L'esame di dialetto:asd: che barboni :asd: le tre I e la D, giusto per mantenersi al passo coi tempi. Bloccano la riforma per una cosa del genere e poi dicono che la lega non tiene in pugno il governo:asd: a lavorare va:asd:
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L'esame di dialetto:asd: che barboni :asd: le tre I e la D, giusto per mantenersi al passo coi tempi. Bloccano la riforma per una cosa del genere e poi dicono che la lega non tiene in pugno il governo:asd: a lavorare va:asd:
ma nemmeno io se sento parlare un vecchio non lo capisco... quando andavo a vendemmiare dovevano parlarmi in italiano con difficoltà incredibili :bua:
"ste cassee te a da butar voltra in tel gavi de medjo" :lul:
Che poi: la selezione basata sui titoli di studio non garantisce un'omogeneita` di fondo. E perche` il concorso o il test si?:asd:
Il test di dialetto poi... :asd:
:rullezza:Citazione:
Condivido in pieno la proposta. Molto presto la Padania sara' indipendente. La nostra nazione e' stata depredata culturalmente delle proprie lingue (volgarmente chiamate dialetti dagli oppressori). Le nostre lingue madri, sono il genovese, il milanese, il veneto, il piemonetese, il friulano, etc. e appartengono tutte allo stesso ceppo linguistico.
E i calabresi, siculi etc che votano lega cosa ne pensano? :asd:
In montagna da me (piemonte) per 15 km di valle si parlano 5 o 6 dialetti diversi. Cioè, tecnicamente non sono "lingue" diverse ma cambia completamente la fonetica...
accomunare il nostro dialetto a quello dei laghée e dei valligiani... ma per favore. :no:
menaggio è su un altro pianeta.
porlezza poi, un'altra galassia.
e che è. se vogliamo il campanilismo, lo vogliamo fatto bene.
i brianzoli poi, peggio che peggio.
ma infatti, è il caso pure qui da me, nel giro di un ventina di km si puo' saltare tra Veneto, Friùli, Treviso, Venezia e Pordenone.Citazione:
In montagna da me (piemonte) per 15 km di valle si parlano 5 o 6 dialetti diversi.
Un gradito e illuminante commentino del Chiwaz? :asd:
Aspetto anch'io con trepidazione :asd:
Chiwaz é in Trinacria a rinverdire le imprese del trisavolo normanno, per un pò dovrete farne a meno.
vi porto un po di j4s in questa landa arsa dai cocenti flames
http://www.thetimes.co.za/News/Article.aspx?id=1040623
:no:
posta almeno la cosa giusta
http://www.youtube.com/watch?v=MRi3pdlO5ik
non li conosci i gusti dei mod qui in bs? :jfs2:
il sinistro medio ride ride, e poi va sempre a finire così :asd:
Spoiler:
Esame di dialetto, una bufala
Gelmini: «Non è nei piani»
“Sarebbe veramente il caso di smetterla di fare polemiche inutili. Meglio conoscere il contenuto delle proposte prima di criticarle. Inoltre occorre rappresentare correttamente le dinamiche del confronto in Commissione”. Lo dice il Presidente dei deputati della Lega Nord, onorevole Roberto Cota replicando alle molte critiche venute alla proposta della lega sui dialetti e i professori. “Il presunto esame di dialetto - spiega - è una bufala. La proposta è quella di fare dei test pre selettivi per consentire l’accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione. Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici (a scanso di equivoci si allega il testo dell’emendamento dove la questione del dialetto non compare nemmeno). Quella che bisogna eliminare è la sperequazione che si crea dando esclusivo peso alla valutazione dei titoli scolastici, perché come sappiamo ci sono università più ‘generose’ e università più ‘rigorose’. Come si può evincere dal testo dell’emendamento il test dovrà riguardare uno spettro culturale ampio, non riconducibile alla banalizzazione che viene fatta oggi dai giornali”. “Quanto alle dinamiche del confronto in Commissione vorrei precisare che il Ministro Gelmini è la prima a ritenere che sia necessario quell’approfondimento al testo Aprea da noi richiesto. Dico ciò riaffermando una maggiore valorizzazione della cultura locale nel processo formativo degli studenti e degli insegnanti”, conclude Cota.
GELMINI, NON E’ UN TESTO GOVERNO ”Non si stava discutendo di un testo del governo”. Anche se “sulle tradizioni locali si può ragionare”, ma non sul dialetto. Così il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini a margine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha risposto ad una domanda alle polemiche sorte in commissione Cultura della Camera sul test in dialetto per insegnanti proposto da Paola Goisis della Lega nord come emendamento al testo di riforma proposto dal presidente della stessa commissione Cultura, Valentina Aprea. Il ministro ridimensiona la polemica: “Credo sia logico avere delle sfumature diverse ma le posizioni di Pdl e Lega non sono inconciliabili. Sui giornali - prosegue Gelmini - è nata una polemica distante dalla realtà. La maggioranza ha già assunto delle decisioni importanti sulla scuola. E non c’é alcuna distanza tra Pdl e Lega”.
Citazione:
Massa, scontro tra ronde di estrema destra e di estrema sinistra. Si discuteva su chi fosse il più coglione.
(Comunque il sistema funziona: i poliziotti le hanno prese da entrambi)
Alla fine i facinorosi sono stati divisi da un gruppo di spacciatori.
:rotfl::rotfl:
Oh, meno male che bronson ha riportato Verità e soprattutto Serietà.
Ci stavamo divertendo troppo. :alesisi:
Bronson che schifo di gif :chebotta:
mi sembrava indicativa della solita tranvata nei denti :jfs:
Non lo so, se lo sento gli chiedo...:sisi:
'sta ceppa che sono in Trinacria, lavoro fino all' 8.
Per il resto, un fottesega vi seppellirà.
Ma anche una risata, pensando a come abboccano i soliti tonni.
Comunque la cosa del dialetto era riportata su tutti i siti,poi che non venga inserita nella riforma, beh, tanto meglio, mica si protestava sperando che poi lo mettessero, no? E` che il tuo manicheismo militante ti impedisce di ragionare in questo modo. Ma il fail sta nella parte in grassetto: Chissene delle tradizioni locali, come fai a fare un'esame di questo tipo? Devi conoscere le leggende valligiane coi diavoli che rubano le mucche? conoscere i santi patroni dei paesi? Inoltre, se davvero pensano che alcune universita` facciano cagare (e non lo metto in dubbio) perche` non le chiudono, invece di giustificare la porcata degli "albi regionali" (che non verranno fatti per moltiplicare le clientele, no, per diminuirle:asd:) e lasciarle bellamente aperte a sfornare lauree che il governo stesso ritiene carta straccia? Dicono: il problema delle universita` scarse c'e`, ma rimaniamo cosi` per giustificare un'altra legge...
I
Citazione:
Rai e Mediaset, ribaltoni in vista
Giordano al Tg5, Feltri al Giornale
Giordano :rotfl:Citazione:
di MAURO FAVALE
ROMA - Dal telegiornale alle serie tv. Potrebbe essere questo il nuovo lavoro di Clemente Mimun. Il direttore del Tg5, infatti, sarebbe destinato a guidare Rai Fiction. O, almeno, questa è l'indicazione che Silvio Berlusconi avrebbe già comunicato ai consiglieri Rai di maggioranza.
Una nomina destinata a muovere pedine nel quotidiano di proprietà del premier e al telegiornale di Canale 5. Perché il risiko che ha in mente il Cavaliere (e che vedrebbe Mimun sulla poltrona che fu di Agostino Saccà) prevede la promozione di Mario Giordano, ex direttore di Studio Aperto e oggi al timone de Il Giornale, alla guida del Tg5. Con il passaggio di Vittorio Feltri (scontato per alcuni, con un contratto già firmato) dalla direzione di Libero a quella del quotidiano fondato da Indro Montanelli. Un piano al quale il premier sta lavorando da alcune settimane.
L'operazione non semplice ma fondamentale per il presidente del Consiglio che considera Rai Fiction il fulcro del servizio pubblico, il vero e proprio centro di orientamento dell'opinione pubblica. Alla guida il premier vedrebbe bene un uomo a lui vicino. Non è la prima volta che il nome di Mimun viene inserito tra i papabili per un ritorno in Rai (era stato direttore del Tg1 dal 2002 al 2006). "Sono orgoglioso del Tg5 e lo dirigerò a lungo", aveva detto Mimun il 14 luglio. Ventiquattro ore dopo era stato visto entrare a Palazzo Grazioli. Potrebbe essere nata allora l'idea di portarlo a Rai Fiction.
Intanto, oggi al Cda di Viale Mazzini, sarà assente il direttore generale Mauro Masi, operato alla retina. Rimandate a lunedì prossimo le nomine, ormai certe, dei nuovi direttori dei giornali radio "spacchettati". Non più un'unica direzione ma tre guide diverse: Antonio Preziosi, inviato al seguito del premier, prenderà il posto di Antonio Caprarica al Gr1. Al Gr2 andrà Flavio Mucciante, in quota Udc. Al Gr3, per il Pd, Marino Sinibaldi. Slittano ancora, molto probabilmente in autunno, le nomine per Rai 3 e per il Tg3. L'indicazione è quella di attendere i movimenti all'interno del Pd a poche settimane dal congresso. C'è un punto interrogativo, invece, su chi prenderà il posto di Angela Buttiglione alle Testate regionali: a contendersi la direzione ci sono Susanna Petruni, conduttrice del Tg1, e Alessandro Casarin, vicino alla Lega e attualmente in forza al Tg Lombardia. Se non si troverà un accordo entro lunedì anche questa nomina potrebbe slittare a settembre.
Libero rischia un po' senza Feltri :uhm:
Rai e mediaset ormai una grande famiglia...
Ragazzi. ho fatto la pazzia.
http://www.bdc-forum.it/picture.php?...pictureid=4433
Spettacolo! :o
Quale rene hai dovuto donare? :D
Discreta, non si nota nemmeno :asd:
No vabbè, scherzi a parte, è proprio bella.
Volevo chiederti,
http://img267.imageshack.us/img267/6...somediobth.jpg
ma dove c'è la croce rossa è quando è dovuta intervenire l'unità di rianimazione? :asd:
il mio falegname con 13 euro e 60 cent la fa uguale.
L'ho presa usata di un anno. praticamente nuova, ma il prezzo era molto buono dato che è uscito il modello 2010 della Idol.
La ritiro domani sera :D
Chiwaz, se guardando l'altra riva del lago vedrai un lampo rossonero saettare sulla Lecco-Bellagio, sappi che quel lampo sarò io (H)
:asd:
Ma che significa "(H)"?
:look:
Ah, è stata già fatta? Non avevo letto.
Dualismo come le motociclette di Tron :rullezza: