L'anime di Kannagi a parte qualche filler è fedelissimo al manga, e non si conclude con un finale "a chezzo".
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Vabbè, non hai capito quello che voglio dire :asd:
Now ITT: Animu vs Mango GENSAKU DOORI!
QUoto Nanaya e Tiger :facepalm:
Non so se tu hai dato o meno uno sguardo al manga di Kimi nio todoke, ma se sì ti accorgerai che al momento la trasposizione di Production IG è stata fedele al 100%. A questo punto, se vogliono mantenere una linea coerente, sarebbe il caso che anche il finale della serie fosse fedele a quello mangaceo. C'è sempre la possibilità che anche un finale anime original, se coerente col percorso narrativo seguito fino a quel momento, si riveli carino...chi nega il contrario? Ma l'esperienza mi ha insegnato che i finali anime original sono in genere insoddisfacenti.
Ora, con Kimi ni todoke sembra esserci al volontà di seguire il cammino del manga, e per me sarebbe un peccato deragliare da questo "tracciato" proprio alla fine.
Purtroppo se gli studi di animazione ormai hanno pochi soldi per fare anime lunghi, è chiaro che la strada anime original venga tendenzialmente preferita, ma questo non è necessariamente sintomo di maggiore creatività, quanto piuttosto di ristrettezze monetarie.
In un manga scritto come si deve, spesso l'autore dissemina fin dal principio elementi che fanno da collante a tutta la storia...Se si prende la strada dell'anime original, pescando dal manga solo alcune cose, è facile perdere la coerenza interna alla trama, e la probabilità di svaccare è mooolto elevata.
A me viene in mente l'anime di Karin chibi vampire, a cui mi sono accostata senza conoscere il manga. I primi episodi avevano un certo tipo di atmosfera che si è persa in seguito, nel momento in cui è entrato in scena un nuovo pg. Da lì la storia ha iniziato a disperdersi nel non sense e nel fanservice. Finito l'anime, ho deciso di leggere il manga, e cosa scopro? Che fino a dove l'anime per me aveva avuto un senso, era rimasto fedele al manga; quando ha iniziato a svaccare, aveva preso la strada anime original con l'ingresso addirittura di un pg inesistente nel manga.
Prendiamo ora l'anime di Detective Conan.
All'inizio gli animatori non pensavano affatto che DC avrebbe potuto diventare una serie di successo, ecco perchè nei primi episodi i riferimenti ai MIB sono stati quasi completamente cancellati. Così, nell'anime accade che Conan conosce i nomi di Gin e Vodka per magia, in quanto nell'episodio della bomba sul treno in cui li apprendeva, gli animatori avevano tasformato Gin e Vodka in due comuni delinquenti.
Se nel manga Ai viene indirettamente introdotta già nel secondo volume - di lei vediamo infatti la sagoma - alla morte di Akemi Miyano, nell'anime la ritroviamo solo nell'episodio 129, dopo che era stato necessario inventarsi di sana pianta una puntata in cui moriva Akemi in quanto anche questo evento era stato modificato...Casini a non finire, insomma.
Prendere la tangenziale in un lavoro di adattamento è molto rischioso, e ci vuole gente veramente capace per manipolare liberamente e con coerenza un certo contenuto...è lo stesso motivo per cui le fanfiction realmente belle e credibili sono poche. :sisi:
>Per te uno escercita la propria creatività solo se si reinventa una storia.
No, assolutamente no.
La questione era questa: modifica di qualsivoglia tipo alla storia -> BUUUUU
Quello che dico io è che questa implicazione non è vera.
Si tratta di una inutile restrizione imposta dagli spettatori frignoni che non sono disposti ad accettare delle modifiche a un manga/libro/quelchetipare a cui sono particolarmente legati.
E' così, pochi cazzi, fatti un giro su un forum a caso. Anche la trama di Kimi ni Todoke, per quanto non sia eccelsa, se venisse ritoccata genererebbe una marea di critiche più o meno fondate a seconda del risultato.
L'abilità registica di cui parli non è nient'altro che l'altra faccia della stessa medaglia, perchè è concessa la modifica di inquadrature, tempi e non quella alla sceneggiatura.
Un'opera, se è veramente degna di questo appellativo, può essere valida sia che Pippo faccia X come nel manga, sia che Pippo faccia Y, un cambiamento nello scorrere della storia non discrimina la qualità o meno del lavoro fatto.
Tanto più se si tratta di dare un finale, se il finale è bello, congruo con quello raccontato finora, perchè deve essere un male anche se non partorito dall'autore originale?
Se uno poi vuole riportare la medesima storia, e confida, in questo senso, di poter sopperire al proprio mancato contributo, ben venga!
Io continuo a preferire le serie totalmente nuove, ma, ribadisco, se uno vuole cimentarsi in un adattamento cambiando di qua e di là, non vedo perchè no.
edit: e bafangulo rispondi sempre un attimo prima di me :asd:
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Sure are mangafags in here.
Haruki vai via.
Mi piace quando invece di rispondere con argomenti si percula...fa niente, ognuno si tiene le proprie idee e buona notte.:asd: Voi sperate in tanti anime original, che io mi auspico serie ben fatte e fedeli, almeno nell'essenza, all'opera originale. Bye, che mi sono già rotta.:D
Ma mettilo in ignore e bon, no? :facepalm:
Voi donne :facepalm:
Haruki non ha capito più o meno un chezzo. In ogni caso posso comprendere il punto di vista di Shin :sisi:
Vabbè :asd:, ma a parte Haruki, non è che abbia molto altro da aggiungere...questo non è uno dei casi in cui voglio portare avanti una tesi per me inconfutabile: riconosco legittimo un modo di intendere l'adattamento di un'opera diverso dal mio, e sto infatti parlando in base al mio gusto personale, non a un criterio di "giusto/sbagliato".
L'esempio delle fanfic è calzante. Più riescono ad essere vicine allo stile e ai contenuti dell'opera originale, più le apprezzo. Se i pg sono così alterati da essere irriconoscibili, a quel punto anzichè leggermi una fanfic leggo un'altra roba.:sisi:
E' una discussione interessante, ma non siate acidelli proprio la vigilia di Natale :timido:
A me della fedeltà o meno all'originale frega poco: l'importante è che il risultato sia buono, e non vedo una buona trasposizione fedele di un manga/romanzo/quel che è come qualcosa di inferiore a un'opera parzialmente o totalmente originale, al massimo so che i meriti di un buon risultato sono da distribuire tra persone diverse
E allora vedi che ti interessa di più il cosa, tu vuoi il manga che si muove.
Rispondi solo a questo: presi due adattamenti, uno fedele, l'altro meno, entrambi, presi da soli, si possono dire prodotti validi, fa differenza se X fa Y invece di Z? :boh2:
edit: Quello che dice la Keka, se il risultato è buono in entrambi i casi, possiamo dire che fottesega?
Potrei dire che sono entrambi buoni prodotti, ma per me i veri personaggi sono solo quelli dell'opera tratta dal manga.:asd:
Il tuo esempio trova un riscontro concreto con Full Metal Alchemist, di cui non sono fan, anche se ho seguito qualcosina di entrambe le serie... Diciamo che non è molto il mio genere, ma lo ritengo un titolo valido. Francamanete penso di comprendere il punto di vista di chi ritiene che la storia vera sia solo quella della Harakawa, benchè possa essere godibilissima anche l'altra.:sisi:
La creazione di più versioni di una stessa storia per me è molto disturbante, come lo possono essere i "finali alternativi"...bleargh.x(
Allora facciamo i precisini e diciamo che i veri personaggi sono solo quelli del manga :tsk:
Se nell'anime agiscono come nel manga, novel o quel che è, aka come nella fonte originale, allora sono i veri pg. :sisi:
Come ho già detto, è il mio gusto personale...una cosa che orienta il mio coinvolgimento nei confronti di un'opera adattata da un'altra fonte, non una regola universale che rende melma qualsiasi roba che non vi si conformi.:D D'altronde al cuor non si comanda, non è che uno può cambiare certi stati d'animo a bacchetta...A me non piace vedere 100.000 versioni diverse di una storia. O meglio, le posso anche guardare, ma la vera anima della storia per me è custodita solo nell'opera originale. I vari Romeo & Juliet non saranno mai i veri Romeo & Juliet di Shakespeare, ma posso dire almeno che quelli di Zeffirelli per me vi si avvicinano assai di più che quelli del film con Di Caprio...
Shin dovrei citarti l'episodio di Zetsubou Sensei sulle gensaku, se solo ricordassi qual'era :uhm:
Quella comunque è la mia ultima risposta.
Adesso faccio io una domanda: ma perchè è una colpa apprezzare la fedeltà all'originale in un'opera di adattamento?
Francamente non l'ho capito.:asd:
Non voglio imporre il mio gusto, a me piace così...fine.:sisi:
D'altronde, ormai da anni guardo gli anime quasi esclusivamente in lingua originale per le stesse ragioni: oltre al fatto che mi piace il giapponese, non sopporto più l'adattamento italiano che svacca i dialoghi a piacimento.
Non è una colpa apprezzare la fedeltà alla gensaku :uhm: la colpa è attaccarcisi come se fosse l'unica cosa valida e togliere la stima agli anime che non seguono il manoscritto :bua: quella è la colpa.
Il problema dei dub, di tutti i dub e non solo in ambito manga/anime, è che si perde sia il feeling che giochi di parole e vari propri della lingua originale. Ma questo è un altro discorso.
Io non tolgo stima a niente dato che ho ribadito 300 volte che è un mio gusto personale.:asd: Ciò che ho riportato come dato oggettivo è che purtroppo quando si segue un percorso anime original, la probabilità che il risultato sia schifoso aumenta. Ma riconoscere questo non priva di dignità un lavoro meritevole a prescindere dalla sua fedeltà o meno alla fonte.
Per quanto riguarda il dub, rientra sempre nell'ambito di un discorso di adattamento, ergo parlarne non è così OT per me.:sisi:
E' una colpa quando l'adattamento è pedissequo.
La domanda è, al contrario, perchè non volere accettare la non fedeltà all'originale.
Domanda retorica.
Gensaku. Parla come mangi Haru :facepalm:
Tornando su Kimi ni Todoke, volevo dire che la storia è piuttosto prevedibile e noiosetta, come Kazehaya e Kurumi (strozzateli perdio :facepalm: ), ma offre momenti di un'intensità decisamente impagabile, come verso l'inizio l'incontro con Kazehaya sulla strada verso la scuola, e una protagonista che si puo' veramente dire, con le parole di Ayane, un osso duro, nonostante l'idiozia portata alle stelle in certi momenti.
Troppo imperdonabile l'uso eccessivamente eccessivo di sparkles and bubbles però :facepalm:
Per me è rispettoso, non una colpa.:asd:
Chissene delle bubbles...gli sfondi mozzano il fiato. Fiori. Nuvole. Foglie. :vojo:Citazione:
Tornando su Kimi ni Todoke, volevo dire che la storia è piuttosto prevedibile e noiosetta, come Kazehaya e Kurumi (strozzateli perdio :facepalm: ), ma offre momenti di un'intensità decisamente impagabile, come verso l'inizio l'incontro con Kazehaya sulla strada verso la scuola, e una protagonista che si puo' veramente dire, con le parole di Ayane, un osso duro, nonostante l'idiozia portata alle stelle in certi momenti.
Troppo imperdonabile l'uso eccessivamente eccessivo di sparkles and bubbles però :facepalm:
Per quanto riguarda la storia, per me la sottotrama più carina riguarda due pg secondari.:asd: E comunque, pur essendo tutti personaggi abbastanza stereotipati, nella loro "normalità" li trovo graziosi...i loro discorsi sono incredibilmente ingenui e stupidotteri, ma per una volta tanto, mi va bene così. Non ho grandi pretese, insomma.
Sto invecchiando, ho letto tre righe di questa discussione e mi sono abbioccato. Bisogna riportare Ray in questo thread magari mi torna anche la voglia di scrivere due righe serie.
Comunque, tanto per dire qualcosina: visto l'ultimo di Kara no Kyoukai e sono moderatamente soddisfatto. Ufotable ha comunque fatto nel complesso un ottimo lavoro (la regia soprattutto). Questo capitolo nella versione cartacea è un po un mattone e sono riusciti a renderlo comunque abbastanza scorrevole.
ehi, che è tutto questo contenuto di qualità in un solo blocco, vi rendete conto che non sempre uno ha tempo di leggere così tanto? cercate di fare sti discorsi più spesso, non tutti di un fiato, per favore :mad:
personalmente non ci provo nemmeno a fare confronti fra anime e manga, do per scontato che in quanto a storia l'anime perda a mani basse già in partenza per quanto riguarda la capacità di racconto di una storia.
a vantaggio della lettura: enorme differenza di tempo disponibile in più, più pratico leggere quando e con che velocità si vuole; il contributo della fantasia del lettore.
ma le opere visive hanno altri punti a loro favore; il ritmo - dettato rigidamente - può anche essere gradevole, l'animazione ha le sue arti, così anche come le musiche; il tutto contribuisce molto all'atmosfera.
insomma mi basta che l'anime abbia una storia accettabile e non puerile (a me ad es. quella di bokurano animenon è sembrata affatto male, calzava bene su quelle puntate).
capisco e condivido in parte l'osservazione di shinxela, è difficile allontanarsi da un cammino già percorso ma mantenerlo in parte (infatti preferisco l'anime original completo) ma spesso, secondo me, fra una storia lunga in anime ed una storia accorciata ma benino, è meglio la seconda. i ritmi dettati rigidamente, per troppe puntate, possono diventare una bella rottura di scatole :asd:
secondo me la delusione che comporta la riduzione di libertà alla propria fantasia (nel passaggio da manga ad anime) è spesso troppo sottovalutata; la ragione di tanti dispiaceri secondo me è quella :pippotto:
Aspetta. Riassumere non è reinventarsi la storia, non confondiamo le due cose.
Prendiamo il caso di Midori no hibi, un anime di appena 13 episodi, che racconta l'essenziale del manga, risultando in effetti molto più godibile di quest'ultimo che si disperde in un'infinità di filler senza un perchè. In Toradora invece riassumere così tanto è stato controproducente perchè quello che è stato tralasciato non era trascurabile (diverse persone si sono lamentate del finale frettoloso, che non sarebbe parso tale con qualche episodio in più a disposizione).
L'anime di Midori no hibi non tradisce l'essenza dell'opera originale, la segue piuttosto fedelmente lasciando soltanto perdere un sacco di episodi autoconclusivi inutili ai fini della trama.
http://www.1931.tv/movie/index.html :pippotto:
Sento che non mi piacera'...:nono:
Ma infatti.
Ste chiacchiere non hanno portato a nulla di vagamente oggettivo o condivisibile, che non fosse paraventarsi dietro a un IMHO IMHO IMHO.
Vi do un aiutino poi fate voi, sù sù :fag:
Alor, partendo dal basic basic:
- molti anime recenti derivano da manga/novel
- spesso tali manga/novel non sono conclusi
- per questi ultimi si utilizza spesso un final/proseguio alternativo
- in buona maggioranza tali divergenze portano a finali/prosegui insoddisfacenti....
e già qui, a voi la palla
Per me il tutto si può riassumere in quanto segue: in un'opera di adattamento, alcuni apprezzano molto la fedeltà alla fonte originale, altri la considerano un limite alla creatività.
Fine.:asd:
A proposito di Kimi ni todoke:
http://www.youtube.com/watch?v=6dLbNxk6NBI
e' proprio bella e particolare...ma anche l'opening non è da meno.:sisi:
Di oggettivo a mio parere c'è il fatto che molti finali anime original non hanno la loro motivazione in un esercizio di creatività, quanto in necessità di produzione. Si tronca la serie come viene viene, perchè non si possono realizzare altri episodi. Tanti finali sono posticci e forzati per questa ragione. Ecco perchè è auspicabile che una serie che si è mantenuta fortemente fedele alla sua fonte originale, prosegua fino alla fine in questo senso. Non è impossibile trovare un finale anime original appagante, ma molto difficile per le ragioni suddette.
Invece apprezzare o meno la fedeltà alla fonte in un'opera di adattamento è una questione strettamente soggettiva. C'è a chi piace vedere i medesimi personaggi agire in un contesto diverso da quello illustrato nell'opera originale, chi invece preferisce vederli nelle medesime situazioni ma rielaborate in un medium diverso.
ma a Natale non bisognerebbe essere più buoni? :asd3:
Domanda su Book of Bantorra.
Ho visto degli screen di poppe abbondanti esposte da scollature altrettanto abbondanti: devo riesumarlo o è un falso allarme?