mi sembriamo in debito di ossigeno ora :uhm:
cmq il manchester gioca altissimo, i difensori stanno praticamenta sulla linea di centrocampo :asd:
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mi sembriamo in debito di ossigeno ora :uhm:
cmq il manchester gioca altissimo, i difensori stanno praticamenta sulla linea di centrocampo :asd:
fine primo tempo.
Direi partita equilibrata :sisi: molto bene i tre in difesa. Migliori in campo prob. Vidic e Dodò, peggiore Schifalcazzovic.
:alesisi:
Citazione:
Intervista a 360 gradi per il presidente dell'Inter Erick Thohir rilasciata al collega Luca Taidelli della Gazzetta dello Sport. Il tycoon indonesiano, sulla terrazza dell’hotel più esclusivo della città, con vista su Georgetown svela tutto sulla nuova Inter. Ecco le parole del numero uno nerazzurro.
Presidente, è soddisfatto di come sta nascendo la nuova Inter?
"Ho sempre creduto che serva un gruppo forte, dentro e fuori dal campo. Ai dirigenti che già c’erano e che stanno facendo benissimo, abbiamo aggiunto gente come Michael Bolingbroke, Claire Lewis, Dan Chard (appena ufficializzato nuovo responsabile delle vendite internazionali, ndr) e Luca Innocenti. Scelti non perché sono miei amici, ma per una carriera ricca di successi. Se poi mi chiede se sono soddisfatto, le dico di sì ma che è presto per tirare conclusioni. Vedremo i primi risultati nel giro di un paio di mesi. Nel calcio non ci sono certezze. Dovremo lavorare duro, dare il meglio".
La rivoluzione societaria può dirsi completata?
Potrebbero esserci altri nuovi innesti, ma a volte è giusto far crescere di posizione anche chi era già parte del gruppo. Ausilio è l’esempio più lampante".
Cosa può dirci del super vertice di lunedì?
"E’ stato un confronto importante. Intanto perché alcuni dirigenti ancora non si conoscevano tra di loro. Abbiamo gettato le basi di un progetto triennale in cui voglio che tutti si sentano coinvolti, sapendo cosa fanno gli altri. Siamo molto chiari a livello di obiettivi e di cose da migliorare".
Possiamo dire che la sua nuova società è diventata operativa con questo vertice?
"Inizieremo dall’1 agosto. Da sempre ho spiegato anche alla famiglia Moratti quella che sarebbe stata la mia strategia nei mesi a venire".
A proposito dei Moratti, li aveva invitati al vertice?
"Certo, ma loro hanno detto che era importante che prima i nuovi dirigenti si conoscessero tra loro. Ci vedremo nel Cda di fine agosto. Sono grandi persone. Non amano apparire, ma si tengono aggiornati su tutto".
Eppure Massimo Moratti fa capire di contare ormai poco, mentre lei insiste che il suo ruolo è importante. Dove sta la verità?
"Moratti è davvero importante, ma ora devo rispettare la sua posizione. Ora preferisce non interferire con le mie decisioni. Ma che sia sempre lì lo dimostra il fatto che quando qualcuno attacca la società lui è pronto a reagire, a prendere posizione. E’ stato il leader del club per 18 anni, anche io farei come lui. Poi è vero che a volte ci sono delle divergenze, ma l’importante è confrontarsi su tutto. E spesso dagli scontri nascono soluzioni vincenti per il club. Se litighi per qualcosa, vuol dire che ci tieni".
Nel vertice avete parlato anche di mercato?
"No, vengo aggiornato quotidianamente da Ausilio, il mercato è ancora lungo. Anche per questo non possiamo ancora fissare un obiettivo per la prossima stagione diverso dall’Europa League".
Quindi non vuole nominare la Champions League?
"Non prima di aver chiuso il mercato e aver visto cosa faremo nei primi match ufficiali. Inutile fare proclami ora, anche se ci proveremo in ogni modo. Abbiamo grandi ambizioni".
Anche perché colmare il gap con Juve, Roma e Napoli non sarà facile.
