togli il quasi :asd:
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togli il quasi :asd:
Concordo che non sia un marchio di "peso", ma dovrebbe avere ancora un po' di appeal in un mercato come gli Usa. Poi direi che comunque la porcheria messa in piedi da Rossignolo abbia avuto un discreto ritorno mediatico, un po' per il nome, un po' per il fatto di passare da "salvatore" (un po' per le sovvenzioni e gli endorsement ricevuti in quanto presunto salvatore...) ecc... Non credo avrebbe ricevuto altrettanta attenzione se tutto l'accrocchio si fosse chiamato "vattelapesca".
Comunque, a quanto ho capito, la situazione dovrebbe essere:
De Tomaso Modena:
-stabilimento: in mano al tribunale e in stato di abbandono e degrado (ingressi forzati, sbandati che vi bivaccano); nessuno lo vuole
-ex dipendenti: boh
-prototipi e maquette (erano rimasti nello stabilimento e rischiavano di andare distrutti): acquistati dalla famiglia Panini
-marchi De Tomaso e Pantera: acquistato da Rossignolo e vicende seguenti
-know-how e progetti (quali? la Guarà? il suv in jv con Uaz?): boh, non so se ci sia mai stato qualcuno interessato, forse erano in un pacchetto coi marchi?
"nuova" De Tomaso Automobili
-marchi De Tomaso (sia quello storico che quello nuovo) e Pantera: L3 Holding
-prototipo suv Deauville (:rotfl:): L3 Holding
-know-how e progetti: non credo ce ne fosse alcuno
-stabilimenti Grugliasco e Livorno: mi pare non facessero parte dell'asta, tralaltro ho anche il dubbio che non fossero nemmeno di proprietà di Rossignolo, ma presi in affitto
beh, tecnicamente è fatta veramente molto bene! e anche l'auto di per se è bella, però si sembra più una 4C con la livrea Alitalia che una erede della stratos...
che poi apprezzo comunque più la tua versione che il prototipo che girava tempo fa, che sembrava l'originale in versione "copia cinese"...
secondo me se si riprendono grandi auto del passato vanno reinterpretate, giusto che le ricordino ma devono più ricordarle "nello spirito" che nel design, poi quando sono copie spudorate smussando qualche angolo, cambiando i fanali mettendoli a led e 2 mascherine per me possono anche risparmiarsele certe cose, anche perchè così sono "bravi tutti"... :)
Vero... purtroppo sai ho legato l'asino dove ha voluto il padrone... certo la 4C specie dalle maniglie portiera fino agli scarichi ha molti punti di contatto con la Stratos (anche se alla fine nella vista posteriore ho fatto un bel mix per renderla un po' più personale (ho usato i gruppi ottici della F12, l'estrattore della Peugeot Pike Peaks e una parte fatta da me).
Il frontale è stata la parte più ostica: le strade erano due, riprendere le linee spigolose dell'originale o puntare su qualcosa di più smussato... ho optato per la seconda adattando il paraurti della nuova 488.
Per la fiancata ho rivisto un po' le nervature della 4C aggiungendoci le prese d'aria per il motore più grandi (pensando ovviamente a una motorizzazione più importante)... specie in quella zona i punti di contatto con la Stratos si vedono (o almeno per me c'erano :D ).
Comunque sia è stato un bel progetto... quantomeno ha portato molta visibilità che non fa mai schifo.
Oggi dovrebbero pubblicare un altro progetto (a detta loro è già un successo... per non sarà al livello, ma mi rendo conto che non ragiono da abitante degli USA)... chi l'ha visto ha detto che è una figata, staremo a vedere... sicuro a questo giro la base è ovvia e non ci sono parti da altre auto ma tutto fatto a manina... ah sarà rossa ma io avevo optato per un grigio/bianco.
http://www.alvolante.it/news/renault...-laguna-340492Citazione:
La Renault abbandonerà il nome Laguna
La nuova generazione sarà presentata a luglio 2015, ma il nome Laguna lascerà, probabilmente, il posto ad Atalans.
http://immagini.alvolante.it/sites/d...?itok=eUj-7zH-
APPUNTAMENTO A LUGLIO - È il 6 luglio 2015 il giorno scelto per svelare il modello che sostituirà la Renault Laguna. Si potrebbe dire la nuova Laguna ma, a quanto pare, dopo vent'anni il nome sarà abbandonato forse lasciando il posto a Atalans, depositato dalla casa francese nell’agosto dell’anno scorso. Ma la certezza la si avrà solo pochi giorni a ridosso dell’evento. Così come peraltro le informazioni sulla vettura, che al momento sono solo oggetto di indiscrezioni.
ANTICIPAZIONI NOIN UFFICIALI - In Internet, il sito francese Planete Renault - indipendente ma vicino alla casa - ha diffuso una sua immagine realizzata al computer, che riportiamo perché molto vicina a quella che sarà la versione definitiva dell'erede della Laguna. Quanto alle caratteristiche tecniche è dato per assodato che il nuovo modello sarà 20 cm più lungo della Laguna attuale, quindi potrebbe raggiungere i 490 cm. Ciò con l’intento di conferire maggiore importanza alla vettura che avrà la “mission” di far crescere l’immagine.
STOP AL PORTELLONE - La carrozzeria della Renault Atalans (chiamiamola così per ora) sarà da classica berlina con la coda, senza il portellone ma con il bagagliaio tradizionale. La scelta rivela gli scenari principali a cui sarà rivolto il nuovo modello: soprattutto i mercati asiatici e in particolare la Cina, dovrebbe anche essere prodotta. In Francia la produzione della nuova Laguna (Atalans) è prevista negli impianti di Douai, dove viene costruita l’Espace. E ciò vuol dire che sarà realizzata sulla stessa piattaforma CMF che è utilizzata appunto per la Espace. Presente anche sulla sul nuovo modello che sostituirà la Laguna anche il sistema a quattro ruote sterzanti.
IMPOSTAZIONE CLASSICA - Stando alle anticipazioni, questa nuova berlina Renault si presenta una linea generale piuttosto classica (dopo tutto deve andare bene per le flotte aziendali) e imponente grazie alla parte posteriore, alta e sostanzialmente squadrata. Davanti l’impostazione appare in sintonia con le ultime creazioni della Renault.
http://www.quattroruote.it/news/indu...o_tedesco.htmlCitazione:
Pick-up MercedesNascerà su base Nissan, ma sarà un progetto tedesco
http://www.quattroruote.it/content/d...b.650.600.jpeg
http://www.quattroruote.it/content/d...b.650.600.jpeg
La conferma è ufficiale: il pick-up della Mercedes-Benz nascerà grazie alle ormai vastissime sinergie industriali tra il Gruppo Daimler e l'Alleanza Renault-Nissan. Il modello tedesco, secondo quanto ufficializzato oggi in una nota stampa congiunta, sfrutterà l'architettura della nuova Nissan NP300, ma sarà frutto di un progetto sviluppato a Stoccarda "per rispondere alle esigenze dei propri clienti".
Zetsche: "Passo importante per la crescita". Il veicolo, secondo quanto si apprende, avrà abitacolo "double-cab" e verrà declinato nelle varianti per uso privato o commerciale. Europa, Australia, Sudafrica e America Latina saranno i suoi mercati principali, confermano gli alleati. "Siamo il marchio premium che cresce di più al mondo, e l'ingresso nel segmento in espansione dei pick-up medi è un passo importante per il nostro ulteriore sviluppo", ha affermato Dieter Zetsche, timoniere della Casa tedesca.
Anche a marchio Renault. La nuova NP300, da noi nota come Navara, ha fatto il suo debutto lo scorso giugno e viene prodotta in due fabbriche, localizzate in Messico e Thailandia. Da questo stesso modello, oltre alla variante Mercedes-Benz, verrà ricavato l'anno prossimo un altro "spin-off", a marchio (e design) Renault: la produzione di questo veicolo verrà affidata inizialmente alla fabbrica messicana della Nissan, dove per l'appunto nasce anche la Navara.
Sarà fabbricato in Spagna e Argentina. In seguito ("entro il 2020", secondo quanto comunicato oggi) la partnership industriale si infittirà: la fabbrica argentina di Cordoba, gestita dalla Renault, e quella di Barcellona della Nissan, produrranno tutti e tre i modelli. Alla prima spetteranno gli esemplari per i mercati latino-americani (volume di 70.000 unità l'anno), alla seconda quelli destinati al resto del mondo (120.000 unità l'anno). La maggior parte della componentistica, affermano i partner, verrà prodotta in loco, a tutto vantaggio dell'indotto locale.
http://www.alvolante.it/news/francia...renault-340512Citazione:
La Francia aumenta la sua quota nella Renault
Ora il pacchetto azionario in mano statale è del 19,7% e presto salirà fino al 23,2%.
http://immagini.alvolante.it/sites/d...?itok=OBsDJpSf
RUOLO PUBBLICO - Il governo di Parigi è presente come azionista nelle due case automobilistiche francesi e non lo è in maniera formale, vuole partecipare alla vita delle aziende e pesare nella governance della stessa. Lo dimostra l’ultima iniziativa presa in merito alla Renault (qui sopra il quartier generale di Boulogne-Billancourt) e comunicata questa mattina: lo Stato ha acquistato 9,56 milioni di azioni della casa automobilistica, pari al 4,7% del capitale. Ed è già programmato un secondo acquisto di altri 4,44 milioni di titoli.
QUOTA IN CRESCITA - Con l’acquisizione già effettuata lo Stato detiene il 19,7% delle azioni della società e quando avrà anche la seconda tranche di azioni che ha annunciato di voler comprare il pacchetto azionario pubblico sarà del 23,2%. La manovra rientra nella logica della politica economica del governo che appunto intende essere parte attiva della gestione della società e in tale prospettiva ha un obiettivo preciso legato alla nuova normativa che regola la vita delle società per azioni.
VOTO DOPPIO - La cosiddetta legge Florange, entrata in vigore a marzo dell’anno scorso, prevede che i voti di chi è azionista da oltre due anni valgano doppio, salvo che l’assemblea della società non si dichiari contraria a questo assetto. Con il potenziamento del suo potere di voto (lo Stato francese è azionista della Renault da molti anni) il governo intende scongiurare che il diritto al voto doppio venga annullato per volontà di azionisti non d’accordo con l’attuale gestione e contrari all’influenza dello Stato nell’impresa. Ipotesi che si è affacciata in vista dell’assemblea Renault in programma per il 30 aprile.
VOLONTÀ DI CONTARE - Da parte del governo invece l’acquisto delle azioni testimonia evidentemente l’interesse a essere e rimanere attivo nella gestione della sua partecipazione e l’importanza che lo Stato attribuisce alla sua presenza nella Renault.
OBIETTIVO DI FONDO - Tradotta in pratica tutta la vicenda mostra che il governo di Parigi vuole che la casa automobilistica proceda nel suo sforzo di rilancio basato su riforme e ristrutturazioni ma anche salvaguardia dei posti di lavoro, cosa che potrebbe venire meno se l’azienda fosse gestita in un’ottica esclusivamente dettata dalla ricerca del profitto.
http://www.quattroruote.it/news/indu....html#loadMoreCitazione:
Bentley BentaygaSarà prodotta tra Bratislava e Crewe
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http://www.quattroruote.it/news/indu...8670553755.jpg
La nuova Bentley Bentayga, la prima Suv del marchio inglese che debutterà entro la fine del 2015 (e di cui vi avevamo già mostrato alcune foto spia), non sarà costruita interamente in Inghilterra, ma sarà prodotta nella fabbrica del Gruppo Volkswagen di Bratislava, che poi invierà le scocche e le carrozzerie grezze a Crewe per l'assemblaggio finale e la finitura, garantendo così il livello di qualità e cura artigianale tipico di tutti i prodotti del marchio.
Investimento da 500 milioni di euro. Secondo le informazioni raccolte da Autonews saranno investiti circa 500 milioni di euro nel sito di Bratislava per adeguare le linee produttive da affiancare a quelle già esistenti per i modelli Volkswagen Up!, Seat Mii, Skoda Citigo, Volkswagen Touareg e Audi Q7, oltre alle carrozzeria della Porsche Cayenne.
Obiettivo 20.000 unità all'anno. Allo stesso tempo sono previsti investimenti per circa 60 milioni di euro a Crewe per adeguare la struttura ai nuovi volumi produttivi: la Bentley con l'ampliamento della gamma conta di raggiungere per il 2020 le 20.000 unità annue, quasi il doppio rispetto alle 11.020 del 2014.
Prima che arrivino altri siti a dire boiate :D
https://m1.behance.net/rendition/mod...7e421c8f05.jpg
https://m1.behance.net/rendition/mod...0b4e71a4f8.jpg
http://news.boldride.com/2015/04/201...concept/75991/
ho letto boldrini, non sto bene :facepalm:
http://www.omniauto.it/magazine/3006...faida-caso-usaCitazione:
Il caso Stati Uniti al centro della faida Volkswagen
Quota di mercato in caduta libera e prodotti da rinnovare sono le colpe di Winterkorn
http://www.omniauto.it/awpImages/art..._usa_30063.jpg Il problema sono gli Stati Uniti, un mercato dove il marchio Volkswagen non riesce a ottenere i risultati voluti, anzi ultimamente stenta. Sarebbe questo il tema al centro dello scontro tra Martin Winterkorn, CEO di VW Group e Ferdinand Piech che dello stesso gruppo è Presidente del Consiglio di Sorveglianza. Fatti e dichiarazioni sono di pochi giorni fa ma ieri sono emersi nuovi dettagli. Ciò di cui il secondo accusa il primo – stando a quanto riportato da Automotive News Europe – è di aver preso sottogamba la situazione del mercato americano, dove la quota di Volkswagen è scesa al 2% nei primi mesi del 2015, un livello che non si vedeva dal 2009, nonostante la svalutazione dell'euro abbia portato ad un abbassamento dei prezzi di listino.
Un nuovo stabilimento da 1 miliardo di dollari
Se, poi, a tutto questo si aggiunge l'ingente investimento di un miliardo di dollari sostenuto per costruire un nuovo stabilimento in Tennessee, dove viene prodotta la Passat berlina espressamente progettata per il mercato americano, si capisce che qualcosa non va. Ma quale è il problema negli Stati Uniti? Prima di tutto la mancanza di prodotti adeguati, cioè di grandi SUV e crossover che ingolosiscano una grande fetta di consumatori abituati a quel tipo di vetture. Poi il design, che sarebbe troppo “eurocentrico” e poco adatto ai gusti degli americani. Infine, il livello di priorità che dal quartier generale di Wolfsburg viene assegnato alle questioni transoceaniche. Winterkorn, dal canto suo, ha ammesso che dopo il successo iniziale della Passat c'è stato un certo appagamento e che il management si è cullato troppo sugli allori, pagando questo comportamento a caro prezzo.
Diversi problemi da risolvere
Per questo motivo, lo scorso hanno sono state prese alcune contromisure per invertire la tendenza, a partire da un accorciamento del ciclo di vita dei modelli per avere prodotti più freschi, continuando con l'allocazione di maggiori risorse per il reparto Ricerca e Sviluppo locale e finendo con il via libera alla produzione di una Tiguan a passo lungo nello stabilimento del Messico. Ma i problemi del marchio tedesco sono anche altri: il margine operativo è stato del 2,5% lo scorso anno, lontano dal 6% previsto per il 2018, mentre sul mercato brasiliano (il quarto più grande per VW) è scivolato al terzo posto, dopo il sorpasso operato da General Motors. Ipotizzando che Winterkorn rimanga sul ponte di comando ancora a lungo, avrà diverse gatte da pelare.
ecco...giustamente io mi compro la polo e questi falliscono :bua:
ecco, l'hanno fatto incazzare... la concorrenza ringrazia. :bua:Citazione:
Volkswagen: Piech si dimette
Lascia cariche anche la moglie. Huber guida board
(ANSA) - ROMA, 25 APR - Il presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen Ferdinand Piech si è dimesso da tutte le sue cariche nel gruppo con effetto immediato ponendo fine allo scontro dei giorni scorsi con l'ad Martin Winterkorn. E' quanto si legge in una nota del gruppo secondo cui anche la moglie di Piech, Ursula, ha lasciato tutte le cariche. Il board sarà guidato temporaneamente dal vice Berthold Huber.
Uno scossone mica da ridere... Piech ricopre incarichi di responsabilità in seno al gruppo da più di quarant'anni e ne è stato presidente per dodici: giusto per dirne una, è stato il diretto responsabile del progetto Audi Quattro degli anni '70 e sicuramente uno degli artefici del grande successo del marchio dei quattro anelli degli ultimi decenni. È stato anche responsabile diretto di alcune megalomanie come Phaeton e Veyron, ma era davvero uno degli ultimi ingegneri a capo di un grosso gruppo automobilistico.
Sarà da capire se adesso i progetti ambiziosi di tutto il gruppo, come Galibier, nuova Phaeton, Urus e compagnia bella verranno portati avanti o meno e se davvero VW riuscirà nell'improbo compito di realizzare una low-cost per i mercati emergenti, cosa attualmente impossibile visti gli altissimi costi di produzione che al momento sono il tallone d'achille del marchio.
Di brutto brutto brutto!Citazione:
Il board sarà guidato temporaneamente dal vice Berthold Huber.
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http://i.ytimg.com/vi/5dtEUKKHr1A/hqdefault.jpg
http://www.hubcomunicazione.it/asapr...-low-cost.htmlCitazione:
VOLKSWAGEN/ Trattative con Great Wall per auto low cost
Lunedì 27 Aprile 2015 00:22 Corporate
http://www.hubcomunicazione.it/image...volkswagen.jpgHannover (Germania) – Secondo la rivista tedesca "Manager Magazin", Volkswagen starebbe trattando con Great Wall una possibile collaborazione per la realizzazione di una gamma di modelli low cost. Dall'inizio dell'anno i volumi del marchio sono in aumento, ma meno della media di mercato cinese e le previsioni per il 2015 non sono troppo ottimistiche anche per via del nuovo corso degli automobilisti del Regno di Mezzo, che sembrano cominciare a privilegiare marchi "locali".
Great Wall potrebbe diventare un partner interessante anche per la sua esperienza nel segmento dei suv, modelli ad alto gradimento anche in Cina. Ad occuparsi del progetto del marchio low cost – la cui commercializzazione in Europa pare esclusa – sarebbe Christian Klingler. Colloqui con il numero di Great Wall, Wei Jianjun, avrebbero già avuto luogo.
https://www.ansa.it/canale_motori/no...609a05893.htmlCitazione:
Peugeot RCZ a fine corsa,modello attuale non sarà sostituito
Maxime Picat (Ceo Peugeot) lo conferma a magazine britannico
https://www.ansa.it/webimages/img_62...81c8ab68bc.jpg
ROMA - L'avventura della Peugeot RCZ è giunta al termine, il modello attuale, presentato nel 2009 al Salone di Francoforte e commercializzato nei primi mesi del 2010, non avrà un'erede al termine del suo ciclo di vita, la cui fine è prevista per quest'anno. Lo ha rivelato il magazine britannico Autocar, riportando una dichiarazione di Maxime Picat, Ceo del marchio Peugeot che ha confermato anche la fine della corsa per la RCZ R, cioè la versione più 'cattiva' della coupé francese, in cui il 1.6 THP turbobenzina raggiunge i 270 CV. Il destino della RCZ è scritto nel nuovo piano industriale della Casa di Sochaux che prevede di ridurre i modelli da ventisei a tredici entro il 2022 ''Se pensate che tredici carrozzerie rappresentano il 95% delle auto che vendiamo e più del 100% dei nostri profitti - ha dichiarato Picat durante il Salone di Shanghai - potete capire che tutto questo è necessario''. Tuttavia, permane un certo dispiacere per la sorte della sportiva transalpina ''Amo la RCZ ma vogliamo focalizzarci sui nostri modelli più importanti e trarre il meglio da loro - ha aggiunto Picat - dalla 108 in su dobbiamo concentrarci su quello che sappiamo fare meglio; dedicarsi alle nicchie è profittevole solo per i brand premium, per noi è stata una distrazione''. Infine, entro il 2020, Peugeot potrebbe tornare presidiare anche il segmento D-SUV, ma una decisione definitiva ancora non è stata presa.
Non ne sentiremo la mancanza, soprattutto del naftone da 160cv. :asd:
peccato, era MOLTO bella secondo me, soprattutto dal vivo
mi sarebbe piaciuto vederne un modello cabrio