel giocatore ad un buon prezzo tanto meglio... ma sacrificare operazioni decismente più urgenti per prendere un grosso difensore centrale... boh, non so a voi, ma a me sembra una gran cagata...
Grigio se la cava, vero, è pure migliorato col tempo (quando è arrivato era penoso) e si rende utile almeno nella fase offensiva, il problema è la fase difensiva....:asd:
cmq più che pensare di criticare Grygera (che quantomeno sulla fascia può rendere) io mi chiedo come si possa parlare bene di Mellberg....il vero Olof è quello di inzio campionato, un difensore lento, non pretendo uno scatto fulmineo e riflessi felini nella marcatura stretta ma almeno una buona lettura dell'azione che possa facilitare l'anticipo sull'avversario!
la verità è che se ci sono Legro e chiello dietro fila quasi sempre liscio, altrimenti son guai seri....
poi non parliamo di sta fissa di fare la difesa alta sempre...il rischio è grossissimo...
ma soprattutto, dico: cediamo Buffon per cortesia...ormai altro che superGigi...
i casi son 3:
1) ormai c'ha la testa altrove e pensa già al suo futuro in altro club;
2) non è ancora entrato in forma...ma di sto passo ci riuscirà quando sarà troppo tardi...
3) forse (ma non meno probabile) non riesce a riprendersi e ha ancora fastidi....guardate che dall'ernia non si guarisce mai, fidatevi...
A me sembra che complessivamente la stagione di mellberg (che ricordiamo, è una riserva) si possa dire abbastanza buona.
Non è un fenomeno e lo si sapeva, ma generalmente se la cava, quando gioca da centrale.
Poi vabbeh, gli è capitata una giornata no... ma mi sembra che gli siano capitate più spesso giornate positive, no?
Nutro i tuoi stessi dubbi sulle condizioni fisiche di buffon... ed è uno dei motivi che mi dicono di cederlo, se arriva un'offerta degna (che sarà di 50mln solo nei nostri sogni più spinti :asd: )
Dimenticavo, per me Olof, è un ottimo giocatore solo che non dovrebbe essere titolare.
Capiamoci, se la juve avesse in panca manninger, Brazzo, grygera, mellberg, marchionni e tiago avrebbe una signora panchina, il problema è quando diventano tutti titolari inamovibili.
Solita fonte (inaffidabile) : da Tuttosport
Una clamorosa notizia scuote il mercato della Juve.
Con Diego è fatta!
Raggiunto l'accordo con l'asso brasiliano dopo un blitz del padre a Torino.
Ora va trovata l'intesa economica col Werder Brema.
Il ds dei tedeschi, Allofs: "Sarà difficile tenerlo, ho già parlato con Secco".
Solo un rilancio dell'Inter potrebbe far saltare l'operazione.
Diego: "Ma io ora penso alla sfida di Coppa Uefa con l'Udinese".
Offerta anche per David Silva.
Ma il Valencia ha rifiutato 13 milioni più Poulsen.
E Blanc sogna Ribery.
L'ad sa come convincere il suo connazionale.
Il Bayern Monaco può accettare 25 milioni per non perderlo a parametro zero.
Mi lascio trasportare dal sogno : se arrivassero Diego e Ribery :vendetta:
Citazione:
Italiane, quelle senza Europa
Il nostro calcio, Udinese a parte, grande assente dalle Coppe
+ Stagione finita per Salihamidzic
SCRIVI Il forum dei tifosi bianconeri
DOSSIER Qui Juve
Ripartono Champions e Uefa: le big italiane spettatrici, ossessionate dal mercato. Gelo tra Ranieri e Del Piero a Vinovo
MARCO ANSALDO
TORINO
Tutte davanti alla tv, a parte l’Udinese. Tutte a guardare la Coppa e a meditare su cosa non ha funzionato in Europa. Sono le tre squadre che hanno fermato la loro corsa agli ottavi e il Milan che la Champions non l’ha neppure iniziata ma si sente internazionale per vocazione, il «club più titolato del mondo» come ricorda sempre Galliani per annacquare la tristezza di un’altra annata balorda. Il restyling dovrà essere pesante perché si torni all’eccellenza: già nel 2002 non c’era un’italiana nei quarti di finale ma fu un fallimento casuale (infatti l’edizione successiva fu dominata dal Milan, Juve e Inter) mentre oggi i segni della crisi sono più profondi e il riscatto è impronosticabile.