"Per fare una squadra forte non basta mettere insieme giocatori forti. Molto dipende da come il gruppo sa lottare insieme. Vi porto gli esempi di Costarica, ma pure del mio DC United, ultimo lo scorso campionato e al vertice in questo. Poi è chiaro che servono i fuoriclasse. Se a gennaio non avessimo preso Hernanes forse non saremmo andati in Europa League".
Crede che senza Conte la Juve perda molto?
"Loro rimangono una delle favorite. Ma ogni club ha la propria strategia. Noi vogliamo una rosa forte, ma equilibrata. Nell’età e nei vari ruoli. Tenere giocatori in esubero non farebbe bene a nessuno".
Credevamo che l’Inter potesse comprare solo dopo aver venduto. Invece non è ancora uscito nessuno.
"Abbiamo della liquidità per muoverci comunque, ma serve equilibrio nel bilancio. Di certo non potremo solo comprare".
I tifosi si aspettano un top player.
"Ma non vogliamo prendere qualcuno che possa creare problemi all’interno dello spogliatoio. Cosa serve prendere una star se poi fa ombra a un potenziale top player come Kovacic o Icardi. Può servire di più un nome meno di grido, ma esperto e più funzionale al progetto. Tenendo conto che, playoff permettendo, quest’anno saremo impegnati su tre fronti".
Medel arriverà di sicuro o Behrami potrebbe essere l’alternativa?
"Stiamo ancora discutendo su alcuni dettagli e non faccio annunci prima della firma. Poi è chiaro che dobbiamo tenere sotto controllo anche delle alternative. Non faccio nomi in generale, ma alcuni giocatori che ci hanno detto di no in futuro se ne pentiranno".
Jovetic, Lamela e Cerci sono obiettivi impossibili?
"Non sappiamo, il mercato è aperto. La cosa fondamentale è rispettare gli altri club. Per questo non voglio assolutamente che i miei dirigenti parlino con i giocatori prima che con le loro società".
Con Medel e Osvaldo il vostro mercato sarebbe da ritenersi concluso?
"E’ ovvio che dobbiamo prendere un centrocampista e un attaccante. Ma fare nomi non aiuterebbe le nostre strategie".
Stasera (ieri notte in Italia, ndr.) giocate contro il Manchester United di Hernandez. Il Chicharito è un vostro obiettivo?
"Allo United sono in atto tanti cambiamenti. Sarà utile vedere all’opera i loro giocatori e parlare con i dirigenti. Magari si parla di Hernandez, poi magari alla fine dai Red Devils prendiamo un centrocampista...".
Cosa le ha detto il match di sabato contro il Real Madrid?
"Mi è piaciuta l’intensità, la voglia di lottare. Anche dopo il gol di Bale nello sguardo dei giocatori non ho visto panico, ma determinazione a rimediare. Anche se avessimo perso 4-0, è importante avere sempre questa capacità di essere squadra. Per fare una grande stagione serve che ogni componente vada al massimo. Sarà fondamentale anche il lavoro alla Pinetina. Negli allenamenti ma pure in spogliatoio, dove non voglio che si creino clan o gruppi".
I tifosi temono che vivendo dall’altra parte del mondo lei non riesca a stare vicino alla squadra.
"Verrò una volta al mese, ma non più tre al mese come l’anno scorso (ride, ndr.). Non vedo il DC United da mesi, sono loro quelli che rischio di trascurare. In fondo ho due “figli”... E in questo senso è importante avere dirigenti di cui fidarsi ciecamente, che possano prendere qualche decisione in modo autonomo".
Ha parlato con la squadra?
"Ho visto i ragazzi domenica all’allenamento, dovevo vederli a cena lunedì ma si sono allenati fino a tardi. Li saluterò prima della gara col Manchester United".
Ha parlato con Mazzarri? Lo ha trovato più rilassato dopo il rinnovo del contratto?
"Lunedì eravamo in pullman insieme e lo prendevo in giro. Mi piace la sua carica in partita e vedendolo sorridere spesso gli ho detto che ero preoccupato perché se lui sorride la squadra si rilassa. Scherzavo, ovviamente, ma davvero vorrei che il gruppo avesse la stessa faccia da battaglia che ha Mazzarri. Uno che non si rilasserà mai del tutto, cerca sempre il meglio. E’ parte del suo carattere".
Avete anche parlato di difesa e tre o a quattro?
