Va a finire come nel film "I figli degli Uomini"??
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Ci ero passato durante l'interrail a Calais, al ritorno. Dormivo :asd:
http://it.euronews.com/2014/09/07/fr...ro-i-migranti/Citazione:
Francia: a Calais l’estrema destra in corteo contro i migranti
07/09 18:42 CET
http://static.euronews.com/articles/...jpg?1410108122
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A Calais la situazione dei migranti è al centro di due manifestazioni di segno opposto. La polizia ha eretto barricate nella città della Francia settentrionale – dove il Front National ha ottenuto quasi un terzo dei voti alle europee – per evitare lo scontro tra i cortei di estrema destra e di sinistra questa domenica.
E di barriere ha parlato anche il governo britannico decidendo di donare a Calais le recinzioni utilizzate per proteggere il summit della Nato. “Più difficili da scalare per i migranti”, secondo Londra. Il sindaco della città aveva minacciato di bloccare il porto se il Regno Unito non avesse fatto un gesto forte.
A Calais ci sono circa 1300 migranti, in gran parte desiderosi di attraversare la Manica. Venerdì hanno manifestato contro le violenze della polizia, reclamando condizioni di vita migliori. Da qualche settimana sono aumentati i tentativi di nascondersi nel porto nei camion diretti in Regno Unito. In 85 ci hanno provato mercoledì scorso.
La tensione si è accentuata dopo l’evacuazione di diversi accampamenti di fortuna. Negli ultimi anni diversi altri sono stati smantellati, come la cosiddetta “giungla” nel 2009 sotto Sarkozy. Ora potrebbe essere aperto un centro d’accoglienza, nei locali di un’ex struttura ricreativa.
Un aggiornamento
http://www.tmnews.it/web/sezioni/est...13_00111.shtmlCitazione:
Troppi migranti, a Calais il corteo di contadini e poliziotti
Chiedono più sicurezza, con loro anche negozianti città portuale
http://www.tmnews.it/web/images/660-...8_4A320EDE.jpg
Parigi, 13 ott. (TMNews) - Centinaia di persone sono scese in strada a Calais, nel nord della Francia, per chiedere una maggiore presenza di poliziotti contro il massiccio afflusso di migranti che cercano di entrare in Gran Bretagna dal celebre porto francese.
Secondo gli organizzatori, almeno 500 persone hanno preso parte alla protesta, tra cui negozianti, funzionari di polizia e contadini a bordo dei loro trattori. Per le autorità locali i manifestanti erano 200. "La polizia non può più garantire la sicurezza dei residenti di Calais, per questo chiediamo al ministero dell'Interno di aumentare il numero dei poliziotti", ha affermato Thierry Depuyt, manager regionale del sindacato di polizia, che ha organizzato il corteo.
Molti abitanti di Calais sono preoccupati per il continuo arrivo di migranti e la rabbia ha fatto nascere un nuovo gruppo chiamato "Sauvons Calais" (Salviamo Calais), una organizzazione politica di estrema destra che su Facebook ha già guadagnato più di 8.500 followers. L'organizzazione si auto-definisce "anti-immigrazione e contro i gruppi pro-migranti".
Poi si chiedono come mai la figlia di Le Pen rischia di finire all'Eliseo...:roll:
L'immigrazione ''porta benefici'' 'ma deve essere controllata
https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...6f7225017.htmlCitazione:
Il piano di David Cameron per contenere l'immigrazione
I britannici "non vogliono una falsa scelta" sull'Ue "tra status quo o uscita
https://www.ansa.it/webimages/img_45...dfa44f03c6.jpg
L'immigrazione ''porta benefici'' al Regno Unito, ma ''deve essere controllata, giusta e centrata attorno ai nostri interessi nazionali''. Lo ha detto il primo ministro britannico David Cameron introducendo la sua attesa proposta per contenere il livello di immigrazione nel Paese.
I britannici, spiega, ''non vogliono una falsa scelta'' sull'Ue ''tra status quo o uscita. Vogliono riforma e un referendum''. ''E sull'immigrazione: non vogliono immigrazione senza limiti e nemmeno che non via sia immigrazione. Vogliono un'immigrazione controllata. Ed è quello che voglio anche io''.
Ecco alcuni stralci dell'intervento di Cameron:
''La Gran Bretagna sostiene il principio di libera circolazione. Ne trae benefici. Accettarlo e' cruciale nell'essere parte del mercato unico. Principio che non vogliamo distruggere o trasformare''.
''Se verrò rieletto primo ministro a maggio negozierò per riformare l'Ue e il rapporto della Gran Bretagna con l'Unione. E se avrò successo farò campagna per rimanere nell'Ue. Ma se fallirò non escludo nulla''.
La proposta del primo ministro britannico David Cameron per contenere l'immigrazione proveniente dall'Ue si basa sul principio di "contribuire prima di ricevere", per questo - ha spiegato il premier - l'impegno è di modificare la prassi attuale in cui l'accesso a sussidi e al credito d'imposta è immediato, imponendo che i lavoratori siano stati impiegati nel Regno Unito per quattro anni prima di potervi accedere. Altro focus è su coloro che giungono nel Paese in cerca di lavoro che, al contrario di quanto avviene attualmente, secondo la proposta di Cameron non avrebbero più accesso immediato al sussidio di disoccupazione e se risultano ancora senza occupazione dopo sei mesi dall'arrivo devono lasciare il Paese. La promessa di Cameron punta inoltre a limitare gli abusi alla libera circolazione, creando un sistema più rigido - e che riguardi tutta l'Ue, nell'auspicio del premier britannico - con maggiori poteri per espulsioni e limiti ai rientri.
Lo realizzasse, voterei Cameron domattina, potessi.
fascista! :snob: (cit.)
Ha ragionissima. Poi certo, tra il dire ed il fare...
basta capire che servono un sacco di soldi.
non sono azioni a costo zero.
http://www.repubblica.it/solidarieta...ais-106052691/Citazione:
Calais, le violenze della polizia francese sui profughi che sognano l'Inghilterra
Human Rights Watch presenta un rapporto sulle aggressioni degli agenti nel porto francese nei confronti dei profughi che attendono di entrare illegalmente in Gran Bretagna. Gli accampati in città secondo l'Unhcr sono 2300, per strada, nel bosco, in tende o fabbriche abbandonate. Quindici i morti nel 2014. Per chi resta, il problema è l'acqua, la fame, l'igiene
di STEFANO PASTA
http://www.repstatic.it/content/nazi...425552f3d5.jpg
MILANO - Il 14 novembre scorso, i poliziotti francesi hanno trovata Rosa, una ragazza eritrea di 25 anni, nascosta in un tir al porto di Calais. Sperava di riuscire così a sbarcare a Dover, in Inghilterra: "Mi hanno picchiato - dice invece - e mi sono accasciata davanti al camion". La ragazza ha raccontato di aver perso conoscenza e di essersi risvegliata in ospedale, dove poi ha incontrato i ricercatori di Human Rights Watch (Hwr); era stata operata alla gamba e doveva rimanerci ancora sei settimane. Salamou, anche lui in fuga dall'Eritrea, non ha una storia molto diversa: "La sera del 25 novembre stavo camminando - racconta - quando tre poliziotti sono usciti dalla loro camionetta e mi hanno picchiato con pugni e armi".
I manganellati e i respinti. A Calais, Human Rights Watch ha raccolto numerose denunce come quelle di Rosa e Salamou, in un report che denuncia le violenze della polizia, che però a sua volta smentisce assieme al Ministro dell'Interno. Quello che è innegabile è la militarizzazione della città francese, come risposta all'aumento degli arrivi: secondo il prefetto Denis Robin, ora i profughi sono 2300, comprese varie donne e alcuni minori.
La tappa a Milano. Molti di loro sono sbarcati in Italia, hanno fatto tappa a Milano (dei 70mila siriani e eritrei in transito negli ultimi 15 mesi nei dormitori del capoluogo lombardo, meno di 100 hanno fatto domanda di asilo per restare in Italia), ora sono a Calais progettando di passare la Manica. Per molti il nemico del sogno inglese si chiama Accordo di Dublino: è la regola dell'Ue per cui si può fare domanda solo nel primo paese europeo in cui si viene fotosegnalati. Chi tra di loro ha già avuto le impronte digitali scannerizzate in Italia o Oltralpe, se anche raggiungerà la Gran Bretagna, sarà rimandato indietro. Nel frattempo, in Francia è crisi per i richiedenti asilo: solo un terzo è ospitato nei centri d'accoglienza, 15mila sono in lista d'attesa e si aspetta in media un anno.
I morti di una frontiera interna europea. C'è a chi è andata peggio rispetto ai manganellati denunciati da Human Rights Watch e ai respinti dalle leggi europee. Sono i caduti di questa frontiera interna dell'Ue: per le associazioni locali, quattordici nel solo 2014. Come il trentenne sudanese Mohammad Ali Douda, in fuga dalle violenze del Darfur, che il 24 ottobre è morto saltando dall'alto di un ponte su un camion coperto; nel tentativo di entrarci tagliando il telone, è scivolato a terra. O come Nitsuh, sedicenne etiope che si faceva chiamare Sara e tre giorni prima era morta investita da un auto mentre attraversava l'autostrada A16 all'altezza di Marck, vicino Calais, per cercare un camion. Il giorno della sua morte è stato particolarmente concitato al porto: oltre 300 disperati avevano tentato di assaltare i tir in fila per imbarcarsi sui traghetti per Dover, spingendo la polizia ad usare i gas lacrimogeni per disperderli.
La denuncia dell'Unhcr. Per chi resta a Calais, la vita è dura. Nel 2002 chiuse i battenti il centro della Croce Rossa a Sangatte; aveva 700 posti di accoglienza, che potevano diventare 2000 per le emergenze, ma secondo Francia e Inghilterra era un fattore d'attrazione dei migranti. A 13 anni di distanza, da questo punto di vista la sua chiusura non è servita a niente. I profughi ci sono sempre stati e dall'estate scorsa, a seguito della guerra in Siria e delle crisi in Sudan ed Eritrea, il numero è risalito fino agli attuali 2300. Ora vivono in quattro accampamenti di fortuna, oppure dormono per strada. "Le condizioni sono totalmente inaccettabili per gli standard di una società democratica", dice Vincent Cochetel, direttore dell'Unhcr in Europa. "Siamo testimoni di una situazione vergognosa nel cuore dell'Ue".
Tra profughi spellati e file per un pasto. Tra le 800 e le 900 persone sono accampate in due spiazzi chiamati "la jungle". Uno è un'industria chimica abbandonata con tende e materassi all'aria aperta, mentre l'altro si estende nel bosco vicino, dove ci sono almeno 200 tra bambini e donne. L'ong Auberge des migrants fornisce 600 pasti al giorno, ma per tutti non bastano e la coda inizia alle 14.30 per la distribuzione delle 16. Fogne e bagni non esistono, in alcuni punti bisogna addirittura percorrere due chilometri per prendere l'acqua. "Qualcuno - spiega Mariam Guerey di Secours Catholique - si lava vicino alla fabbrica Tioxide perché lì l'acqua è riscaldata dagli scarichi industriali, ma è tossica e molti profughi sono per questo tutti spellati". La sua associazione aveva sette docce, che il 29 settembre sono state bruciate da un cittadino di Calais infastidito dall'aiuto ai profughi.
http://www.ansa.it/sito/notizie/econ...135e7f8e0.htmlCitazione:
Londra 'caccia' i poveri, via 50mila famiglie in 3 anni
"Pulizia sociale in stile Kosovo". Municipi spostano indigenti per austerità e caro affitti
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Più di 50mila famiglie povere sono state costrette a quello che appare come un vero e proprio esodo degli indigenti da Londra negli ultimi tre anni. E' quanto denuncia in prima pagina l'Independent, che pubblica l'esito di una sua inchiesta in cui ha potuto vedere documenti sino ad ora mai pubblicati. Si parla di una sorta di "pulizia sociale" portata avanti, a causa dei tagli al welfare e del caro affitti, dai municipi che offrono alle famiglie senza casa un alloggio al di fuori della capitale.
Ed ecco quindi che chi abita da sempre in un quartiere dell'est o del nord di Londra si può ritrovare in una città del tutto nuova, a centinaia di chilometri di distanza, come Manchester o Leeds, lontano da abitudini e affetti. Questo accade sempre più spesso a persone che non sono in grado di pagare i crescenti affitti della capitale.
L'Independent ricorda come questa situazione - che vede una media di 500 famiglie costrette a lasciare la capitale ogni settimana - doveva essere del tutto evitata stando alle parole pronunciate nel 2010 dal sindaco di Londra, Boris Johnson, che voleva scongiurare una "pulizia sociale in stile Kosovo".
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Prezzi immobiliari in rapporto ai redditi: proporzione mai così alta.
http://www.newstatesman.com/sites/de...Ed Graph 4.jpg
Vuol dire un mutuo schiavizzante di durata minimo trentennale.
Per non parlare di tutti quelli che possono permettersi il mutuo solo grazie ai tassi ultrabassi (e daje a ride' quando si rialzeranno), quelli che hanno la seconda ipoteca sulla casa, quelli che hanno ancora in corso i mutui su cui paghi solo gli interessi per tot anni ecc. ecc.
Il che fa capire come prendersela con gli immigrati come causa di tutti i problemi sia, come dire, un tantino demagogico :asd:
Daniel (ma non solo) secondo te come si muoverà il cambio sterlina-euro, dopo le elezioni? La sterlina si apprezzerà o si svaluterà?
Mi rendo conto che a sapere cose del genere con certezza si farebbero i miliardi :asd: ma le sensazioni laggiù quali sono? Io devo cambiare la valuta del mio C/C a brevissimo, mi sa che prenderò un'inculata :bua:
L'esito delle elezioni e' piu' incerto che mai, e pare che nessuno avra' la maggioranza. Tutto dipendera' da chi ha piu' seggi e come si regoleranno.
In ogni caso nell'ultimo mese la sterlina ha perso parecchio sull'euro, quindi probabilmente l'incertezza politica e' gia' stata scontata, almeno in parte.
Conta anche che esiste anche l'altra meta' dell'equazione, ad esempio un bel default della Grecia a fine mese :asd:
Ma sei sicuro? A me non sembra... http://it.exchange-rates.org/history/EUR/GBP/T oddio, forse hai ragione, il 22/04 il cambio era ad 1,40.Citazione:
In ogni caso nell'ultimo mese la sterlina ha perso parecchio sull'euro, quindi probabilmente l'incertezza politica e' gia' stata scontata, almeno in parte.
A questo punto aspetto settimana prossima mi sa, speriamo bene... :asd:Ecco... nel caso facessi il cambio di valuta settimana prossima, quale sarebbe lo scenario migliore? :pippotto:Citazione:
Tutto dipendera' da chi ha piu' seggi e come si regoleranno.
Ecco, ora son proprio nel casino :bua:Citazione:
Conta anche che esiste anche l'altra meta' dell'equazione, ad esempio un bel default della Grecia a fine mese :asd:
Lo scenario migliore sarebbe la maggioranza assoluta di uno dei due partiti maggiori. Improbabile, ma possibile se uno dei due riuscisse a fare il colpaccio in molti dei seggi contesi (c'e' un sistema elettorale maggioritario uninominale).
I conservatori non cambierebbero la politica economica in modo significativo, ma hanno promesso il referendum sull'appartenenza all'UE (che molte aziende, specie nel settore finanziario, non vedono di buon occhio). I Liberaldemocratici, normalmente piuttosto europeisti, hanno specificato che la promessa di un referendum non impedirebbe loro di entrare in coalizione per un possibile governo, ergo il prosieguo della coalizione attuale equivale ad un governo puramente conservatore.
I laburisti farebbero alcune correzioni di tiro, ma niente di sconvolgente (a parte settori specifici come l'energia), ma non indirebbero il refendum.
Ergo, i due scenari "maggioritari" sono grossomodo equivalenti.
I problemi nascono nel caso di un governo di minoranza:
- se conservatore, si reggerebbe sui voti di un'accozzaglia di partiti di centro-destra che andrebbero dai Lib-Dem all'UKIP passando per il DUP (unionisti nordirlandesi), non esattamente una situazione stabile. Questo rafforzerebbe ovviamente gli euroscettici all'interno dei conservatori (vedi sopra)
- se laburista, dipenderebbe dai voti dell'SNP, che oltre ad essere indipendentista e' anche decisamente a sinistra del Labour su molti temi e quindi renderebbe nervosi i grossi operatori finanziari per ovvi motivi.
Diciamo che nel breve ti converrebbe l'instabilita', almeno avresti un cambio piu' favorevole :asd:
Commento sull'elezioni, da parte di chi conosce bene gli inglesi?
farage non è stato eletto :nono:
Si conferma l'inutilita' di questa incarnazione del Labour abbastanza anonima, ne' carne ne' pesce, il che riflette le divisioni interne (Blairiani vs sinistra).
Tanto per fare un confronto, l'SNP ha sbancato con un programma blandamente socialdemocratico ma coerente, laddove i laburisti avevano un'accozzaglia di proposte contraddittorie.
Il fallimento piu' grave e' stato probabilmente la mancanza di un programma economico serio, non solo non sono stati in grado (in 5 anni!) di confutare le scempiaggini sulle cause della crisi propagandate dai conservatori, ma di fatto le hanno avallate con l'insistenza sul deficit pubblico, il pareggio di bilancio, ecc ecc.
Miliband & co hanno avuto quello che meritavano.
La maggioranza assoluta ai Tories non se l'aspettava nessuno (ok, risicata, ma se consideriamo un eventuale appoggio del DUP mi sembra abbastanza solida)
Clamoroso il fallimento totale di Miliband, se non ho letto male si dimetterà oggi. A questo punto immagino che i blairiani si riprenderanno il partito.
UKIP insignificante, mentre i LibDem sono crollati. Poco da dire sull'SNP: ha trionfato, anche se mi pare abbia "perso" l'occasione di essere decisivo ai fini della maggioranza di governo.
A questo punto IMHO il referendum del 2017 (Brexit) pare inevitabile... da questo punto di vista abbiamo un'Inghilterra particolarmente euroscettica ed una Scozia particolarmente europeista. Questo immagino possa tradursi in maggiori sussidi verso la Scozia, correggimi se sbaglio, Daniel...
ovviamente la sterlina non ne risentirà (anzi), quantomeno nel breve periodo... ci avrei scommesso :bua:
In teoria si', ma su alcuni temi i deputati "ribelli" potrebbero creare problemi (diritti civili, politica europea ecc.). Nella scorsa legislatura la cosa era irrilevante perche' c'era la stampella Lib-Dem, mentre ora il DUP oltre ad essere piu' piccolo potrebbe essere incline a votare coi ribelli.
Diciamo che dovranno stare attenti alle assenze in Parlamento.
Pare di si'.
Sarebbe la mossa piu' stupida, quindi probabilmente faranno esattemente cosi' :asd:
Peraltro, non che Miliband e soci siano dei radicali eh, e' tutta gente che viene dal governo Brown.
Da parte di chi? I conservatori si sono impegnati a mantenere i sussidi ai livelli attuali ma nulla di piu'. Diciamo che stanti le cifre in campo probabilmente l'SNP chiedera' un altro referendum, possibilmente prima di quello sulla permanenza del Regno Unito in UE, e probabilmente lo vincerebbe stavolta. La mossa furba a quel punto sarebbe mantenere la Scozia nell'UE (probabilmente riceverebbero sussidi) ma non aderire all'euro.
In effetti si e' gia' apprezzata sul dollaro, sull'euro non ho visto :asd:
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Si stanno dimettendo tutti, proprio come succede qua :o