faranno mille mila servizi sugli allenamenti speciali di Ciro :mad:
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Notare come i partecipanti siano tutti quelli che il campo lo vedranno col binocolo...
A me non sembra affatto una cattiva idea mandarlo a farsi le ossa (che, intendiamoci, non significa "scaricarlo"... significa dargli la possibilità di crescere più rapidamente e di diventare più rapidamente utile alla causa), e sostituirlo con un ragazzo potenzialmente molto bravo ed in ogni caso molto giovane...
L'avessi mandato in prestito per tenerti mellberg sarebbe stato diverso.... l'avessi mandato in prestito per prendere uno stendardo a 5mln sarebbe stato ancora peggio... ma mandarlo in prestito e prenderti caceres gratis non è male :snob:
Dicevamo: dove si firma per sostituire trezeguet con lavezzi? :fag:
:rotfl:
Errori Sconcertanti
http://www.bellativu.it/img/2008/sconcerti.jpgInteressante articolo di Sconcerti sul Corriere della Sera. In buona sostanza l'editorialista principe della sezione sportiva del quotidiano milanese canta il de profundis su quello che noi da sempre definiamo "mecenatismo alla milanese": il calcio in cui un mecenate ripiana le perdite della gestione è finito, bisogna andare verso un calcio finanziariamente sostenibile. Parole sante, ma sarebbe più corretto parlare di finto mecenatismo. Finto perché in realtà, tra vendite fittizie del marchio ed altre diavolerie, il mecenate ripiana molto meno di quanto è dovuto. Però riconosciamo a Sconcerti il merito di avvicinarsi alla verità. Pertanto, fra dieci anni (o al prossimo scandalo) forse sarà d'accordo con noi.
Il fatto che suona strano è che l'articolo continui spiegando che la Juve è l'unica società che non fa affidamento da parecchi anni al "mecenatismo". Pertanto va ritenuta un esempio. Va notato che il giornalista non esclude dai meriti la vituperata gestione della Triade; sembrerebbe quasi un cambiamento di rotta del quotidiano milanese, che tanto si è distinto nella caccia alle streghe del 2006. Però, analizzando bene il pezzo, balzano agli occhi un paio di errori (ad essere buoni) che ci fanno cambiare idea sulle intenzioni dell'articolo.
Innazitutto quando si dice che "I soldi che vanno nella Juve sono di una finan*ziaria che fa capo alla Fiat, non de*gli Agnelli". No, caro Sconcerti, semmai è la Fiat che fa capo alla Exor, come la Juventus, pertanto l'unico legame tra Fiat e Juve è che hanno lo stesso padrone (Exor). Quindi la verità è esattamente il contrario di quella illustrata nell'articolo: alla Juve non va manco un euro proveniente dalla Fiat.
Semmai potrebbero andare soldi della Fiat proprio al gruppo RCS per il quale lavora Sconcerti, visto che la casa automobilistica ne è uno dei grandi azionisti.
Preferiamo chiarire la questione, non sia mai che fra un anno, se la Juve vincesse qualcosa, qualcuno dalle colonne del Corriere (o della Gazzetta) abbia l'alzata di ingegno di scrivere che "Fiat con i soldi che ha speso per la Juve poteva tenere aperta la fabbrica di Termini Imerese". Ripetiamo e specifichiamo ancora meglio: Juventus e Fiat viaggiano su due linee parallele e non vi è nessun travaso di denaro tra le due entità, fatto salvo l'attuale contratto di sponsorizzazione che comunque è altra cosa, e se proprio la si deve dir tutta, probabilmente è più quello che dà la Juve (in termini di immagine) che non ciò che restituisce la Fiat (in termini economici).
Infine, ecco lo schizzo di veleno. Secondo l'articolo la Juve non potendo contare sul mecenatismo e quindi "Avendo meno forza, compensava cercando in ogni modo più potere". Chiara l'allusione a Farsopoli. Falso, signor Sconcerti. Tutti cercavano più potere, compresi i mecenati (finti) alla milanese, come è ampiamente dimostrato dalle telefonate di meani, dal passaporto di recoba e dai rapporti di nucini con Facchetti.
