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Re: Contingentare i titoli di studio?
... e aggiungo un'altra cosa visto che ci sono passato e l'argomento mi sta a cuore...
Quando si parla di casta degli avvocati, io penso esclusivamente al fatto che l'avvocato ha la possibilità di prendere un ragazzo laureato e NON pagarlo per due anni e usarlo come schiavo...questa è la pratica d'avvocato.
La possibilità di assumere senza dare alcuna garanzia...
Quindi nelle città grosse si può beccare lo studio legale internazionale che ti da uno stipendio poco superiore ai 1.200 euro ma ti richiede ritmi lavorativi dalle 9 alle 21 (e a volte non si escludono le domeniche...), oppure paghi per fare la pratica (Non prendere praticamente nulla, mangiare fuori, spostarsi....vuol dire pagare per lavorare).
Nella mia carriera da praticante ne ho passate di ogni colore....a partire dal titolare non soddisfatto perchè pur lavorando a 800 euro in nero, pur facendogli tutte le sue udienze poco importanti del mattino...rimanevo in studio solo fino alle 19:30, fino ad arrivare a chiedermi personalmente di fare la nota spese da 20.000 euro, per un lavoro che ho svolto interamente da solo...a costo zero per il mio titolare....insomma senza vergogna.
Quindi, quando in questo forum si parla della crisi, dei diritti dei lavoratori, di monti e salcazzo....se ricordate bene io sono sempre stato positivo, perchè non è nulla rispetto a quello che passa un aspirante avvocato...nel mio campo il dottore è a livello del ragazzo di bottega dell'800...
Fortuna che è finita :D
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Orologio
... e aggiungo un'altra cosa visto che ci sono passato e l'argomento mi sta a cuore...
Quando si parla di casta degli avvocati, io penso esclusivamente al fatto che l'avvocato ha la possibilità di prendere un ragazzo laureato e NON pagarlo per due anni e usarlo come schiavo...questa è la pratica d'avvocato.
La possibilità di assumere senza dare alcuna garanzia...
Quindi nelle città grosse si può beccare lo studio legale internazionale che ti da uno stipendio poco superiore ai 1.200 euro ma ti richiede ritmi lavorativi dalle 9 alle 21 (e a volte non si escludono le domeniche...), oppure paghi per fare la pratica (Non prendere praticamente nulla, mangiare fuori, spostarsi....vuol dire pagare per lavorare).
Nella mia carriera da praticante ne ho passate di ogni colore....a partire dal titolare non soddisfatto perchè pur lavorando a 800 euro in nero, pur facendogli tutte le sue udienze poco importanti del mattino...rimanevo in studio solo fino alle 19:30, fino ad arrivare a chiedermi personalmente di fare la nota spese da 20.000 euro, per un lavoro che ho svolto interamente da solo...a costo zero per il mio titolare....insomma senza vergogna.
Quindi, quando in questo forum si parla della crisi, dei diritti dei lavoratori, di monti e salcazzo....se ricordate bene io sono sempre stato positivo, perchè non è nulla rispetto a quello che passa un aspirante avvocato...nel mio campo il dottore è a livello del ragazzo di bottega dell'800...
Fortuna che è finita :D
sbaglio o succede anche perché questa gente troverà sempre qualcuno che ha bisogno di fare il praticantato e quindi si assoggetterà a queste regole?
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Re: Contingentare i titoli di studio?
La mia idea sarebbe fare dei test in tutte le facoltà in cui per entrare si debba superare un certo punteggio, ovviamente facendo i test ad hoc per ogni corso e non come ora con domande di storia a Medicina et similari.
Se un anno arrivano al punteggio di ammissione in 3000 ne prendi 3000, se ne arrivano 100 ne prendi cento.
Sta poi al MIUR fare i test più o meno difficili per regolare i flussi nei vari indirizzi, oltre che promozione ed incentivi per i corsi più 'utili' (ingegneria per esempio) con sconti sostanziali alle tasse e borse di studio.
Così a Lettere e Filosofia ci entrerebbero solo quelli bravi, e i vari 'geni' che si laureano in Lettere in 8 anni uscendo con 97 verrebbero scartati prima. E lo dico da uno che ha fatto un corso umanistico in cui il primo anno eravamo 1200 matricole e siamo arrivati in QUINDICI a laurearci 'giusti' alla magistrale in 5 anni.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Firestorm
non dico 100/100 se ci sono 1000 posti io prendo i primi 1000 che abbiano 100/100 o no chiaro che diventa più difficile più domanda c'è...nel medioevo però lo scrittore non era una professione in cui lo stato investiva una marea di soldi...
In Italia ci sono vari problemi nell'istruzione a partire da corsi di laurea assurdi a seguire i numeri spaventosi di persone che frequentano...se ipoteticamente questo sistema migliorasse la qualità dell'università Italiana diminuendone le spese e assicurando persone più preparate e magari più motivate perché sanno che studiando avranno delle buone probabilità di trovare un posto di lavoro voi barattereste il tutto con la totale libertà di scelta?
Io non la vedo come lo stato che indirizza dato che lo stato non mette becco nel mercato del lavoro ma sarebbe il mercato del lavoro che dice guarda stato entro i prossimi 5 anni ci dovrebbe essere bisogno di 10000 avvocati preparali io poi ci penso ad assorbirli...
Si. Baratterei il tutto con la totale libertà di scelta perché preferisco diventare un commercialista poco preparato che un professore di italiano preparatissimo. (Sono due esempi. Potrebbe anche essere il contrario, fattosta che se vogli odiventare commercialista non vedo perché dovrei preferire diventare il professore di italiano piu bravo del mondo).
Secondarialmente. A me non interessa se lo stato ci spende una marea di soldi. Viviamo nel terzo millennio e mi sembra il minimo che lo stato mi permetta di conseguire un'istruzione che nel mio particolare caso è fatta completamente da privatista. Studiando tutto sui libri e andando in universita solo a dare gli esami.
Non so quale marea di soldi spenda lo stato per mettermi un professore ogni mese ad ascoltare l'esposizione della materia per valutare se sto padroneggiando o meno l'argomento.
Forse chiedo troppo?
Se mai diventerà cosi basta che me lo dite con largo anticipo che invece di andar a comprare i libri sull'economia vado a comprare quelli sullo scasso.
edit: Visto che le tasse i miei genitori ed io stesso le abbiamo sempre pagate mi sembra il minimo che lo stato assicuri il servizio dell'istruzione in tutti i suoi gradi. Altrimenti io potrei dire che il mio idraulico non ha mica bisogno di saper scrivere e fare di conto e che i soldi spesi alle elementari per assicurargli un'istruzione sono stati sprecati.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Capitan Harlock
La mia idea sarebbe fare dei test in tutte le facoltà in cui per entrare si debba superare un certo punteggio, ovviamente facendo i test ad hoc per ogni corso e non come ora con domande di storia a Medicina et similari.
Se un anno arrivano al punteggio di ammissione in 3000 ne prendi 3000, se ne arrivano 100 ne prendi cento.
Sta poi al MIUR fare i test più o meno difficili per regolare i flussi nei vari indirizzi, oltre che promozione ed incentivi per i corsi più 'utili' (ingegneria per esempio) con sconti sostanziali alle tasse e borse di studio.
Così a Lettere e Filosofia ci entrerebbero solo quelli bravi, e i vari 'geni' che si laureano in Lettere in 8 anni uscendo con 97 verrebbero scartati prima. E lo dico da uno che ha fatto un corso umanistico in cui il primo anno eravamo 1200 matricole e siamo arrivati in QUINDICI a laurearci 'giusti' alla magistrale in 5 anni.
Ma a te che cosa cambia se c'erano 1200 matricole e solo 15 si sono laureate?
Il test di ingresso io lo abolirei proprio.
Su cosa lo fai?
In pratica è un test che vuole che io sappia le cose che andro a studiare ancora prima di iniziare l'universita.
Bella cazzata.
E se volete mettermi il test del q.i. all'iscrizione dell'universita io propongo di metterlo per acquisire il diritto di voto.
Magari con punteggio dal 140 in su. Siete d'accordo?
Non mi ero mai accorto di essere in un forum frequentato da gente che ripudia il DIRITTO allo studio.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Firestorm
sbaglio o succede anche perché questa gente troverà sempre qualcuno che ha bisogno di fare il praticantato e quindi si assoggetterà a queste regole?
Non ci sono le regole per il praticantato...e senza regole si ritorna all'800...
Insomma se ti limiti a dire che il praticante deve essere retribuito in base alla sua utilità...l'importo sarà sempre ZERO.
Questo è un privilegio della casta...avere personale laureato a costo zero che ti fa il lavoro di un avvocato.