"Certo, le utilizzeremo entrambe. Ma di certo non c’è una formula vincente".
Si parlava di top player. Può esserlo Vidic?
"Ripeto che spero lo diventino Kovacic e Icardi. Nemanja è un leader, così come Hernanes e altri giocatori esperti che possono far crescere i compagni. Il match contro il Real ha confermato che Vidic è un condottiero".
Che impressione le hanno fatto gli altri nuovi?
"Dodò è davvero eccitante, fa giocate che accendono la folla. M’Vila ha bisogno di un po’ di tempo. E quando parlerà non soltanto francese potrà inserirsi più in fretta".
Sarà la prima vera Inter di Thohir, ma anche la prima senza argentini. Come mai non avete rinnovato con Cambiasso?
"Detto che ci sono ancora tanti argentini e Zanetti è vicepresidente, era una questione di età media, visto che abbiamo già qualcuno oltre i 30 anni e altri molto vicini. Anche per questo abbiamo preso gente come Dodò e M’Vila, che hanno meno dei 26,5 anni di media che ci proponiamo come obiettivo. Poi perché ritenevamo che soprattutto in quella posizione servisse gente giovane su cui costruire un progetto tattico. Vogliamo un gruppo base che stia insieme per i prossimi tre anni. Non potevamo ritardare il cambiamento".
Zanetti sarà un vicepresidente con quali deleghe?
"Gli ho parlato, spero non si sia annoiato troppo ad ascoltare durante il vertice di lunedì. Gli ho detto che per ora impari il mestiere e l’inglese, lui conosce tutte le componenti del club e le dinamiche. Così ora Javier può capire meglio dove essere più utile. Anche l’ingresso di Angelomario Moratti nel Consiglio di Lega testimonia che ognuno lavora in varie direzioni".
Osvaldo in prestito secco come 3/4 opzione in attacco va benissimo, considerato che lo paghiamo 0, quasi sicuramente prenderemo un altro attaccante dopo un paio di cessioni.
prendete Osvaldo per fargli fare solo la riserva? non credo dai :uhm:
chiunque arrivi (a meno che si chiami Zlatan Ibrahimovic :asd: ) farà la riserva, visto che i titolari sono Icardi e Palacio. Cmq riserva, per modo di dire, visto che come detto abbiamo tante partite.
il "problema" è che Osvaldo è una prima punta, il che significa che l'ultimo attaccante debba essere una seconda punta. Quante seconde punte son rimaste in giro? :uhm:
Inoltre implica ovviamente il non arrivo di Hernandez :uhm: che però in questi stessi giorni pare sia sempre più vicino all'Inter, ascoltando i giornalai. La cosa non ha molto senso. IMHO Osvaldo è stato prenotato ma il tutto è ancora in standby.
:facepalm:Citazione:
Originariamente Scritto da Taider
:uhm:Citazione:
Originariamente Scritto da Bacca
Sapete che vi dico? Osvaldo in prestito con diritto di riscatto a 7 milioni è una gran bella operazione... Se fa la testa di c***o lo rispediamo in Inghilterra, sennò abbiamo la possibilità di avere un ottimo attaccante a prezzo di saldo
Certo che se Palacio è il giocatore cotto visto di recente, meglio che in panchina ci vada lui.
Leggo in giro di un Osvaldo semiufficiale e di uno Schelotto partente...un buon risveglio direi :caffe:
Palacio le ultime due stagioni ha giocato quasi 80 partite e l'anno scorso si è fatto un mazzo quadro da unica punta per più di metà della stagione, ci sta che al mondiale fosse cotto...
IMHO si parte sempre con Icardi e Palacio come coppia titolare, anche perché Icardi e Osvaldo non so quanto siano compatibili
Osvaldo in prestito secco (con controprestito di Taider o Schelotto sembra) e riscatto a 7M, con ingaggio dimezzato a 1.6M. :uhm:
Forse è presto per dirlo e non è nemmeno giusto dopo solo un mercato, ma com'è che fino a quando c'era qualcuno si compravano con moneta sonante seghe leggendarie ricoprendole d'oro mentre ora si prendono buoni giocatori o cmq di prospettiva a prezzo stracciato/in rate quinquennali facendogli pure dimezzare l'ingaggio? :uhm:
Perché Moratti non capiva un cazzo di pallone e manovrava Branca di conseguenza.
Ma manco Thohir capirà granché di pallone, per carità, ma forse il fatto che non c'è un soldo e lo si ammette candidamente stimola l'intraprendenza a cercare l'affare.
Come quando hai fame e improvvisi un panino con quello che hai in casa anziché spendere alla gastronomia dell'Auchan, e viene fuori un panino della madonna.
Mah, io non mi azzarderei a dare la colpa (o tutta la colpa) a Moratti, che cmq ha fatto anche dei gran colpi. O meglio, di colpe gliene dò ma più a livello societario generale che per il mercato vero e proprio.
Stante il fatto che cmq, come lui stesso ha detto, ai tempi d'oro ad ogni mercato comprava tre giocatori: uno che piaceva all'allenatore, uno che piaceva ai tifosi e uno che piaceva a lui :asd: .
IMHO buona parte della colpa va a Branca. Non dimentichiamoci che è genero di Moratti, vien da chiedersi chi manovrava chi.
E il fatto che dopo pochi mesi e appena ne ha avuto la possiblità Thohir gli abbia dato il benservito dice molto secondo me.
Ma perchè quale presidente capisce di pallone, scusa? Agnelli ci capisce di pallone? :rotfl: Berlusconi ci capirebbe di pallone? :rotfl: Al limite si può dire che berlusca è un bravo manager e sa (sapeva) scegliere bene le persone. Lotito? Zamparini? :rotfl:Citazione:
Ma manco Thohir capirà granché di pallone, per carità
A me sembra che molti non abbian ben capito chi è Thohir. All'inizio l'han preso per il solito sceicco scemo, poi quando si è capito che non aveva intenzione di ricoprirci di soldi l'han declassato a sceicco scemo e tirchio (o pezzente). Invece vado su wikipedia e leggo:
"è nel consiglio di amministrazione della federbasket indonesiana e della federazione pallacanestro del Sud-Est asiatico, nonché è coproprietario di due squadre locali: Satria Muda BritAma e Indonesia Warriors. È uno dei membri di una cordata che nel 2011 acquistò i Philadelphia 76ers, squadra militante nell'NBA.
Per quanto riguarda il calcio, è il proprietario dei D.C. United, la squadra più titolata della MLS, fondata nel 1995. Inoltre gestisce il Persib Bandung, squadra che milita nel massimo campionato indonesiano"
A me sembra che di esperienza nello sport e di business dello sport ne sappia molto di più di tutti gli altri presidenti di SerieA :asd: aggiungiamo anche la sua grande esperienza nei media.
Col vantaggio inoltre di aver una visione internazionale delle cose invece di essere ancorato ai soliti stilemi e campanilismi della vecchia italietta (e IMHO non è un vantaggio da poco, guardate la Roma che è la squadra che è migliorata di più e infatti la dirigenza è americana).
E le manovre fatte fin'ora, per quanto abbia senso valutare dopo soli sei mesi, non fanno che confermare quest'impressione.
- Dopo il triplete non c'è stata la minima programmazione in fase di mercato, ora bene o male seppur senza soldi la direzione intrapresa mi pare chiara: o arrivano giocatori che hanno massimo 26-27 anni nell'ottica di abbassare l'età media (M'Vila, Dodo, Medel) e mantenere il monte ingaggi sotto controllo oppure arrivano giocatori che possono essere veicoli di strategie di merchandising (Vidic); Osvaldo è in parte un'eccezione, ma a queste condizioni è un grande affare.
- Thohir mi sembra un presidente che non entra nel merito della campagna acquisti, ma giustamente delega ai vari Ausilio e Fassone: se questi ultimi sono liberi di gestire il mercato come meglio credono lavorano meglio, perché sono direttamente responsabili di quello che fanno (e nel caso non hanno la scusante di giocatori "imposti" dal prez)
Psyntervista :alesisi: (subito dopo il match con lo United)
http://www.youtube.com/watch?v=mPaJ0WI-I34
Cmq stante l'arrivo di Osvaldo, l'arrivo di Hernandez mi appare sempre meno plausibile :uhm: nonostante più passi il tempo e più il messicano sembri vicino all'inter :uhm:
Per una questione di ruoli, avremmo 3 prime punte e una sola "seconda punta" (palacio), a meno che Botta rimanga a far riserva però mboh :uhm:
Psy non ha detto niente su Eddie? :uhm:
Un'altra punta imho arriva solo se parte Guarin, ma Lenders pare piaccia molto a PSY...quindi a meno di offerte pazze tipo 15-18M ce lo dobbiamo tenere :bua:
mah le ultime news sono che se dovesse partire vidal in direzione Utd la Juve prenderebbe Guarin, quindi avremmo i cashi per prendere Hernandez. Viceversa, se Vidal nn dovesse andare allo Utd pare che la stessa squadra di Manchester prenderebbe Guarin. Quindi potremmo prendere Hernandez :uhm: mah
se riesce a fare anche questa, c'è da fargli un monumento a Doraemon :sisi:Citazione:
E Ausilio ci prova: Schelotto-Saints per 5 mln
Piero Ausilio sta tentando una manovra che avrebbe del magico: prendere l'attaccante italo-argentino e indirizzare al Southampton sia Taider che Ezequiel Schelotto. Detto dell'algerino, la novità forte è proprio l'inserimento dell'esterno: "Il giocatore ha già dato il suo assenso per il trasferimento al Southampton e l’Inter ha in mano l’accordo per un prestito con diritto di riscatto a quota 5 milioni. Ausilio ha imbastito una sorta di offerta cedo-due-prendo-uno per alleviare le casse del club in tema di ingaggi.
Manca ancora il punto sulla trattativa Osvaldo. Il punto, la fine, potrebbe essere Schelotto: la chiusura di un cerchio con il Southampton, che cerca la contropartita giusta in prestito. L’affare per l’attaccante italo-argentino è fatto, concluso. C’è l’accordo sia tra Inter e Southampton sia con il giocatore per il contratto. E’ tutto fatto, manca solo la firma perché si aspetta ancora di capire se possa essere inserita una contropartita, sempre in prestito con diritto di riscatto. Il nome giusto potrebbe essere Ezequiel Schelotto, dopo le titubanze di Taider.
Ci sarà nelle prossime ore un incontro tra l’agente di Schelotto e il Southampton per capire meglio la situazione e potersi accordare. Il giocatore è pronto a dire sì perché ha sempre voluto provare l’esperienza del calcio inglese. Dopo aver fatto molto bene a Parma, sarebbe tornato volentieri da Donadoni, ma i tempi si sono allungati. Ecco che allora il Southampton potrebbe essere la soluzione giusta, perché nel 4-3-3 di Koeman potrebbe giocare sia terzino sia nel tridente offensivo, come ha fatto a Parma. Per Schelotto l’occasione di confermarsi a livelli importanti, lontano dall’Inter dove con Mazzarri non è mai scattata la scintilla. Per l’Inter invece sarebbe la grande occasione di chiudere definitivamente l’affare Osvaldo, per arrivare finalmente alle firme.
Ulteriori aggiornamenti di mercato, molto importanti, arrivano direttamente dagli studi di SkySport24. Secondo Luca Marchetti, infatti, Pablo Daniel Osvaldo può considerarsi un giocatore dell'Inter: ''Tra domenica e lunedì, Osvaldo sarà in Italia. La trattativa è conclusa, non c'è più nulla da aggiungere: il Southampton ha accettato l'offerta dell'Inter (prestito gratuito con diritto di riscatto a 7 milioni) e il giocatore ha accettato la proposta d'ingaggio del club nerazzurro''.
E non finisce qui, perché l'asse tra i due club rimane caldissimo anche all'inverso: ''Resta da capire il percorso di Taider, visto che oggi Koeman ha parlato in maniera chiara e al presente, dando quasi per avvenuta l'acquisizione del centrocampista – aggiunge Marchetti –. E l'algerino potrebbe non essere l'unico a volare verso l'Inghilterra. Schelotto, ad esempio, è molto disposto ad andare ai Saints e l'Inter vorrebbe accontentarlo. I club ancora non si sono parlati in questo senso, ma non dovrebbero esserci grossi problemi. E occhio anche a Campagnaro''
:facepalm: