pics (dell'amica, non della targa) :snob:
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https://www.facebook.com/berlinguer/posts/10151112114331810
Avviso a chi avesse messo like a questa pagina: Enrico Berlinguer é morto nel 1984, non ha fatto la riforma dell'università e, soprattutto, non puó risolvere problemi personali. Al massimo se volete scrivere a Bianca le rigiriamo noi la mail. Speriamo di non ricevere piú messaggi deliranti (fantastico quello che chiedeva ad Enrico di rinunciare alla pensione...)
I ragazzi di enricoberlinguer.it
:rotfl:
e aggiungo :facepalm:
http://www.gadlerner.it/2012/07/20/i...-di-massa.html
Primo commento all'articolo:
It has begun.Citazione:
Veramente un gran signore quel Berlusconi!!!!!
Pur di non dover vedere nemmeno con il binocolo un Magistrato,
causa la sua coscienza lercia e stra-lercia
;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;; ;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;
A Peru, guarda che sei rimasto indietro di qualche decina di punti di spread!
Siamo a luglio del 2012.
20/07/2012:
:alesisi:
(:facepalm:)
Se non altro, il ritorno di Berluscone "servirà" da parafulmine...
Dimenticavo ieri sera su Rai4 :rotfl::
Durante un breve zapping m'imbatto nel primo piano di un cannellone circonciso con tanto di fiorellini e gioielleria varia a far da contorno.
Ahh Mr. Freccero, tu si :asd:
(a proposito di Mr. Freccero: è già tanto che non mi ci sia imbattuto, nel primo piano di cui sopra, alle due del pomeriggio :look:)
Non mi meraviglia...
E' stato nel '97 che, dopo i fatti dei ragazzi che lanciavano pietre giù dal cavalcavia, praticamente accusò via tv una casa editrice per aver pubblicato la ristampa di Ken il Guerriero, colpevole di istigazione... Questo perchè i 4 deficienti si giustificarono dicendo che avevano visto una cosa simile nel cartone animato... :facepalm:
Ricordo come se fosse ieri (anche perchè avevo appena iniziato a fare la raccolta :sisi:), e dopo 15 anni fa ancora le stesse figure di melma pur di far polemica...
ma gli ex di lotta continua non potrebbero limitarsi a sparare alle persone come ai bei vecchi tempi?
Preso anche Deus Ex: HR con tutta la sua bella paccottiglia :alesisi:
Non mi ferma più nessuno:alesisi:
...
E invece son fermo perchè il saldo Paypal è secco (:bua:) e le carte con STEAM non le voglio usare :asd:
...sempre che non mi venga voglia di fare un bonifico e...nope, bonifici di sabato/domenica non ne fanno e anche fosse i saldi finiscono proprio domani e la banca un paio di giorni ce li metterebbe tutti.
Che problemi.
P.S. che è GROSSA: la GOTY di Borderlands a 7 euro!!! Se qualche misero se lo lascio' sfuggire ai tempi è l'ora di correre ai ripari :sisi:
Lo so, il mio problema è che preferisco tenere sul conto Paypal pochi spicci, senza che ci siano vie brevi per ricaricare che senno' è la morte :asd:
Ogni offertina, DLC, cacatina sarebbe mia :facepalm:
E', parafrasando quella topona della Amoroso, "un meccanismo di difesa" :asd:
In effetti.
sà :eek:
beati i russi che devono guardarsi solo da quelle estere, finanziate tipo da un soros a caso, cazzo noi dobbiamo difenderci pure da quelle nazionali che ad esempio mandano gente in big black bamboo land a farsi rapire e far pagare il riscatto al contribuente. :fag:Citazione:
Russia: si' legge Ong 'agenti stranieri'
sotto stretto controllo Ong che ricevono finanziamenti esteri
21 luglio, 15:03
Guarda la foto 1 di 1
http://www.ansa.it/webimages/medium/...5d6c995fbd.jpg
(ANSA) - MOSCA, 21 LUG - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge controversa che definisce le Ong che ricevono fondi dall'estero come 'agenti stranieri'. Lo ha annunciato oggi il Cremlino.
Le due Camere del Parlamento avevano approvato in settimana il testo che pone sotto uno stretto controllo le organizzazioni non governative che ricevono finanziamenti da Paesi stranieri.
per non parlare di militari inetti imbarcati su navi di armatori peggio, che cascano nei più stupidi trabocchetti di popoli semianalfabeti che ad esempio adorano una fogna a cielo aperto e vi razzolano in allegria. :fag:
buonasera anche a lei :asd:
visto che siamo in tema, ecco il ringraziamento dei razzolatori di cloache per le delocalizzazioni industriali dei fessi paesi occidentali:
Imprese Usa non fanno breccia e Obama critica l’India: “Necessarie riforme”
Il ministro per le aziende indiano, Veerappa Moily: "Il presidente non è stato accuratamente informato. I dati fondamentali dell’economia indiana sono forti e sono alcune grandi aziende interessate al mercato indiano a diffondere un’immagine distorta della nostra situazione". La possibile espansione di grandi catene ha causato una ondata di proteste tra i cittadini
di Lettera22 per il Fatto | 20 luglio 2012Commenti (17)
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-co...ova.jpg?47e3a5Più informazioni su: Barack Obama, india.
“Clima contrario agli investimenti diretti esteri in India”. Parola di Barack Obama, presidente degli Stati Uniti. In una intervista al Press Trust of India vengono riportate quelle che secondo dell’inquilino della Casa Bianca sono legittime preoccupazioni manifestate da alcuni settori industriali e commerciali statunitensi. Le imprese a stelle&strisce non riescono a colonizzare il paese asiatico che pur aveva aperto le frontiere alle catene della grande distribuzione. ”L’India ha continuato a crescere a un ritmo impressionante. Ma molte aziende statunitensi ci informano che è ancora molto difficile investire in India. In molti settori come quello della vendita al dettaglio l’India limita o proibisce gli investimenti diretti esteri che potrebbero creare posti di lavoro, sia in India che nel nostro paese, e che sono necessari per continuare a crescere”. Secondo il presidente statunitense, “sembra esserci in India un maggior consenso per una nuova ondata di riforme economiche che potrebbero rendere l’economia indiana più competitiva sulla scena globale”.
Questo consenso, però, sembra essere più un desiderio di Obama che una realtà della scena politica indiana, in cui il Partito del Congresso, attualmente al governo della federazione con una coalizione composta da diverse altre forze, ha dovuto più volte rinunciare ad alcune riforme economiche proprio per l’opposizione dei suoi alleati. L’anno scorso, per esempio, il piano per aprire il gigantesco settore della vendita al dettaglio agli investimenti esteri (un mercato da 450 miliardi di dollari secondo le stime correnti) è stato bloccato dal governo guidato dal premier Manmohan Singh proprio per le fibrillazioni politiche che ha causato nella coalizione di maggioranza. Alle rimostranze di Obama rispondono in tanti. Il ministro per le aziende indiano, Veerappa Moily ha affermato che “il presidente Obama non è stato accuratamente informato. I dati fondamentali dell’economia indiana sono forti e sono alcune grandi aziende interessate al mercato indiano a diffondere un’immagine distorta della nostra situazione”.
Nonostante i “fondamentali” positivi secondo Moily, l’economia indiana nel primo quarto del 2012 ha rallentato la sua corsa, anche per effetto del complessivo peggioramento dell’economia globale, “fermandosi” al 5,3 per cento su base annua. Un livello comunque molto più alto della performance economica di tutti i paesi occidentali, Usa compresi.
“Obama vuole che l’India si apra agli investimenti diretti esteri, ciò non accadrà solo perché lui lo chiede”, ha commentato sarcastico Yashwant Sinha, leader del partito conservatore e nazionalista Bharatiya Janata Party (Bjp), oggi all’opposizione a livello federale. Dall’altro capo del panorama politico indiano, Nilotpal Basu, uno dei leader del Partito Comunista, ha detto che “gli Americani vogliono che il nostro mercato interno si apra così possono venire qui e fare profitti”. Il settore della vendita al dettaglio, richiamato esplicitamente da Obama è uno di quelli particolarmente sensibili. Il piccolo commercio è una delle principali fonti di impiego per milioni di indiani, soprattutto nelle aree urbane, e molti partiti così come molte organizzazioni sociali temono che un eventuale arrivo dei colossi della grande distribuzione possa spazzare via centinaia di migliaia di piccole imprese di commercio che, oltre a fornire un reddito alle famiglie, sono spesso il tessuto connettivo di molte città del paese. Secondo le stime del governo federale, sono 34 milioni le persone che vivono di piccolo commercio.
Alla fine dello scorso anno, il governo federale aveva aperto il mercato indiano a colossi come Wal Mart (Usa), Tesco (Regno Unito) e Carrefour (Francia) anche per il settore della vendita al dettaglio. Wal Mart finora è presente a Jalandhar, nel nord, con un punto vendita che però riguarda solo l’ingrosso. La possibile espansione della presenza delle grandi catene di distribuzione anche per la vendita diretta ai cittadini, ha causato una ondata di proteste che hanno costretto il governo federale a una precipitosa marcia indietro. Il piano, comunque, non è stato del tutto accantonato. Annunciando il rinvio, il ministro delle finanze Pranab Mukherjee aveva detto, a dicembre del 2011, che la questione sarebbe stata riproposta “quando più cittadini sarebbero stati convinti della bontà di questa scelta”, che secondo il governo consentirebbe ai contadini di avere prezzi più alti per i loro prodotti e ai cittadini di avere prezzi più bassi per una lunga lista di generi alimentari e di consumo, il cui prezzo finale viene “gonfiato” dalla lunga catena di intermediazioni commerciali tra i produttori (spesso piccoli) e i mercati urbani finali. Le reazioni alle parole di Obama, però, dimostrano che nemmeno il governo federale è ancora pronto a sostenere appieno questa apertura, che invece riesce a compattare in un netto rifiuto le opposizioni di destra con quelle di sinistra.
di Joseph Zurlingo
Scusate ma:
Spoiler:
Ho riso peggio d'un demente e bon :asd:
Spoiler:
Che robbe :asd:
Io chioserei cosi':
SVARIATI MILIONI SCARICATI NEL CESSO
PEGGIO TEPPAGLIA LIBERATA NELLO SCAMBIO
"TORNERO' PRESTO IN AFRICA-AH"
"E' UNA GRANDE VITTORIA DELLA NOSTRA DIPLOMAZIA-AH"
(sottinteso) I MARO' S'IMPICCHINO
...
RULLONE DI TAMBURI DI RITO.
In mezzo alla valangata di mezze verità, scuse, arrampicate sugli specchi e più generalmente stronzate illeggibili che vanno avanti in questi giorni, mi collego giusto segnalarvi il barlume di sanità di Alesina & Giavazzi sul Corriere di oggi (ed, in misura minore, quello di Ostellino su quello di ieri :asd:). Non è perfetto (e non condivido tutto), ma il loro articolo è sicuramente molto sopra tutto quello che passano i giornali in questi giorni, e mi pare di buona qualità, nei limiti dello spazio, e merita davvero di essere letto.
si ma link? :asd: