Io almeno quanto te.:uhm:
Mi era capitato di vedere del materiale premontato del loro lavoro un pò di tempo fa perchè ci lavorava un mio collega e boh.
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Sul Leggo c'è scritto che Dracula 3D ha ottenuto ovazioni a Hollywood :asd:
Com'è possibile :rotfl:
probabilmente erano risate :asd:
comunque stamattina son passato dal mio giornalaio di fiducia e ho trovato il dvd del terzo uomo in edizione speciale,a 3 euro :asd:
:rotfl: la reputazione di Dario oltreoceano è inspiegabile, però effettivamente il suo episodio con le pellicciotte assassine in masters of horror non era male :uhm:
magari è il nuovo capolavoro argentiano dopo decenni di schifezze :sisi:
ese :asd:
Capolavoro del trash poco ma sicuro :sisi:
Anche con la terza madre certe ghignate, fra il bambolotto che cade nel tevere rompendosi alle streghe che sono delle emo maleducate, fino alle mosse di judo interdimensionali di fantasmi che appaiono dal borotalco. Genio puro.
se c'è una cosa che mai mi sono spiegato di Argento è come sia possibile, considerando poi che fondamentalmente tutti i suoi film sono emanazioni di un'idea di proto-film comune, o per meglio dire, sono fondamentalente lo stesso film girato più e più volte alla fin fine, che abbia girato dei capolavori (o presunti tali... ..cmq io alcuni li considero capolavori, nel genere) e delle immani schifezze ma che neanche Rubber la gomma assassina guarda..
..a volte addirittura nello stesso film alterna idee o scene geniali a scene che sono realizzate al di sotto dello standard da recita dell'oratorio (per esempio nella 3rd madre ci sono alcune scene che mi son piaciute molto e altre, come già detto, di altissima comicità involontaria), in un'altalena schizofrenica..
'sta storia di argento mi ricorda il film di allen in cui gira un film con cecità isterica (senza dirlo a nessuno): stroncato di netto in patria, il film finisce per essere osannato in europa :asd:
Perché è appunto quello che succede non innovandosi mai, non cambiando nulla. La terza madre non ha nulla di diverso da Profondo rosso, per dire, solo che i 30 anni in mezzo fanno sembrare il primo bello e il secondo ridicolo. Per inciso il non cambiare mai è esattamente quello che esigono i fanboy di questo o di quello, quelli che "i film di una volta erano capolavori" o che inorridiscono notando tutte le differenze tra un remake e l'originale (se non rifiutare a priori l'idea che un remake possa fare del bene, dimenticando che spesso i film "del passato" che osannano sono anch'essi dei remake). Salvo poi schifare esattamente il risultato che vogliono quando lo vedono. Perché, fondamentalmente, non capiscono quello che vogliono :asd:
No va beh però, apparte che dopo tot film "uguali" l'ennesimo è annacquato perchè uguale agli altri, che è una cosa ovvia e fisiologica, nella terza madre ad esempio non è una questione, non solo per lo meno, di calo di idee, è proprio una questione "tecnica".
Molte cose sono oggettivamente, tecnicamente, brutte, e fatte male.
Cioè, per fare un paragone, è come il fotografo che fa la foto al bambino africano denutrito e vince il premio sarcazzo, poi dopo dieci anni che fa foto ai bimbi africani presenta una mostra dove non solo riprende sempre lo stesso soggetto di sempre, e quindi du balle, ma le foto sono anche sovraesposte/sottoesposte, storte ecc...
Nella Terza Madre mi fece morire la "seconda caduta di Roma", consistente in un gruppo di negri che tiravano noci di cocco giù da delle scalinate.
Il mio commento non si riferisce solo al contenuto, ma anche (e sopratuttto direi!) alla tecnica, che è rimasta la stessa degli anni '70. Guarda attentamente la terza madre e ti accorgerai che ci sono gli stessi pattern tecnici di un film degli anni '70 che allora funzionavano e oggi risultano ridicoli. Dario Argento non è mai impazzito, gli è riuscita bene una cosa e ha cercato di reiterarla all'infinito. Non a caso praticamente tutti i suoi film sono in ordine decrescente di qualità. Tutto quanto fatto negli anni '70 va dal molto buono (i primi tre film) al comunque apprezzabile (Suspiria). Inferno comincia a far leggermente storgere il naso fino a Opera che uno dice "Vabeh è comunque di genere". Dopodiché parte inarrestabile la spirale della morte: i più aficionados due o tre inquadrature decenti le riescono ancora a trovare nella sindrome di Stendhal, ma dal cartaio in poi trova sempre il modo di rendere ancora più inguardabile il film rispetto a quello precedente. Che cosa cambia da un film all'altro? Sceneggiature più stupide e ok, ma la tecnica è sempre quella: cambia solo il fatto che il tempo è trascorso e Argento è la solita mummia.
mmmhh mi hai convinto :uhm:
Sto sfogliando il Morandini del 2012, oh ci fosse una recensione dei film nuovi su cui vada d'accordo. Avatar e Alice In Wonderland: 3 e mezzo su 5? :fermosi: Posso ancora ancora capire il primo, è comunque un film abbastanza importante dal punto di vista tecnico, ma il secondo è osceno dai, insalvabile. Nemico Pubblico 4 su 5? Buon film ok, ma mi sembra esagerato. Poi alcuni sono cambiati: Goodfellas da 4 è passato a 5, anche lì, mi sembra un po' esagerato, ma proprio poco. :asd: Poi dà 3 e mezzo a Toy Story 3. :asd: Mah, forse era meglio provare l'altro. District 9 3/5, mah.
5 a goodfellas ci sta.
poi spesso il Morandini dà dei 5 simbolici, tipo alla carriera del regista. Avrà preso il film che lui ritiene più significativo di Scorsese e dato il 5. So ste cose perché anni fa feci un laboratorio in uni con lui e parlava spesso del suo modo di dare voti :D
Perché voi pensate che sia ancora lui a fare il dizionario :asd:
Bravo alfio :snob:
Del Mereghetti ho il 2006, su molte cose erano d'accordo, su altre antitetici (molto diverso il pensiero riguardo David Lynch per esempio), avrei preso quello se l'avessi trovato dove sono andato. C'era il Morandini (mi sa che i voti che ho messo sono dei vari figli :asd:) e un altro di cui purtroppo non ricordo il nome, aveva Il Discorso del Re in copertina comunque, in caso quello me lo consigliate? :sisi:
Morando Morandini è un po' il Napolitano della situazione.
nemico pubblico è un gran film, che risolleva i due mezzi passi falsi precedenti.
Il passo falso precedente.