Ho corretto subito :no:
'stardi..... :asd:
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Ho corretto subito :no:
'stardi..... :asd:
Bisogna essere piu' professionali.... :snob:
entro solo per dire che fino a che a difendere la mia nazione ci sarà Frittole non mi sentirò italiano :snob:
Come darti torto? :sisi:
Spero vada in pensione il prima possibile... non dovrebbe mancarci molto.... :snob:
:baci:
Edit. Faccio notare che ci sono meno asterischi che nell'articolo di Han, quindi non rompete :snob:Citazione:
Del Piero guarda, Iaquinta vola
http://www.tuttosport.com/images/27/...immagine_l.jpg
Il capitano lavora per il debutto. Ma Vincenzo in questo inizio di stagione è in formissima e pare indispensabile
TORINO, 11 settembre - D'accordo: magari non sarà glamour, difficilmente sa eccitare con colpi a effetto, non è uno di quelli che si lamenta*no o regalano frasi epocali. Ma, porca miseria, Vincenzo Iaquinta è uno che si fa sen*tire eccome, quando pesta l’er*ba sul campo da pallone. Mer*coledì sera, nella notte azzur*ra di Torino,“Iaqui” sembrava indemoniato: corse, spallate, sponde con Gilardino, “piat*toni” improponibili ma anche, finalmente, la rete che ha libe*rato l’Italia dalla sindrome del “gol mancante”. E lui, che non è glamour eccetera eccetera, diventa sempre più indispen*sabile e insostituibile: nella Nazionale, ma anche nella Juventus.
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IL DÉJÀ VU - Il gol contro la Bulgaria ha regalato una sen*sazione di déjà vu, di già vi*sto, a parecchi “osservanti”. Prima qualcosa di vago poi, pian piano, un’immagine sempre più definita e in gra*do di risvegliare ricordi molto piacevoli: il gol segnato da un altro bianconero, Alessandro Del Piero, in Nazionale. Mas*sì: quello contro la Germania nella semifinale che aprì le porte del trionfo berlinese: an*che allora il tocco (di tacco, splendido) di Gilardino e poi il destro “liftato” di Alex sotto la traversa. Molto, molto simile a quello che è successo merco*ledì sera... Come? Sì, sì: il toc*co di Iaquinta magari è stato un po’ meno morbido, però al*trettanto efficace. Se poi riflet*tete che la zampata di Iaquin*ta ha raddoppiato un gol di Grosso, proprio come succes*se in quella notte di Stoccar*da, allora il senso della so*vrapposizione è davvero com*pleto.
SOVRAPPOSIZIONE - Ecco*lo, dunque, il senso ultimo che ha regalato la notte azzurra di Torino: la compiuta sovrap*posizione tra Iaquinta e Del Piero. Nell’Italia ma, e forse perfino di più, nella Juventus. Essì, perché mentre Alex con*tinua a lottare per raggiunge*re il 1000% della condizione e ancora non ha messo assieme un minuto in campionato, Ia*quinta scoppia di salute ed è la garanzia migliore per Fer*rara. Che, tra l’altro, merco*ledì sera se l’è goduto dalla tri*buna dell’Olimpico accanto all’altra metà della coppia bianconera: Amauri. Il brasiliano, che condivide in ritiro la stanza proprio con Iaquinta, è stato tra coloro che più hanno esultato al gol del compagno: «Lui, per me, non sarà mai un rivale». Complimenti a cui l’attaccante azzurro ha rispo*sto con altrettanto miele: «Con “Amo” c’è un gran bel feeling: siamo compagni di ca*mera e ci intendiamo bene anche in campo. Se verrà in azzurro sarò il primo a essere felice». Nulla di speciale, ma già moltissimo per uno come Iaquinta che, credete, non è mai stato uno stakanovista delle parole: «A me non piace parlare tanto, mi piaceciono di più i fatti, e lo sto dimo*strando. Sono contento di questo. Adesso ho 30 anni, so*no nel pieno della maturazio*ne e, credo, sto facendo vede*re le mie qualità. Lippi mi ha dato sempre fiducia anche nei momenti in cui non giocavo nella Juventus. Mi ha convo*cato per i Mondiali, quando giocavo nell’Udinese. Gli devo tanto: ha sempre creduto in me». Al punto da preferirlo a un “mostro sacro” come Del Piero. Argomento, quello che riguarda Alex, su cui Iaquin*ta non ha reticenze: «Del Pie*ro è un grandissimo campio*ne, l’ho sempre detto. A una prossima chiamata azzurra ci deve credere, per forza. Cosa gli ha detto Lippi? A dire la verità, io sono andato a salu*tare i compagni quando era*vamo a Vinovo con la Nazio*nale, tra cui anche Del Piero, ma non so di cosa abbiano parlato». Già, lui è parte in causa e si “limita” a pestare l’erba in campo. La sovrappo*sizione gli viene così, natura*le, frutto di una condizione fi*sica strepitosa e di una voglia infinita. E senza mettere inu*tili parole in mezzo.
