Sta di fatto che il prossimo anno Cannavaro sarà un giocatore della Juve.
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Sta di fatto che il prossimo anno Cannavaro sarà un giocatore della Juve.
Bisogna aver equilibrio a sparare alto, perchè va a finire che tronchi la trattativa ancora prima di cominciarla. Che Pozzo sparasse alto si capiva, fortunatamente qualcuno gli ha spiegato che rimanere COSI' alto non portava da nessuno parte, ed ecco che ha adeguato la richiesta. :sisi:
Moratti rimane sempre un bamboccione pieno di soldi, ma ultimamente non mi sembra più disposto a farsi prendere troppo in giro e buttare via troppi milioni a caso.
Se non l'avesse preso Moratti, Quaresma lo avremmo preso sicuramente noi.
Era troppo scarso per lasciarlo al Porto.
Beh, Bidonesma l'ha voluto espressamente lo special uan... per questo l'ha (giustamente) comprato. :boh2:
:sisi:
Cmq pare che moratti abbia chiesto iniesta al barcellona, nell'ambito dell'affare ibra... mica scemo :asd:
E che cacchio... soldi, paolucci, de ceglie, lanzaframe e pasquato?Citazione:
Juve, è il giorno di D'Agostino
http://www.tuttosport.com/images/39/...immagine_l.jpg
A Milano incontro con i dirigenti dell'Udinese. La chiave è De Ceglie, ma i friulani spingono per la comproprietà di Giovinco o Marchisio. Valutazione: 15 milioni, compresa la seconda metà di Paolucci
TORINO, 8 giugno - Altro D- day bianconero: dopo Diego, tocca a D’Agostino. Quella odierna, si annuncia infatti come una giornata fondamentale per il trasferimento del regista dell’Udinese a Torino.
L’INCONTRO - Chiaro, a questo punto, il clima nel quale si terrà l’incontro odierno. A Milano, salvo depistaggi o variazioni dell’ultim’ora ( l’incontro con Beppe Marotta colto in flagranza) il direttore sportivo Alessio Secco e l’amministratore delegato Jean Claude Blanc incontreranno la controparte friulana. Forti della volontà di D’Agostino di approdare a Torino - volontà acclarata e dichiarata ormai da tempo - ma nella condizione di non voler, e non poter, cedere tout court alle richieste dell’Udinese.
VALUTAZIONE - Si parte dunque da una valutazione di 15- 16 milioni complessivi ( vero che Pozzo ha “ sparato” 30, ma lo aveva fatto anche per Fabio Quagliarella, salvo poi cederlo al Napoli per 18 milioni di euro). Nella quale valutazione rientreranno contropartite tecniche. In modo che la Juventus possa conservare “ liquidi” da investire in altri settori del campo, e in modo che l’Udinese possa colmare alcune lacune e al contempo mettere le mani su talenti juventini forti, di prospettiva e - dettaglio non trascurabile - con un ingaggio comunque alla portata.
LA CERTEZZA - Quasi fisiologica la definitiva cessione di Michele Paolucci all’Udinese. L’attaccante, lo scorso anno in prestito al Catania, è in comproprietà tra i due club bianconeri. A margine dell’operazione Iaquinta, i friulani avevano ottenuto la prima metà del cartellino ( valutata allora poco meno di 3 milioni e attualmente aumentata di valore). Ebbene, ora sono pronti a riscuotere l’intero cartellino, per poi tenere l’attaccante oppure cederlo: Bologna, Siena e Parma si sono già fatte avanti.
I NODI - Meno fisiologiche, invece, le altre possibili cessioni. Come anticipato, infatti, l’Udinese tenterà il colpaccio sino all’ultimo. I giocatori graditi sono Paolo De Ceglie, Claudio Marchisio e Sebastian Giovinco. Eventualmente Criscito, che tuttavia è in comproprietà con il Genoa ( ed è proprio Enrico Preziosi, secondo quanto stipulato, a decidere il destino del difensore: almeno sino a luglio, quando scadrà la sua opzione di riscatto). L’Udinese tenterà ancora di averne due su tre, ma andrà inevitabilmente incontro ad un « non se ne parla neanche » da parte della Juventus. Che attuerà un massiccio gioco al ribasso. Marchisio, del resto, è ritenuto incedibile dalla Juventus: è reduce da una stagione troppo brillante, in crescita, perché i dirigenti possano decidere di privarsene. Complesso anche il discorso per Giovinco: blindato, e tutt’altro che persuaso dell’opportunità di cambiare società, foss’anche per un anno e foss’anche solo in comproprietà. Lo ha detto lui stesso, più volte, e lo ha sottolineato il suo procuratore Andrea D’Amico: c’è solo la Juventus, non esistono altre destinazioni gradite.
SOLUZIONE - La chiave, insomma, potrebbe al fine essere De Ceglie. Sacrificio non di poco conto ( i tempi di indisponibilità di Cristian Molinaro sono ancora imprecisi e la trattativa per il nuovo terzino sinistro - Maxwell la priorità - non si profila di immediata soluzione), ma che può essere affrontato. Questa insomma, la proposta juventina. Semmai infarcita dalle comproprietà di uno tra Davide Lanzafame e Cristian Pasquato, giovani di prospettiva che possono far gola.
Minchia :bua:
Sicuro?
Mancini nella sua ultima stagione in nerazzurro, è arrivato primo nei gironi di champions ed è uscito agli ottavi, ha raggiunto la finale di coppa italia e ha vinto lo scudetto con 85 punti.
E lo ha esonerato a fine stagione
Quest'anno Mourinho è arrivato secondo nei gironi di champions ed è uscito agli ottavi, è uscito in semifinale dalla coppa italia e ha vinto lo scudetto con 84 punti.
A fine stagione gli ha aumentato lo stipendio e gli ha prolungato il contratto.
Per non parlare del calciomercato....
Voglio Marotta...Citazione:
L'uomo della rinascita?
08.06.2009 10.09 di Redazione TuttoJuve
Fonte: Diego Anelli
http://www.tuttojuve.com/storage/tut...469marotta.jpg
Volpi, Bazzani, Palombo, Falcone, Doni, Diana, Pisano, Tonetto, Bonazzoli, Cassano, Bellucci, Maggio, Quagliarella, Campagnaro, Castellazzi, Accardi, Pazzini, per non parlare delle scelte relative ai tecnici, finora azzeccatissime, come Novellino e Mazzarri. Sono soltanto alcuni esempi dei numerosi colpacci messi a segno nella Sampdoria dall'Amministratore Delegato Beppe Marotta dall'estate 2002 fino ai giorni nostri. Le voci che lo davano ad un passo dalla Juventus, fomentate soprattutto dagli ambienti torinesi, hanno allarmato non poco la tifoseria blucerchiata, ma è assolutamente normale, parliamoci chiaro.
In un calcio come attuale dove fioccano i casi di società costrette a gettare al vento milioni e milioni di euro per le scellerate manovre di dirigenti inesperti o inadeguati, il Presidente Riccardo Garrone e la tifoseria doriana si sono abituati come meglio non potevano. Abituarsi al fenomeno, probabilmente al numero 1 in circolazione è sinonimo di lusso, ma, al tempo stesso, altamente rischioso, in quanto è giusto rendersi conto che, con un altro dirigente, una certa politica di contenimento di costi, di per sé sempre altamente condivisibile e auspicabile nell'intero ambiente calcistico, potrebbe trasformarsi in un autentico boomerang.
Le candidature di Sartori e Zanzi rappresentavano comunque buone alternative; il primo è stato, proprio al fianco di mister Del Neri, uno dei principali artefici del Chievo dei Miracoli, mentre il secondo si è fatto le ossa a Bergamo, ha acquisito esperienza a Siena e può essere ritenuto un allievo di Marotta. Ovviamente se pretendiamo un sosia del grande Beppe, allora si tratta di una ricerca inutile, semplicemente non esiste in circolazione.
Le dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente Garrone dovrebbero finalmente spazzare via gli interrogativi sul futuro di Marotta, sia a breve, che, si spera, a medio – lungo termine, anche se sinceramente sarà ardua l'impresa di blindarlo a vita ai colori blucerchiati, sarebbe utopistico pensarlo. È un nostro diritto, un nostro lusso godercelo finchè il tempo ce lo consentirà, dal canto suo la Sampdoria ha il diritto – dovere di costruire una struttura tale da poter limitare i danni generati da una sua eventuale partenza un domani, ma probabilmente il diretto interessato ha già anticipato tutti.
Dal suo arrivo infatti, usufruendo anche della preziosa collaborazione del braccio destro Asmini, Marotta ha concentrato le manovre blucerchiate su due canali: una fitta rete di collaboratori, ultimamente attivi anche all'estero, e l'intera ricostruzione del settore giovanile, già capace di portare a casa numerosi trofei, riconoscimenti e diversi giovani già osservati speciali nel calcio professionistico. Si sta tentando di seguire con successo la strada intrapresa tempo da diversi club, in primis l'Udinese, concentrata in particolare nell'azione di scandagliamento dei mercati esteri, ma ormai abituata a non subire particolari danni dal cambio dei direttori sportivi, in quanto l'incredibile macchina organizzativa friulana continua ad operare senza interruzioni, a prescindere da chi la coordina e la diriga.
Tra le mille doti del nostro Amministratore Delegato, rientrano elementi che non possono lasciare indifferenti né le tifoserie delle sue squadre, né i suoi corteggiatori: la pacatezza, la competenza, l'oculatezza, la massimizzazione del rapporto qualità – prezzo, la capacità di destreggiarsi in un mercato ricco di insidie a prescindere dai budget a disposizione, l'ambizione che viaggia sempre però a braccetto con l'attaccamento nei confronti di una piazza, con la quale si è scambiato emozioni, imprese, sensazioni, episodi difficili da dimenticare. Con la garanzia di vederlo operare ancora una volta per i nostri colori, non resta altro che attendere con ottimismo le prime operazioni perfezionate, del resto la conferma di Pazzini, quella probabile di Cassano, il rinnovo contrattuale di Angelo Palombo e l'arrivo di mister Del Neri rappresentano un ottimo punto di partenza.
Rispettando sempre il rigore di bilancio, serviranno come il pane due esterni di qualità per assecondare il volo delle ali desiderato dal nuovo tecnico, un paio di difensori di valore, soprattutto in caso di partenza di Campagnaro, un centrocampista capace di alternarsi ai titolari in cabina di regia e una punta di riserva. Bisognerà far leva su quanto incassato dalle cessioni e dal budget messo a disposizione dalla società, ma Marotta avrà nuovamente modo e tempo per far emergere il proprio talento. Pazienza se in 7 anni qualche colpo si sia sbagliato, Simone Inzaghi, Iuliano, Marchesetti, Rossini, Colombo per citare alcuni esempi, nessuno è infallibile, ma tutto passa in secondo piano quando rappresentano una percentuale minima rispetto al totale delle operazioni concluse in sede di mercato.
A noi tifosi interessano soltanto due cose: per una questione di fede si sottoscrive l'abbonamento finchè vedremo 11 casacche blucerchiate scendere in campo, e aspettare i primi colpi, del resto, come disse Antonio Cassano in conferenza stampa quasi un anno fa, "Se Marotta avesse la metà dei soldi di Corvino alla Fiorentina, vinceremmo tre scudetti". A noi basta sognare e divertirsi, perché il nostro entusiasmo, la nostra voglia di Sampdoria non sono assolutamente morti al 14° rigore di Roma….
Tacchinardi è sempre posato nei suoi pareriCitazione:
TACCHINARDI: "Cannavaro non doveva tornare. Blanc? Poco competente"
Di Renato La Monica per Magazine Bianconero
08.06.2009 10.16 di Redazione TuttoJuve
Fonte: tuttojuve.com
http://www.tuttojuve.com/storage/tut...3itacannav.jpg © foto di Federico De Luca
Alessio Tacchinardi, 11 stagioni e 404 partite con la maglia della Juve: 14° nella classifica delle presenze all time. Coi bianconeri ha vinto tutto: 6 scudetti, 1 Champions ed una Coppa Intercontinentale, più una sfilza di trofei “minori”. Oggi si gode la famiglia, in attesa di intraprendere la carriera di allenatore. Intanto, nel tempo libero, gioca a tennis con Sergio Porrini. L’intervista è stata realizzata al telefono, il giorno 27 Maggio.
Alessio, tu sei sempre stato juventino, vero?
Naturalmente.
Da bambino chi erano i tuoi idoli?
Platini e Scirea.
Tu hai trascorso 11 stagioni in maglia bianconera: a quale Juve ti senti maggiormente legato?
Sono stati undici anni intensi ma, se devo scegliere, dico le stagioni che vanno dal 1995 al 2000.
Capitolo allenatori: in assoluto meglio Lippi, Ancelotti o Capello?
Lippi ed Ancelotti. Due grandi motivatori. Lippi, forse ha più personalità, Ancelotti ha qualcosa in più dal punto di vista tattico.
Dal punto di vista umano?
Ho avuto grande feeling con entrambi.
Il giocatore più forte con cui hai giocato?
Zidane. E subito dopo Del Piero e Riquelme.
Perché hai deciso di accettare il prestito al Villarreal? Problemi con Capello?
Dopo l’arrivo di Capello mi sono sentito ai margini della squadra. Così, quando è arrivata la proposta del Villarreal, l’ho accettata.
Che differenze hai riscontrato tra il calcio spagnolo e quello italiano?
In Spagna ci sono meno tensioni e pressioni. Lì se provi la giocata e non ti riesce, non ti fischiano. Diciamo che in Spagna, come in altri Paesi, c’è più cultura sportiva.
Tu compirai 34 anni a Luglio: vista la penuria di registi, non potevi continuare ancora qualche anno?
Avrei anche continuato ma, dopo aver giocato per tanti anni nella Juve, quindi ad altissimi livelli (anche organizzativi), diventava difficile trovare stimoli e motivazioni in provincia.
E' vero che quando sei tornato alla Juve, allenatore e dirigenza ti hanno trattato in malo modo?
Non sono stato nemmeno considerato. Infatti dopo tre giorni di ritiro, mi hanno detto chiaramente che non facevo parte dei programmi. E quindi siamo arrivati alla rescissione.
Alessio, che idea ti sei fatto di Calciopoli?
Io so che la Juve vinceva perché sul campo eravamo i più forti. La sudditanza c’è sempre stata e sempre ci sarà. Il resto mi sembra discutibile e non c’è alcun dubbio che la Juve abbia pagato per tutti.
Tu avresti fatto il ricorso al Tar?
Forse si.
Senza Moggi e Giraudo il calcio ti sembra più pulito?
Mi sembra molto più triste. Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, vedere un bel “duello” televisivo Moggi-Mourinho…
Tu che hai lavorato con loro per tanto tempo, che impressione ne hai ricavato?
Moggi e Giraudo sono molto diversi caratterialmente: per questo si completavano a vicenda. Vivevano per la Juve 24 ore al giorno. E facevano le fortune della Vecchia Signora grazie alle loro competenze e capacità.
Era più “aiutata” la Juve del pre Calciopoli oppure l’Inter del post scandalo?
Le squadre forti sono sempre aiutate: è fisiologico. La differenza sta nel diverso modo, da parte dei media, di raccontare le cose.
Camoranesi ha detto che, quando giocavano contro la Juve, i giocatori dell’Inter se la facevano sotto dalla paura: confermi?
Anch’io ho avuto questa sensazione. Probabilmente si sentivano inferiori. Invece il Milan, quando veniva a Torino, se la giocava senza problemi. A proposito di Inter, quando l’abbiamo eliminata dalla Champions (col Villarreal), ho provato una grandissima goia.
Se la Juve non gli avesse venduto Ibra, l’Inter avrebbe vinto lo stesso?
Assolutamente no.
Da persona fuori dai giochi, cosa pensi dell’attuale dirigenza juventina?
Hanno fatto grossi sbagli ma anche qualche cosa buona. Gli acqusti di Amauri e Sissoko, ad esempio. L’errore più grave, direi quasi imperdonabile, è stato quello di cedere Ibra all’Inter.
Blanc, secondo te, ha la competenza necessaria per occuparsi di mercato?
Probabilmente no, ma comunque sbagliando s’impara. Adesso speriamo che riesca a trarre profitto dai suoi errori.
Il tuo parere su Diego?
Credo sia un grande acquisto. Uno dei top in circolazione.
Cannavaro: l’avresti preso?
Io non l’avrei preso. Ma, chissà, magari può ancora fare una o due stagioni ad alto livello.
Giusto esonerare Ranieri?
Penso di si. In fin dei conti c’era in ballo la Champions. Ottima la scelta di Ferrara. Forse la Juve non aveva il potenziale dell’Inter ma mi aspettavo qualcosa in più da questa stagione. In fondo, per giocarsela sino alla fine, bastava fare qualche punto in più con le piccole. Credo che Ranieri abbia esagerato con la tattica del fuorigioco. Infatti, quando è subentrato Ciro, ha subito “abbassato” la difesa…
La stagione della Juve è stata: ottima, dignitosa o fallimentare?
Direi dignitosa.
Uno come Del Piero può fare la riserva di Iaquinta?
Qualche volta si. Del Piero io lo conosco bene: per rendere al massimo, deve “sentirsi” sempre il numero uno. E’ il suo modo di caricarsi. Il giorno che accetterà passivamente la panchina, la sua carriera sarà arrivata al capolinea.
Chi vorresti sulla panchina della Juve?
Conte o Ferrara: uno vale l’altro. Basta che sia uno che conosca il significato della parola Juve. Sarei comunque felice se tornasse Ventrone: se lo merita.
Cosa serve alla Juve per tornare competitiva?
L’attacco mi sembra a posto, anche se un pensierino su Pandev lo farei. Ci vorrebbe un regista e magari qualcuno che sostituisca Nedved. Penso a Ribery. Poi qualche rinforzo sulle fasce. Comunque meglio prenderne pochi ma buoni…
Chi è, in questo momento, il giocatore più forte al mondo?
Sarebbe facile dire Messi o Cristiano Ronaldo. Ma vado controcorrente e dico Iniesta: un giocatore meraviglioso.
Alessio, la juvervista è finita, vuoi lanciare un messaggio ai tifosi juventini?
Io sono fiducioso. Forse il peggio è passato. Gli errori ci sono stati, alcuni abbastanza gravi, ma forse hanno insegnato qualcosa. L’acquisto di Diego è un buon viatico, adesso mi aspetto un ulteriore salto di qualità.
Citazione:
Tuttosport - Juve, Marotta arriverà a settembre
08.06.2009 10.00 di Francesco Cherchi articolo letto 285 volte
Fonte: Tuttosport
http://www.tuttojuve.com/storage/tut...558marotta.jpg
Secondo le informazioni in possesso di "Tuttosport", il matrimonio tra Beppe Marotta e la Juventus sarebbe solo rinviato di qualche mese. Riccardo Garrone, presidente della Sampdoria, ha assicurato che «Marotta resta alla Sampdoria al mille per cento», ma l'amministratore delegato blucerchiato, rimane un uomo che interessa molto alla Juventus e potrebbe farne parte, se non subito, almeno in autunno. Anche Garrone precisa: «In queste sette anni abbiamo fatto ottime cose e c’è un rapporto di reciproca soddisfazione. Ci tengo a precisare che in questa settimana in cui si è registrata una forzatura da parte della Juventus il nostro rapporto non è cambiato». La «forzatura da parte della Juventus» è un riferimento ai contatti fra l’ad blucerchiato e quello bianconero, propedeutici a una futura collaborazione, per altro auspicata dalla proprietà juventina (la quale tiene a precisare che non c’è stato nessun incontro fra Carlo Sant’Albano e Beppe Marotta). Al di là delle parole, dunque, sembra che il passaggio di Marotta alla Juventus venga preparato per essere il meno traumatico possibile e che quindi non avverrà nell’immediato, ma nel giro di qualche mese.
Voglio Marotta....
A parte la notizia di Tiago l'intervista mi è piaciuta e per una volta non sono stati fatti proclami folli...Citazione:
SECCO svela le mosse di mercato: "Con Diego una Juve da Champions!"
Il Corriere dello Sport intervista in esclusiva il ds juventino, che parla a ruota libera di acquisti, cessioni, conferme e casi spinosi come quelli di Del Piero e Trezeguet.
08.06.2009 08.57 di Francesco Cherchi articolo letto 1829 volte
Fonte: Corriere dello Sport
http://www.tuttojuve.com/storage/tut...41403secco.jpg
Il direttore sportivo della Juventus, Alessio Secco, ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport nella quale ha sviscerato e analizzato i temi principali del mercato bianconero. A cominciare dai 24,5 milioni investiti per l'acquisto di Diego: «La cifra è importante. Ma considerando l’età e il valore del giocatore, pensiamo di sì. Diego è uno dei pochi in grado di fare la differenza». Determinante come Cannavaro, acquistato a parametro zero, nonostante l'età avanzata. Il ds Juventino spiega i motivi che hanno convinto la società a riportare a Torino il 36enne: «Almeno per un anno coprirà una casella in difesa. E’ capitano della Nazionale, aveva così tanta voglia di tornare alla Juve che ha accettato condizioni economiche inferiori a quelle che poteva trovare altrove».
La dirigenza si augura che questi due nuovi tasselli possano supportare le ambizioni di vittoria della Juve: «In questi anni siamo sempre andati al di sopra dei pronostici. In questa stagione siamo arrivati secondi. La speranza è migliorare, la competitività della squadra è cresciuta - spiega Secco -. Scudetto e Champions? La Juve punta al massimo per definizione. Ma quello che ha detto Ferrara è giusto: niente proclami, gli obiettivi li teniamo per noi...».
Anche il giovane direttore sportivo torna sulla discussa decisione della società di esonerare il tecnico di Testaccio a due giornate dalla fine: «La situazione era molto preoccupante. La Juve non può permettersi di stare quasi due mesi senza vincere. Fermo restando che l’anno è stato positivo e che il secondo posto è soprattutto merito di Ranieri».
Poi si torna subito a parlare di mercato, seguendo la pista più calda: ovvero quella che porta a Gaetano D'Agostino. Alessio Secco ammette di aver in programma per oggi un appuntamento con la dirigenza dell'Udinese: «Confermo l’incontro visto che da Udine lo sbandierano ai quattro venti. Detto questo, D’Agostino ci interessa perché cerchiamo un giocatore di quel tipo. Ma non è l’unica opzione».
L'altra priorità è un difensore di fascia sinistra: «E’ vero, potremmo cercare un terzino sinistro. Ma dipende dal Genoa: se non riscattano Criscito, noi siamo contenti. E poi aspettiamo Molinaro». A proposito di Criscito, secondo indiscrezioni il Genoa potrebbe proporre uno scambio con Palladino. Ipotesi esclusa da Alessio Secco, che poi indica un'altra possibile soluzione che coinvolge il bomber franco-argentino: «Si tratta di operazioni indipendenti. E Palladino magari tornerà da noi. Potrebbe essere il sostituto di Trezeguet. La Juve non ha intenzione di cederlo, ma se David volesse essere messo sul mercato per giocare di più prenderemmo in considerazione la sua richiesta».
Non solo Trezegol sul piede di partenza. Il dirigente juventino parla del mercato in uscita, senza però sbilanciarsi troppo. Anzi. Sono più le conferme rispetto alle partenze: «Il cambio di modulo potrebbe danneggiare Marchionni (ha chiesto di essere ceduto, ndr) che ha fatto molto bene. Ma noi non vogliamo venderlo. Tiago? Resterà. E vedrete che funzionerà con il 4-3-1-2. Così come Camoranesi: non si muove». E Del Piero? Il capitano ha il contratto in scadenza tra un anno, ma secondo Secco è presto per parlarne: «Beh, prima o poi è un problema che dovremo affrontare. Ma c’è tempo per pensarci. La sua questione sarà trattata con molta attenzione, valuteremo insieme con serenità: ora pensiamo al mercato del 2009». C'è spazio anche per una maliziosa domanda. Moggi le dà ancora dei consigli? «Non lo sento da due anni. E ora mi scusi: non intendo più parlarne», replica il ds.
Grandi Colpi, flop e rimpianti fanno parte della carriera di ogni direttore sportivo, anche il più bravo. Di questo parla Alessio Secco al termine dell'intervista: «Il grande Colpo? Diego, anche se il colpo è di tutta la Juve. Il flop? Almiron. Non per la tecnica, ma per la poca personalità. Il mio più grande rimpianto invece è Mascherano - ammette il ds, rivelando un interessante retroscena -. Nel gennaio 2007 lo stavo portando alla Juve in B con un prestito di 18 mesi a 1,5 milioni. L’ho incontrato, c’era l’accordo. Avrebbe guadagnato 500.000 euro fino a giugno, poi di più. Ma la società che lo gestisce (Msi, ndi) ha voluto darlo al Liverpool. Mascherano ha pianto quando ha saputo che non sarebbe venuto da noi».
Magari con l'arrivo di Marotta ti tengo lo stesso....
Mascheranooooooooo!!!!?????
Non ci voglio credere......ora piango io, altro che.....
Qua la gente sta sbroccando, si vede che il caldo comincia a far danni.
Ps: mi riferisco a pozzo eh
ma garrone non ha appena confermato marotta? :bua:
infatti quella di marotta è una banfa.
resta alla samp, non si discute.
Quel che voglio dire è che non mi pare sia più disposto a tenersi rami secchi al suo interno: Quaresma l'ha preso e 6 mesi dopo ciao. Il Chino quanto è rimasto a succhiar soldi?
Il fatto che Mou abbia fatto un punto in meno conta nulla, lo scudetto l'ha vinto comunque, e Mancini s'è giocato la panchina dopo la conferenza stampa contro il Liverpool: qualche anno fa Moratti avrebbe fatto spallucce e pazienza, ora mi pare abbia un po' più di "cattiveria" nella gestione della squadra, per cui se non sei con lui e remi contro, ciao.
Adriano ne è un altro esempio: ha fatto di tutto per farlo recuperare, alla fine ciao pure lui.
:sisi:
C'è da dire che quest'anno ha cannato (ma non è colpa sua) il mercato: sia trivela che mancini hanno fatto discretamente cagare.
Mi auguro che si ripetano quest'anno: magari vendono ibra e prendono un paio di deludenti pseudo-fenomeni.... in quel caso potrei quasi credere allo scudetto :bua:
ciao ragassuoli
un piccolo appunto da uno juventino doc un po' ferito da come si sta scaricando David...
si parla spesso del fatto che non ci sono più bandiere, che finanche Maldini viene trattato male da qualche imbecille, e i Totti di Del Piero e gli Zanetti saranno gli ultimi.
Ma allora che dire delle "mezze-bandiere"?
Non so, per me Trezeguet è stato un pezzetto di storia,
è vero che in alcuni momenti non ha dimostrato chissà quale attaccamento alla maglia,
però dai sta con noi da 9 anni, no?
tra l'altro penso che a 31 anni possa ancora dare qualcosa
quello che mi spiace è che per l'addio di Pavel si è parlato tanto,
ma per quello ventilato di David quasi niente...
se dobbiamo svenderlo a 10 milioni secondo me meglio tenerlo
newcomen, il problema è l'ingaggio in base alla sua condizione e integrità fisica.
Se vendono Trezeguet fanno quasi bene, ormai é a fine carriera, l'ingaggio é molto oneroso e 10 milioni fanno sempre comodo.
è che io ho anche una certa paura di rivedermelo da qualche parte a fare 20 gol...