fulminato ha scritto sab, 24 settembre 2005 alle 00:16
Citazione:
kingbove ha scritto ven, 23 settembre 2005 alle 22:27
No, non hai le idee chiare.
Faccio un esempio stupido, sulla base delle mie esperienze (in tutt'altro settore, per carità).
Esempio:
una quarta di copertina diciamo che costa 75000 euro. Lasciandola bianca, o nera col logo di tgm, o come piace a te, tgm, per rientrare di quei 75000 euro persi, dovrebbe riuscire a vendere 10000 riviste più del normale.
mha le possibilità sono 4
1)i miei post sono letti con superficilaità
2)scrivo così da cani che ogni parola venga travisata
3)faccio uso di stupefacenti (e quindi la mia percezione sensoriale risulta alterata)
4)sono psicolabile e dotato di personalità multiple.
.--.
spero che sia la 2(perchè se fosse la 3 o la 4 sarei veramente messo male).
provo a (ri)spiegare il mio pensiero
SS dice la pubblicità è fondamentale nel bilancio di TGM come in uqalsiasi altra rivista.
Gorman dice che la pubblicità non è fondamentale nel tenere a galla GMC.
da li parte il pensero "future = più soldi = maggior sicurezza per la sopravivenza della testata (finchè la situazione di "concorrenza interna" rimarra)".
detto questo l'unico punto che (io) vedo come attaccabile è il fatto che le posizioni di SS e gorman non sono perfettamente speculari: SS parla di bilancio globale gorman di pareggio.
finche non mi si dice TGM arriverebbe in pari alla fone dell'anno (fiscale) ancje senza pubblicità tutto il discorso decade, ma fino a smentita (che non c'è stata) rimane impiedi.
lungi dall'affermare che le riviste dovrebbero rifiutare la pubblicità, anzi la pubblicità fa bene alla rivista (basta che non si abusi) perchè abbassa il prezzo della stessa e ne garantisce la vita economica, e scusa mica ci sputo sopra.
poi se penso a questa acquisizione non penso alla fuzione, al "vendersi al nemico" (visto che i redattori,recensori,etc.. non hanno voce in capitolo in questo, come ogni idpendente di società), ma penso ai piccoli recensori, i più giovani i meno affermati che sono i più a rischio in queesticasi, perchè è facile parlare di acquisizioni miliardarie, auemnti di capitale, divrsificazioni del capitale etc... ma dietro a tutto questo c'è sempre dietro l'uomo ocmune che rischia di stare a casa, sbattuto sulla strada, magari solo declassato come poszione nel organigramma (con peggioramento del tenore di vita e condizioni sociali)....
quando vedo certi moviemnti finaziari il mio primo ed ultimo pensiero va a loro, anche perchè ho visto una cosa simile molto da vicino, e so che non è piacevole.
ancora una olta un augurio per una rivista sempre migliore e a passo con i tempi
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