Questo libro mi è piaciuto tantissimo.
Adesso sto leggendo Pilgrim di Terry Hayes, fortissimo.
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Anche qui, però qualcosina ricordo.
La sensazione era quella di un libro scritto bene, pieno di mestiere e pienamente inserito nel suo "spirito del tempo".
Tutto qua, come se Auster andasse col pilota automatico, spingendo sul sentimentalismo dove serve, toccando gli altri tasti quando ci vuole.
Libro però vuoto, freddo, pieno di calcolo. Praticamente il peggio del peggio, per la mia personale scala di valori.
Io avevo smesso di leggere Auster proprio per lo stesso motivo, a un certo punto mi pare abbia iniziato ad andare con il pilota automatico, e a scrivere neanche libri alla Paul Auster, bensì libri alla "bravo scrittore americano". Anche se questo Follie di Brooklyn mi dicono essere tra i più riusciti degli ultimi anni.
Anche se Auster rimane quello della Trilogia di New York, di Leviatano, e (tantissimo) della Musica del caso :snob:
Leviatano meglio, concordo.
Rimane comunque uno stile letterario che non mi s'addice.
“nel paese delle ultime cose", "moon palace" e soprattutto "mr vertigo" sono i miei preferiti :sisi:
Follie di brooklyn secondo me lo apprezzi in maniera diversa a secondo se hai letto gli altri libri prima :asd:
Inviato da Hyperion via astrotel
Non è un bellissimo segno :asd:
Finito ieri sera.
Devo dire che bello è bello, scritto bene e tutto, però non m'ha fatto gridà al miracolo ecco :asd:
Avendo letto recentemente "straniero in terra straniera" c'ho trovato parecchi punti in comune.
Stasera mi inizio "il buio oltre la siepe" :rullezza"
Inviato da Hyperion via astrotel
La scorsa settimana ho letto un bel po':
La spartizione di Piero Chiara è un ottimo romanzo breve, è scritto con stile e in nemmeno 150 pagine tratteggia perfettamente le dinamiche della vita di provincia, il risveglio sessuale delle tre zitelle protagoniste e infila anche qualche considerazione interessante sul fascismo (il romanzo è ambientato nel primo dopoguerra).
L'odore del sangue di Goffredo Parise soffre di alcune ripetizioni e di un finale un po' affrettato (il romanzo è uscito postumo), ma l'analisi del triangolo amoroso tra il protagonista, sua moglie e l'altro è magistrale, ottimo romanzo psicologico.
La vita agra di Luciano Bianciardi è uno schiaffo in faccia al mito del miracolo economico, un romanzo impegnato e al contempo ironico con una freschezza che pochi altri romanzi italiani del periodo hanno. Aggiungo che il film di Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi è assolutamente da vedere, pur avendo modificato un po' la storia.
Al momento sto leggendo La bella estate di Cesare Pavese, una raccolta di romanzi brevi (La bella estate, Il diavolo sulle colline e Tre donne sole) vincitrice del Premio Strega nel 1950 (quando era una cosa seria).
Secondo me invece tra i vari romanzi distopici (1984, Fahrenheit 451 ecc.) è il più inquietante: tutti i discorsi sull'eugenetica sono pura fantascienza ovviamente (per ora :look: ), ma l'idea di una società massificata, pacificata dal consumismo e anestetizzata dal sesso e dalla droga è pazzesca. Se pensiamo poi che il romanzo è del 1932...
:sisi: molto.
Tutti queste aspettative positive non potranno che condurti ad una amara delusione. :sisi:
impossibile. :D
Sto sentendo l'audiolibro (ho fatto l'operazione della miopia e non leggo ancora bene) di la casa del sonno di Coe, che qua a quanto ricordo piace molto.
olto bello, anche se non riesco ancora a capire dove voglia andare a parare :o
Da che lavoro non leggo praticamente più :cattivo:
Concordo, anche a me è piaciuto :sisi:
Finito "Le tigri di Mompracem". :sisi: Ho preso l'ebook a 2 euro con tutto il ciclo completo su amazon.
Inizierò presto I guerrieri del ghiaccio.
Ho terminato "Il battesimo del fuoco", e sinceramente non mi ha convinto.
Insieme al "Sangue degli elfi" mi sembra uno tra i libri meno riusciti di Sapkowski, almeno di quelli tradotti in italiano.
Robopocalypse, in fase di lettura.
Per ora uno smaccato scimmiottamento in salsa robotica di WWZ, senza la stessa fertilità di idee.
finito "go down moses" di Faulkner: bello,ma davvero molto ostico.più volte ho dovuto rileggere alcune parti perchè avevo perso il filo del discorso. ha uno stile di scrittura molto particolare,lunghe frasi senza punteggiatura,e visto il numero di personaggi si rischia di far confusione. comunque il libro merita :sisi:
ho finito Il tempo della guerra di Adrzej Sapkowsky :alesisi:
ho iniziato La casa dei fiamminghi di Simenon
iniziato "vendetta" di r.j. ellory: non avevo mai letto nulla di quest'autore,ma l'inizio sembra davvero promettente.
Finito la casa dei fiamminghi, inizio Shadow's edge di Brent Weeks
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Sto leggendo L'inconveniente di essere nati
Lo cita Ligotti nel suo saggio The Conspiracy against the human race: a contrivance of horror, che ho finito la settimana scorsa.
Invece io sto leggendo A Clash of Kings e sto cercando di finire La Scimmia che siamo, di F. de Waals
Se avessi usato un lettore ebook questo non sarebbe succe... No wait :pippotto:
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:asd:
Ho un kobo, semplicemente il volume in questione è stato acquistato anni prima del mio ebook reader :timido:
si ma sarebbe stato molto meglio... ora avremmo un kobo in meno :snob:
ma ci sarebbe un motivo per acquistare un altro kobo :sisi:
Mettete l'acqua nei vostri kobi!
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Ripreso in mano Dr. Sleep, spero sia la volta buona.
Io ce sto a provà con la Leggenda del Vento. Giuro ce sto a prova per tutto l'amore per Roland ma ogni dieci pagine me viene l'abbiocco ._.