Originariamente Scritto da
firewall76
Ladri, ladri!
Questo gridava lo stadio di Genova dopo il rigore dubbio concesso alla Juve.
Sapete solo rubare: questo recitavano gli sms inviati dagli “amici” tifosi di altre squadre.
Dopo che, mezz’ora prima, era stato fermato Iaquinta (in gol) per un fuorigioco inesistente.
Dopo che, qualche minuto dopo, Bocchetti aveva fatto fallo da ultimo uomo su Nedved lanciato a rete. Espulso? ammonito? calcio di punizione? no, proseguire.
Intendiamoci, il rigore è generoso: Del Piero e Ferrari toccano entrambi la palla, il tocco del genoano, in ritardo, si vede meglio e Del Piero gli frana addosso.
Rigore dubbio ma, vista la dinamica, non certo scandaloso.
Rigore solare su Camoranesi pochi minuti dopo: niente da segnalare.
Ed inoltre, gol di Thiago Motta a gioco fermo, dopo il fischio dell’arbitro: tutto ok.
Seguirà, nel secondo tempo, l'espulsione di Camoranesi, che permetterà al simpatico allenatore di dare sfoggio del suo proverbiale fair play, con conseguenti complimenti dei media.
Il fallaccio non sembra così scandaloso, soprattutto per chi ancora avesse in mente le mosse di kung fu di alcuni esagitati in maglia nerazzurra contro la Fiorentina, ma tant’è… e a poco serve rilevare che nel pomeriggio agli stessi sia stato concesso un rigore molto più dubbio di quello su Del Piero.
Intendiamoci, la pochezza della Nuova Juve è imbarazzante, e l’arbitro c’entra poco: la lezione di calcio impartita dal Genoa (soprattutto nel primo tempo) è di quelle da non dimenticare.
E soprattutto, non bisogna dimenticare che… i ladri stanno a Torino, e gli onesti a Milano.