ma sti asterischi dove portano? :uhm:
Dragò, se non fosse per la bellezze che hai in firma, verresti bannato per questa battuta. :sisi:
http://www.youtube.com/watch?v=vnhKFBDsWHU
Video dedicato a firewall......anzi,è solo per lui.
Non vi azzardate ad vederlo se non siete firewall :mad:
:asd:
Il tempo passa quando ci si diverte
Ogni tanto mi capita di discutere con qualche interista.
Chissà quante volte è capitato a voi.
L’altro giorno ne ho incontrato uno che piagnucolava parecchio.
Si trattava di un uomo di mezza età, simpatico, cordiale e molto molto educato.
Non lo so il motivo per cui piagnucolasse parecchio, forse perché la Juve in questa stagione ha qualche prospettiva in più rispetto agli altri anni cobolliani.
Forse.
Oppure perché l’istinto è sempre lo stesso: onestà dilagante piagnucolante.
Ora vi spiego su quali argomentazioni ci siamo confrontati.
Secondo lui, il mini-onesto, nella scorsa stagione sono stati dati più rigori a favore del Milan e della Juventus che all’Inter.
L’Inter era la squadra più forte, e dunque ha vinto lo scudetto lo stesso, nonostante le ingiustizie ricevute.
Era molto serio e convinto di ciò che diceva, e io lo guardavo, mentre parlava, con grande attenzione e grande rispetto.
La discussione si è accesa un po’, (sempre amichevolmente però), quando gli ho chiesto di quale scudetto stava parlando.
E lui ha subito fatto riferimento alla stagione scorsa, perché effettivamente avrà pensato che, in tutto il filotto di trofei siliconati vinti dai nerazzurri dopo il 2006, forse io potessi avere le idee confuse su quale fosse il campionato di cui stavamo discutendo.
Ovviamente io, in risposta, ho subito fatto notare che non ricordo scudetti nerazzurri da almeno 20 anni.
L’ho fatto un po’ alla mia maniera, facendo una faccia convinta e per niente ironica, inoltre ho fatto in modo che la mia espressione potesse sembrare anche un po’ interrogativa e sorpresa…
Un po’ come se per ben 4 anni fossi stato segregato in una baracca in Siberia, senza nessun contatto con l'esterno e senza aver appreso nessuna delle notizie provenienti dal Bananeto della bassa Europa (Italy).
Il suo sguardo (dolcissimo, devo ammetterlo), è diventato quasi paterno, oltre che sorpreso.
Forse forse forse, ma non vorrei esagerare, era uno sguardo preoccupato…
Come a dire:
“Questo povero ragazzo dove è stato in questi 3 anni? Cosa gli è successo?
Avrà mica perso la memoria? Mica qualcuno gli avrà fatto del male?
Speriamo che non gli sia successo niente di grave…
Mondo ladro! Poverino.
Meno male che ci sono io qui, ora gli spiegherò per bene come stanno le cose”.
Ahimè, ci è cascato in pieno.
Cosicché l’atmosfera si è raffreddata di colpo e siamo passati alla breve fase del racconto calciopolistico in versione rosea, e alle varie ruberie moggiane.
Così ho dovuto chiarire che conoscevo benissimo tutta la vicenda.
Lui ha continuato per qualche minuto, e poi alla fine del pistolotto mi ha guardato con sguardo tra l'interrogativo e l'affermativo.
Per la serie:
“Capito come stanno le cose?”.
E poi nuovamente il riferimento ai fantomatici rigori a favore nella stagione scorsa (2008/09), che secondo lui avrebbero avvantaggiato Milan e Juventus: Milan 12, Juventus 6, Inter 4.
Così ho preso gentilmente la parola e con l’educazione necessaria, aggiunta a tutta la dolcezza che sono riuscito a trovare dentro di me (perché l’uomo la meritava), gli ho accennato brevemente dello scandalo dello spionaggio Telecom, della mancanza di illeciti sportivi da parte di quella Juventus, del passato grigio dei nerazzurri, e della assurdità delle accuse che al processo di Napoli i PM sostengono contro Moggi e Giraudo.
Ho fatto anche piccoli riferimenti alle verità giornalistiche costruite ad hoc, e alle diverse connivenze tra alcuni gruppi di potere, nonché alle proprietà delle diverse testate giornalistiche.
Insomma, le solite cose che ben sappiamo.
Sono stato molto breve ma efficace.
Il buon uomo, perché di questo si tratta, ha subito il colpo.
Evidentemente è un discreto conoscitore della politica e dell’economia perché, mentre parlavo, nel suo sguardo mi sembrava di vedere passare dei ragionamenti su ciò che io dicevo, dei passaggi logici, dei collegamenti mentali tra varie vicende e tra vari mondi che in qualche modo si toccano.
La sua espressione è cambiata in tempi abbastanza brevi, mentre con attenzione mi ascoltava si è aperta una crepa nelle sue sicurezze e si è fatto avanti un senso di disagio.
Me ne sono accorto subito, e non mi ha fatto molto piacere, perché sapevo benissimo di avere davanti a me una persona per bene e in perfetta buonafede.
Mi sembrava quasi di ferirlo…
Lo so, forse la soluzione migliore sarebbe stata quella di lasciarlo a mollo nelle sue finte e morbide certezze, così avrebbe continuato a vivere sereno.
L'ho anche pensato per un attimo, ma poi ho preferito spiegarmi, perché credo che la disinformazione crei danni e disastri in giro per il mondo e vada sempre combattuta.
Infatti, l’ultimo passaggio del mio breve pistolotto di replica deve averlo ferito parecchio.
Ecco, potrei approfittare della situazione per fare la stessa sparata anche a voi, cari lettori.
Allora.
Quando qualcuno utilizza dei dati statistici per porre le proprie ragioni, sappiate che le statistiche hanno valore sempre e solo fino ad un certo punto.
Possono fare comodo, certo, ma possono anche non voler dire niente.
Per esempio, è vero che nella scorsa stagione il Milan e la Juve hanno avuto più rigori a favore di quanti ne abbia avuti l’Inter, ma è anche vero che bisognerebbe contare anche quelli contro.
O sbaglio?
Facciamolo.
Ricordate lo scorso campionato?
Bene.
Ricordate quanti rigori contro ha avuto l’Inter?
Non cominciamo con la pigrizia per piacere!
Un piccolo sforzo… provate a contarli.
Fatto?
Bene.
Risultato?
Nessuno?
Bravi, avete azzeccato, vi vedo preparati.
Quindi in 38 partite niente rigori.
Poi ci sono le due giornate di questa stagione e quelle della stagione precedente a quella passata.
Giusto?
Cioè, se si volesse contare da quante partite la seconda squadra di Milano non riceve rigori contro, bisognerebbe contare anche quelle.
Allora vi do io un dato interessante: l’ultimo rigore contro l’Inter è stato dato il 2 Marzo 2008 durante Napoli–Inter.
Vi voglio dire la verità fino in fondo.
La cosa mi preoccupa.
In totale sono già 52 le giornate senza rigori contro l’Inter.
Si tratta della seconda serie di tutti i tempi.
Il record, come ben sappiamo, appartiene all'Inter di Moratti Angelo (padre): 100 gare consecutive (99 di campionato + lo spareggio del campionato 1964/65) senza che le venisse fischiato un penalty contro.
Per la precisione: dal 29 marzo 1964 (Bologna-Inter 1-2, rigore fallito dal bolognese Haller), al 19 marzo 1967 (Roma-Inter 0-0 rigore fallito dal romanista Schultz).
Che dire… il tempo passa quando ci si diverte.
E nel 2009 non è molto diverso.
Ora, va bene che anche quella odierna è l'Inter dei record, ma non si starà esagerando?
La mia preoccupazione infatti, si ciba del fatto che episodi che avrebbero dovuto portare alla concessione di calci di rigore contro l'Inter ve ne sono stati parecchi.
Negli ultimi tre anni poi, anche senza contare gli episodi strettamente legati ai rigori, sui campi di serie A si è visto di tutto e di più, i peggiori arbitraggi di sempre, errori grossolani e spesso sempre e solo da una parte.
Calci volanti, fuorigiochi di gruppo, gol di mano nel derby e designatore che favoleggia sulla presunta regolarità del gesto, ecc
Se qualcuno avesse voglia di riguardarsi tutti i dati delle partite degli ultimi tre anni, e avesse voglia e tempo di fare il giochino stupido che gli accusatori hanno fatto con Moggi, ossia quello delle ammonizioni mirate, avrebbe delle grosse e succose sorprese.
Dette queste cose, sicuramente l’Inter è stata in questi tre anni la squadra più forte, e bisognerà ringraziare Cobolli Gigli prima o poi, perché ha fatto molto bene il suo lavoro insieme al resto della truppa dirigenziale bianconera.
Ed è questo grossomodo il discorso che ho fatto al buon uomo, tifoso nerazzurro.
Ovviamente da buon interista non è che si sia convinto integralmente, ma sicuramente ha preso coscienza di una serie di cose.
L’ultima parte del nostro cordialissimo dialogo la riporto integralmente, perché la ricordo ancora bene.
J: “Diciamo anche che gli scudetti dell’Inter, come molti sanno, regolamento alla mano, non hanno nessun valore…
E se vogliamo, diciamo anche che, ahimè, quel rigore per il Napoli del 2 marzo 2008 fu battuto da Zalayeta, il quale lo sbagliò”.
I: “Insomma, se ho capito bene, secondo lei pure il destino ci si mette di mezzo, e decisamente da molto, troppo tempo, piove sul bagnato”.
J: “Guardi... Non proprio.
Io, da tre anni a questa parte, quando guardo nel week-end le partite e i risultati di A…
non penso alla pioggia che cade sul bagnato: penso al diluvio universale”.
Ecco fatto.
Ho finito.
Colgo l'occasione per porgere 52 salutoni a tutti.
torniamo a parlare di calcio giocato va..
Poi abbiamo finito di andare a Roma vero ?Citazione:
Ferrara: "Con la Lazio qualche novità"
http://www.lastampa.it/sport/cmssezi...ferrara04G.jpg
Ciro Ferrara
http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Tra i convocati di domani non c’è Alex Del Piero, che in questo campionato non ha ancora giocato un minuto
ROMA
La partita di domani contro la Lazio è importante per la continuazione della crescita del gruppo juventino. Lo ha spiegato il tecnico bianconero Ciro Ferrara, il quale si aspetta una partita non certo facile.
«Domani andremo all’Olimpico consapevoli del fatto che affrontiamo una squadra in ottime condizioni, che ha gli stessi punti che abbiamo noi e che vive un momento positivo nonostante alcune scelte come quella di mettere un pò da parte alcuni giocatori», ha spiegato.
«Sarà una partita delicata e difficile che ci creerà diverse difficoltà, ma è una ulteriore possibilità per continuera a credere nella nostra qualità e nelle nostre potenzialità. È un appuntamento importante».
Dopo la sosta per le nazionali Ferrara ritrova una squadra al completo. «Dalle nazionali sono tornati tutti bene anche dal punto di vista mentale visto che hanno ottenuto tutti risultati positivi». Qualche cambiamento però nella formazione verrà attuato, anche in vista della sfida di Champions della prossima settimana. «Si giocherà ogni tre giorni praticamente sempre. Bisognerà gestire le forze che abbiamo, la rosa ampia serve proprio a questo. Domani qualche cambiamento ci sarà a livello generale».
Tra i convocati di domani c’è anche Alex Del Piero che non ha ancora giocato un minuto in questo campionato. «Del Piero sta completando la fase di recupero. Oggi valuteremo le sue condizioni. Per la Lazio Del Piero è convocato però vediamo oggi. Trezeguer è al 100%. La decisione di andar via a fine anno? Il suo è un discorso onesto. Mi è piaciuta la sua voglia di raggiungere risultai importanti a fine campionato. Conoscevo le sue intenzioni ma non eravamo d’accordo con la tempistica. Ma lui ha avuto questo bisogno di esternare che dimostra la sua professionalità».
Allarme Del Piero: salta la Lazio
Non ci sarà nemmeno col Bordeaux :piange:
http://www.sportmediaset.it/bin/24.$...principale.jpg
Malgrado l'ottimismo di Ciro Ferrara, Alessandro Del Piero non farà parte della spedizione bianconera all'Olimpico di Roma. Il capitano salterà la Lazio sabato e il Bordeaux martedì. I dolori all'altezza dei quadricipiti non danno tregua. Del Piero ha problemi a calciare e a effettuare scatti laterali. Servono esami più approfonditi. Nuove complicazioni insomma, in una trasferta già di per sè "molto delicata", per dirla con Ferrara.
ho comprato diego al fantacalcio con gli amiciiiii!!
FAP!!!! FAP!!! FAP!!!
La quarta è contro la Cisco Roma :sisi:
che succede fra 9 anni?
ti dobbiamo il cul0?
Su sky sport hanno detto che contro la Lazio giocherà Caceres.
ottimo :sisi:
grazie per la notizia preziosa e senza asterischi, han.
Dicono che Caceres abbia fatto una buona partita con la nazionale ********Citazione:
Per Roma partono in 20. Del Piero e Grygera restano a casa
11.09.2009 16.40 di Andrea Lolli articolo letto 655 volte
Fonte: Juventus.com
http://www.tuttojuve.com/storage/tut...00809_0094.jpg © foto di Filippo Gabutti
Due settimane dopo l’ultima sfida, riparte da Roma il campionato bianconero. Dopo aver vinto in casa dei giallorossi, la squadra di Ferrara proverà a concedere il bis anche contro la Lazio.
Il tecnico non potrà però contare su Alessandro Del Piero. Il capitano non ha recuperato in pieno e resterà a Torino per cercare di essere pronto per la sfida di martedì contro il Bordeaux. Oltre al capitano, non partono per la Capitale neppure Grygera – tornato acciaccato dall’impegno con la Nazionale ceca -, Zebina, Salihamidzic e Sissoko.
Sono quindi 20 i convocati per la sfida di sabato sera. Felipe Melo raggiungerà i compagni direttamente nel ritiro di Roma
1 Buffon
2 Caceres
3 Chiellini
4 Felipe Melo
5 Cannavaro
6 Grosso
8 Marchisio
9 Iaquinta
11 Amauri
12 Chimenti
13 Manninger
16 Camoranesi
17 Trezeguet
18 Poulsen
19 Molinaro
20 Giovinco
28 Diego
29 De Ceglie
30 Tiago
33 Legrottaglie