Speriamo non fallisca nel giro di un mese, insomma :asd: sennò devo andare a rubare.
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Speriamo non fallisca nel giro di un mese, insomma :asd: sennò devo andare a rubare.
al colosseo pure tu :sisi:
perdona la curiosità pinhead ma cosa c'entra uno come te che mi pare venga dalla biologia/medicina o roba così con i treni?
Poco :asd: diciamo questo, come biologo si muore di fame; al massimo puoi sopravvivere riciclandoti come tecnico di laboratorio, facendo ricerca a 1000 euro/mese oppure leccando culi per un decennio e entrando in una struttura di analisi dopo scuola di specializzazione non pagata di 5 anni.
Alla luce di ciò, pur continuando a fare ricerca applicata in microbiologia alimentare per diletto (sto pubblicando più ora che NON sto in lab che prima), mi sono specializzato in sicurezza alimentare, HACCP, food safety et similia :sisi: ergo lavoro in quel settore, dove un esperto serve in tutti gli ambiti che prevedano alimenti (prima di approdare a NTV sono stato un bel pò alla LSG, una multinazionale di catering aereo, prima ancora a aziende alimentari varie, ecc). :sisi:
Il sunto: pagano bene :chebotta:
http://www.youtube.com/watch?feature...&v=puqraX7mzgc
veneto :rullezza:
gnappo ti ricordo che sei una.merdazza per non aver ancora.dato.presenza reale a un qualsiasi evento.forum :sisi:
ti dirò, secondo me guido meglio da ubriaco :rotfl:
non la prendere sotto gamba, la varicella nell'adulto non è proprio lo stesso. :look:
non per fare il mengramo. :look:
Frappo, legati i campanelli a caviglie e polsi, mi raccomando :asd:
Occhio alla faccia quando dormi, mi rendo conto che non è facile ma il rischio enorme per i segni è quel momento lì, anche mia moglie l'ha presa da adulta ed è stata praticamente una settimana sveglia di fila come a Guantanamo nella fase delle croste :bua:
Porca miseria, Buona e pronta guarigione Frappo :bua: :bua:
auguri frappo, io da piccolo ho contagiato 8 persone, tutto il parentado stretto :asd:
Da adulti è una bella rogna :\
Almeno ferie pagate!
sisi, son proprio a casa :bua:
grazie a tutti - sgrat sgrat - per la solidarietà comunque
Che bella presa per i fondelli...
Nella fascia 17-21 il prezzo dell'elettricità è salito del 30% nell'ultimo quadrimestre 2011
La beffa della tariffa bioraria
L'energia di notte ora costa di più
L'arrivo delle rinnovabili ha rivoluzionato il mercato elettrico
MILANO - Fare andare la lavatrice di notte per risparmiare sulla bolletta. Oppure la lavastoviglie, il ferro da stiro, lo scaldabagno, ma tassativamente dopo le sette di sera o prima delle otto del mattino. Si chiamano «tariffe biorarie» e sono diventate popolari dalla seconda metà del 2010. Ma ora, dopo due anni, rischiano di tramutarsi in una mezza delusione. O quanto meno in una promessa sempre più difficile da mantenere appieno: si era partiti puntando su un progressivo incremento del risparmio in bolletta per i consumatori, dal 5% in su. Adesso ci si accorge che, rebus sic stantibus , non sarà più possibile. Per provare a incidere con un incentivo concreto sulle abitudini di consumo degli italiani bisognerà procedere come minimo a una revisione dell'attuale meccanismo.
Che cosa è successo? Che ci si è messa di mezzo una rivoluzione del mercato dell'energia. In sintesi: l'energia elettrica, nelle fasce serali, oggi non è più così a buon mercato come è storicamente stato. Anzi, in qualche caso il suo prezzo è addirittura superiore a quello delle «ore di punta», la fascia oraria tra le 8 e le 19 che va dal lunedì al venerdì e che concentra i maggiori consumi. Intendiamoci: chi ha stipulato contratti «biorari» sul libero mercato o non si è mai affidato a offerte alternative a quelle previste dall'Autorità (la «maggior tutela») continuerà a pagare quanto previsto da ciò che ha sottoscritto (e finché dura il contratto). Chi ha optato per la formula che va per la maggiore sul mercato libero, quella «flat» (tutto compreso e prezzo bloccato per un periodo predeterminato), non vedrà differenze. Ma l'idea che la tariffa bioraria consenta di difendersi dagli aumenti in bolletta dovrà in qualche modo essere ripensata. E con essa anche il proposito «strategico» di cambiare il modello di consumo degli italiani.
Ciò che è accaduto è il risultato dell'irruzione sul mercato elettrico delle energie rinnovabili, eolico e fotovoltaico: 6.600 megawatt di potenza installata a fine 2011 per il primo e 12.500 megawatt per il secondo. Quando vanno a pieno regime, prevalentemente durante le ore diurne e quindi di «picco», hanno diritto di precedenza su tutte le altre forme di energia. La conseguenza è che il parco delle centrali elettriche a gas, «spiazzato» dai nuovi venuti, è stato via via confinato in orari periferici, e si attiva con minor frequenza. Quando il sole tramonta, però, si assiste a un evento particolare: non solo vengono a mancare quasi d'improvviso le forniture di energia rinnovabile, ma il sistema deve anche affrontare l'innalzamento serale dei consumi, una «rampa di carico» inferiore a quella della mattina presto, ma non trascurabile. Per coprirla si richiamano in servizio le centrali a gas, ma questo continuo «stop and go», e la necessità di tenere accesi e pronti all'intervento gli impianti, ha un costo. Di più: le aziende proprietarie sanno benissimo che hanno poche ore nella giornata per «recuperare» i margini necessari per ripagare almeno il combustibile. E si muovono di conseguenza, tenendo alti i prezzi.
Risultato: nel 2011, nelle ore di maggior produzione fotovoltaica (dalle 7 alle 16), l'incremento di prezzo è rimasto contenuto al 7% rispetto al 2010. Nelle altre ore è cresciuto invece del 20%. Nella fascia dalle 17 alle 21, nell'ultimo quadrimestre 2011, è stato del 30%. Lo scorso marzo si è assistito addirittura al sorpasso: il prezzo delle ore serali ha superato (93 euro/mwh contro 83) quello delle ore diurne. Se ad essere colpiti sono i cittadini ancora in «maggior tutela» (e le aziende che hanno concentrato i consumi di notte) urge comunque una correzione del sistema, magari scadenzando diversamente la divisione tra ore «di punta» o «intermedie» o «fuori punta». L'Autorità per l'energia ci sta pensando, ma la questione è delicata perché riguarda il «messaggio» da trasmettere ai consumatori. E in questi tempi difficili il rischio di disorientarli è elevato.
:bua: mi sa che tocca sfoderare il burqa di cashmere.
Peccato, lo volevo regalare al 16esimo compleanno della figlia :asd:
eh lo so ma proprio non riesco :(Citazione:
gnappo ti ricordo che sei una.merdazza per non aver ancora.dato.presenza reale a un qualsiasi evento.forum :sisi: