Juventus, il triangolo porta a Grosso
http://www.lastampa.it/sport/cmssezi.../grosso01g.jpgFabio Grosso, 31 anni, è passato dall'Inter al Lione nel 2007
Dopo Kakà e Ronaldo il Real annuncia Benzema. Il Lione chiede Trezeguet e offre in cambio l'italiano più soldi
MARCO ANSALDO
TORINO
L’ultimo colpo del Real Madrid, l’ingaggio di Karim Benzema ufficializzato ieri, apre uno spiraglio per la Juventus che deve vendere qualche pezzo importante per procurarsi i soldi indispensabili a completare la campagna acquisti. Alessio Secco si è incontrato infatti con il Lione per trattare la cessione di Trezeguet agli ex campioni di Francia, orfani di una punta ma ricchi dei 35 milioni di euro pagati da Florentino Pérez per portare in Spagna il ventunenne talento franco-algerino: l’operazione non è ancora conclusa, ci sono però le basi per arrivare a un accordo nel quale può rientrare Fabio Grosso.
E’ lo schema di mercato più interessante per la Juve che si libererebbe di un contratto pesante e di un giocatore che non accetterà di fare da riserva ad Amauri e Iaquinta dopo una stagione difficile. Secco ci sta lavorando da settimane, il Lione era tuttavia condizionato dall’esito della trattativa con il Real. L’altra operazione che sarà ripresa nelle prossime ore è per D’Agostino. Da Udine fanno sapere che c’è poco da discutere, visto quanto intende spendere la Juve, eppure si parla di un incontro oggi a Milano tra Secco e un emissario dei Pozzo per riannodare i fili spezzati la settimana scorsa: decisiva è l’insistenza con cui il centrocampista entrato nel giro della Nazionale chiede il trasferimento in un grande club. A 27 anni D’Agostino deve dare una svolta alla carriera, anche in prospettiva dei Mondiali.
La triangolazione sull’asse Torino-Lione-Madrid non si esaurisce qui. In qualche modo ci rientra Diarra. Florentino Pérez sta costruendo una squadra pazzesca, la riedizione dei Galattici che segnarono l’inizio del nuovo millennio con Zidane, Ronaldo, Figo e successivamente Beckham. La linea seguita questa volta è di portare al Bernabeu talenti grandissimi ma con un futuro ancora molto lungo da sfruttare. Benzema ne è un esempio. Ha firmato un contratto per 6 anni a 4 milioni per stagione: per il Real, dopo il fallimento di Huntelaar, è lui l’erede di Raul e questa volta la scelta sembra azzeccata.
Ma la strategia di Florentino non si esaurisce con l’acquisto che porta a 200 milioni di euro la spesa per tre soli calciatori: Benzema, Kakà e Cristiano Ronaldo. A Madrid sono convinti di poter prendere Ribery, nonostante il muro alzato dal Bayern (il contratto scade però nel 2011 e a Monaco sanno che oggi possono strappare condizioni irripetibili in futuro), inoltre hanno quasi concluso con il Liverpool per il terzino Arbeloa e attendono che gli inglesi riducano la quotazione di Xabi Alonso valutato 40 milioni di euro. La Juve l’anno scorso non lo prese per la metà dal momento che non convinceva Ranieri.
A Madrid devono però avviare la cura dimagrante: la «rosa» di prima squadra, esclusi i giovani del vivaio, supera i 30 giocatori e devono essere ridotti per regolamento a 25. Il rischio, altrimenti, è che chi resta fuori dall’organico si rivolga all’Uefa e ottenga lo svincolo d’autorità con una penale salata per il club. Insomma, Florentino è costretto a cedere qualcuno tra gli olandesi (Robben, Snijders, Van der Vaart, Huntelaar, Van Nistelrooy, Drenthe) che hanno mercato in Inghilterra però in club di seconda fascia come il Manchester City o il Tottenham che non disputano la Champions League e risultano poco appetibili ai giocatori.
Ecco che diventa essenziale per i madridisti liberarsi di chi ha un mercato più compatibile con ambizioni importanti: ad esempio il passaggio di Mahamadou Diarra alla Juve. Florentino finora ha mantenuto la valutazione altissima e si rifiuta di considerare il prestito perché l’unico di cui si disferebbe con questa formula è Drenthe. Il tempo e la necessità lavorano però per la Juve.