Ci sono meno soldi. Soprattutto si vedono poche idee, l’unico rifugio con cui contrastare il potere della ricchezza: è come se i grandi club, adesso che non possono più comprare chi vogliono, non sapessero come muoversi. Il campionato è brutto. Lo domina l’Inter che gioca malissimo e alla prima avversaria di alto livello nella stagione, il Manchester United, si è bloccata, al punto che Mourinho ha ammesso: «Con questi uomini si va fino a un certo punto, per procedere oltre bisogna cambiare». Lui è il solo a poterlo chiedere a un presidente che sopporta un budget da 150 milioni a stagione.
I suoi colleghi non lo possono fare. Per la Roma è un incubo la mancata qualificazione in Champions senza la quale rischia economicamente: Spalletti non sa quanti tra i suoi campioni veri, da Mexes a De Rossi, accetterebbero di restare in una realtà ridimensionata e con la prospettiva di non vincere. Al Milan, l’esigenza improcrastinabile di ringiovanire comprando i campioni di oggi, non dell’altro ieri, si aggiunge alla incognita sulla guida tecnica di Ancelotti, che pensiamo andrà all’estero, e sulla permanenza di Kakà.
Anche la Juve deve cambiare. La sua stagione è presentata come un mezzo miracolo, Blanc e Ranieri ricordano volentieri «dove eravamo tre anni fa» ma se il passaggio dalla B agli ottavi di Champions fosse riuscito al Chievo parleremmo di un’impresa grandissima, che l’abbia fatto la Juve andata all’inferno e ritorno con tre campioni del mondo più Trezeguet, Nedved, Zanetti e compagnia ci sembra meno sensazionale. I soldi bastano per un solo grande colpo - ha detto Blanc - e chi pensa di ottenere dalla cessione di Buffon più di 30 milioni vaneggia: quindi sarà molto complesso preparare il salto di qualità per giocarsi di nuovo lo scudetto (non annusarlo soltanto, a distanza dall’Inter) e avanzare in Champions. Ranieri, che intanto ha perso Salihamidzic per il resto della stagione perché sarà operato di menisco, deve metterci più idee di quanto ha fatto fin qui. Ha la fiducia del club, lo si capisce dal modo in cui sta accantonando i senatori: ha certamente le sue ragioni per farlo ma fino a un mese fa gli sarebbe stato più rischioso accantonare Trezeguet, tenere fuori Nedved, entrare in collisione con Del Piero.
Alex e il tecnico, da bravi professionisti, non hanno consumato clamorosamente la rottura ma ieri, alla ripresa degli allenamenti dopo il pareggio con il Chievo, mentre Ranieri parlava in campo alla squadra, Del Piero è rimasto nello spogliatoio e si è presentato a «strigliata» conclusa. D’accordo, Alex aveva presenziato poco prima al faccia a faccia di Ranieri con i giocatori nello spogliatoio ma quel gesto è suonato come un distacco. Naturalmente ci spiegheranno che è stata una casualità.
buonagiornata a tutti!Citazione:
Nesti Channel - Il punto sulle trattative di mercato bianconere
08.04.2009 08.29 di Redazione TMW. articolo letto 336 volte
Fonte: di Giorgio Coluccia per NESTI CHANNEL - carlonesti.it
DIEGO - L'ultimo week end è stato uno snodo importante per la trattativa riguardante il brasiliano del Werder. A Torino sono arrivati Djar, padre di Diego, e Giacomo Petralito, agente Fifa e principale intermediario per un possibile trasferimento. Si sono compiuti importanti e rilevanti passi avanti, con le parti in causa che hanno ribadito l'interesse reciproco per una soluzione positiva, voluta fortemente da tutti i diretti interessati. Papà Diego ha messo in tasca quelle che sono le possibili mosse della Juventus (c'è stato anche il via libera tattico di Ranieri), in attesa di sentire anche la controparte tedesca, che incontrerà subito dopo Pasqua (come dichiarato da lui stesso). Juve e Werder, invece, si incontreranno solo al termine della stagione e la fine di giugno potrebbe essere finalmente il momento propizio. Le parole di Djair Ribas da Cunha tranquillizzano i tifosi juventini: "Forse ci siamo. La mia sensazione è che questa volta la Juve faccia sul serio. L'interesse per Diego c'è, ma ne sapremo molto di più a fine mese". Il padre punta a fare gli interessi del figlio, che da sempre spinge, sottobanco, per un passaggio alla Juventus, squadra che risponde alle sue richieste, ovvero di club blasonato e già certo della partecipazione alla Champions League. Se sull'asse Torino-Brema non ci saranno clamorosi ribaltoni, l'affare si farà.
BUFFON/TREZEGUET - Potrebbero salutare la Juve, ma in periodi diversi. Il portierone resterà almeno un altro anno in bianconero (nell'intento di acciuffare la Champions nel complesso d'una squadra veramente forte), l'attaccante molto probabilmente lo farà l'estate prossima. Questo perché alla Juve servono "soldoni" da reinvestire, per allestire un gruppo che sappia ambire a più obiettivi e il transalpino è uno dei papabili a lasciare l'ombra della Mole, dopo i recenti screzi con Ranieri e le posizioni perse nella gerarchia del reparto offensivo. S'è convinto anche il diretto interessato, che vuole giocare, e segnare, con continuità per evitare il lento declino d'una carriera ricca di goie, ma anche dolori. Non c'è invece fretta per il Gigi Nazionale, il quale ha anch'esso un relativo prezzo di mercato (elevatissimo, supponiamo), come ammesso dai dirigenti bianconeri nei giorni passati. Tutto è comunque prematuro, e al momento non si registrano sirene attorno all'estremo difensore ex Parma. Con il ricavato della cessione di Trezegol (destinazione Barcellona?), la Juve potrebbe accaparrarsi non più uno, bensì due campionissimi di spessore, capaci di far fare il vero e definitivo salto di qualità alla compagine di Ranieri. I riferimenti sono soprattutto per Silva, Diego e Cassano, mentre sono meno quotati possibili acquisti di Hamsik oppure Ribery.
NEDVED/SILVA - Più l'estate e il mercato estivo s'avvicinano, più la Juventus mette le mani sull'iberico. Più tarda ad arrivare la decisione di Pavel Nedved. L'approdo del valenciano sotto la Mole, sembra apparentemente essere legato alla scelta se proseguire, o meno, con i colori bianconeri del giocatore ceco. Ma, stando a qualche discrezione, non bisogna esserne così certi. Nedved, come ampiamente risaputo, ha dichiarato ad inizio marzo il suo addio al mondo del pallone, ma potrebbe tornare sui suoi passi, come già ci ha abituato in passato. Per ora tutto tace, ma l'ex Lazio forse rimarrà ancora un altro anno alla corte di Ranieri, anche se a mezzo servizio visto che gli anni si fanno sentire e le ginocchia non sono più quelle d'una volta. In casa bianconera si dicono ben contenti di tenere ancora per una stagione colui che vinse il Pallone d'oro nel 2003, ma il progetto Juve deve andare avanti e, per quel salto di qualità necessario, oltre a un Nedved "limited edition" (che proverà per l'ennesima volta, con un gruppo ancora più forte di quello di quest'anno, a dare l'assalto alla agognata Champions), servirà un sostituto di primissimo livello. David Silva, appunto. Lo spagnolo campione d'Europa è in cima al taccuino di Secco e soci, che già hanno battuto il terreno con il Valencia (sempre in preda a una profonda crisi sociaetaria) e sono pronti all'assalto, fissato per luglio prossimo. Intanto, a favore della pista Juve, le ultime parlano d'un raffreddamento dell'interesse del Liverpool
ALTRI OBIETTIVI - Juan Camilo Zuniga. Questo nome è scritto sulla lista delle possibili compere già da qualche tempo. Il colombiano è seguito con attenzione dalla società juventina, che con il Siena, squadra in cui milita il terzino destro, ha un canale di trattativa privilegiato, dall'alto degli ottimi rapporti tra Gerolin e Secco, i quali hanno già discusso su una possibile trattativa. Zuniga ha richieste, oltre che dall'Italia, anche dall'estero, cioè dalla Germania e dall'Inghilterra (West Ham e Arsenal), ma gradirebbe maggiormente restare nella nostra penisola, tentando il definitivo salto di qualità dopo le ottime prestazioni sfornate con la compagine toscana. Chiare le parole del suo agente, Riccardo Calleri: "Abbiamo un bel po' di offerte" ha dichiarato "e arrivano tutte da società di prima fascia. Di certo a giugno sarà uno dei pezzi pregiati del mercato. Lui vuole giocare in Champions League, quindi cercheremo di trovare una soluzione che lo possa accontentare e che accontenti anche il Siena". Almeno in Italia, la Juventus è in pole sulle altre pretendenti, ma dovrà cercare di smussare qualcosa sul prezzo dell'acquisto, attualmente stimato sugli otto milioni. Pista Neven Subotic: è il nome nuovo del mercato dei difensori. Il 20enne del Borussia Dortmund, fresco di debutto con la nazionale serba, è sotto la lente d'ingrandimento di diverse società italiane, tra cui Fiorentina, Napoli, Roma e, soprattutto, Juventus. Siamo ai sondaggi, ad una fase embrionale anche se l'agente del giocatore, Steve Kelly, ha già le idee chiare: "È molto forte fisicamente, è titolare inamovibile nel Borussia dove ha giocato trenta partite e ha un contratto di ancora quattro stagioni con la società teutonica. Perciò se una società lo volesse dovrebbe contattare prima loro, il sottoscritto può solo dire che Subotic vale non meno di dieci milioni".
CASSANO/GIOVINCO - Il talento di Bari Vecchia continua a orbitare nei dintorni bianconeri. In casa Samp non s'espongono più di tanto, rimandando tutto a fine stagione, così come in casa bianconera, dove il fantasista pugliese però interessa tanto. Eccome se interessa. Negli ultimi giorni, purché l'affare vada in porto, è stato tirato in ballo anche Sebastian Giovinco, come probabile contropartita tecnica per facilitare l'acquisto di quello che potrebbe essere il post Del Piero. Qualcuno però storce il naso, a partire dal manager del giocatore Claudio Pasqualin, il quale ha prontamente chiarito: "Non mi risulta affatto questa ipotesi, la Juve non ce ne ha parlato. Forse non e' solo una ipotesi quella di Cassano alla Juventus, ma che ci sia di mezzo Giovinco e' assolutamente un'invenzione". Tutte frottole, quindi, ma logicamente la Formica Atomica sarebbe gradita a mister Mazzarri, così come al d.g Marotta, già dettosi pronto a intavolare possibili trattative nel prossimo mercato estivo. Nella rincorsa a Cassano è proprio la Juve la prima scelta, la prima "papabile" a poterlo accogliere. Tanto che il procuratore dell'ex Roma e Real Madrid, Bozzo, avrebbe avviato dei contatti con un'agenzia immobiliare di Chivasso per trovare casa al giocatore nella "prima cintura" di Torino. Segnali fondamentali, delicati per colui che è visto come il dopo Del Piero, come la pedina più giusta per voltare e aprire una nuova pagina della lunghissima storia bianconera. Molto probabilmente, dopo aver tappato il buco sull'esterno sinistro (visto l'addio di Nedved), la dirigenza di corso Ferraris si butterà a capofitto sull'affarone riguardante il barese, che proprio in questo scorcio di stagione ha finalmente trovato l'ariete da rifornire, quel Pazzini che concretizza al massimo le sue ripetute genialate nell'arco dei 90'. In soldoni, passando all'aspetto economico, la clausola rescissoria consente a Cassano di liberarsi per 20 milioni, ma l'unica cosa sicura è che 4,5 dovranno essere girati dalla Sampdoria al Real Madrid. Poi servirà l'indubbio sforzo economico di Secco e colleghi, che hanno la vera di occasione di poter fare finalmente breccia nel cuore dei tifosi juventini, fin qui piuttosto scettici sull'operato dirigenziale.