Anche qui Sconcerti ha padellato, ma ci rendiamo conto questa è la condizione di chi deve difendere la linea di un giornale, a costo di scrivere inesattezze.
il torello gaio :rotfl:
Madonna, Ciro, quanto rulli.
na cifra...ma mai come la tua risposta :rotfl:
e perche non http://www.quandodevopigliareperilcu...zzo.illusi.net
Alessio Secco: "Trezeguet resta alla Juve, ma se parte va all'estero".
Lucidissimo. Come dire "Sono astemio, ma se mi ubriaco guida tu".
:jfs2:
Montezemolo: "Adesso l'unica cosa che abbiamo a cuore è la salute di Massa".
Per eventuali richieste danni e/o punti a tavolino, si daranno da fare prossimamente.
:jfs2:
per molti, ma non per tutti: astenersi chi non ha una dose abbondante di ironia :asd:
Spoiler:
Però ieri, in conferenza stampa, ibrahimovic ha ringraziato moratti, dicendo che nessun presidente si è comportato così bene con lui.
Inutile dire che da ieri in poi è stato tifoso del Barcellona sin da bambino.
Quanto sono carini :blush:
Certo che Giovinco è proprio sfigato, ora che potrebbe giocare un po' nel suo ruolo non puòCitazione:
Juve, tocca a Diego e Felipe Melo
http://www.lastampa.it/sport/cmssezi...o_diego01g.jpgFelipe Melo e Diego esordiranno questa sera a Jerez + Buffon: "Juve più forte ma non pensavo così tanto"
FOCUS Qui Juve
SCRIVI Il forum dei tifosi bianconeri
http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Contro lo Seongnam in campo la prima Juve made in Brasil
MASSIMILIANO NEROZZI
SIVIGLIA
Potrebbe essere la prima Juve made in Brasile, quella in campo stasera a Jerez de la Frontera (alle 20,30) contro i coreani dello Seongnam: dovrebbero infatti spuntare anche Felipe Melo e Diego, anche se dall'inizio o a partita in corso Ciro Ferrara lo deciderà solo all'ultimo momento. A occhio, il trequartista da subito, il mediano dopo. Dopo la vittoria contro il Siviglia (che domenica sera aveva pareggiato 0-0 la seconda sfida del girone), ai bianconeri basta un pareggio per qualificarsi alla semifinale della Peace Cup, in programma venerdì (ore 22,30). La Juve potrebbe ritrovarsi davanti il Real, che però stasera (ora 22,30) dovrà battere la Liga de Quito. Domenica l'esordio al Santiago Bernabeu delle merengues non era stato granché davanti a circa ventimila spettatori: 1-1 contro l'Al-Ittiahad, con rete dell'eterno Raul. Più ombre che luci per mister 93 milioni Cristiano Ronaldo, un pochino deludente, mentre ha brillato Sneijder, uno che in teoria avrebbe il posto in bilico. Nella Juve non ci sarà Claudio Marchisio, uno dei più in forma di questa prima parte di stagione, bloccato da una faringite acuta, così come mancherà all’appello Momo Sissoko, ancora fermo per l'infiammazione al piede della scorsa stagione. Probabile riposo per Alex Del Piero, che ieri pomeriggio s'è allenato in palestra: l'accoppiata offensiva dovrebbe essere composta da Trezeguet e Iaquinta. In bilico Camoranesi, tra il ruolo di vice-Diego o un posto nei tre di centrocampo, così come i due brasiliani.
Citazione:
Buffon: "Juve più forte
ma non pensavo così tanto"
http://www.lastampa.it/sport/cmssezi.../buffon07g.jpgGianluigi Buffon, 31 anni, all'ottava stagione in bianconero + Juve, tocca a Diego e Felipe Melo
FOCUS Qui Juve
SCRIVI Il forum dei tifosi bianconeri
Il numero 1: «L'Inter dovrà snaturarsi, noi più vicini. Io non sono mai morto e non devo rinascere»
MASSIMILIANO NEROZZI
SIVIGLIA
Gigi Buffon, stasera basta non perdere, poi potreste avere l’incontro ravvicinato con i marziani del Real: contento?
«Sarebbe divertente, anche perché in questo periodo riesci anche a godertele, sfide del genere. È la parte migliore del calcio, non c’è lo stress, e cerchi di fare spettacolo: perché loro hanno le caratteristiche per poterlo fare».
Siete più tosti dell’anno scorso?