La situazione è che i praticanti (gente laureata, ora anche con l'obbligo della formazione continua con corsi di aggiornamento...) guardano i normalissimi impiegati che lavorano dalle 9:30 alle 18:00...e prendono 1.200 euro al mese più la tredicesima, più i ROL e salcazzo come qualcosa da fantascienza...
(Con i nomi più astrusi dell'universo...tipo ...assistant sales manager...che fai ? Mille parolone per dire che aggiorna i dati di un sito internet...queste erano le mie classiche rosicate...)
Poi sottolineo, il potersi permettere di lavorare gratis è comunque un lusso, però non è una situazione giusta.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Parliamo un pò di te.
Tu hai mai assunto un praticante e se si, quanto gli hai dato?
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Nessun praticante sotto di me perchè sono un avvocato dipendente di uno studio.
Appena la mia ragazza diventa avvocato c'e' l'idea di aprirne uno assieme...e poi ti dirò se tratterò di merda un praticante...
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Davinci
Non mi ero mai accorto di essere in un forum frequentato da gente che ripudia il DIRITTO allo studio.
basterebbe fare due/tre giri di test d'ammissione a settembre, da dare nei tre atenei di preferenze, gestendo il tutto con un portale che non costerebbe niente :ninzo:
se non riesci ad entrare neanche così non c'è rastone che tenga :asd:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
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Originariamente Scritto da
Orologio
Non ci sono le regole per il praticantato...e senza regole si ritorna all'800...
Insomma se ti limiti a dire che il praticante deve essere retribuito in base alla sua utilità...l'importo sarà sempre ZERO.
Questo è un privilegio della casta...avere personale laureato a costo zero che ti fa il lavoro di un avvocato.
La situazione è che i praticanti (gente laureata, ora anche con l'obbligo della formazione continua con corsi di aggiornamento...) guardano i normalissimi impiegati che lavorano dalle 9:30 alle 18:00...e prendono 1.200 euro al mese più la tredicesima, più i ROL e salcazzo come qualcosa da fantascienza...
(Con i nomi più astrusi dell'universo...tipo ...assistant sales manager...che fai ? Mille parolone per dire che aggiorna i dati di un sito internet...queste erano le mie classiche rosicate...)
Poi sottolineo, il potersi permettere di lavorare gratis è comunque un lusso, però non è una situazione giusta.
Ma io dicevo che questo problema è dato dal fatto che ci sono mille mila persone e un pollo che lavora senza neanche un minimo rimborso lo trovi sempre se fossero meno magari qualcosa in più lo spunti...
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Re: Contingentare i titoli di studio?
I praticanti sono sempre meno e gli avvocati iniziano a fare fatica a trovarli, almeno a Milano dove parlo per esperienza diretta.
Il problema è che non gli si da alcun potere "contrattuale", se tutti gli avvocati offrono una pacca sulle spalle, anche se ci sono pochi praticanti questi prenderanno sempre un rimborso simbolico.
L'avvocato non muore se non trova un praticante, spende di più nel prendere altro personale più costoso...che va dal fattorino, segretaria fino ad arrivare ad altri soci avvocati.
Il praticante è il jolly...che non ti fa prendere una segretaria e quando abbastanza formato ti permette di avere un sostituto a costo irrisorio...
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Orologio
Nessun praticante sotto di me perchè sono un avvocato dipendente di uno studio.
Appena la mia ragazza diventa avvocato c'e' l'idea di aprirne uno assieme...e poi ti dirò se tratterò di merda un praticante...
Sei una persona accorta e sicuramente preparata, avrai di certo già valutato pro e contro, ma da esterno a me questa mi pare una mossa che con alta probabilità ti fotte carriera e relazione in un colpo solo :bua:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mikk
Sei una persona accorta e sicuramente preparata, avrai di certo già valutato pro e contro, ma da esterno a me questa mi pare una mossa che con alta probabilità ti fotte carriera e relazione in un colpo solo :bua:
Ho due amici avvocati, marito e moglie, che stanno insieme da vent'anni, hanno due figli e si conoscono da quando facevano i primi anni di giurisprudenza.
Le conflittualità le hanno risolte indirizzandole verso gli altri: in pratica inculano tutti, a partire dai clienti per arrivare fino e soprattutto ai contribuenti, visto che dichiarano un decimo di quello che guadagnano :chebotta:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Davinci
Ma a te che cosa cambia se c'erano 1200 matricole e solo 15 si sono laureate?
Il test di ingresso io lo abolirei proprio.
Su cosa lo fai?
In pratica è un test che vuole che io sappia le cose che andro a studiare ancora prima di iniziare l'universita.
Bella cazzata.
E se volete mettermi il test del q.i. all'iscrizione dell'universita io propongo di metterlo per acquisire il diritto di voto.
Magari con punteggio dal 140 in su. Siete d'accordo?
Non mi ero mai accorto di essere in un forum frequentato da gente che ripudia il DIRITTO allo studio.
Che le classi erano piene di pecoroni che credevano di stare ancora al Liceo? Che così invece di dover fare corsi con 150 studenti in Aula e 300 registrati all'esame avremmo avuto numeri più "normali"? E che se il livello degli studenti è più alto si alza il livello delle lezioni? Così quando do un esame non ripasso il programma della 5° Liceo ma faccio qualcosa di effettivamente nuovo?
Uno ad un esame disse "Si poi c'era Nino Biperio" e il prof "Scusi chi?" "Si guardi qua a pagina 150 del manuale... Nino Biperio" e parlava ovviamente di Nino Bixio, ma pensava che il libro fosse stato scritto in linguaggio sms :facepalm:
Diritto allo studio non vuol dire che tutti debbano poter andare all'Università, ma che tutti i capaci possano andare all'università e non solo chi ha i soldi per permetterselo. Il Diritto allo Studio è permettere all'intelligente ma povero di poter diventare Dottore come il ricco scemo. L'ideale sarebbe arrivare ad una Università che prenda poveri e ricchi intelligenti, e lasci fuori i poveri e ricchi 'poco brillanti'. Il diritto allo studio come lo intendi tu io lo concepisco fino al Diploma, dato che l'istruzione base e professionale deve essere aperta a tutti. Ma l'Università è solo per chi vuole davvero studiare e ne ha le capacità intellettive.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Davinci
Ma a te che cosa cambia se c'erano 1200 matricole e solo 15 si sono laureate?
Il test di ingresso io lo abolirei proprio.
Su cosa lo fai?
In pratica è un test che vuole che io sappia le cose che andro a studiare ancora prima di iniziare l'universita.
Bella cazzata.
E se volete mettermi il test del q.i. all'iscrizione dell'universita io propongo di metterlo per acquisire il diritto di voto.
Magari con punteggio dal 140 in su. Siete d'accordo?
Non mi ero mai accorto di essere in un forum frequentato da gente che ripudia il DIRITTO allo studio.
scusa ma come di Harlock il diritto allo studio è la possibilità del genio spiantato di poter frequentare l'università non sicuramente il diritto della persona che vuole parcheggiarsi per 3-4 anni di bagordi in una sede universitaria...
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Biperio è da antologia :rotfl:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Ho i miei dubbi che funzioni il concetto del "pochi ma di qualità".
Meno immatricolazioni equivalgono a meno tasse universitarie e meno libri scientifici acquistati...
I fuori corso (lo sono stato anche io eh...) quelli che fanno un paio di anni e poi si ritirano ecc, contribuiscono all'economia universitaria.
Poi la mia facoltà non aveva materie con l'obbligo di frequenza, quindi l'effetto del sovraffollamento non l'ho mai vissuto.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Capitan Harlock
Che le classi erano piene di pecoroni che credevano di stare ancora al Liceo? Che così invece di dover fare corsi con 150 studenti in Aula e 300 registrati all'esame avremmo avuto numeri più "normali"? E che se il livello degli studenti è più alto si alza il livello delle lezioni? Così quando do un esame non ripasso il programma della 5° Liceo ma faccio qualcosa di effettivamente nuovo?
Uno ad un esame disse "Si poi c'era Nino Biperio" e il prof "Scusi chi?" "Si guardi qua a pagina 150 del manuale... Nino Biperio" e parlava ovviamente di Nino Bixio, ma pensava che il libro fosse stato scritto in linguaggio sms :facepalm:
Diritto allo studio non vuol dire che tutti debbano poter andare all'Università, ma che tutti i capaci possano andare all'università e non solo chi ha i soldi per permetterselo. Il Diritto allo Studio è permettere all'intelligente ma povero di poter diventare Dottore come il ricco scemo. L'ideale sarebbe arrivare ad una Università che prenda poveri e ricchi intelligenti, e lasci fuori i poveri e ricchi 'poco brillanti'. Il diritto allo studio come lo intendi tu io lo concepisco fino al Diploma, dato che l'istruzione base e professionale deve essere aperta a tutti. Ma l'Università è solo per chi vuole davvero studiare e ne ha le capacità intellettive.
quoto tutto :snob:
bisogna anche contare che non viviamo in un mondo con risorse infinite e formare un dottore può arrivare a costare 12k euro all'anno :chebotta:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Orologio
Ho i miei dubbi che funzioni il concetto del "pochi ma di qualità".
Meno immatricolazioni equivalgono a meno tasse universitarie e meno libri scientifici acquistati...
I fuori corso (lo sono stato anche io eh...) quelli che fanno un paio di anni e poi si ritirano ecc, contribuiscono all'economia universitaria.
Poi la mia facoltà non aveva materie con l'obbligo di frequenza, quindi l'effetto del sovraffollamento non l'ho mai vissuto.
io vorrei capire (perchè proprio non lo so) quanto "sconviene" allo stato la diminuzione degli iscritti..
considerando che ogni iscritto, a livello di bilancio statale non di facoltà intendo, è una perdita e non un guadagno :uhm:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Capitan Harlock
Che le classi erano piene di pecoroni che credevano di stare ancora al Liceo? Che così invece di dover fare corsi con 150 studenti in Aula e 300 registrati all'esame avremmo avuto numeri più "normali"? E che se il livello degli studenti è più alto si alza il livello delle lezioni? Così quando do un esame non ripasso il programma della 5° Liceo ma faccio qualcosa di effettivamente nuovo?
Uno ad un esame disse "Si poi c'era Nino Biperio" e il prof "Scusi chi?" "Si guardi qua a pagina 150 del manuale... Nino Biperio" e parlava ovviamente di Nino Bixio, ma pensava che il libro fosse stato scritto in linguaggio sms :facepalm:
Diritto allo studio non vuol dire che tutti debbano poter andare all'Università, ma che tutti i capaci possano andare all'università e non solo chi ha i soldi per permetterselo. Il Diritto allo Studio è permettere all'intelligente ma povero di poter diventare Dottore come il ricco scemo. L'ideale sarebbe arrivare ad una Università che prenda poveri e ricchi intelligenti, e lasci fuori i poveri e ricchi 'poco brillanti'. Il diritto allo studio come lo intendi tu io lo concepisco fino al Diploma, dato che l'istruzione base e professionale deve essere aperta a tutti. Ma l'Università è solo per chi vuole davvero studiare e ne ha le capacità intellettive.
Tutto legittimo eh.
Io mica sono favorevole a tutti questi personaggi che vanno in università perché non sanno cosa fare.
Però, se si parla della realtà dei fatti e ci si reputa intelligenti, cosa che pare dato che vorreste negare agli stupidi il diritto di iscriversi all'università e amenoché non vi interessi l'universita significa che vi reputate intelligenti, bisogna tener conto che non esiste ancora un sistema che permetta di leggere l'anima/il cervello di una persona.
Solo dei test che non premiamo il più intelligente ma solo il più abile in quel dato campo.
L'intelligenza non è mica una cosa ben individuata e definita ma un'insieme di caratteristiche.
L'intelligenza è un fenomeno che si esprime sotto varie forme.
Quindi alla luce di quanto sopra come si può giudicar el'intelligenza di uno studente? Per un'università di matematica dovremmo giudicare l'intelligenza logica e per l'università di letteratura l'intelligenza creativa?
Mah.
Allora, se non si valuta l'intelligenza, su cosa si valutano i matricolandi?
Test di cultura generale? Mah. Perché se voglio diventare un bravo ingegnere, o un bravo medico dovrei sapere chi ha governato in italia dal 33 in poi?
Nei libri di sherlok holmes si parla di come lui non nutriva quasi alcun itneresse al di fuori di quello che faceva perché per eccellere in un campo affermava di non potersi distrare con altre nozioni. E' un romanzo certo, ma non sottovaluterei il significato di quelle parole.
Quindi tu cosa proponi, come valutiamo i futuri studenti se non una volta che sono iscritti e che iniziano a sostenere gli esami?
Ed anche qui ti faccio presente che gli esami vengono sostenuti da docenti e anzi spesso da assistenti e quindi compagni di corso sosterranno lo stesso esame con soggetti diversi che faranno domande diverse. I loro esiti non saranno confrontabili. O per meglio dire: Puoi confrontarli (è quello che fa la media) ma solo se tale confronto non risulta tanto pregiudizievole quanto comportare l'espulsione dall'universita.
Ricapitolando. Se siete tanto intelligenti da meritare solo voi di studiare perché a queste cose non ci pensate prima di muovere le punte delle dita sulla tastiera?
edit:Per non parlare poi, a riguardo dell'intelligenza, di come un genio che non si impegna potrebbe benissimo esser superato da un tontolone che decide di passare 5 anni a studiare 8 ore al giorno.
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Re: Contingentare i titoli di studio?
per entrare a ingegneria ho dovuto sostenere un test di matematica neanche troppo facile, che ha scremato già un bel 10% di persone.
il tipo di test di cui parli tu è tipo quella porcata che hanno dato a medicina, se non ricordo male (dove si chiedeva del grattacheccaro di roma :facepalm:).
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Davinci
Tutto legittimo eh.
Io mica sono favorevole a tutti questi personaggi che vanno in università perché non sanno cosa fare.
Però, se si parla della realtà dei fatti e ci si reputa intelligenti, cosa che pare dato che vorreste negare agli stupidi il diritto di iscriversi all'università e amenoché non vi interessi l'universita significa che vi reputate intelligenti, bisogna tener conto che non esiste ancora un sistema che permetta di leggere l'anima/il cervello di una persona.
Solo dei test che non premiamo il più intelligente ma solo il più abile in quel dato campo.
L'intelligenza non è mica una cosa ben individuata e definita ma un'insieme di caratteristiche.
L'intelligenza è un fenomeno che si esprime sotto varie forme.
Quindi alla luce di quanto sopra come si può giudicar el'intelligenza di uno studente? Per un'università di matematica dovremmo giudicare l'intelligenza logica e per l'università di letteratura l'intelligenza creativa?
Mah.
Allora, se non si valuta l'intelligenza, su cosa si valutano i matricolandi?
Test di cultura generale? Mah. Perché se voglio diventare un bravo ingegnere, o un bravo medico dovrei sapere chi ha governato in italia dal 33 in poi?
Nei libri di sherlok holmes si parla di come lui non nutriva quasi alcun itneresse al di fuori di quello che faceva perché per eccellere in un campo affermava di non potersi distrare con altre nozioni. E' un romanzo certo, ma non sottovaluterei il significato di quelle parole.
Quindi tu cosa proponi, come valutiamo i futuri studenti se non una volta che sono iscritti e che iniziano a sostenere gli esami?
Ed anche qui ti faccio presente che gli esami vengono sostenuti da docenti e anzi spesso da assistenti e quindi compagni di corso sosterranno lo stesso esame con soggetti diversi che faranno domande diverse. I loro esiti non saranno confrontabili. O per meglio dire: Puoi confrontarli (è quello che fa la media) ma solo se tale confronto non risulta tanto pregiudizievole quanto comportare l'espulsione dall'universita.
Ricapitolando. Se siete tanto intelligenti da meritare solo voi di studiare perché a queste cose non ci pensate prima di muovere le punte delle dita sulla tastiera?
edit:Per non parlare poi, a riguardo dell'intelligenza, di come un genio che non si impegna potrebbe benissimo esser superato da un tontolone che decide di passare 5 anni a studiare 8 ore al giorno.
MrChuck, da quello che scrivi all'Uni o non ci hai mai messo piede, oppure devi aver/aver avuto vita molto grama.
Altrimenti studieresti e bon senza perderti dietro a tutte 'ste cazzate, e andresti bene indipendentemente da test, esami, valutazioni non uniformi, potrei essere il neurochirurgoavvocatingegneremiglioredelmondo.
Scusa la franchezza :asd:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
alberace
per entrare a ingegneria ho dovuto sostenere un test di matematica neanche troppo facile, che ha scremato già un bel 10% di persone.
il tipo di test di cui parli tu è tipo quella porcata che hanno dato a medicina, se non ricordo male (dove si chiedeva del grattacheccaro di roma :facepalm:).
l'hanno dato alle professioni sanitarie della Sapienza, non mischiamo la merda con la cioccolata.
il test di medicina è ministeriale, e cultura generale ha messo in enorme difficoltà la maggior parte degli sbarbatelli :asd:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Io ricordo che al test ad ingegneria ho cannato il 70% della parte coi semi delle carte e le sequenze di simboli :asd:
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Re: Contingentare i titoli di studio?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
l'hanno dato alle professioni sanitarie della Sapienza, non mischiamo la merda con la cioccolata.
il test di medicina è ministeriale, e cultura generale ha messo in enorme difficoltà la maggior parte degli sbarbatelli :asd:
quello lì, insomma