«Ci siamo rafforzati, abbiamo preso giocatori qualitativamente e fisicamente di spessore, e di livello internazionale. Anche Felipe Melo è in grande ascesa e a livello di esperienza è una cosa molto importante».
A primavera chiese rassicurazioni a John Elkann e Jean-Claude Blanc: l’hanno accontentata.
«Io non mi aspettavano nulla, e loro non mi dovevano niente. Era solo per una serenità interiore, per poter fare il lavoro in maniera convincente: non volevo rassicurazioni, ma almeno la speranza che questo progetto, iniziato dalla B, potesse proseguire e migliorare. Pensavo che ci saremmo migliorati, ma non così tanto».
Inutile allora che cerchino di portarla via, dal Manchester City in giù.
«Nel calcio le cose cambiano in fretta, ma quando trovi un equilibrio, metti su famiglia e hai dei figli, non vuoi neanche creare troppa confusione a loro. E poi, se giocassi in una squadra medio-bassa sarebbe normale cogliessi una chance al volo, ma sono un ragazzo fortunato: posso scrivere pagine importanti per una società gloriosa. E se dovesse andar così, alla resa dei conti, sarei soddisfatto: quando hai la forza di rimanere 15 anni in una squadra come questa, dopo dieci al Parma, significa che non sei stato un giocatore qualunque».
Si sente ancora il numero uno?
«Che sei il numero uno lo devi sempre dimostrare, e comunque lo puoi dire a fine carriera. Ho fatto la B, non ho vinto niente per due anni, eppure sono sul podio, almeno. Se si ricomincia a vincere, sarà più semplice creare un margine rispetto agli altri. Ma alla fine quello che ho a cuore è tornare a lottare per qualcosa di importante, il resto verrà di conseguenza».
L’anno scorso s’è sentito troppo criticato?
«Avere pressioni e responsabilità è anche giusto, ma mi aveva dato fastidio quando facevo una grande prova e invece alla fine si faceva sempre notare la sbavatura. Il fatto è che si va dietro alla corrente: se è un buon periodo, anche quando fai le cavolate si fa finta di non vederle. A onor del vero, l’anno scorso non ero soddisfatto, ma non lo ero neanche al Mondiale: però rivedendo i tanti gol che ho preso, in alcuni mi sono trovato davanti uno o due attaccanti da soli».
Sul gol beccato a Trento pensa di aver sbagliato?
«No. E poi, alla prima parata, diranno che sono rinato. Ma Buffon, alla fine, è sempre Buffon: non sono mai morto e non ho bisogno di rinascere».
Il nemico senza Ibra?
«L’Inter dovrà snaturarsi, però il valore assoluto di Ibrahimovic e di Eto’o è uguale. Non lo dico io, ma i numeri: due Champions League vinte, due reti in finale, 100 e passa gol. Non lo vedo così tanto inferiore».
Quanto è lontana l’Inter?
«Siamo più vicini a loro, perché ci siamo migliorati, ma l’Inter è fortissima come prima: loro hanno il vantaggio considerevole di giocare insieme da sei-sette stagioni. E di vincere».
Il maggior concorrente siete voi?
«L’Inter aveva poco da migliorare, perché era una macchina perfetta, e le squadre che avevano margini eravamo noi, la Fiorentina, il Milan e la Roma: noi siamo quelli che abbiamo fatto gli sforzi maggiori. Di questi tempi il cammello lo vedi solo con la moneta, altrimenti te lo mostrano solo in cartolina».
Trezeguet resta con voi?
«David è un bel cruccio, non so cosa dire. Diciamo che non sono discorsi che mi riguardano, perché il mio pensiero è prendere zero gol: siccome so che non ci riuscirò, se David resta mi può solo far piacere, dopo nove anni ho un bel rapporto».
Un portiere è più tranquillo con Felipe Melo e Sissoko in trincea?
«Hanno doti atletiche incredibili, e qualità, ma nessun giocatore ti fa vincere da solo».
Ci sarebbe Diego.
«Mai avuto così tanti brasiliani alla Juve e qualche colpo di tacco lo dovremmo vedere: ma non ci accontentiamo di quello. Lui può diventare il giocatore in più, ma noi dovremmo dargli una mano».
Direi che per quello che ha detto Buffon ci voglia una sana :tie:
due considerazioni
buffon sta davvero invecchiando, mi sembra abbia il viso imbolsito :uhm:
diego è proprio basso :bua: